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Pietrelcina, il vicesindaco Cardone: “Adozione della revisione del PUC”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del  vicesindaco di Pietrelcina Nicolino Cardone.

E’ stato pubblicato in data odierna sul sito del comune di’ Pietrelcina l’avviso di deposito della revisione del piano urbanistico comunale.

Nei prossimi 45 giorni è consentito a tutti i soggetti pubblici e privati proporre
osservazioni contenenti modifiche ed integrazioni alla Revisione del Piano.

La variante al PUC è stata adottata nel pieno rispetto della normativa vigente dopo 12 mesi dall’adozione della determina di indirizzo per la revisione dello stesso.

Parlare di approvazione ‘alla chetichella’ da parte di qualcuno è una forzatura retorica che non trova riscontro nei fatti: gli atti sono pubblici e accessibili, e l’intero iter prevede la possibilità per i cittadini di presentare osservazioni.

Le modifiche proposte puntano a razionalizzare la classificazione urbanistica e a renderla più coerente con le esigenze attuali del nostro paese.

L’adozione in Giunta è stato un atto previsto dalla procedura e non esclude, anzi prevede, un successivo passaggio in Consiglio.

Siamo sempre stati aperti al confronto. L’urbanistica non è uno strumento da utilizzare per la polemica politica, ma per pianificare in modo efficace il futuro del territorio. Ci auguriamo che anche la Minoranza voglia dare un contributo costruttivo.

Polizia di Stato, lo speciale in fotografie su “Pace e sicurezza”

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Nella giornata del Patrono della Polizia di Stato verrà distribuita un’edizione straordinaria di Polizia Moderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, dal titolo Pace e sicurezza, dedicata all’impegno della Polizia di Stato nei giorni dei funerali di Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV.

Lo speciale Pace e sicurezza racconta le professionalità e le attività messe in campo per garantire, in una cornice di massima serenità e sicurezza, le esequie di Papa Francesco, il conclave e l’intronizzazione di Papa Leone XIV.

Un racconto cadenzato da fotografie inedite, dalle voci dei protagonisti della sicurezza e del mondo ecclesiastico, dalle impressioni degli esperti di comunicazione e dalle testimonianze di giovani studenti della LUMSA e dei volontari delle Associazioni Santi Pietro e Paolo presenti in piazza San Pietro: storie dietro la grande storia, nei giorni in cui il mondo si è ritrovato a Roma, con migliaia di pellegrini e fedeli nonchè oltre 140 delegazioni straniere e capi religiosi.

Con una tiratura di un milione e duecentomila copie e grazie alla collaborazione per la distribuzione di Poste Italiane, è stato possibile inviare gratuitamente questo numero speciale ai fedeli delle venticinquemila parrocchie d’Italia, oltre che alle Questure, agli abbonati e alle autorità istituzionali. Pace e sicurezza in formato digitale ha raggiunto in tutto il mondo anche i 103 nunzi apostolici.

Nella prefazione, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rimarca il legame inscindibile tra pace e sicurezza, concetti che si sono concretizzati nel volto rassicurante degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine impegnati in quei giorni e nelle strategie adottate per prevenire qualsiasi turbamento della convivenza civile.

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nell’articolo che porta la sua firma, sottolinea come la pace – oggi un bene sempre più raro e prezioso – è al centro dell’impegno della Santa Sede nella comunità internazionale, nel costante tentativo di costruire ponti fra persone, popoli e culture.

Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, nel suo editoriale, esprime profonda riconoscenza per la sinergica collaborazione tra tutte le forze di polizia, la Gendarmeria Vaticana e le associazioni di volontariato coinvolte, ricordando come la sicurezza rappresenti il presupposto fondamentale per l’esercizio della libertà religiosa, una delle più antiche espressioni della libertà umana.

Tra i vari contributi, quello di Alessandro Gisotti, Vice Direttore editoriale dei media vaticani, già direttore ad interim della Sala stampa della Santa Sede, che sottolinea “l’importanza della comunicazione in occasione della morte del Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV.

In particolare, la comunicazione vaticana in quei giorni ha rappresentato un servizio pubblico globale, non solo per i media cattolici ma per le migliaia di giornalisti di oggi cultura, lingua e nazione, che sono arrivati a Roma per raccontare un evento – il passaggio da un Papa ad un altro – che ha in sé il fascino della tradizione e dello sguardo verso il futuro”.

Anche il giornalista Aldo Cazzullo ha scritto su Pace e Sicurezza, elogiando l’efficienza dell’apparato di sicurezza, capace di gestire l’arrivo di decine di Capi di Stato e di Governo e, al contempo, di garantire l’incolumità dei pellegrini, il tutto in un Anno Giubilare già denso di eventi.

Nel suo contributo al numero speciale, Cazzullo propone anche una riflessione sulle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale, che rischia di sostituire e marginalizzare l’uomo, esprimendo tuttavia fiducia nella saggezza di Papa Leone XIV, capace di indicare la giusta direzione per affrontare questi rischi.

 

Morto il padre di Lukaku, ‘non sarò più lo stesso’

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Lutto per Romelu Lukaku: l’attaccante del Napoli ha annunciato su Istagram la morte del padre. “Grazie per avermi insegnato tutto quello che so – scrive il numero 9 postando una foto di lui da piccolo con il padre – ti sarò per sempre grato. La vita non sarà mai più la stessa, non sarò più lo stesso”.
Mi proteggi e mi guidi come nessun altro potrebbe fare, il dolore e le lacrime scorrono a fiumi ma dio mi darà la forza per rimettermi in sesto” dice ancora Lukaku che poi chiude così il post: “Grazie di tutto Roger Menama Lukaku. Vecchio re, per gli amici. Mio papà”. 

Cancello ed Arnone, inaugurata la mensa scolastica alla primaria Foscolo: parte il tempo pieno

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E’ partito il tempo pieno per gli alunni delle classi prime della scuola primaria Ugo Foscolo di Cancello ed Arnone. Questa mattina il sindaco Raffaele Ambrosca ha inaugurato la mensa scolastica alla presenza della dirigente Annamaria Verile e di don Sabatino Sciorio che ha benedetto i locali.

E’ un traguardo che non è arrivato da solo, ma grazie ad un lavoro costante, fatto di impegno, determinazione e collaborazione – ha evidenziato la delegata alla pubblica istruzione Maria CaimanoUn grazie sincero alla Dirigente scolastica, agli uffici comunali e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo passo così importante. Oggi festeggiamo non solo una nuova struttura, ma un’opportunità in più per il futuro dei nostri ragazzi!”.

L’avvio del tempo pieno e l’inaugurazione della nuova mensa sono il risultato del lavoro di programmazione della nostra amministrazione – ha sottolineato il primo cittadino Raffaele Ambrosca – siamo riusciti a realizzare la struttura grazie ai fondi del PNRR dimostrando per l’ennesima volta la capacità di capitalizzare tutte le opportunità che ci sono per la nostra comunità. Il nostro obiettivo è sempre quello di potenziare e migliorare la qualità dei servizi. Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in questa direzione”.

Italia, il rischio di spegnere il motore mentre accelera

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Negli ultimi anni l’Italia ha conosciuto una fase di crescita che ha sorpreso molti osservatori. Dopo la recessione del 2020, il prodotto interno lordo è aumentato di oltre il dieci per cento tra il 2021 e il 2022, riportando l’economia ai livelli pre-pandemia e collocando il Paese tra i migliori in Europa. La crescita si è poi stabilizzata, ma senza interrompersi, consentendo di mantenere una traiettoria positiva e in linea con i principali partner continentali. L’occupazione ha raggiunto nel luglio 2025 la soglia record di 24,1 milioni di lavoratori, con la disoccupazione scesa al 6,7 per cento, il minimo dal 2009. Parallelamente, le agenzie di rating hanno rivisto al rialzo l’outlook sul sistema Paese, segnalando una maggiore fiducia dei mercati internazionali.

Questi risultati non sono stati casuali. Sono stati il frutto di una combinazione di fattori: l’attuazione del PNRR, che ha già mobilitato oltre 70 miliardi di euro di risorse, generando un effetto leva significativo anche sugli investimenti privati; la stagione dei prestiti garantiti dallo Stato, che ha dato ossigeno a migliaia di imprese durante le fasi più critiche; il credito d’imposta legato alla ZES Unica, che ha offerto al Mezzogiorno una leva concreta di competitività. La combinazione di queste misure ha innescato un ciclo virtuoso: le imprese hanno potuto rinnovare macchinari, digitalizzare processi, assumere nuove risorse.

Oggi, però, si profila un rischio evidente. Tre strumenti che hanno contribuito a questa stagione di crescita rischiano di esaurirsi nello stesso arco temporale. Il PNRR è destinato a chiudersi entro il 2026. Le garanzie pubbliche, che negli anni scorsi hanno reso possibile il credito bancario a condizioni sostenibili, sono finite al centro del dibattito politico: il ministro Giorgetti ha annunciato la volontà di ridurle drasticamente, ma senza garanzie statali le banche tenderanno ad alzare i costi o a ridurre l’erogazione di prestiti, con il risultato di penalizzare soprattutto le PMI che stanno investendo. La ZES Unica, infine, non ha ancora un orizzonte certo oltre il prossimo anno. Occasioni e misure che si chiudono contemporaneamente rischiano di privare il motore della crescita del carburante necessario per continuare a girare.

Se si guarda agli altri Paesi europei, il confronto non è rassicurante. La Francia, che non vive una stabilità politica, ha comunque prorogato fino al 2030 il credito d’imposta per ricerca e innovazione e ha lanciato un piano pluriennale per la transizione industriale da oltre cinquanta miliardi. La Germania, pur in un contesto di rigore finanziario, ha istituito un fondo straordinario da duecento miliardi per accompagnare la trasformazione energetica e sostenere l’industria fino al 2027. La Spagna, dal canto suo, ha scelto di trasformare parte delle risorse del Next Generation EU in strumenti permanenti di supporto alle piccole e medie imprese e ai processi di digitalizzazione. L’Italia rischia invece di essere l’unico grande Paese a ridurre simultaneamente incentivi, garanzie e investimenti pubblici proprio nel momento in cui la crescita aveva ricominciato a consolidarsi.

Non si tratta di invocare un prolungamento indefinito di misure straordinarie. È evidente che non si possa vivere di emergenze perpetue. Ma è altrettanto evidente che passare da una fase espansiva a un vuoto normativo e finanziario rappresenterebbe un errore strategico. La sfida non è quella di moltiplicare i sussidi, bensì di trasformare l’esperienza straordinaria in una politica ordinaria di sviluppo.

Serve dunque un percorso che renda permanenti le condizioni di competitività create in questi anni. Un quadro fiscale semplice e automatico per chi investe in innovazione, digitalizzazione ed export; un sistema di garanzie pubbliche selettive che non sostituisca il mercato ma lo accompagni, garantendo l’accesso al credito a imprese solide con piani di crescita; una ZES che non sia un incentivo a tempo, ma una piattaforma stabile di attrazione internazionale, fondata su semplificazioni amministrative, logistica moderna e certezza delle regole.

Il nodo di fondo è la costruzione di un nuovo patto tra Stato, imprese e sistema bancario. Alle istituzioni spetta il compito di garantire stabilità normativa e programmare con anticipo la fase post-PNRR. Al credito privato spetta la responsabilità di accompagnare le imprese nella crescita, non solo di selezionare i rischi. Al sistema produttivo spetta la prova di trasformare incentivi e agevolazioni in lavoro stabile, innovazione e sostenibilità.

Il ciclo espansivo degli ultimi anni ha dimostrato che il Paese è in grado di crescere quando vengono messi a disposizione strumenti adeguati. La domanda ora è se l’Italia saprà consolidare questa crescita o se, al contrario, rischierà di disperderla. Non servono promesse, serve programmazione. Non servono misure spot, ma visione. La vera sfida non è stata crescere: sarà continuare a farlo.

Flavian Basile – presidente Ance Benevento

Don Patriciello: “Ora sono preoccupato”

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Ora si, sono preoccupato”. Il giorno dopo, don Maurizio Patriciello risponde al telefono all’ANSA e torna su quanto accaduto ieri nella parrocchia di Caivano, quando il 75enne Vittorio De Luca gli ha consegnato un plico contenente un colpo di pistola durante la messa.
Vittorio – spiega – è una persona cui voglio bene, non ha mai dato problemi, ma è il suocero di Mimmo Ciccarelli, colui che con i suoi fratelli ha messo in piedi il clan Ciccarelli Sautto”. Il parroco anticamorra svela poi che il 75enne era andato in chiesa il giorno prima. “Viene da me e mi dice una cosa strana del tipo ‘tanto a me nessuno mi fa niente perché mi hanno riconosciuto incapace di intendere’. Sul momento non ho dato particolare peso a quelle parole. Ora si”.

Nel Casertano rogo in azienda chimica provoca nube di cloro

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Un principio d’incendio si è sviluppato a Mondragone (Caserta) all’interno di un deposito di una ditta contenente materiale di natura chimica, in particolare cloro, che ha generato una grossa nube di fumo bianco visibile da molto lontano. Sul posto, verso le 12 di oggi, sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco di Caserta (distaccamenti di Aversa e di Mondragone), che hanno prontamente circoscritto la nuvola di fumo bianco, impedendo che l’incendio si propagasse al resto della struttura. Lo spegnimento è avvenuto tramite l’utilizzo di schiuma, specifica per la soppressione di incendi di questa tipologia.
In supporto alle squadre operative è intervenuto anche il nucleo N.B.C.R. (Nucleare, Batteriologico, Chimico e Radiologico) del Comando di Caserta, insieme al carro autoprotettori, per garantire la massima sicurezza nelle operazioni di soccorso. L’intervento è tuttora in corso. I Vigili del Fuoco sono poi intervenuti anche a Sessa Aurunca per un incendio divampato in un’azienda agricola, dove le fiamme hanno coinvolto un capannone contenente trattori, autocarri ed attrezzature varie per la semina.

“Fame da Lupi”, prorogata la campagna abbonamenti di Avellino Basket

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Il Gruppo Lombardi Avellino Basket comunica che la campagna abbonamenti “Fame da Lupi” per la stagione sportiva 2025/2026 è stata prorogata fino a venerdì 10 ottobre, prima della seconda gara casalinga dei Lupi nel campionato di Serie A2, in programma domenica 12 ottobre alle ore 12:30 al PalaDelMauro contro la New Basket Brindisi.

La biglietteria del PalaDelMauro seguirà i seguenti orari:dal lunedì al venerdì, dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Negli stessi orari sarà inoltre possibile ritirare la tessera dell’abbonamento già sottoscritto.

Di seguito il listino prezzi ufficiale:

  • Tribuna Montevergine VIP: € 600,00
  • Tribuna Montevergine Laterale: € 270,00
  • Tribuna Montevergine Superiore: € 190,00
  • Tribuna Terminio VIP: € 600,00
  • Tribuna Terminio Laterale: € 270,00
  • Tribuna Terminio Superiore: € 190,00
  • Curva Sud: € 80,00
  • Curva Sud Under 25: € 70,00

Si ricorda che è sempre possibile sottoscrivere il proprio abbonamento anche online, collegandosi al portale www.go2.it, modalità che rende ancora più semplice e veloce l’accesso al grande basket biancoverde

 

 

Nisida, Polizia Penitenziaria stronca lo spaccio nel carcere minorile

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Hanno tentato di spacciare droga nell’Istituto penale per minorenni di Nisida ma grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria è stato intercettato e sequestrato. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Ieri sera, verso le 19:30, un detenuto napoletano si è avvicinato al III° Reparto, dove sono ubicati altri detenuti suoi concittadini minorenni, per fornire ad alcuni di loro una bottiglia di detersivo. Il personale di polizia penitenziaria in servizio, insospettito dello scambio avvenuto, bloccava il detenuto e provvedeva a controllare la bottiglia oggetto dello scambio. Al suo interno, venivano rinvenuti circa 40 grammi di hashish”, denuncia Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile per la Campania del SAPPE. “Occorre evidenziare che i detenuti del III° Reparto non sono nuovi a simili episodi; sono già stati sorpresi, più volte, mentre effettuavano scambi di droga e più volte sono stati rinvenuti diversi quantitativi di droga anche durante le perquisizioni delle camere detentive o durante le perquisizioni personali. Ciò che desta stupore è che nonostante la Direzione continua a lamentare un cronico sovraffollamento di minori in Ipm, nei confronti di questi detenuti ormai recidivi, non è stato messo in essere alcun tipo di provvedimento”, conclude il sindacalista, che rinnova la richiesta del SAPPE di un incremento del ruolo maschile degli Agenti e degli Assistenti per il Reparto di Polizia di Nisida “mettendo fine una volta per tutte alle continue richieste di supporto operativo avanzate dal comando e dalla direzione di Nisida, e permettendo all’ intero comparto di polizia penitenziaria operante nel Distretto minorile campano di svolgere il proprio servizio in tranquillità”-

Ogni giorno”, commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane, per adulti e minori, si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte dei Baschi Azzurri della Penitenziaria diviene fondamentale. E deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”. Capece torna a sottolineare le criticità detentive connesse all’alto numero di presenze di tossicodipendenti tra di detenuti: “Noi con il metadone non risolviamo il problema, ma dobbiamo portare questi ragazzi nelle comunità terapeutiche, anche perché ci costano di meno. Un detenuto in carcere costa mediamente 200 euro mentre in una comunità terapeutica da 50 a 80 euro. Così non solo risparmiamo, ma tra quelle persone qualcuno riusciamo a salvarlo e quando ci riusciamo non abbiamo salvato solo i ragazzi ma anche le famiglie, perché la tossicodipendenza non è un problema legato solo ai ragazzi ma è un problema di tutte le famiglie. E allora che senso ha tenerli in carcere?  Basterebbe anche replicare l’esperienza del carcere di Rimini, dove, oltre 20 anni fa, fu istituita una piccola sezione, con 16 posti, nella quale accedono quei detenuti che sottoscrivono un programma con l’amministrazione, impegnandosi a studiare, lavorare, non assumere più sostanze alternative come il metadone, e dopo un certo periodo di tempo, 6 mesi, un anno, vanno in comunità e vengono tutti recuperati. Risolveremmo in parte anche il problema del sovraffollamento”. Il segretario generale del SAPPE, infine, evidenzia il ruolo centrale della Polizia Penitenziaria come parte integrante del sistema sicurezza della Nazione, specie nell’ambito dell’esecuzione penale e penitenziaria per minori: “Sicurezza e diritti sono un binomio inscindibile anche quando si affronta la complessa realtà del sistema penitenziario, perché, salvi i casi più gravi, la doverosa esecuzione della pena deve costituire il presupposto per il ritorno alla vita civile del detenuto. Stare vicini alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria vuol dire condividere il delicato ruolo istituzionale che a loro affida lo Stato”.

Pietrelcina abbraccia la solidarietà: grande partecipazione alla Fitwalking for AIL 2025

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Si è svolta nella mattinata di domenica 28 settembre 2025 a Pietrelcina (BN) la Fitwalking for AIL, camminata solidale promossa dall’Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma. Il percorso, immerso nella spiritualità e nella bellezza del territorio, ha seguito la suggestiva Via del Rosario fino a Piana Romana, richiamando più di 150 partecipanti provenienti da Benevento e da diversi Comuni della provincia.

A fare gli onori di casa è stato il Sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, che ha dichiarato: “Noi siamo felici ed onorati di ospitare la Fitwalking for AIL perché queste iniziative sono coerenti con il significato profondo di Pietrelcina, luogo natale e di formazione di San Pio. Pietrelcina è custode del suo lascito spirituale e quindi di quei messaggi che riguardano l’impegno per il prossimo e il prodigarsi per il sollievo dalla sofferenza, ed è quello che fa anche l’AIL e quindi è stato tutto più facile e più bello organizzare insieme questa passeggiata solidale”.

La Presidente AIL “Stefania Mottola” di Benevento, Pierangela Mottola, ha espresso profonda gratitudine: “Ci avete accolto in maniera cordiale nonostante abbiamo invaso, da due giorni, le vostre strade e piazze. Vi ringraziamo per la vicinanza e per la calorosa partecipazione alla Fitwalking che per noi rappresenta un momento di condivisione dei nostri risultati come l’istituzione di una Borsa di Studio di 30.000 euro alla Società Italiana di Ematologia in favore di un giovane laureato per un programma di ricerca per tematiche legate al Mieloma Multiplo. Qui con noi, inoltre, ci sono l’ematologa, la nostra infermiera che si prodigano nelle cure ai nostri pazienti, sia in ospedale che a domicilio. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti e l’Azienda Ospedaliera San Pio, la Croce Rossa Italiana, la Misericordia di Pietrelcina, la Casa del Pellegrino, la ditta Caruso per la navetta, gli sponsor Pugliese Distribuzioni e Supermercati Fallarino, il Centro Benessere più Bellezza e tutte le associazioni che ci hanno supportato e hanno condiviso con noi la Via del Rosario, quali il Panathlon e La Via dei Conventi di Padre Pio”.

Infine, l’assessora alla Sanità e alle Pari Opportunità del Comune di Pietrelcina, Milena Masone, ha sottolineato: “Tutti dobbiamo sentire il bisogno di donare per contribuire alla Ricerca per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, e quindi dobbiamo ricordare che quando aiutiamo l’AIL stiamo facendo un atto d’amore”.

La Fitwalking si conferma così un evento capace di coniugare salute, spiritualità e solidarietà, rafforzando il legame tra AIL e il territorio sannita, sempre più protagonista nella promozione del bene comune.

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