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Izzo (IV): “Oblio oncologico, una battaglia di civiltà che non si può perdere”

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Eliminare ogni ostacolo burocratico e legislativo che impedisce ad una persona guarita da tumore il ritorno ad una vita normale e con pari opportunità. E’ questa la finalità della proposta di legge sull’oblio oncologico a prima firma dell’on. Maria Elena Boschi, presentata ieri nelle sale del Consiglio Regionale e supportata da una mozione presentata dal gruppo regionale di Italia Viva, votata all’unanimità dal consiglio regionale. “Si tratta di un’iniziativa di grande civiltà su un tema molto sentito, che purtroppo tocca tanti cittadini e tante famiglie da vicino – afferma il coordinatore provinciale di Italia Viva Bepy Izzo intervenuto ieri all’iniziativa promossa dal Gruppo consiliare renziano – Una persona che ha superato un duro percorso di cura ha il pieno diritto ad avere opportunità uguali agli altri e non deve incontrare ostacoli ad esempio nella sottoscrizione di un finanziamento, di una polizza assicurativa o nell’avviare un procedimento di adozione. La proposta di legge mira a nascondere a chiunque il passato sanitario di una persona guarita e a garantirgli pari opportunità. Ringraziamo l’on. Boschi, il Gruppo Consiliare di Italia Viva e il Consiglio Regionale tutto per la sensibilità dimostrata – conclude Izzoauspicando una rapida approvazione della proposta forte anche del supporto di una filiera istituzionale che ci fa essere ottimisti sull’esito finale del procedimento legislativo”.

Socio e Top Sponsor, la DelFes Avellino abbraccia la Bono Ingegneria

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E’ con piacere che la A.S.D. DelFes comunica di aver raggiunto un accordo di sponsorizzazione con Bono Ingegneria, che la prossima stagione ricoprirà il ruolo di Top Sponsor. L’azienda dell’Ingegner Antonio Lombardi, CEO di Bono Srl, parteciperà attivamente al progetto cestistico della DelFes affiancando il presidente Gennaro Canonico in società.

“Siamo orgogliosi di dare il benvenuto nella famiglia DelFes all’Ingegnere Antonio Lombardi ed alla sua azienda, Bono Ingegneria – dichiara il presidente Canonico –. Ringrazio per il sostegno che ci è stato offerto in passato e confermato attraverso la sponsorizzazione, a cui va ad aggiungersi anche l’entrata in società, dimostrando così una grande passione ed attenzione verso il territorio sostenendo la nostra squadra di pallacanestro. E’ stato un accordo facile da trovare, avendo riscontrato un immediato interesse. Ci auguriamo sia una collaborazione duratura e vincente”.

Bono Ingegneria nasce nel 2004 come una società di consulenza e progettazione edilizia integrata e multidisciplinare. La società è organizzata in tre settori interni specializzati in: Strutture, Architettura ed Impianti. Bono svolge la sua attività di consulenza e progettazione su tutto il territorio nazionale, offrendo i suoi servizi a committenze private/pubbliche, ai developers immobiliari, alle imprese di costruzioni, ai general contractors e agli investitori istituzionali e non.

DelFes, Festa: “Svolta societaria vicina, fondamentale portare avanti il basket”

Il Garante campano chiede verità per Fruttaldo e per il sistema carcere

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La morte del 36enne Vittorio Fruttaldo avvenuta il 10.05.2022 nella Casa Circondariale di Salerno “Antonio Caputo” durante il recupero degli oggetti personali, a seguito del trasferimento del suo ex compagno, è ancora in fase di accertamento.
Il detenuto era ristretto nella sesta sezione in espiazione di un residuo di pena per reato di lesioni personali e rapina. La Procura a seguito dell’iscrizione della notizia di reato ha anche disposto un esame autoptico.

All’epoca dei fatti, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello ha indicato al p.m. i detenuti presenti in sezione, che durante il colloquio da loro richiesto, hanno riferito di essere a conoscenza della dinamica del tragico episodio a seguito del quale il detenuto è deceduto.

Purtroppo, però, i familiari del Fruttaldo hanno informato il Garante campano che il Pubblico Ministero ha depositato richiesta di archiviazione. La famiglia ha giù presentato opposizione alla richiesta.

Il Garante campano Ciambriello, in merito, ha dichiarato: “Sulla morte del giovane Vittorio chiedo in tempi brevi Verità e Giustizia per la famiglia di tutti i soggetti coinvolti sia della persona offesa che per gli indagati, ma soprattutto per il sistema carcere tutto!”.

Bellocchio emoziona col suo ‘Rapito’: Benevento lo premia con una pioggia di applausi

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Sobrio e coinvolgente, Marco Bellocchio ha fatto il pieno di consensi in una Piazza Roma gremita e pronta a farsi trascinare nel grande mondo del cinema con uno dei registi più quotati sul palcoscenico italiano e non solo.

Presente a Benevento per presentare la sua ultima fatica, ‘Rapito’, film tratto da una storia vera. Un racconto crudo e struggente ambientato nell’800 e diviso tra Roma e Bologna con protagonista la famiglia Mortara. Edgardo, sestogenito di una famiglia ebrea che vive in una città pertinente allo Stato Pontificio, viene creduto malato e in fin di vita. Per questo la domestica, in gran segreto, gli somministra il battesimo per evitargli il limbo dopo la morte. Il suo essere cattolico è alla base di questa storia che porta il bimbo all’essere strappato alla famiglia con forza e affidato alla Casa dei Catecumeni, collegio destinato ai figli degli ebrei convertiti.

Un fatto vero, come detto. Ma Bellocchio è regista che spesso ha avuto a che fare con la realtà, basti pensare, senza andare troppo indietro con gli anni, alla storia di Aldo Moro, affrontata in due film a distanza di 20 anni, e alla figura di Buscetta.

Mi piace il racconto della realtà – ha dichiarato il maestro – e anche quando non la conosco profondamente, provo a costruire un’immagine rimanendo, però, coerente alla storia. Ed è proprio dal conoscere le storie che nascono, poi, le intuizioni per produrre film del genere. Il teatro? Ho fatto qualcosina come lo zio Vania, ma è stato il cinema a coinvolgermi tantissimo, un mondo nel quale stai addosso al personaggio. Il teatro va vissuto intensamente e interamente, non ammette distrazioni“.

E ‘Rapito’ è un film aderente alla realtà, pellicola che ha ottenuto 15′ di applausi e sette Nastri d’Argento, che è stato apprezzato dal pubblico presente nel corso della proiezione serale. Un colpo nel vero senso della parola per il Bct che ha messo una tacca importante nella sua storia.

Parcheggi interrati al Vomero Arenella, seconda diffida dei No Box al Comune: “Pronti a denunciare in Procura”

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Parcheggi interrati al Vomero Arenella, seconda diffida della rete sociale No Box al Comune di Napoli. Dopo il primo invito notificato a marzo, ma ignorato dall’amministrazione, si torna a chiedere di “non dare seguito al procedimento” e “predisporre immediatamente, anche in autotutela, tutte le opportune azioni volte a rendere inefficace, ad annullare e ad estinguere la connessa procedura”.

In caso contrario, “trascorsi inutilmente dieci giorni da oggi (ieri, ndr), nostro malgrado – avverte l’atto – ci vedremo costretti a presentare esposto/denuncia presso le competenti Autorità Giudiziarie Penali e Contabili, in relazione alle ipotesi di irregolarità e di danno erariale innanzi rappresentate”. La diffida, redatta dal legale Vincenzo Marzuillo, tra gli altri è indirizzata al sindaco Manfredi e all’assessore Cosenza. Dell’opposizione al progetto si è parlato ieri, nel incontro pubblico “Diritto alla città: un viaggio tra legge Tognoli, sfruttamento del sottosuolo e mobilità sostenibile”. Alla riunione, presso la sala Nugnes del consiglio comunale, non c’erano esponenti dell’amministrazione cittadina.

Unica eccezione, il capogruppo pentastellato Ciro Borriello. Richiamandosi alla convenzione tra il Comune e la concessionaria cooperativa Napoli 2000, la diffida sostiene “che l’opera in questione, quand’anche la si volesse realizzare mediante stralci (ovvero i tre stralci indicati in oggetto), era, doveva e deve essere unica ed indivisibile, in quanto uniche ed indivisibili ne erano e ne sono le finalità, gli scopi sociali ed i benefici compensativi”. Il riferimento è alle tre aree individuate dal progetto: piazza degli Artisti, unica disponibile ad oggi, via Tino di Camaino e via Casale De Bustis. Secondo la diffida, si dovrebbe pure tener conto dei “pareri, delle richieste, delle osservazioni e delle prescrizioni emanate nel corso degli anni dalla Soprintendenza” e “da tutti degli Organi e degli Enti coinvolti nella procedura”. Nelle valutazioni tecniche dei No Box, peraltro, “semplicemente attuando tali prescrizioni, si rileva che fra i tre stralci in oggetto non ci sarebbe e non potrebbe mai esserci la suddetta necessaria congruità strutturale ed architettonica, con la conseguenza che l’opera in questione, nella sua interezza, non sarebbe in ogni caso realizzabile”.

Inoltre si ipotizza il rischio di tre danni erariali, derivanti dal progetto. “In difetto della realizzazione dell’intera opera complessivamente considerata – spiega la diffida -, in assenza dell’attuazione degli stralci di Via Tino di Camaino e dell’Area De Bustis ed in mancanza soprattutto delle opere compensative di tali stralci, si determinerebbe un primo danno erariale pari al valore delle opere compensative che non verrebbero realizzate, che da piano finanziario ufficiale della stessa Società Cooperativa Edilizia Napoli 2000 (…) sarebbero quotate in ben €. 9.200.000”. Ed anche “in relazione all’unico stralcio che allo stato appare realizzabile, ovvero quello di Piazza degli Artisti, si determinerebbe l’ulteriore e secondo danno erariale consistente nella scomparsa di 83 posti auto a raso ad uso pubblico ed a rotazione (stalli cd. “strisce blu”), attualmente esistenti nella zona della medesima Piazza, ma che scomparirebbero a seguito dei lavori in questione”. Connesso “al precedente, vi sarebbe ancora un terzo danno erariale, che sarebbe pari al valore delle somme non incassate dal Comune di Napoli”. Il mancato introito stimato è di circa 120.000 euro all’anno. L’opera, al momento, attende l’autorizzazione ai lavori da Palazzo San Giacomo.

Persone scomparse, Airoma: “La collaborazione delle comunità è fondamentale”

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Nei giorni scorsi, la Procura di Avellino ha riaperto le indagini relative alla sparizione di Mario De Feo, detto Luigi, un pastore di Serino. Il 20 marzo del 2004, De Feo, allora 45enne, fece perdere le sue tracce dopo aver raccolto il suo gregge di capre all’interno di un recinto. “E’ un caso che all’epoca destò molto scalpore – sottolinea il Procuratore di Avellino, Domenico Airoma – Sono i casi di scomparsa che crucciano l’autorità giudiziaria, le scomparse sono un po’ un fallimento, non per le indagini. E qui noi ci proviamo almeno a fare il nostro dovere”.

“Contiamo molto nella collaborazione della comunità – sottolinea – Abbiamo degli elementi che sono emersi che ci indicano una possibile pista investigativa sui cui ovviamente stiamo lavorando, ripeto spero nella collaborazione della comunità. Il mio auspicio però è rivolto anche ad altri casi – conclude – Scomparsa Mimì Manzo? Non molliamo la presa, ci stiamo lavorando”.

Riaperte le indagini sulla scomparsa di Mario De Feo

Salerno Basket, Orchi resta a Salerno: “C’è un percorso da completare”

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Su Instagram è “fedefaccinsorriso”, in campo lotta e fa la differenza. La società di patron Angela Somma non si priva di Federica Orchi e la mette sempre più tra i perni del roster: quarto anno in granata per l’atleta classe 1997, la Sirio Salerno Basket ’92 potrà contare su di lei anche nel nuovo corso targato Visnjic.

“Sento di dover completare il percorso iniziato tre anni e mezzo fa che per vari motivi non siamo riusciti a portare a termine. Abbiamo dato tutto ma nello sport ci sono tante variabili, si vince e si perde. – ha detto la giocatrice originaria di Viterbo dopo il sì al rinnovo con Salerno – Ho un legame speciale con questa città che mi ha accolto benissimo e con la società che a tutti i costi mi ha voluta dopo tanti anni di corteggiamento e tuttora fa di tutto per farmi sentire importante”.

La Sirio Salerno Basket ’92 comincerà la preparazione tra un paio di mesi ma Orchi è già proiettata al campionato di Serie B 2023/24: “Con coach Visnjic ho parlato, lo conoscevo da ottimo giocatore. Sarà sicuramente top anche in panchina, sembra quadrato sul da farsi e attento all’aspetto tecnico e mentale. Sono contenta all’idea di ritrovare le mie compagne per continuare quest’avventura. Si sa che quando si cambia qualcosa ci sono nuovi stimoli che ci serviranno per dare di più tutti e raggiungere gli obiettivi ma, nello stesso tempo, ritengo giusto lasciare anche un pensiero per l’allenatore che ci ha guidate nell’ultimo triennio, Aldo Russo, per la crescita che ha determinato tecnicamente e umanamente”.

Camorra, tre misure cautelari della Dia di Napoli per estorsione

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C’è anche un imprenditore ritenuto in rapporti con il clan Mallardo di Giugliano in Campania (Na) tra le tre persone alle quali la Dia di Napoli ha notificato altrettanti provvedimenti cautelari per i reati associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione aggravate dalle finalità mafiose.

L’imprenditore – secondo quanto emerso da indagini coordinate dalla Dda di Napoli – avrebbe imposto le estorsioni a suoi colleghi. Le altre due persone destinatarie delle misure cautelari, ritenute legate al clan Mallardo, sono invece accusate di avere estorto 90mila euro a un imprenditore edile di Giugliano impegnato nella realizzazione di un complesso residenziale composto da 12 appartamenti.

Inaugurata la strada il ‘Cammino della pace’: le parole del sindaco Mastella

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“Una Marcia per il Sud sul modello della Perugia-Assisi. Ogni anno, nel nome di San Pio da Pietrelcina, chiameremo a raccolta associazioni e società civile per un evento di riflessione e condivisione di idee dedicato al Mezzogiorno”, è quanto annunciato dal sindaco di Benevento Clemente Mastella ieri sera durante la cerimonia d’inaugurazione della strada strada denominata ‘Il cammino della pace’ che da Benevento conduce a Pietrelcina attraversando le contrade Olmeri, Cardoni, Acquafredda, Capoiazzo e Camerelle.
 
L’assessore alle Opere pubbliche Mario Pasquariello, davanti ai numerosi residenti della zona presenti alla cerimonia, ha ricordato l’importanza di un’opera di riqualificazione “che è andata dal rifacimento della pavimentazione stradale alla realizzazione di 256 pali della pubblica illuminazione fino ai lavori di predisposizione per l’installazione della fibra internet. Un’opera che ha un’importanza straordinaria tanto per i residenti, quanto per le attività della zona e aumenta il potenziale turistico della direttrice Benevento-Pietrelcina”.
Il sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone, che ha presenziato alla cerimonia, ha parlato di “fantastica sinergia tra Benevento e Pietrelcina. E’ una strada nevralgica che suggella l’unione tra due attrattori turistici come la terra natale di San Pio e il capoluogo provinciale con le sue bellezze”.
 
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, oltre a lanciare il piano per la Marcia del Sud a cadenza annuale, ha poi posto l’accento sull’attenzione che l’amministrazione dedica alle contrade: “Mai nessuno ai margini, questa è la nostra direttrice. Opere come questa accorciano le distanze in senso letterale. La città cambia in meglio”, ha chiosato. Poi ha sollecitato tutti “a valorizzare l’area che ha un grande potenziale turistico anche per escursioni nella natura e pic-nic: auspico di poter vedere qui sorgere tante piccole strutture di accoglienza, bed and breakfast e spazi sostenibili per il tempo libero”, ha concluso.
 
La cerimonia si è chiusa con la benedizione di don Maurizio Sperandeo, parroco della chiesa dello Spirito Santo di Pezzapiana e il tradizionale taglio del nastro. 

Tentò di uccidere la vicina, arriva la condanna per il 57enne

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È stata condannata ad otto anni di reclusione D.R.F. dal Tribunale di Avellino per il reato di tentato omicidio. Riconosciuto il vincolo della continuazione con il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere.

I fatti risalgono al 15 settembre 2022, in Frigento, quando la D.R.F. aggrediva la signora D.T.F. dinanzi la sua abitazione, perpetrando in suo danno un vero e proprio agguato nel mentre rientrava con la propria auto a casa.

Difatti, la persona offesa, come emerso a seguito di consulenza tecnica disposta nel processo, veniva colpita dall’imputata con un’accetta, ripetutamente, all’altezza della testa e della coscia, ove le provocava una vasta ferita lacerocontusa alla coscia con la frattura della regione metafisaria distale della gamba.

Accertato dal Giudice in sentenza l’imminente pericolo di vita della vittima a causa delle condotte del reo, nonché la volontà omicida di quest’ultimo.

A testimonianza della brutalità dell’aggressione operata dall’imputata, emerge il passaggio fatto dal Giudice in sentenza allorquando riconosce che l’imputata non raggiungeva l’obiettivo di uccidere la persona offesa soltanto perché quest’ultima riusciva a fuggire.

L’imputata è stata altresì condannata al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile, difesa dall’Avvocato Guerino Gazzella, con il riconoscimento di una provvisionale a carico dell’imputata. Quest’ultima è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali nonché è stata interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, interdetta legalmente per tutta la durata della pena, con sospensione della potestà genitoriale. Si precisa che l’imputata è considerata innocente fino a sentenza definitiva. 

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