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Teatro Romano, laboratorio per un progetto di interventi. Franzese: “Spero nell’arrivo del Ministro”

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E’ pronta una scheda progettuale per nuovi interventi al Teatro Romano. Spero che il Ministro Sangiuliano giunga sul sito per un sopralluogo”.

Giacomo Franzese, direttore del Teatro Romano, conferma l’interlocuzione con i vertici ministeriali per interventi necessari alla rinascita del prestigioso bene archeologico che si ha in animo di portare avanti. Il direttore ha sottolineato: “Mi auguro un intervento ulteriore al Teatro in quanto necessita di misure complessive e radicali. Ora stiamo tamponando quelle situazioni più gravi e pericolose, ma non riusciamo a recuperare il bene come dovremmo”. L’incontro con la Stampa e con il comparto degli architetti  ha dato l’occasione per parlare del Teatro e delle diverse iniziative che necessarie da avviare per rilanciare questi beni archeologici: il confronto è stato moderato dal giornalista Nico De Vincentis e non ha trascurato la portata di interventi precedenti che molto spesso sono stati svolti nell’indifferenza e nella pigrizia delle istituzioni.

Gli architetti Amata Verdino e Alberto Olivieri hanno spiegato nel corso di un confronto con con esperti quelle che sono le prospettive dei restauro archeologico. “La città di Benevento è ricca di beni architettonici e culturali e aprire un dibattito con il comparto degli architetti sulla materia del restauro è un bene”. 

L’iniziativa è nata all’interno del progetto Cantiere scuola, indirizzato alla formazione di maestranze qualificate per il restauro architettonico ed è stata organizzata da Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Arcidiocesi, Ance Benevento, Confindustria Benevento, Ordine Architetti e Centro Formazione e Sicurezza, ente bilaterale del settore edile. Il restauro al centro dell’incontro di oggi e il Teatro è stato già oggetto di interventi con la rimozione dei ponteggi che ha restituito ai turisti e ai cittadini un’immagine adatta al contesto. “Il teatro ha bisogno di manutenzione costante”. Questo workshop, che aveva l’intenzione di ripercorrere la storia del monumento identitario del Sannio e della sua storia millenaria, ha visto la partecipazione anche di Simone Foresta, Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio

E’ intervenuto Alfredo Balasco, architetto esperto nel rilievo e nell’architettura teatrale antica, che ha sottolineato e ripercorso gli studi storici e scientifici sul teatro avvertendo come occorra una separazione adeguata sugli elementi architettonici e cercare cosi un’indagine archeologica chiarendo e dando una corretta distribuzione degli importanti reperti presenti al Teatro. E’ intervenuto quindi Franzese che ha ricordato come nel 2011 il  Teatro ottenne una somma di 400 mila euro per un progetto di valorizzazione e adeguamento degli spazi scenici non certamente di restauro. “Il Teatro fu messo in sicurezza  nonostante il monumento avesse vissuto traversie, ma ora occorre catalogare i reperti e musealizzarli”.

Il direttore, che ha confermato la presenza di alcune sepolture, ha parlato di interventi per 500 mila euro per il miglioramento sismico: “Una cifra comunque irrisoria“, ha chiosato.

Simone Foresta della Soprintedenza infine ha voluto sottolineare durante il suo intervento i lavori che sono in corso di svolgimento all’arco di Traiano e contrada santa Clementina: “dove è stata scoperta una necropoli sul fiume. Il nostro compito è cristallizzare i monumenti ma tutto attorno potrebbe cambiare”, ha spiegato l’archeologo.

 

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù: iniziano le celebrazioni

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La Famiglia Ospedaliera del Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli di Benevento celebra, come tradizione, la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, titolare della struttura ospedaliera di Viale Principe di Napoli.

La devozione al “Sacro Cuore di Gesù” è una delle Devozioni Cattoliche più ampiamente praticate e conosciute, il Cuore del Corpo Risorto, il suo cuore trafitto sulla Croce è la rappresentazione dell’amore di Gesù Cristo .

Questo pomeriggio alle ore 18.00, nel cortile dell’Ospedale FBF “Adorazione eucaristica, nono giorno di novena al Sacro Cuore di Gesù, presieduta dal M.R.P. Fra Luigi Gagliardotto.

Domani, venerdì 16 Giugno, è in programma la SOLENNITA’ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU’.

Alle ore 10.00, nel cortile dell’Ospedale Fatebenefratelli, “Solenne concelebrazione eucaristica” presieduta daS.E. Mons. Felice Accrocca – Arcivescovo Metropolita di Benevento. Il M.R.P. Fra Luigi Gagliardotto consegnerà l’Affiliazione all’Ordine di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a Mons. Pompilio Cristino e alla dott.ssa Adriana Sorrentino.

A seguire nella Sala Convegni “Fra Pietro Maria de Giovanni” si terrà la consegna delle targhe ai collaboratori con 25 anni e più di servizio.

La giornata si concluderà alle ore 19.00 nel Cortile dell’Ospedale con la Santa Messa della Comunità Parrocchiale celebrata da Mons. Pompilio Cristino.

Venerdì 30 giugno alle ore 19.00, nella sala Capitolare dell’Ospedale FBF, Adorazione Eucaristica. Vespri e ringraziamenti a conclusione del mese dedicato al Sacratissimo Cuore di Gesù.

Garante dei diritti dei detenuti della provincia di Benevento: nominata Patrizia Sannino

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E’ la dott.ssa Patrizia Sannino la Garante dei diritti delle Persone detenute e private della libertà personale per la Provincia di Benevento.

La nomina è stata firmata dal Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, a conclusione di una procedura ad evidenza pubblica per la individuazione della personalità cui affidare l’incarico dopo che, con la facoltà prevista dalla legislazione vigente in materia, il Consiglio Provinciale con voto unanime ne ha istituito la figura.

La dott.ssa Sannino, Vice Presidente dell’Associazione “Carcere Vivo” dei Volontari Vincenziani di Napoli, criminologa, è stata prescelta dal Presidente Lombardi, tra gli altri candidati, per la sua notevole e consolidata esperienza maturata sullo specifico campo, peraltro con collaborazione del Garante dei Detenuti per la Provincia di Caserta, e per il suo corposo bagaglio culturale e scientifico. Il Presidente Lombardi ha quindi disposto che dell’avvenuta nomina a Garante, che peraltro è un incarico che si svolge a titolo gratuito, sia data formale comunicazione alle Autorità, alla Direzione degli Istituti di pena, ai Sindaci e ai Consiglieri provinciali.

Concorsi nell’Aeronautica superati in cambio di soldi: l’operazione ‘Quota’ tocca Benevento e Napoli

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In data 15.06.2023, militari del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, hanno eseguito nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei rispettivi comandi provinciali, n.6 (sei) misure cautelari personali nei confronti di sottufficiali e un Ufficiale dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati. 

I provvedimenti sono stati emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, a seguito delle attività investigative delegate al Raggruppamento Operativo Speciale nel 2021, dalle quali è emerso che due sottufficiali dell’A.M., entrambi in servizio presso il 32° Stormo di Amendola – in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati – sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento ambito FF.AA e FF.OO..

Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di Finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo. 

Nel corso della stessa attività d’indagine, su delega della Procura di Foggia, a novembre scorso sono state eseguite alcune perquisizioni domiciliari, presso gli uffici e le abitazioni di alcuni indagati, durante le quali erano state sequestrate somme di denaro contante per circa 215.000 euro, nonché orologi di valore ed altre utilità, ritenuto provento dell’attività illecita.

Da segnalare la condotta di due Sottufficiali gravati da misura, che seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei soggetti gravati da misura, infatti, si tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso. Entrambi i due sottufficiali attraverso i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di indebite corresponsioni di denaro,  sarebbero riusciti a fornire, alcune prove concorsuali in anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o intercedere riguardo le votazioni di taluni esami ambito prove fisiche o ancora in occasione di visite mediche necessarie ad attestarne la idoneità fisica.

La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali dell’A.M. (gravati dalla misura),  i quali ricevevano dai genitori dei candidati (questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento delle prove concorsuali), cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria.

Per due sottufficiali è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, la misura cautelare in carcere, per un altro sottufficiale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per i restanti soggetti a vario titolo, obbligo di dimora nel comune di residenza, misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per la durata di mesi quattro. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. In ultima analisi va precisato che la posizione delle persone sottoposte a misura cautelari è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva. 

 

Associazione Sodini Onlus: organizzato l’incontro tra ex alunni, docenti e amici

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LAssociazione Sodini Onlus ha organizzato il convegno degli ex alunni, docenti ed amici del Liceo “Luigi Sodo” di Cerreto Sannita per il prossimo 17 giugno, a quindici anni dall’ultimo incontro.

Un’occasione per riprendere le fila di un discorso amichevole interrotto con la morte dell’amato Mons. Nicola Vigliotti, preside del Liceo dal 1971 al 2012, che credeva nella valenza dell’Associazione di ex alunni quale trait-d ’union tra la scuola e il territorio.

Grazie all’attuale dirigente del Liceo il prof. Don Alfonso Luigi Salomone, all’infaticabile Don Giustino Di Santo e con il sostegno di S.E. il Vescovo Mons. Giuseppe Mazzafaro, l’Associazione ha pensato di offrire ai Sodini di ieri e di oggi, agli ex docenti e a quanti sono da sempre  a fianco di questa istituzione scolastica, una mattinata al Liceo con uno spazio dedicato all’incontro ed ai saluti, un breve concerto jazz-pop offerto dal Conservatorio di Benevento, la rituale Messa dei Sodini celebrata dal Vescovo e un aperitivo nei locali del Seminario con proiezione delle foto ricordo degli anni passati.

Una giornata che vedrà l’incontro di diverse generazioni, dai boomer alla Generazione Z passando per i Millennials. Uomini e donne con visione della vita e linguaggi diversi ma con la stessa capacità di cogliere la bellezza, affinata dalla comune formazione culturale.

Pensati Sodina è lo slogan delle studentesse del Terzo Millennio del Luigi Sodo, geniale riproposizione di un tormentone sanremese.

Un’espressione efficace, adottata con orgoglio per sottolineare la vocazione di una Scuola percepita come proseguimento naturale del contesto familiare, maestra di vita e di conoscenza.

Contenimento del rischio di incendi, il sindaco Mastella firma un’ordinanza

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Il sindaco Clemente Mastella ha firmato un’ordinanza che vieta la combustione di residui vegetali, agricoli e forestali e l’abbruciamento di stoppie ed erbe infestanti e dispone una serie di misure finalizzate a mitigare il rischio di incendi boschivi nel quadro delle attività di contenimento e prevenzione dei roghi.
Il documento è stato emanato in osservanza alle disposizioni normative contenute nella delibera di Giunta regionale del 21 giugno 2022, nel decreto dirigenziale regionale del 12 giugno 2023 e della circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 20 maggio 2023 sulle ‘Attività anti-incendio boschivo per la stagione estiva’.
L’ordinanza sindacale dispone dunque il divieto di combustione dei residui vegetali e forestali nel periodo di massimo rischio per gli incendi dichiarato dalla Regione; di abbruciamento di stoppie ed erbe infestanti, anche nei terreni incolti, dal 1 giugno al 20 settembre 2023; di accensione di fuochi all’aperto nei boschi e fino a una distanza di 100 metri da essi, nonché nei pascoli; di usare motori o fornelli che generino faville o brace; di far brillare mine; di fumare o compiere altre operazioni che comportino rischi di rogo; di gettare al suolo fiammiferi o sigarette accese; di sostare con autoveicoli su strade non asfaltate, ad esclusione dei mezzi di servizio e per le attività agro-pastorali nel rispetto dei regolamenti vigenti; di accendere fuochi d’artificio, di lanciare razzi di ogni tipo o lanterne volanti (dotate di fiamme libere), nonché ogni altro articolo pirotecnico fino a una distanza di 1 chilometro da boschi o aree di pascolo, salvo specifiche deroghe in caso di manifestazioni pubbliche per le quali dovranno essere predisposti specifici piani anti-incendio.
 
L’ordinanza raccomanda anche alle Autorità ferroviarie e agli organi di controllo e di gestione delle strade nazionali e provinciali l’attivazione dei propri organi ispettivi per vigilare sulla costituzione di fasce di rispetto di dieci metri su ambedue i lati, libere da vegetazione, nelle zone boscate. Ai proprietari o detentori di aree boscate è ingiunto obbligo di provvedere al decespugliamento laterale, in modo che si crei una fascia di rispetto, priva di vegetazione, che in caso di incendio ne impedisca o ne ostacoli il propagarsi. Ai concessionari di impianti esterni di Gpl e carburante, in serbatoi fissi per uso domestico o commerciale, è ordinato di mantenere sgombra e libera da vegetazione l’area circostante al serbatoio per un raggio non inferiore a sei metri.
 
La violazione dell’ordinanza, fatta salva l’applicazione di sanzioni penali qualora la trasgressione costituisca reato, è punita con le sanzioni amministrative previste dalla Legge 353 del 2000, dall’articolo 178-bis del Regolamento regionale del 28 settembre 2017 e da ulteriori norme in materia.  
 
 

Ekoclub: “Struttura fatiscente della Terna, mal venuti a Benevento”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Luigi La Monaca, presidente provinciale Ekoclub International

Già un po’di anni addietro, l’Associazione Ekoclub International di Benevento, aveva segnalato al Comune e, precisamente, all’Assessore dell’epoca Abate, la imbarazzante situazione che c’è all’ingresso di Benevento; ci riferiamo alla struttura della TERNA, struttura fatiscente che da il benvenuto a chi giunge a Benevento, proveniente dalla Caianello – Telese. Anche la statua di San Pio, tanto criticata al punto di chiederne la sostituzione, di fronte allo scempio “elettrico” fa un figurone d’estetica. Ekoclub, sommessamente, suggerisce al Comune di Benevento, di risolvere, finalmente, la situazione, a dir poco imbarazzante. Il Comune, ha la possibilità di chiedere e imporre alla proprietà un rifacimento degno e, guardabile della struttura. Alrimenti, sarebbe possibile coprire, l’obbrobrio, con dei maxi pannelli e, perché no, raffiguranti i monumenti cittadini (Teatro Romano, Arco di Traiano, Chiesa di Santa Sofia ecc.). Certi che, anche questo nostro comunicato sarà ignorato, restiamo in attesa.

                                                                                                     

De Luca: “Lavoro con Schlein? No, vedremo sulle battaglie per il Sud”

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“Nell’incontro con la segretaria del Pd Elly Schlein ha trovato delle strade comuni da percorrere? “No”. Lo ha detto nettamente il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando il dialogo avuto con la segretaria del suo partito domenica a Napoli.
De Luca ha precisato che “dobbiamo ancora cominciare il lavoro ma io mica devo condividere, non devo condividere con nessuno. Noi facciamo le nostre battaglie, sono gli altri che si devono adeguare a quello che fa la Campania”. “Noi combattiamo e verificheremo la coerenza di tutte le forze politiche, tutte, senza nessuna differenza – spiega. Chi sostiene queste battaglie è amico del Sud, è amico di De luca che peraltro se ne infischia. Io posso vivere anche senza amici, mi basta la mia famiglia. Le bandiere di partito non servono a niente in questi casi, a me interessano i fatti”.

Ci vuole coraggio e onestà intellettuale che ti consentano di dire ai concittadini che la verità viene prima delle bandiere di partito. Se state tagliando risorse al Sud a me non fa caldo o freddo se il governo sia di centrosinistra o di centrodestra, dobbiamo curare gli interessi dei nostri cittadini“. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine di un incontro sul nuovo dimensionamento scolastico del Governo. Nell’incontro l’assessore alla scuola Lucia Fortini si era infatti detta stupita del voto a favore da parte dei suoi colleghi di Calabria e Basilicata.
Siamo in una battaglia – ha commentato De Luca – contro il centralismo nazionale di decisioni che il Governo vuol far prendere ai ministeri, che non sanno neanche più come sia fatta l’Italia. E lavoriamo anche per contrastare l’autonomia differenziata che per la scuola e la sanità pubblica può significare che le Regioni ricche facciano contratti integrativi per il personale docente o sanitario. I contratti devono restare nazionali, se paghi 3000 euro in più a medici o insegnanti, al Sud non ne troviamo. Quindi ci muoviamo contro tendenze di centralizzazione burocratica che produce inefficienza e contro l’autonomia differenziata che produce marginalizzazione del Sud”.

SCUOLE – La scuola è il luogo di formazione della coscienza nazionale, del sentimento nazionale, del sentimento di patria. Se salta pure la scuola pubblica noi perdiamo la possibilità di formare all’unità nazionale le giovani generazioni”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nell’iniziativa sulla riforma del dimensionamento scolastico da parte del Governo.
Ci sono altre realtà d’Europa – ha aggiunto De Luca – come la Spagna, dove persino i programmi scolastici vengono decisi dalle Regioni. Provate a immaginare che cosa significherebbe in Italia il programma scolastico orientato dalla Lega Nord, avremo un controRisorgimento e questo non va bene. La scuola pubblica è essenziale anche da questo punto di vista della difesa dell’unità nazionale e del sentimento di patria. Lo vorrei dire agli amici di Fratelli d’Italia che parlano della nazione ogni 20 secondi, anche a sproposito: quando si parla di territori è meglio parlare del Paese non della nazione. Questo è un modo per difendere un sentimento nazionale. La scuola pubblica non va sopportata, ma valorizzata perché abbiamo i docenti in Italia che sono i peggio pagati d’Europa e a volte aggrediti dai familiari degli alunni, dagli stessi alunni: quello che avviene nella scuola pubblica è inimmaginabile in un paese come il Giappone, la Germania o la Francia. Docenti che vengono lasciati a volte allo sbando. Preoccupiamoci di questo, di valorizzare i docenti e mantenere le risorse anzi potenziarle e per quello che riguarda il sud di avere un bel programma contro la dispersione scolastica”.

Sulla riforma della scuola comincio a essere ottimista pensando a quello che faceva il Governo Renzi, l’algoritmo. A Roma ricordiamo che un imbecille inventò l’algoritmo che diceva che le scuole a Bolzano dovevano avere insegnanti di Napoli, cose imbecilli”. Lo ha detto con ironia il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento sul dimensionamento della scuola per la Campania tenuto al Centro direzionale insieme a centinaia di presidi e docenti scolastici.
La scuola – ha aggiunto De Luca – è un servizio che va affrontato con grande rispetto e coinvolgimento pieno. Scuola e sanità sono i due principali servizi pubblici ma oggi siamo in un clima culturale che non considera più questi due grandi servizi doverosi da erogare ma comincia a guardare ad altri modelli di organizzazione, magari non europei, che considerano come il privato possa sostituire il servizio pubblico nella sanità e nella scuola”.
De Luca ha criticato il nuovo dimensionamento della scuola del ministro Giuseppe Valditara.Il ministro – ha detto De Luca – dell’Istruzione e del merito, nuovo nome del ministero senza la parola pubblica, non è lontano da questo tipo di cultura. Il mondo della scuola ci aiuta a dare valori, a trasmettere il rispetto delle regole insieme a un comparto di dipendenti pubblici con cui dovremmo dialogare. Pensano, invece, a tagliare e dobbiamo sapere che il taglio per il sud sarebbe doppio, perché già il livello dispersione scolastica è doppio rispetto al nord. Dovrebbe esserci un approccio differenziale da parte del Governo, tutto il comparto formativo vede due mondi diversi tra Sud e Centronord, c’è una parte di Paese in cui non devi tagliare niente, neanche un docente. Per il Sud non si fa neanche un mezzo taglio, abbiamo in realtà da recuperare personale”.

Sindacati con mani legate contro lo smantellamento del Sistema sanitario

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Si sono presentati in conferenza stampa con le mani legate, alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali che complessivamente rappresentano in Campania oltre 120mila tra dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale. Con loro, anche 15 associazioni di cittadini e pazienti.
Insieme hanno chiesto alla politica un chiaro impegno in difesa del Servizio sanitario nazionale pubblico. La stessa protesta è andata in scena in quasi tutti gli ospedali campani, dando vita ad un flash mob che ha visto assieme, senza alcuna distinzione, camici bianchi e cittadini. Nessuna rivendicazione sindacale, solo la giustificata preoccupazione nei confronti di una sanità pubblica ormai prossima al tracollo. “Facciamo fronte comune – ha precisato Maurizio Cappiello, componente dell’Intersindacale – non solo con la rappresentanza dei medici, ma anche con la rappresentanza dei cittadini, perché stiamo combattendo contro un definanziamento del Sistema sanitario nazionale che di fatto sta spingendo verso il privato. Questa è la prima di una serie di iniziative che porteremo avanti con il tempo per combattere contro la destrutturazione del SSN. Il nostro obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno. Noi combattiamo insieme ai cittadini affinché ciò possa essere un sistema di cura universalistico e per tutti. Il definanziamento determina un allungamento delle liste di attesa, dei tempi all’interno di un pronto soccorso, una carenza di personale e di fatto non riusciamo a fornire quella qualità e quella quantità di cure così come noi vorremmo”.

Sindacati e pazienti sottolineano come il diritto Costituzionale alla salute è oggi declinato nelle Regioni in 21 modi diversi. “Un sistema destinato – secondo i promotori della protesta – a peggiorare a causa dell’autonomia differenziata che accentuerà le diseguaglianze nell’accesso alle cure che costringono gli ammalati a viaggi della speranza sulla direttrice Sud-Nord. Si va sempre più rapidamente verso il privato, dove solo chi potrà permetterselo riceverà cure adeguate”. “Dobbiamo partire dal modello organizzativo e di gestione. Abbiamo un salvadanaio – ha detto Fabrizio Capuano, delegato regionale di Favo Campania – dove mettiamo il Fondo Sanitario Nazionale o le risorse economiche che qualcuno ci passa. Questo salvadanaio è bucato alla base.
Non è che mettendo più soldi troverò più soldi, se non ho chiuso il buco. Noi dobbiamo portare il Servizio Sanitario Nazionale dentro una gestione unica e centrale. Altrimenti continueremo a sviluppare disuguaglianze. Dobbiamo tornare ai principi fondanti e costituzionali del nostro Servizio Sanitario”.

I sindacati aderenti all’iniziativa sono ANAAO ASSOMED, FEDERAZIONE CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI-CIMO-CIMOP-FESMED), AAROI-EMAC, FASSID (AIPAC-AUPI- SIMET-SINAFO-SNR), FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM FEDERAZIONE VETERINARI E MEDICI, UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA, CISL MEDICI. Le associazioni sono AISLA, AISTOM, AMICI ETS, ANED, APMARR, ANLAIDS, APSILEF, CITTADINANZA ATTIVA, FAMIGLIE SMA, FAVO, FEDERASMA E ALLERGIE, FINCOPP ODV, FORUM TRAPIANTI, NADIR ETS, UILDM.

La denuncia del Sappe: “Poliziotto aggredito da un detenuto a Poggioreale”

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Questa notte, nel carcere Poggioreale di Napoli, si è verificata l’aggressione ad un poliziotto da parte di un detenuto nigeriano con evidenti disturbi della personalità in un completo stato di agitazione”.
Lo denuncia, in una nota, Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe.
Due agenti sono entrati nella cella e uno dei due ha avuto la peggio: è stato colpito con un pugno violento al volto.
Portato in ospedale, ha avuto dieci giorni di prognosi e quasi sicuramente gli resteranno lesioni permanenti al viso – scrive Guacci – sono evidenti le responsabilità in sede di presa in carico dell’area sanitaria del carcere di Poggioreale: questi soggetti dovrebbero essere allocati presso una articolazione di salute mentale, cioè in osservazione”. Il Sappe sottolinea che “questa situazione sta compromettendo la salute psicologica dei poliziotti che quotidianamente subiscono tali eventi. Ne sono la riprova le continue assenze per malattia. E’ ora di dire basta e attendiamo una risposta concreta da parte dei vertici nazionali”.

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