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Polveri sottili, l’attenzione non si cala: il Pd chiama a confronto

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I dai misurati dalla centraline facenti parte della rete di monitoraggio “AURA – Protegge il nostro respiro” hanno fatto registrare un numero di sforamenti annui oltre i limiti consentiti. Le criticità emerse dalle rilevazioni delle polveri sottili unite alle evidenze del rapporto SPES (Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile) rappresentano un campanello di allarme per la nostra comunità e quelle del serinese.

Per tali ragioni, il Circolo PD di San Michele di Serino promuove un incontro per approfondire tale tematica con il contributo della presidente di Legambiente “Alta Valle del Sabato”, l’esperto prof. Giovanni De Feo quale delegato all’ambiente della segreteria provinciale PD e della dott.sa Emma De Feo, medico e specialista in igiene e medicina preventiva.

Vi aspettiamo nel circolo PD in via Mezzogiorno 10, San Michele di Serino che si terrà il 16/06/2023 alle ore 19:00.

Sarà presente il professore Giovanni De Feo, delegato ambiente e territorio della delegazione provonciale Pd.

Il Direttivo
Gianfranco Oliva

Postazione del118 di San Bartolomeo, FdI: “Problema in via di risoluzione”

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Si stanno trovando le prime soluzioni politiche e dirigenziali alla questione della demedicalizzazione delle due postazioni del 118 nella Val Fortore. A coprire i turni senza medico nella postazione 118 di San Bartolomeo in Galdo – si legge nella nota stampa del Coordinamento Fratelli d’Italia del Fortore – arriveranno i dirigenti medici che operano nelle unità operative del 118 nelle postazioni di Benevento. È questo – continua il medico Andrea Cormano, a nome del Coordinamento – un primo segnale di rassicurazione per i cittadini fortorini, per cui si ringrazia per l’impegno nel risolvere in tempi rapidi il problema, sia il direttore generale Volpe che tutti i sindaci che si sono e si stanno impegnando in prima persona, rispondendo al nostro appello.

Non si poteva lasciare un territorio vasto 500 kmq e con 30.000 abitanti circa senza un servizio 118 con medico a bordo. Ecco perché il coordinamento Fratelli d’Italia del Fortore, aveva lanciato per prima a livello politico il grido di allarme e presentato delle proposte per la risoluzione della problematica invitando i sindaci, massime autorità sanitarie locali, a fare fronte comune, prendere in mano la situazione e convocare una conferenza dei sindaci al fine di trattare tutte le questioni nelle sedi opportune.

Il Fortore però non può essere penalizzato – prosegue l’avvocato Pino Fusco, presidente del Circolo Fratelli d’Italia di San Giorgio la Molaraperché la postazione 118 di Ginestra degli Schiavoni è necessaria per far fronte a tutte le problematiche di emergenza dei paesi del Fortore e del Miscano che si affacciano sul versante della 90bis. È necessario quindi trovare un accordo che deve essere formalizzato tra gli organi politici regionali, la direzione dell’ASL e le organizzazioni sindacali, per affrontare la carenza del personale: oltre al bando di concorso per l’assunzione di nuovi medici, si deve prevedere in questi mesi di emergenza anche il lavoro straordinario con prestazioni aggiuntive su base volontaria per tutti quei dirigenti medici del servizio di emergenza ed urgenza della rete ospedaliera regionale in servizio presso le altre Unità operative e inquadrati in discipline equipollenti e affini a quelle di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza.

È necessario – concludono i Consiglieri Comunali Costantino, Longo, Finelli, Panaggiopotenziare il servizio delle continuità assistenziali su più livelli tramite corsi di formazione per abilitazione al 118 al personale medico e fornendo apparecchiature di telemedicina, elettrocardiografo per l’invio telematico del tracciato, defibrillatori semiautomatici e tutta la strumentazione necessaria per velocizzare e accorciare i tempi di intervento e infine per migliorare la gestione e l’operativa del 118 sul territorio, evitando interventi che potrebbe essere risolti dal personale della “guardia medica” se in possesso delle dovute strumentazioni”.

Piscina olimpica della Mostra d’Oltremare, sabato la riapertura

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Riapre al pubblico, sabato 17 giugno, la piscina olimpica della Mostra d’Oltremare di Napoli. Via libera alle 9.30, chiusura alle ore 19. Ogni giorno, l’impianto di Fuorigrotta, si propone alla città come luogo attrezzato per l’aggregazione e lo svago. Cinquanta metri per sei di profondità, appuntamento ormai fisso per l’estate napoletana, la piscina si prepara a ospitare fino a 500 bagnanti al giorno, con un solarium di 2mila metri quadrati, un punto bar ristoro e ascensore e percorsi per disabili. I biglietti (13 euro per l’intero giorno, 18 euro nei festivi e prefestivi, prezzi speciali per le mezze giornate, con una serie di riduzioni per minori e anziani e formule miste di abbonamenti) possono essere acquistati on line, secondo il regolamento, le tariffe e le informazioni presenti sul sito web della Mostra d’Oltremare, con l’app Cocobuk, e seguendo gli aggiornamenti costanti sui social dell’ente di Fuorigrotta.

La promozione dello sport è nello statuto stesso della Mostra d’Oltremare di Napoli – dice il presidente, Remo Minopolila riapertura della piscina, quindi, raccoglie uno degli elementi della vocazione della Mostra”. 

Con il parco, già a disposizione dei cittadini – aggiunge Maria Caputo, consigliere delegata di Mdo – e da sabato la riapertura della piscina, andiamo sempre più nella direzione di una Mostra aperta alla città e al servizio della comunità”.

Quanto costa una casa nel Sannio: comprare o affittare, dove conviene e dove no

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Il trend è in leggero aumento ma la situazione sui prezzi di acquisto e di affitto delle abitazioni nella provincia di Benevento nel suo complesso presenta connotati di stabilità.  Rispetto a dodici mesi fa il costo medio al metro quadro per le case nel Sannio è aumentato dello 0,11% passando dai 902 euro del maggio 2022 ai 903 euro attuali. Salito, seppur di poco, anche il costo degli affitti, che arriva a un centesimo dalla soglia dei 6 euro al metro quadrato. Il dato attuale è di 5,99 euro mensili, nel maggio 2022 si assestava su una media di 5,75 euro.

L’ultima analisi ha rivelato svariati dettagli su un tema che tiene banco soprattutto nelle grandi città, dove il costo della vita sta diventando un problema tangibile per studenti e lavoratori. La nostra lente d’ingrandimento è stata puntata sui dati di Benevento e dei comuni sanniti, ma non è mancato uno sguardo al confronto con le altre realtà della Campania

Sorpresa Melizzano, lì comprare casa costa di più

Per acquistare un appartamento i costi più alti si registrano, a sorpresa, a Melizzano. Nel paese di circa 1.600 abitanti che sorge alle falde del Taburno, al confine tra la Sannio e Terra di Lavoro, una casa costa in media 1.295 euro al metro quadrato. Un appartamento di 90 mq verrebbe dunque a costare 116.550 euro, prezzo medio che in provincia nessun comune riesce a superare. Al secondo posto c’è Benevento (foto), dove un’abitazione costa in media 1.110 euro al metro quadro, riscontro che sui 90 mq di riferimento porta a un totale di 99.900 euro. Segue San Giorgio del Sannio con i suoi 1.005 euro al metro quadro (proiezione sui 90 mq: 90.450 euro). Sono gli unici tre comuni della provincia in cui il prezzo per unità supera i mille euro.

Il centro urbano più economico è invece Sant’Arcangelo Trimonte, situato a circa 20 chilometri dal capoluogo,  che con i suoi 241 euro al metro quadro risulta fuori classifica. Un appartamento lì costa in media 21.690 euro. Ben distanziate Pago Veiano (301 euro/mq) e San Marco Dei Cavoti (330 euro/mq), rispettivamente secondo e terzo comune.

Affitti: comanda Benevento, a San Giorgio la Molara si risparmia

La situazione muta se si affronta il tema affitti. La palma di località più costosa, in questo caso, non può che spettare a Benevento, dove affittare un appartamento di 90 metri quadrati costa quasi 560 euro al mese (6,22 euro/mq). Al secondo posto tra i centri urbani più cari c’è Limatola (6,06 euro/mq), seguito a ruota da Dugenta (5,6 euro/mq). Di contraltare il prezzo medio più economico se lo aggiudica San Giorgio la Molara (in foto, 4,04 euro per metro quadro), dove affittare un appartamento di 90 mq costa in media 363,60 euro al mese. Al secondo posto troviamo Baselice (4,05 euro/mq) e al terzo Campoli del Monte Taburno (4,2 euro/mq). Tornando alla città capoluogo, secondo l’indagine condotta da Immobiliare.it, nel maggio 2023 si è registrato un aumento impercettibile di 0,16% sui fitti rispetto all’anno precedente (a Maggio 2022 il prezzo per metro quadro era di 6,21 mensili). 

In Campania Sannio e Irpinia le province più economiche

Il confronto con le altre quattro realtà della Campania in un certo senso premia il Sannio. La provincia di Benevento risulta la più conveniente con un prezzo medio di vendita per metro quadro di 903 euro e di fitto di 5,99 euro per metro quadro. Ben distanziate le province di Napoli (2.225 euro/mq per l’acquisto e 10,26 euro mq per l’affitto), di Salerno (1.803 euro/mq per acquisto e 9,2 euro/mq per l’affitto), di Caserta (1.208 euro/mq per acquisto e 9,2 per l’affitto) e anche di Avellino, che supera il Sannio per prezzo di vendita (921 euro per mq) e pareggia il dato medio beneventano sugli affitti (5,99 per mq anche qui).

La curiosità: da Zungoli a Positano, il divario è abissale

Conta 942 residenti, sorge nell’alta Valle Ufita, dista circa 49 chilometri da Benevento e 60 da Avellino. Parliamo di Zungoli (foto), che è il paese della Campania in cui acquistare una casa costerebbe meno. Il prezzo per metro quadro nel paese irpino è di 229 euro, che proiettato su una media dei classici 90 mq presi come riferimento per una ‘casa tipo’ si traduce in 20.610 euro. La palma degli affitti va invece a Mugnano del Cardinale, sempre in Irpinia (ventuno chilometri e mezzo da Avellino). Grazie ai suoi 3 euro al metro quadro di affitto, un appartamento costerebbe mensilmente 270 euro totali. Inezie, in confronto a due località ‘d’elite’ della Campania come Positano e Capri. Comprare casa nel rinomato borgo della Costiera Amalfitana costerebbe uno sproposito: 13.165 euro per metro quadrato, prezzo più alto in assoluto in regione. Capri, invece, comanda sul prezzo di affitto: 30,92 per metro quadro (2.700 euro se proiettato su 90 mq). Un dato destinato a salire ulteriormente nell’ormai imminente periodo estivo.

Prezzo medio di vendita in provincia di Benevento (dal 2015)

Prezzo medio di affitto in provincia di Benevento (dal 2015)

Nuova movida sotto Piazza della Libertà, pronti alla partenza e ai controlli

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È  corsa contro il tempo nel sotto Piazza della Libertà a Salerno dove ora dopo ora, giorno dopo giorno, i gestori delle attività lavorano febbrilmente per arrivare all’apertura definitiva  entro l’estate 2023, quella che segnerà la nascita della nuova movida di Salerno. Ne sono convinti i titolari dei negozi che dopo anni di Impegno, sacrifici, lotte anche contro cavilli burocratici e non solo, ora sono in dirittura d’arrivo ma continuano a combattere. Se il tempo meteorologico è dalla loro parte rimandando l’avvio dell’estate vera e propria quindi concedendo loro un po’ più di tempo per mettere appunto le ultime rifiniture, lo stesso non può dirsi per i vandali che ogni sera colpiscono la zona e che forse potranno trovare un freno proprio dall’apertura dei locali che rappresenteranno, essi stessi, un presidio di sorveglianza contro chi imbratta le scale dove si lavora per pulirle anche dai segni del tempo, danni vari, e perfino il furto dei lampioni che illuminano la stecca di negozi. Per questo, a pochi giorni dall’inaugurazione di altre attività, si rinnova anche la richiesta di avere qui un presidio di legalità come una postazione della polizia urbana.
 
 

Riccardo Muti dirige ‘Il Concerto dell’Amicizia’ al Teatro Grande di Pompei

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Amo Pompei più di Parigi, scrisse Herman Melville nel suo diario di viaggio; forse perché l’autore di Moby Dick sapeva riconoscere la bellezza che intreccia visibile e invisibile, mito e storia. Quella bellezza che, martedì 11 luglio alle 21.30, accoglie il concerto diretto da Riccardo Muti con cui quest’anno si corona il viaggio delle Vie dell’Amicizia, il progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita città simbolo della storia antica e contemporanea.

Quello al Teatro Grande dell’antica Pompei è infatti il terzo appuntamento dopo i concerti del 7 e 9 luglio, rispettivamente a Ravenna e Jerash, la “Pompei d’Oriente” in Giordania. Nell’anno in cui il Festival ha colto l’occasione del centenario della nascita di Calvino per intitolare la propria XXXIV edizione Le città invisibili, il fil rouge del comune passato romano e del patrimonio archeologico lega due città a lungo sepolte – l’una dalla cenere del Vesuvio, l’altra dalle sabbie del deserto – a Ravenna, il cui porto di Classe l’imperatore Augusto scelse per la flotta del Mediterraneo orientale.

In omaggio alla generosità e allo spirito di fratellanza del popolo giordano, che nell’ultimo decennio ha accolto centinaia di migliaia di profughi, su tutti e tre i palcoscenici la direzione di Muti unisce l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro Cremona Antiqua a musicisti giordani nel II atto da Orfeo ed Euridice di Gluck con il controtenore Filippo Mineccia, in “Casta diva” dalla Norma di Bellini con il soprano Monica Conesa e nel Canto del destino di Brahms.

Il progetto Le vie dell’Amicizia è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; l’appuntamento presso l’antica città di Pompei – organizzato grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con RAI 1, che riprenderà il concerto – è reso possibile dal determinante e prezioso sostegno di Caruso, A Belmond Hotel di Ravello.

“Siamo felici che quest’anno si rinnovi il legame di sincera amicizia che unisce il Maestro Riccardo Muti e la sua eccellente Orchestra Cherubini a questi territori – sottolinea il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – E ci tengo a sottolineare che l’appuntamento è possibile grazie alla sponsorizzazione di un’azienda del territorio come il Caruso, A Belmond Hotel di Ravello. Una circostanza che non solo significa sostenibilità e capacità di autofinanziamento, cioè quanto anche il Ministro ci invita a rafforzare, ma contiene anche un messaggio etico: i valori di fratellanza e dialogo e il significato storico-culturale di Pompei sono condivisi dalla società, creando sinergie e relazioni che fanno emergere le qualità positive di un territorio unico al mondo.

Da quando, nel 1997, giunse la chiamata da una Sarajevo sfigurata dalle bombe, Le vie dell’Amicizia affida il proprio messaggio al linguaggio universale della musica – spiega Antonio De Rosa, Sovrintendente di Ravenna Festival – Anno dopo anno, il Maestro Muti sale sul podio di orchestre e cori italiani a cui si uniscono musicisti delle città meta del viaggio. Fra le indimenticabili destinazioni anche Beirut, Gerusalemme, Mosca, New York dopo l’11 settembre, Nairobi, Teheran, Kiev… Nel 2020 eravamo a Paestum, gemellata con il sito di Palmira, per ricordare il popolo siriano, quello stesso popolo che, costretto alla diaspora, ha trovato in Giordania straordinaria accoglienza. Quest’anno la XXVII edizione delle Vie dell’Amicizia raggiunge anche Pompei, nell’ambito del dialogo con il ParcoArcheologico che a maggio ci ha già regalato, nello stesso Teatro Grande, il debutto di Acarnesi Stop the War!, un altro inno alla pace e alla fratellanza fra i popoli.”

Denuncia di un 42enne per un prete già condannato per abusi su minore: “Mi ha violentato nella ‘stanza degli orrori’ al Seminario”

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A novembre scorso è stato condannato a 8 anni di reclusione per l’accusa di atti sessuali con minorenne, ma ora spunta una nuova denuncia per presunti abusi contro Livio Graziano, prete casertano di Lusciano.

Un 42enne della provincia di Caserta ha sporto querela alla procura di Napoli Nord. I fatti riportati sono relativi a quasi 30 anni fa. Tutto sarebbe avvenuto quando frequentava le scuole medie al Seminario di Aversa. “Di quegli anni – afferma l’uomo nella denuncia – ricordo in particolar modo l’anno scolastico 1993/94, durante il quale frequentavo la seconda media, poiché quell’anno purtroppo sono stato vittima di violenze sessuali, poste in essere nei miei confronti dal sig. Padre Livio Graziano. In quel periodo il sig. Livio Graziano era un semplice diacono predisposto al controllo e alla supervisione di noi giovani ragazzi convittori e pernottava nella nostra stessa struttura”.

Il racconto dell’uomo necessita ancora di riscontri. Sarà l’autorità giudiziaria a stabilire se procedere. “Le violenze da me subite – sostiene il denunciante – sono iniziate nel mese di marzo del 1994 per poi terminare nell’estate successiva, a seguito del suo (di Livio Graziano, ndr) trasferimento presso altra struttura. (…). Padre Livio era la persona con la quale noi convittori trascorrevamo la maggior parte del tempo, dal dopo scuola sino all’indomani; durante il pomeriggio o la sera era sua abitudine chiamarci nella sua stanza per offrirci delle bevande alcoliche, in particolare del wisky, per poi far rientrare tutti noi nelle camerate ad eccezione di un mio compagno di scuola, che era solito trattenersi presso la stanza del prete, perché cosi da lui deciso”.

Di questi “pomeriggi ricordo che – si legge nell’atto – anche io sono stato costretto dal Graziano a dover restare con lui nella sua stanza, quella che io ad oggi definisco ‘la stanza degli orrori'”. In quella “stanza ero costretto a subire – dichiara l’uomo – una serie di violenze sessuali (…). Ricordo che questi rapporti sessuali si consumavano anche al di fuori dalla struttura. La domenica pomeriggio Livio Graziano era solito venirmi a prendere a casa, anche prima dell’orario del rientro in seminario, con la scusa di voler fare una passeggiata o, almeno, cosi dichiarava ai miei genitori. Nulla di tutto ciò era vero, poiché purtroppo la mia passeggiata prima del rientro terminava sempre in luoghi isolati, così da poter abusare della mia persona”.

Secondo il querelante “questi abusi da me subiti sono avvenuti anche nell’abitazione dei miei genitori e dei suoi”. A tal riguardo, il 42enne dice di ricordare “dettagliatamente anche l’abitazione dei suoi genitori, luogo dove spesso mi trascinava per poter abusare di me”. Nella denuncia è fornita una presunta descrizione dell’abitazione familiare del prete. “Purtroppo solo oggi – aggiunge l’uomo – ho trovato il coraggio di ‘aprirmi’ e di ‘raccontare’ tali violenze, spinto dal forte senso di colpa che oggi avverto per non averlo fatto prima, in quanto, denunciando al tempo questi fatti, avrei potuto evitare di far subire le mie stesse violenze a quel bambino che ha di recente denunciato Padre Livio”. Proprio questa vicenda, chiusa in primo grado 7 mesi fa, ha convinto il 42enne a denunciare. Il Tribunale di Avellino ha riconosciuto il prete – oggi in custodia cautelare ai domiciliari – colpevole di abusi su un 12enne della provincia di Salerno. Il ragazzino, nell’estate 2021, era ospite presso la sua comunità di Principato Prata Ultra, in Irpinia. Il sacerdote della diocesi di Aversa attende la sentenza d’appello, prevista a Napoli il prossimo 20 giugno.

Nuove date per i Pooh, a settembre al Sud

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Dopo il tutto esaurito a San Siro, gli ultimi biglietti disponibili per lo Stadio Olimpico di Roma, sabato 15 luglio, e il sold out dei due concerti del 29 e 30 settembre all’Arena di Verona, per i Pooh si aggiungono ora cinque nuovi appuntamenti al Sud a settembre: due date al Teatro Antico di Taormina (16 e 17 settembre), e a seguire live al Teatro Valle dei Templi di Agrigento (19 settembre), all’Arena Flegrea di Napoli (21 settembre) e a Villa Manin di Codroipo – Udine (24 settembre).
A luglio i Pooh saranno protagonisti di due eventi live negli stadi, il 6 luglio allo Stadio Meazza di Milano e il 15 luglio allo Stadio Olimpico di Roma e Il Volo saranno loro ospiti straordinari per i due concerti.
Dopo essere stati ospiti del concerto all’Arena di Verona del trio, i Pooh hanno personalmente invitato Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto ad unirsi a loro in queste due incredibili occasioni, come ospiti dei due live negli stadi di “Pooh – amici x sempre.
Dopo gli stadi, i Pooh torneranno live da settembre con 5 nuovi appuntamenti, tre serate all’Arena di Verona e in quattro concerti nei principali palasport nel mese di ottobre.

 

Malattie neuromuscolari: il centro NeMO Napoli riparte in barca a vela

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Molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele”. Con il messaggio di Mark Twain, il romanziere che sapeva raccontare la bellezza dell’avventura, ha preso il largo oggi la seconda edizione di “Anima Libera”, il percorso in barca a vela che affianca la presa in carico psicologica e riabilitativa delle persone con SLA, SMA e distrofie muscolari, attraverso una modalità esperienziale che ha come protagonista la cura di sé e del proprio desiderio di libertà, facendosi trasportare dalle onde del mare e del vento, in piena sicurezza.

Promosso dal Centro Clinico NeMO Napoli, il progetto è attivato insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Monaldi, dove il NeMO è presente dal 2020, ed in collaborazione con il Club Nautico della Vela della città e NeMO Lab. Una seconda edizione del percorso, quella presentata oggi, richiamata dai risultati molto positivi rilevati dal monitoraggio clinico e psicologico dei pazienti che hanno partecipato all’esperienza pilota dello scorso anno.

“Le rilevazioni dei vissuti di benessere e dei parametri respiratori e cardiologici ci dicono che il progetto ha avuto un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti che vi hanno preso parte nella prima edizione. – spiega Giuseppe Limongelli, direttore scientifico del Centro NeMO Napoli, che continua – Siamo felici, dunque, che si possa ripartire, dando la possibilità a più persone di partecipare al percorso e permettendoci, altresì, di continuare a fare ricerca per validare nel tempo un modello di trattamento in barca a vela, che supporti la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari”.

L’analisi dimostra, infatti, un significativo miglioramento della percezione e dei vissuti della qualità di vita, espressi dai partecipanti. Ciascuno di loro manifesta la gioia di essersi sentito protagonista di un’avventura nella quale la malattia non rappresenta un limite. Lo studio preliminare, inoltre, rileva una riduzione dei punteggi medi di autovalutazione e valutazione dell’ansia, nei test psicologici somministrati prima e dopo le uscite in mare. A ciò su unisce la positiva risposta clinica dei parametri funzionali, che vedono un aumento della saturazione arteriosa periferica e una riduzione della frequenza cardiaca dopo l’uscita in mare. Sono proprio questi i primi incoraggianti risultati che portano ad aprire questa seconda edizione su un numero più ampio di pazienti.

“Promuoviamo, in sinergia con il Centro Clinico NeMO Napoli, attivo presso l’ospedale Monaldi, un modello che punta su protocolli terapeutici multidisciplinari e che cura le patologie neuromuscolari non solo con i farmaci, ma con una presa in carico globale che valorizza gli aspetti psicologici e riabilitativi – dichiara Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, che continua – I risultati incoraggianti registrati nel corso della prima edizione del progetto “Anima Libera” sono la dimostrazione dell’efficacia di questo approccio”.  

Promuovere l’interazione; migliorare l’umore e l’uso dei sensi; far sperimentare l’esperienza dell’immaginazione e affrontare la gestione dell’ansia, dunque, sono tra i principali obiettivi scientifici del progetto, nato dall’intuizione di Simona Tozza, responsabile del servizio di psicologia del NeMO Napoli. Per il 2023 il progetto prevede un percorso di dieci uscite in barca a vela, che avrà un’altura di circa 14 metri e sarà attrezzata per il trasporto in sicurezza di persone con disabilità motoria ed il coinvolgimento di 80 persone, individuate secondo indicatori clinici che permettano di affrontare il mare aperto, che desiderano mettersi in gioco in una nuova sfida per se stessi e insieme agli altri.

“Anima Libera” raccoglie la missione dei Centri NeMO e rende concreta quella continuità di cura sulla quale si fonda il nostro modello – dichiara Stefano Regondi, direttore generale Centri Clinici NeMO e NEMO Lab, che continua – Non possiamo che ringraziare le istituzioni e gli enti di questo meraviglioso territorio, grazie ai quali il progetto può continuare il suo percorso nel dare risposte sempre nuove ai bisogni complessi di cura di una comunità che da sempre è al nostro fianco. Ed il mare, che è il cuore del NeMO Napoli, non poteva non essere protagonista del nostro operare”.

Una comunità, quella delle persone con patologie neuromuscolari, che quindici anni fa ha pensato alla realizzazione del primo Centro NeMO a Milano, per quel desiderio di vita che va oltre il sopravvivere alla malattia e che oggi continua ad essere al fianco del progetto: AISLA Onlus, Famiglie SMA e UILDM, le Associazioni nazionali dei pazienti e Soci NeMO, sono gli enti patrocinanti di “Anima Libera”, insieme al Centro Coordinamento malattie rare di Regione Campania.

Ma la novità straordinaria di questa seconda edizione è l’apertura dell’esperienza anche ai bambini con SMA e distrofie muscolari, per i quali il progetto vede il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon.

“Condividere emozioni, sorrisi e gioie con i nostri bimbi e i loro famigliari non ha prezzo – spiega Antonio Varone, Direttore dell’UOC Neurologia e Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon, che continua – Il progetto “Anima libera” ci proietta in un modo nuovo di vivere la malattia, esprimendo lo stesso desiderio di riscrivere la storia di queste patologie che stiamo vivendo in questo momento dal punto di vista scientifico. La barca a vela è per tutti noi la speranza di immaginare nuove prospettive di vita”.  

Leggerezza e vitalità che solo le onde del mare possono dare, pur in piena sicurezza. Anche per questa edizione gli istruttori della Federazione Italiana Vela saranno al fianco del team clinico nelle uscite in barca a vela. Gli obiettivi scientifici, sociali e culturali del progetto, infatti, hanno coinvolto da subito il Club Nautico della Vela di Napoli: oltre 100 anni di attività per far avvicinare alla bellezza e alla sfida di navigare, ciascuno con le proprie risorse, con la consapevolezza che per raggiungere la meta in barca a vela, la forza fisica deve lasciare lo spazio all’intelligenza e alla capacità di conoscere e valorizzare le forze della natura.

Non solo, il progetto continua a tessere i nodi di una rete che si consolida nel tempo: anche quest’anno hanno rinnovato il loro contributo incondizionato alle finalità del percorso ROCHE ITALIA, PTC Therapeutics, Biogen, VitalAire Italia e Ortopedia Ruggiero, ai quali si uniscono Novartis e Medicair.

Da oggi, fino al mese di novembre, si potrà vedere dal molo di Napoli la barca di “Anima Libera” spiegare le vele per raccontare di nuove possibilità, come testimonia Ciro Cordella, paziente del Centro NeMO e tra i partecipanti della prima edizione del percorso: “E possibile ed è meraviglioso farsi trasportare dalle onde del mare, come degli esploratori che rincorrono i loro sogni”.  

Giornata mondiale del donatore di sangue, l’Autostazione si illumina di rosso

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In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, la sede dell’autostazione di Avellino si illumina di rosso.

AIR Campania, azienda regionale di TPL, aderisce alla campagna nazionale “Dona vita, dona sangue” promossa dal Ministero della Salute, per sensibilizzare sull’importanza che i donatori rivestono per coloro che necessitano di trasfusioni.

I donatori di sangue in Italia sono il 2,7% della popolazione. Nel 2022 sono stati lo 0,4% in più rispetto all’anno precedente, ma i dati restano in flessione soprattutto nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni.

«Abbiamo raccolto l’appello lanciato su scala nazionale e abbracciato l’iniziativa che sta portando avanti la Regione con il lavoro della dottoressa Mariarosaria Focaccio, responsabile del Servizio divulgazione donazione organi, tessuti e cellule della Campania, perché bisogna sensibilizzare e diffondere la cultura della donazione di sangue soprattutto tra i giovani», ha commentato l’Amministratore Unico di AIR, Anthony Acconcia.

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