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Valle Ufita, in Regione la firma del protocollo per il masterplan

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Si è appena conclusa, presso la Sala “Francesco de Sanctis” del Palazzo della Regione Campania, la riunione coordinata dall’assessore Bruno Discepolo che ha portato i Sindaci della valle dell’Ufita a firmare il protocollo d’intesa del Masterplan che la Regione Campania ha deciso di istituire.

Ne da notizia Francesco Todisco: “Si tratta di una decisione molto importante presa dal Presidente De Luca perché grazie a questo strumento si può pianificare una valorizzazione delle comunità che insistono intorno alla stazione “Hirpinia” dell’alta capacità. È attraverso questo metodo di condivisione che si possono realizzare le opere necessarie perché questa infrastruttura parli a tutto il territorio irpino. È l’ennesima conferma che intorno alle potenzialità della stazione “Hirpinia” la Regione Campania sta investendo risorse e credibilità. E con la medesima determinazione auspichiamo che tutti, a partire dal governo nazionale sulle questioni del polo logistico, facciano la propria parte”.

Presente anche il consigliere regionale Maurizio Petracca: “Con la firma di questo pomeriggio del protocollo d’intesa prende ufficialmente il via il masterplan dell’Ufita istituito nelle settimane scorsa dalla Regione Campania segnando l’avvio di un percorso di grande rilievo per lo sviluppo territoriale di quest’area, ma in genere dell’intero sistema produttivo irpino. In questi mesi ho avuto modo di seguire personalmente l’iter di istituzione ed oggi è una bella giornata per il nostro territorio.

È la conferma dell’interesse che la Regione Campania ha destinato e destina alle aree interne. Il piano di valorizzazione territoriale dell’Ufita, infatti, è il primo masterplan voluto dalla Regione Campania che fa riferimento ad un’area interna e non costiera, il primo con un numero così elevato di amministrazioni comunali coinvolte, il primo a godere del supporto diretto di numerosi atenei della Campania che hanno preso questo pezzo di territorio come caso di studio. Come già ribadito nei giorni scorsi, il masterplan, vede nella stazione Hirpinia dell’Alta Velocità – Alta Capacità e nella piattaforma logistica due opportunità straordinarie per determinare meccanismi di crescita e avviare processi di trasformazione del territorio.
Adesso sta al territorio mostrare chiarezza di idee e lucidità di visione nel mettere in piedi una progettualità all’altezza di questa ambiziosissima sfida. Dovremo essere in grado di avere uno sguardo lungo, di avanzare proposte che siano il frutto di coesione territoriale, quella coesione che finora è stata mostrata da questo ambito territoriale che ha saputo presentarsi a questo appuntamento unito, determinato e consapevole del rilievo che questo strumento riveste per il nostro futuro”.

 

Studenti universitari in visita al Tribunale Ecclesiastico ed alla Curia Arcivescovile di Benevento

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Questa mattina, a conclusione delle attività dei Corsi di Diritto Ecclesiastico, Diritto Canonico e Psicologia forense canonica, cattedre dirette dal Prof. Paolo Palumbo, un nutrito gruppo di studenti dell’Università Giustino Fortunato e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose si è recato in visita presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano e di Appello di Benevento e la Curia diocesana di Benevento.

Durante l’interessante incontro gli studenti hanno avuto modo di conoscere l’attività pratica del Tribunale e della Curia e le prospettive professionali legate a questi settori strategici dell’organizzazione ecclesiastica.

Nel corso della visita al Tribunale ecclesiastico vi è stato un interessante è dibattito sulle funzioni dei Ministri del Tribunale Ecclesiastico, di giudici, avvocati e difensori del vincolo, al quale hanno partecipato anche l’Avv. Giorgio Varricchio ed il Prof. Paolo Palumbo – Giudici del Tribunale Ecclesiastico, e gli altri operatori presenti con la Cancelliera del Tribunale Silvana Iannucci.

Successivamente il gruppo ha fatto visita agli uffici della Curia accolto dal Cancelliere arcivescovile Mons. Gianpiero Pisaniello che ha illustrato le principali attività e l’organizzazione della Curia diocesana.

Piazza Cardinal Pacca, ‘ApB’: “Un errore realizzare lì un terminal bus”

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Di seguito nota stampa dei Consiglieri comunali di “Alternativa per Benevento”.
 
“Purtroppo, al di là della contingenza dovuta all’esecuzione dei lavori, abbiamo ripetutamente denunciato l’errore di realizzare in piazza Pacca il terminal per gli autobus turistici. Il progetto è qualitativamente modesto (prevede l’installazione di strutture prefabbricate) e lontano anni luce da quello immaginato a suo tempo per la valorizzazione dell’area mediante un percorso pedonale che raggiungeva il Teatro Romano attraversando il quartiere medioevale del Triggio. Inoltre, a fronte dei benefici che potrebbero venirne al comparto commerciale, vi sarà senza dubbio un peggioramento della qualità della vita dei residenti: traffico congestionato, meno spazi di parcheggio, più smog. Basti pensare che i bus turistici dovranno attraversare buona parte del centro storico per arrivare al terminal. Per noi la soluzione migliore rimane quella di realizzare un hub di accoglienza turistica nell’area dell’ex campo sportivo del Collegio La Salle”.

Passa il Giro d’Italia, scuole chiuse ad Angri 11 maggio

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In occasione della sesta tappa del Giro d’Italia (da Napoli a Napoli per 162 km) che prevede il passaggio dei ciclisti sul territorio del comune di Angri il prossimo giovedì 11 Maggio 2023, il sindaco Cosimo Ferraioli ha firmato un’ordinanza di chiusure per tutte le scuole di ogni ordine e grado (compresi i servizi per l’infanzia), su tutto il territorio comunale. 

Il passaggio della tappa rosa è previsto alle ore 14:00 per via dei Goti, via Gioacchino D’Anna e via Adriana, che resteranno chiuse al traffico per diverse ore, per consentirne la messa in sicurezza. 

Val Fortore, controlli dei carabinieri: una denuncia per detenzione abusiva di fucile

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I Carabinieri della Stazione di Colle Sannita, coordinati dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno denunciato in stato di libertà un uomo della Val Fortore per omessa denuncia e detenzione abusiva di armi.

Durante un controllo effettuato presso l’abitazione dell’uomo, i militari hanno riscontrato che deteneva, senza averne titolo e senza averne fatto denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza, un fucile da caccia già regolarmente appartenuto al padre, deceduto ormai da anni.

Sono quindi scattati il sequestro dell’arma e la denuncia a piede libero a carico dell’uomo, che è persona sottoposta alle indagini e – pertanto – presunto innocente fino a sentenza definitiva.

L’azione di controllo e verifica del rispetto delle normative in materia di armi, munizioni e materie esplodenti messa in campo dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento è continua e precipuamente finalizzata a garantire la sicurezza dei legittimi detentori di armi e di tutti i cittadini.

Una bacchetta sannita dirigerà l’incoronazione di Re Carlo: “Sarà una sfida impegnativa”

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Sono ore frenetiche a Londra e in tutto il Regno Unito. E’ partito il conto alla rovescia per l’incoronazione di re Carlo III. In vista della cerimonia di sabato 6 maggio, per le strade della capitale britannica, durante la scorsa notte è sfilata la carrozza reale, ma si è trattato soltanto delle prove della processione che accompagnerà re Carlo all’ abbazia di Westminster.

Ma proprio nella celebre Abbazia che ha sempre ospitato le più importanti celebrazioni della famiglia reale inglese, il neo re e tutti i suoi ospiti, troveranno ad accoglierli anche un sannita. Logicamente il riferimento va al più noto dei ‘sanniti d’oltremanica’: sir Antonio Pappano da Castelfranco in Miscano.

Infatti, sarà proprio il direttore d’orchestra della gloriosa Royal Opera House di Londra, che dirigerà l’Orchestra dell’Incoronazione di re Carlo III e della regina consorte Camilla nell’Abbazia di Westminster.

”E’ un programma enorme – ha rivelato alla stampa sir Tonydirigo per più di un’ ora. Sarò impegnato in cinque pezzi nuovi e tradizionali di autori inglesi. Re Carlo ha scelto il programma nella sua interezza. Pezzi con coro, organo, orchestra, fanfare, sarà una sfida impegnativa. Essere stato scelto è una cosa molto bella”. Non è la sua prima volta: ”Per Carlo avevo già diretto in occasione dei suoi 70 anni. Essere stato scelto è una cosa molto bella”.

Per l’incoronazione sono previste esecuzioni solistiche da parte di alcuni grandi nomi del nostro tempo, come il basso baritono Bryn Terfel e il soprano sudafricano Pretty Yende. Secondo il comunicato ufficiale della Corona, ”una serie di stili musicali e di interpreti fonderà tradizione, eredità culturale e aspetto cerimoniale con le nuove voci musicali di oggi, per riflettere il supporto alla musica e alle arti che re Carlo ha garantito durante tutta la sua vita”. Nonostante l’evento sia stato concepito per essere in linea con i tempi moderni, la tradizione musicale di secoli di cerimonie di incoronazione viene mantenuta e ci sarà spazio per classici di Byrd, Händel, Elgar e Vaughan Williams. Immancabile poi l’esecuzione di Zadok the Priest e delle consuete fanfare per trombe.

Violenza privata e molestie nei confronti della ex: nei guai 29enne di Benevento

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Nel pomeriggio di ieri, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Benevento hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del “divieto di avvicinamento alla p.o. e ai luoghi abitualmente dalla stessa frequentati”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, a carico di un 29enne abitante nell’immediata periferia del capoluogo di Provincia allo stato gravemente indiziato dei reati di atti persecutori aggravati e sequestro di persona, nonché anche del reato di tentata violenza privata, nei confronti della ex compagna27enne di Benevento. 

L’indagine, avviata in data 16.3.2023, a seguito della denuncia – querela sporta presso gli Uffici del Comando Stazione Carabinieri di Benevento, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza – mediante escussione della persona offesa e di più persone informate sui fatti – nei confronti dell’indagato in ordine a reiterate condotte moleste e minatorie poste in essere ai danni della ex compagna,  consistenti in atti di violenza fisica e psicologica nonché minacce di vario genere avvenute anche a mezzo messaggi, a seguito della cessazione della loro relazione sentimentale, da cui erano nate due bambine, oggi rispettivamente di due anni e mezzo ed un anno e mezzo. 

Le condotte, rappresentate nella denuncia/querela del marzo 2023, riguardavano fatti verificatisi sin dal Settembre 2022 concernenti aggressioni avvenute anche sul posto di lavoro, in ragione della incapacità dell’odierno indagato di accettare la fine della relazione con la persona offesa.  

Tale condizione determinava condotte moleste e minatorie nonché violente ed ingiuriose ai danni della persona offesa accusata di essere una cattiva madre e minacciata di vedersi togliere le proprie figlie.

Numerosi i messaggi inviati tramite le applicazioni Whatsapp e Telegram, per conoscere gli spostamenti della donna e le sue nuove frequentazioni; inoltre, in occasione di incontri diretti l’indagato minacciava in varie occasioni la p.o. di agire per farle “ togliere le bambine” e denigrava la p.o. sia come madre che come compagna; in alcune occasioni, inoltre, la seguiva e pedinava.   In una occasione giungeva, peraltro, a chiuderla in casa per due ore privandola della libertà personale, dopo averla convinta con una scusa a salire sulla sua autovettura.

Tutto ciò causava un perdurante e grave stato di ansia e paura nella p.o. che aveva costantemente il timore di essere aggredita, minacciata ed offesa nonché un fondato timore per la propria incolumità ed, altresì, un mutamento delle sue abitudini di vita con una riduzione delle frequentazioni amicali.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

È morto Alessandro D’Alatri, il regista de ‘Il Commissario Ricciardi’ e ‘Un professore’

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È deceduto Alessandro D’Alatri, 68 anni, noto regista e sceneggiatore romano. Le cause della morte, avvenuta nella notte, restano ancora sconosciute.

Il cineasta è noto per progetti di prestigio tra il teatro e il grande e il piccolo schermo, tra cui Il Commissario Ricciardi, Un professore, Mettici la Mano, In un battito. Vincitore di numerosi premi, nei suoi oltre 30 anni di carriera ha diretto anche Commediasexi, La febbre e Casomai. 

Esenzione ticket, Tommasetti: “Cittadini in coda per ore, presentata interrogazione”

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Asl in affanno e lunghe attese per l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, la Regione faccia qualcosa”. La richiesta arriva da Aurelio Tommasetti: il consigliere regionale della Campania della Lega ha presentato una specifica interrogazione sui disagi vissuti da tanti cittadini costretti a ore di coda.

Nelle scorse settimane, soprattutto per quanto riguarda la provincia di Salerno, siamo venuti a conoscenza di episodi incresciosi che mettono a rischio persino l’ordine pubblico. Mi riferisco ad esempio a quanto accaduto a Mercato San Severino il 17 aprile, quando la ressa all’ingresso del distretto sanitario è stata tale da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.

Tommasetti striglia i vertici regionali sull’erogazione del servizio da parte delle Asl: “I problemi sono iniziati da quando non c’è la possibilità di chiedere gratuitamente l’esenzione presso i patronati. Mi chiedo perché non si valuti un passo indietro. Ho presentato una interrogazione consiliare per avere chiarezza sulle soluzioni che la Regione intende adottare per ridurre le attese e i disagi. Non può bastare il recente provvedimento adottato dalla giunta regionale che ha eliminato l’obbligo di dover ripetere la domanda a favore dei soli cittadini over 65, e che per giunta non si rivolge all’intera platea”.

Integrazione ospedale-territorio: Asl Avellino e Azienda Moscati adottano il Percorso di continuità di cura

Moscati
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Un percorso condiviso per garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio attraverso la definizione di una prassi operativa che tuteli il paziente anziano fragile con dimissioni e ricoveri protetti.

L’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati”, diretta da Renato Pizzuti, e l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, diretta da Mario Nicola Vittorio Ferrante, hanno adottato il “Percorso Continuità di Cura tra l’Unità operativa complessa di Geriatria dell’Azienda Moscati e le Cure Domiciliari dell’ASL Avellino per l’integrazione ospedale-territorio”.

Il documento, redatto dai Direttori delle Unità operative di Geriatria, Nicola Vargas, e di Assistenza Anziani e Cure Domiciliari, Anna Marro, e sottoscritto dai Direttori sanitari dell’ASL Av e dell’AO Moscati, rispettivamente Maria Concetta Conte e Rosario Lanzetta, definisce i dettagli della procedura da seguire da un lato per assicurare una dimissione protetta con accesso diretto alle Cure Domiciliari Integrate dell’Asl al paziente che, in uscita dal reparto di Geriatria del Moscati con patologia stabilizzata, necessita ancora di assistenza sanitaria o sociale effettuabile a domicilio; dall’altro, individua un percorso preferenziale, senza l’accesso in Pronto soccorso, per gli anziani in carico alle Cure Domiciliari dell’Asl che hanno bisogno o di un ricovero breve per la riacutizzazione di una patologia cronica (e per i quali l’Azienda Moscati ha riservato due posti letto in Geriatria), o di effettuare esami strumentali complessi, prestazioni e terapie non eseguibili a domicilio. Entrambe le procedure, che presentano modalità operative specifiche e ben definite – dai criteri per individuare i pazienti fragili da immettere nel percorso, a quelli di accesso/dimissione/trasporto dell’anziano; dai soggetti responsabili della presa in carico, agli strumenti di comunicazione da utilizzare -, prevedono il coinvolgimento diretto anche del Medico di Medicina Generale.

Obiettivo chiaro del Percorso approvato e adottato dalle due Aziende è di rendere concreta la collaborazione tra sanità ospedaliera e territoriale, per agevolare l’ancora troppo farraginoso iter diagnostico-terapeutico-assistenziale-riabilitativo collegando in maniera virtuosa le maglie di una rete di servizi in parte già a diposizione dei cittadini.

 

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