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S. Maria di Costantinopoli: Rione Ferrovia in festa per il 70° anniversario della Dedicazione

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Il Rione Ferrovia è in festa per la ricorrenza di S. Maria di Costantinopoli che quest’anno coincide con il ricordo del 70.mo anniversario della Dedicazione della Chiesa parrocchiale.

Nel settembre 1943 l’antica chiesa parrocchiale, sita nell’attuale Piazza S. Maria, fu distrutta dal terribile bombardamento che colpì il centro storico di Benevento e l’Arcivescovo di allora, mons. Agostino Mancinelli, pensò di ricostruire la nuova chiesa al viale Principe di Napoli.

La nuova chiesa parrocchiale fu “dedicata a Dio in onore di S. Maria di Costantinopoli” con una solenne Celebrazione il 23 maggio 1953.

Ricorrendo il 70.mo anniversario della Dedicazione, la Comunità parrocchiale ha programmato varie iniziative per ricordare l’evento e per rinnovare l’impegno di incidere sempre di più nella vita del Quartiere per un rinnovata crescita umana, sociale e cristiana.

Il tema scelto è: “Il rione Ferrovia e la sua parrocchia: in cammino da 70 anni”, proprio per esprimere la centralità della parrocchia nella crescita del Quartiere.

Domenica 28 maggio sarà una giornata di festa e di gioia: in mattinata sul viale Principe di Napoli ci saranno giochi per ragazzi e famiglie. Nel pomeriggio dopo la S. Messa Solenne delle 18.30 ci sarà la Processione con la preziosa immagine, della Madonna di Costantinopoli, che porta ancora i segni della violenza della guerra, poiché è un immagine che apparteneva all’antica chiesa ed è l’unica ad essere stata salvata.

Martedì 30 maggio ci sarà il ricordo solenne del 70.mo con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, mons. Felice Accrocca, alle ore 19.00, che concederà alla Comunità un “Anno Straordinario di Grazia” per un rinnovato slancio spirituale nel cammino di fede.

Facciamo memoria della guerra e della distruzione per diventare artefici di un futuro di pace!

Funicolare, corse gratuite per le celebrazioni dei 900 anni del Santuario di Montevergine

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Domenica 28 maggio, in occasione dell’inizio dei solenni festeggiamenti per i 900 anni dell’Abbazia di Montevergine, corse gratuite per raggiungere il Santuario.

Ad annunciarlo è l’Amministratore unico di AIR Campania, Anthony Acconcia: «La presenza del Legato Pontificio a Montevergine è motivo di grande onore per tutti. Ringrazio l’Abate Guariglia per aver condiviso dall’inizio con noi tutte le attività per l’organizzazione dell’Anno Giubilare Verginiano, che richiamerà molti fedeli. La Funicolare è il nostro fiore all’occhiello e grazie al supporto della Regione Campania e del presidente De Luca stiamo lavorando per rafforzare quello che è un asset fondamentale per aumentare i flussi del turismo religioso e di montagna».

E in occasione della manifestazione di domenica, i tecnici dell’azienda regionale di TPL coordinati dal direttore della Funicolare, ingegnere Carmine Alvino, al termine del comitato per l’ordine pubblico, hanno definito nel dettaglio tutti i servizi per la giornata di apertura del IX Centenario della fondazione dell’Abbazia.

Orari Funicolare

Domenica 28 maggio la Funicolare sarà aperta dalle 8 alle 19 (ultima corsa). Effettuerà 42 corse (andata e ritorno) con partenza ogni 30 minuti.

Dopo le 19 e fino al termine della manifestazione sarà in servizio la navetta con partenza da Montevergine e arrivo a Mercogliano.

Corse gratuite dalle 8 alle 14

AIR Campania effettuerà corse gratuite dalle ore 8 alle ore 14 in occasione della cerimonia di apertura dell’Anno Verginiano alla presenza del Legato Pontificio, Cardinale Pietro Parolin, che dopo la consegna della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Mercogliano presiederà la celebrazione eucaristica.

Dopo le ore 14 il costo del biglietto della Funicolare prevede una tariffa agevolata di 5 euro per andata e ritorno. Al termine del concerto di Enzo Avitabile gli utenti, esibendo il titolo, potranno usufruire del servizio navetta per il rientro a Mercogliano.

Navetta Ospedaletto-Montevergine

AIR Campania ha potenziato i servizi per i trasferimenti a Montevergine prevedendo bus in partenza dalla fermata di piazza Partenio, ad Ospedaletto d’Alpinolo, con corse di andata e ritorno gratuite dalle 8 alle 14 (ultima corsa).

Parcheggio della Funicolare

Come stabilito al tavolo del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’area di sosta davanti alla stazione di partenza di Mercogliano sarà destinata a presidio delle forze dell’ordine; quindi, resterà interdetta al pubblico fino alle prime ore del pomeriggio. Gli utenti potranno usufruire dei posti auto definiti dal piano parcheggi del Comune di Mercogliano.

La mostra fotografica

In occasione della giornata di apertura degli eventi dei 900 anni del Santuario, AIR Campania allestirà una mostra fotografica nella sala d’attesa della stazione di Mercogliano, che ripercorre la storia della Funicolare: la posa delle rotaie, l’installazione della prima fune traente e l’evoluzione delle carrozze dagli anni ’50 agli anni ’80.

Video/ Il sindaco di Mercogliano annuncia la cittadinanza onoraria al governatore De Luca

 

Bimba ferita, Borrelli: “Muro d’omertà comincia a sgretolarsi”

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In questa vicenda, forse per la prima volta, è saltato il muro di omertà e c’è stata piena collaborazione della cittadinanza con diversi testimoni che hanno fornito preziose informazioni agli inquirenti”. Lo sottolinea, in una nota, il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che fa anche sapere che sta seguendo la vicenda da vicino all’ospedale Santobono anche e soprattutto per sincerarsi delle condizioni della bambina ferita.
Il cerchio si stringe – dice ancora Borrelli – ci auguriamo che a stretto giro si riescano a ricostruire tutte le dinamiche e che i colpevoli vengano condannati duramente per tentata strage e che si verifichi la provenienza delle armi. Dato che entrambi, anche per questioni familiari, sono legati al clan D’Avino, magari è stato proprio esso a consegnare le ormai ai due”.
Ora diverse comunità cittadine si sono strette attorno alla famiglia colpita dai proiettili – informa il deputato – noi stessi daremo vita, tramite la nostra portavoce territoriale Ines Barone, a una manifestazione a Sant’Anastasia. Ma questa repulsione collettiva nei confronti della camorra deve poi proseguire ad oltranza, perché soltanto se la si smetterà di trovare giustificazioni, come del tipo ‘finché si ammazzano tra loro…’, di voltare la testa dall’altra parte, di accettare il fenomeno camorristico come un vestito culturale di cui non siamo capaci di disfarci altrimenti resteremmo nudi, di ragionare soltanto per impulsi emotivi pensando che i clan esistano solo quando sparano, la cultura della camorra e dell’omertà potranno essere cancellate dalla nostra terra”.
Se è difficile mandare giù che il popolo si ribelli soltanto in base agli impulsi emotivi, – conclude Borrelli – è inaccettabile che lo faccia lo Stato. Esso ha l’obbligo di combattere le mafie in ogni sede, con ogni mezzo e in ogni stagione, anche sostenendo e tutelando chi da sempre è impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata”.

 

Comune, Simeone: “Cittadinanza onorario di Napoli a Spalletti”

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Come avevo anticipato nei giorni scorsi, questa mattina ho inviato al Sindaco la richiesta di conferire la cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti. Ritengo sia un giusto riconoscimento al Mister che, pur non essendo nato a Napoli ha manifestato, in molteplici occasioni, il suo amore e la sua ammirazione per questa città e per la sua gente. Un gesto di stima verso un uomo che, con il suo impegno sportivo e sociale, ha contribuito a realizzare il sogno dello scudetto atteso, da anni, da milioni di tifosi ed ha sempre trasmesso messaggi ed esempi positivi E’ poi riuscito ad interpretare appieno lo spirito che contraddistingue noi napoletani: passione, tenacia, determinazione. Ha dimostrato di sentirsi un napoletano di adozione e il conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli sarebbe un modo per celebrare il suo forte legame con la città”. Lo rende noto il consigliere comunale di Napoli, Gaetano Simeone.

 

“I dentisti possono operare al volto”: medici estetici contrari

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Un piccolo emendamento che sta facendo molto rumore tra i medici, in particolare tra i professionisti della medicina estetica, prevede che i dentisti possano eseguire anche interventi di chirurgia estetica al volto, sconfinando in un campo che è quello della chirurgia maxillo-facciale.
La norma è stata inserita nel decreto Bollette, in corso di discussione in Parlamento – è stato approvato alla Camera ed è al Senato per l’approvazione definitiva – ed ha attirato parecchie critiche, soprattutto per la ricaduta che potrebbe avere sui cittadini.
A renderlo noto Raffaele Rauso, chirurgo estetico casertano, già professore all’Università Vanvitelli di Napoli e vice-presidente nazionale Fime (Federazione italiana medici estetici), che critica la scelta del Governo spiegando in primis che “l’emendamento che autorizza gli odontoiatri ad eseguire tutta la medicina estetica del volto, il cosiddetto maxillo-facciale, dunque per esempio alla fronte, al naso, non prevede alcun cambiamento o adeguamento del sistema formativo universitario del corso di laurea in odontoiatria. Quindi in un prossimo futuro il cittadino non sarà in grado di sapere se viene trattato da un medico o da un odontoiatria nel momento in cui vuole fare una procedura di medicina estetica del volto. E’ ciò è molto grave perché è tutto celato in questo decreto bollette, e non viene alla luce e non verrà alla luce perché sarebbe uno scandalo”.
Rauso spiega inoltre che ieri c’è stato sull’argomento anche una riunione della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, alla presenza dei vertici Filippo Anelli e Roberto Monaco; presenti anche le associazioni dei medici estetici Fime, Sicpre, Sitri, Sirna, il sindacato dei medici estetici Tme con il suo presidente Andrea Servili, ed è emersa “una posizione di contrarietà all’emendamento” conclude Rauso.

 

Nel Salernitano monitoraggio Coldiretti sulla peste suina

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Squadre di caccia al lavoro per monitorare e acquisire le informazioni utili alla definizione del fenomeno “peste suina africana” tra i cinghiali nel Vallo di Diano. Lo rende noto Coldiretti Salerno. Dopo il ritrovamento di cinque carcasse di cinghiali con la presenza del virus della peste suina africana, è scattato un monitoraggio serrato tra i territori di Sassano, Casalbuono, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana per un raggio di 15 km dal ritrovamento, per capire la portata del fenomeno che – in caso di diffusione – rischia di mettere in ginocchio il settore suinicolo che conta, in provincia di Salerno, circa 25mila capi di cui 10mila nel solo Vallo di Diano.
Stiamo seguendo la vicenda con ogni attenzione – sottolinea il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropianoaffinché si contenga la diffusione della Psa in quelle zone dove maggiore è la presenza di filiere legate agli allevamenti di maiali che garantiscono reddito, occupazione ed indotto. Purtroppo la mancata gestione dell’emergenza cinghiali ha provocato una proliferazione incontenibile. Parliamo di oltre 25mila animali in Campania. Oltre alle misure di protezione, di progettazione di idonee recinzioni e all’adozione di tutte le indispensabili misure di biosicurezza per gli allevamenti, riteniamo necessaria una radicale azione di depopolamento dei cinghiali, la cui proliferazione è diventata, ormai, numericamente ingestibile”.

 

Aeroporti, Muscarà: “Rumori assordanti dai voli di Capodichino”

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“Stiamo entrando nel pieno della stagione estiva e già stanno peggiorando i voli da e per Capodichino con la stessa frequenza dello scorso anno, il nostro aeroporto cittadino non può più contenere il numero di voli spropositato, con una media di un volo ogni due minuti per una sola pista”. Così, in una nota, il consigliere Regionale Maria Muscarà.
La Campania aveva nel piano aeroportuale quello di alleggerire Capodichino a favore dell’aeroporto campano di Grazzanise, con i suoi 2000 ettari, dove attualmente transitano solo i militari; fu poi cancellato in favore del micro-aeroporto di Pontecagnano – spiega – Cominciamo ad avvertire già l’aumento dei voli già insostenibili d’inverno, di cui solo alcuni temporaneamente hanno cambiato rotta peggiorando le cose, in quanto Gesac ha trasferito tutti i sorvoli del decollo di Capodichino sull’area nord e sulla zona ospedaliera, con ammalati e cittadini che sono costretti a svegliarsi alle 6.30.
Questa notte poi, è stata nera per il passaggio di un aereo turboelica Enav partito alle 1.55 da Roma Ciampino, che ha sorvolato tutta la notte il cielo della nostra città, non si sa ancora per quale ‘rumorosissimo’ scopo”.
Intanto, nonostante le numerose interrogazioni presentate dalla sottoscritta e non solo, al fianco delle associazioni ‘No Fly Zone’, nulla è cambiato dallo scorso anno a Capodichino che rimane con spazi strettissimi e voli troppo bassi, ed il rischio sempre troppo alto per la città di Napoli – conclude Muscarà – non è più il tempo del confronto, ma delle azioni legali nei confronti di questo sopruso che si sta reiterando!”.

 

Antonio Pastore, 89 anni e un sogno da realizzare: conseguire il diploma (VIDEO)

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Una voglia infinita di continuare a imparare, prendere i libri e raggiungere un sogno: il diploma. Non si tratta di qualcosa che appartiene a un normale studente ma a un uomo di 89 anni che ha deciso di rimettersi a studiare per conseguire l’attestato che non ha potuto e voluto prendere quando era più giovane.

Antonio Pastore, questo il nome dello studente particolare che è stato accolto dal ‘Galilei-Vetrone, ha scelto l’indirizzo Tecnico CAT (costruzione ambiente e territorio) ex geometra, per portare a termine il percorso che, fra pochi giorni, dovrà condurlo verso il tanto desiderato diploma.

Spinto dalle figlie, coccolato dal corpo docenti e dai compagni di scuola (sette in tutto), Antonio ha utilizzato questo mezzo per combattere la solitudine, tenersi impegnato anche nel pomeriggio e lo ha fatto nel modo più intelligente possibile: accrescendo la sua cultura.

Quattro ore filate in aula per l’ex vigile del fuoco, o ‘pompiere’ come si diceva tanto tempo fa, partecipazione assidua, attenzione, curiosità e una media voto da studente modello.

Un sogno che si realizza ma, più di questo, un messaggio importante da mandare ai giovani e a chi non ha avuto la possibilità di completare il percorso di studi. 

Antonio Pastore è la testimonianza che non è mai troppo tardi per rimettersi su libri.

“Procida premia la cultura” edizione 2023

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Dopo il successo dello scorso anno, domenica 28 maggio, torna il Premio “Procida premia
la Cultura” edizione 2023. Nella splendida location dell’hotel La Vigna, saranno premiate
eccellenze italiane che si sono contraddistinte per doti, competenze professionali e imprenditoriali.

Tutte personalità che contribuiscono a dare lustro, visibilità e immortalità all’arte italiana nel mondo.L’evento è organizzato da “Profumi di Procida” di Rosaria Cantagallo e si avvale del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e del Comune di Procida.
“È un omaggio a Procida, alla sua gente, al suo essere un’isola ancora autentica, con i suoi valori antichi, con i suoi profumi, ed oggi attraversata da un fortissimo richiamo di cultura” dice l’ideatrice Rosaria Cantagallo.
A condurre la manifestazione – che avrà inizio alle ore 16.30 – la poliedrica artista Stefania Colangelo.

Riceveranno l’ambito riconoscimento Adele Vairo, Antonietta Tuccillo, Anna La Rana, Carlo Scotto di Santolo, Elena Troisi, Filomena Lamberti, Giuseppe Spagnuolo, Maria Rosaria Capobianchi, Maria Salette Longobardo, Maria Dragoni, Nicolò Botta, Paolo Veronesi, Pietro Graus, Vincenzo D’Alessandro.
Ospite Annarita Ruggiero, del Comitato per il Diritto alla Cura.

A chiusura dell’evento cena e serata e di gala, con intermezzo musicale e intrattenimento.

 

Dema, Fiom: “Nove lavoratori vanno reintegrati”

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La Corte di Appello di Napoli, sezione controversie di lavoro, ha condannato la Dema di Somma Vesuviana per accertata e dichiarata condotta antisindacale, stabilendo l’immediata riammissione in servizio di nove dipendenti”. A darne notizia sono Mauro Cristiani e Andrea Morisco della segreteria Fiom Napoli.
L’esito del procedimento, promosso unitariamente da Fim, Fiom e Uilm di Napoli – precisano – accoglie la tesi sostenuta anche dalla Fiom, assistita dall’avvocato Raffaele Ferrara, sancendo che la Dema ha utilizzato ed interpretato in maniera strumentale l’accordo sindacale sottoscritto, tra l’altro, anche nella sede istituzionale della Regione Campania, per espellere definitivamente nove lavoratori dall’azienda”. “La Fiom di Napoli – aggiungono Cristiani e Morisco – esprime soddisfazione per il reintegro dei nove lavoratori e, laddove si rende necessario, non esita ad assistere e tutelare le lavoratrici ed i lavoratori anche ricorrendo le vie legali. Ora, però, bisogna vincere l’altra grande sfida: quella del consolidamento e del rilancio produttivo del gruppo Dema attraverso l’implementazione di un piano industriale concreto, un investimento finanziario da parte della proprietà in processo e prodotto ed un ruolo incisivo e propositivo del ministero delle Imprese e del made in Italy, dove è ancora aperto il tavolo di confronto e della Regione Campania per determinare un futuro di prosperità per una delle aziende più importanti dell’indotto aeronautico del Mezzogiorno”.

 

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