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Topi “a spasso” indisturbati anche nel centro città: è allarme

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La problematica della presenza di topi in città continua ad essere attiva e, stavolta, non interessa le periferie o arterie del capoluogo ove vige degrado e diversi scarichi abusivi di rifiuti.

Un nostro lettore ha portato alla nostra attenzione la vicenda fornendoci una photogallery, presente al termine dell’articolo, ove si nota chiaramente la presenza di un ratto che, liberamente nella serata di ieri, si aggirava per via Tagliamento, una delle strade principali di Avellino, situata in pieno centro urbano.

L’assessore all’ambiente, Giuseppe Negrone, ha chiarito che la derattizzazione è compito che appartiene all’ASL (leggi qui) e che, negli ultimi mesi, è stata eseguita. Sta di fatto che, in meno di quindici giorni, diversi cittadini, in varie zone del capoluogo, hanno lamentato la presenza di tali roditori nei pressi delle loro abitazioni.

Ricordiamo che tali animali, pur sembrando apparentemente innocui, possono essere pericolosi, in quanto portatori di diverse malattie come toxoplasmosi, leptospirosi, salmonellosi, peste, tifo, colera ed altre patologie che possono essere trasmesse all’uomo dal loro morso. Inoltre, non bisogna dimenticare che il ratto è un animale molto prolifico e resistente, il quale si ciba di tutto ciò che trova a terra, perciò continuare ad inquinare e a gettare rifiuti in modo illecito non aiuta.

Il nostro appello è alle istituzioni affinchè, compresa la situazione, intervengano per risolvere il problema al più presto applicando una nuova derattizzazione,magari estesa  a più zone del capoluogo, e alla cittadinanza di essere più attenta e civile nello smaltimento dei rifiuti.

Compare uno striscione azzurro al cimitero: nel Sannio si festeggia anche con i tifosi defunti

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La festa per il terzo scudetto del Napoli è iniziata anche nel Sannio, dove già da alcune settimane ci sono strade imbandierate e tinte d’azzurro in molti paesi della provincia di Benevento. Anche a Pesco Sannita i tifosi non hanno perso tempo per addobbare e colorare il paese. Dopo la vittoria degli uomini di Spalletti a Torino contro la Juventus i tifosi sentono più vicino l’atteso traguardo del terzo tricolore e si preparano per festeggiare la vittoria del campionato prendendo spunto da ciò che fecero i tifosi del Napoli nel 1987, dopo la conquista del primo campionato. 

“Non sapete cosa vi siete persi”, una mano anonima scrisse questa frase sul muro di confine del cimitero di Fuorigrotta il giorno dopo la vittoria di Maradona e compagni del primo scudetto. Una dedica ai loro cari che non avevano avuto la possibilità di assistere a quell’evento, di festeggiare con loro il tanto agognato trofeo. A Pesco Sannita i tifosi azzurri hanno fatto lo stesso, esponendo uno striscione con la frase dedicata ai loro cari: “Non siete più dove eravate ma sarete ovunque noi siamo”.  

Se il Napoli dovesse vincere nell’anticipo della 32a giornata di serie A contro la Salernitana, e la Lazio non vincesse con l’Inter allora gli azzurri sarebbero campioni d’Italia. Quindi già nel week end, con un anticipo record sarebbe festa grande per la formazione partenopea. Dal 1990 a oggi, c’è un’intera generazione di bambini, di ragazzi, di uomini che quella data storica l’ha ascoltata solo dai racconti dei più grandi. Ora è tempo di festeggiare e anche il Sannio si prepara.

 

Napoli scudetto striscione cimitero

Napoli scudetto striscione cimitero

 

Fondi per piccoli borghi, Arcobelli (FdI): “Interrogazione di Matera apre spiraglio per Ceppaloni”

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“L’interrogazione del senatore Domenico Matera al Ministero della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sull’esclusione di molti comuni dai Fondi per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi, con la risposta favorevole del Sottosegretario alla Cultura Vittoria Sgarbi, apre uno spiraglio anche per Ceppaloni, risultato quinto tra i comuni campani esclusi dal finanziamento”, così Gennaro Arcobelli, esponente di Fratelli d’Italia di Ceppaloni, anche componente del direttivo provinciale del partito.

Il senatore Matera – spiega Arcobelliha interrogato il Ministero della Cultura Sangiuliano in relazione all’investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici” – linea di intervento B del PNRR – chiedendo se si intendesse reperire e destinare ulteriori risorse finanziare per lo scorrimento della graduatoria o se, in alternativa, fosse possibile riproporre un nuovo avviso con modalità di partecipazione semplificate.

Al riguardo il sottosegretario Sgarbi ha convenuto con il senatore Matera sulla necessità di estendere le opportunità di finanziamento e ha assicurato l’individuazione, all’interno dei nuovi strumenti programmatori (ad esempio Piano Sviluppo e Coesione), di azioni che possano concorrere al finanziamento degli interventi selezionati, ma non finanziati, per insufficienza di risorse disponibili, in modo da premiare le capacità progettuali di Comuni di piccole dimensioni.

Un ringraziamento va, dunque, al senatore Matera per aver voluto sottoporre al Ministro Sangiuliano il problema specifico dell’esclusione dalla linea di finanziamento “Attrattività dei borghi storici” dei progetti di tanti Comuni anche sanniti e il tema più generale della valorizzazione dei piccoli borghi attraverso il potenziamento e l’estensione di strumenti di finanziamento.

Ceppaloni – conclude Arcobelli candidato alle elezioni comunali nella Lista Uniti per Ceppaloni, con Ettore De Blasio Sindaco – è tra quei comuni italiani in cui la bellezza e le cui potenzialità di rivitalizzazione del borgo hanno difficoltà ad emergere per la carenza cronica di risorse finanziarie.

Ecco perché riteniamo fortemente apprezzabile e ampiamente condivisibile l’iniziativa del senatore Matera, al quale rivolgiamo l’invito a visitare il nostro centro storico con il maestoso Castello, per verificarne le attuali condizioni e le potenzialità inespresse a causa dell’annosa difficoltà di reperire fondi pubblici“.  

Cammarano: “Da Benevento parte un ciclo di audizioni per costruire proposte di sviluppo per le aree interne”

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Dopo la firma del protocollo d’intesa stipulato in Consiglio regionale con Confindustria Campania, inauguriamo un ciclo di audizioni della Commissione Aree interne volto ad ascoltare le istituzioni locali, gli imprenditori e le associazioni sulle criticità che limitano lo sviluppo dei territori e al contempo raccogliere proposte e suggerimenti da sottoporre alla Giunta regionale. Oggi siamo a Benevento ma attraverseremo anche le altre province ponendoci come obiettivo quello di orientare le politiche regionali. Questo lavoro si concluderà con la costruzione di proposte di sviluppo, da sottoporre alla Giunta regionale, per l’implementazione di interventi specifici a valere sulle risorse del PNRR e della programmazione europea 2023-2027”. Dichiara il Presidente della terza Commissione speciale Aree interne del Consiglio regionale Michele Cammarano, a margine dell’audizione a palazzo De Simone di Benevento.

Siamo fermamente convinti che la rigenerazione sociale delle aree interne passi per lo sviluppo dell’economia e delle imprese – conclude Cammarano per queste ragioni con Confindustria Campania e in particolar modo con la presidenza della Piccola Industria Confindustria Campania, nella persona del presidente Pasquale Lampugnale, abbiamo avviato un intenso confronto, anche sulla base della realizzazione di un volume dedicato alle aree interne della Campania, realizzato dal centro studi di Confindustria e dall’Università degli Studi del Sannio”.

Presentata a Napoli la proposta di riforma delle Municipalità: il centrodestra la porterà in Consiglio Comunale

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Dotare le Municipalità di maggiori poteri, conferire personalità giuridica, consentire bilanci autonomi per la gestione di entrate trasferite e proprie. Ma, soprattutto, assegnare risorse economiche e umane adeguate. Sono questi, in sintesi, i punti principali della proposta di riforma statutaria del Comune di Napoli promossa dall’associazione Felix presieduta da Alessandra Caldoro. “Con la nostra associazione, nata durante l’emergenza covid in difesa delle scuole – ha spiegato Alessandra Caldoro, presidente di Felix – proseguiamo l’attività a sostegno dei cittadini, preoccupandoci, in sinergia con i partiti, di tutelare soprattutto quelli più deboli. E l’idea di rafforzare il ruolo delle Municipalità va esattamente in questa direzione”.

“Questa proposta – sottolinea la vicepresidente di Felix Antonella Esposito – nasce dall’esperienza nell’assessorato alla politiche sociali maturata nella Prima Municipalità, tra il 2011 e il 2016, allorché, ho potuto toccare con mano che, così come strutturato, l’attuale decentramento vanifica qualsiasi sforzo politico. Servono modifiche strutturali”. Per Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale “il governo del territorio si realizza a partire dalle Municipalità che devono avere funzioni e risorse certe e determinate. Questo non accade a Napoli dopo decenni di amministrazioni di sinistra che le hanno svuotate privando i cittadini del più diretto ed immediato riferimento istituzionale”. “Non accettabile continuare a considerare le Municipalità poco più di una fastidiosa palla al piede – sottolinea Giorgio Longobardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – i consiglieri municipali sono i primi riferimenti dei cittadini, quelli più vicino ai loro bisogni quotidiani che spesso, proprio per l’inerzia comunale, rimangono ignorati”.

Chiede di “riempire finalmente di risorse e funzioni questi che oggi appaiono contenitori vuoti”, il consigliere comunale di Forza Italia Salvatore Guangi che ricorda come “le funzioni più importanti per la gestione delle Municipalità sono ancora nelle mani dell’Amministrazione Centrale con buona pace per il cittadino che subisce quotidianamente disservizi mortificanti dalla Municipalità di appartenenza”. “Le Municipalità anno fallito l’obiettivo – afferma Marco Nonno, consigliere regionale di FdI – perché non è mai decollato un vero decentramento, né hanno portato il risparmio effettivo che era alla base dell’accorpamento delle circoscrizioni che poi hanno fatto nascere le Municipalità”. “Senza poteri concreti, personale e risorse – rimarca Luigi Rispoli, della direzione Nazionale di FdI – le Municipalità non hanno nessuna possibilità di incidere e, quindi, non hanno ragione di esistere”. Per Catello Maresca, consigliere comunale già candidato sindaco, “la riforma delle Municipalità è ormai una necessità ineludibile”.

In Consiglio comunale tornano le mozioni dell’opposizione da mesi snobbate da Festa e soci

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Un Consiglio comunale dedicato interamente, o almeno quasi, ad una pioggia di mozioni giacenti da tempo nei cassetti dell’Aula Consiliare.
Si tratta di tematiche già portate più volte in Aula dai vari consiglieri di opposizione proponenti, poi cadute del nuovo per il solito atteggiamento della maggioranza che, una volta approvati i provvedimenti di interesse, ha deciso di fare cadere il numero legale.

Stavolta, nella fattispecie martedì 2 maggio in prima convocazione ( ore 10:30) e il 4 maggio in seconda alla stessa ora, non dovrebbero esserci pretesti da parte dei gruppi a sostegno del sindaco Gianluca Festa posto che l’unica proposta amministrativa riguarda la sdemanializzazione di un relitto di mq 3.

Quindi le mozioni del consigliere Francesco Iandolo:  Proposta di conferimento dei benefici della Legge Bacchelli all’artista Marcello Colasurdo; Richiesta al governo e al Parlamento l’immediato ripristino del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane nella Legge di Bilancio 2023; ex Eliseo scuola pubblica di cinema in Campania; Dignità retributiva appalti Comunali.

Infine la Mozione del consigliere Ferdinando Picariello  per la valutazione negativa del disegno di Legge sull’autonomia differenziata.

Napoli: 40 anni fa la tragedia del Melarancio

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Sono trascorsi 40 anni dal tremendo incidente che il 26 aprile 1983 strappò alla vita gli undici giovani studenti della scuola Nicolardi in via S. Giacomo dei Capri, nel quartiere partenopeo dell’Arenella – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero –. La loro memoria è sempre viva nell’area collinare della Città, così come non si è mai spenta nei cuori di tutti la tristezza per quelle vite prematuramente spezzate”.

Una strada e una lapide nell’area collinare della città – continua Capodanno sono poste a memoria imperitura di quell’immane tragedia che vide vittime innocenti di un errore umano gli “undici fiori del Melarancio” “.

Operaio sequestrato a Napoli: nove condanne confermate in appello

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Sentenze di primo grado confermate e dichiarazione di inammissibilità per l’appello presentato dalla Procura di Napoli in relazione all’aggravante mafiosa: si è concluso così il processo, davanti alla prima sezione della Corte di Appello di Napoli, sul rapimento di Stefano Pettirosso, l’operaio sequestrato nel pomeriggio del 13 febbraio 2020, nella zona di Chiaiano, a Napoli, da alcuni presunti esponenti della criminalità organizzata che, secondo gli inquirenti, così intendevano finanziare il clan. Pettirosso fu poi rilasciato, dopo 7-8 ore, a fronte del pagamento di un riscatto di 40mila euro.
Il processo in primo grado si sdoppiò in due tranche: abbreviato e ordinario. La sentenza di secondo grado di oggi riguarda il processo celebrato con il rito ordinario al termine del quale gli imputati vennero ritenuti colpevoli di sequestro di persona a scopo di estorsione. I giudici di secondo grado hanno confermato le sentenze nei confronti di Gennaro Caldore (14 anni), Pasquale Concilio (7 anni e 8 mesi), Emanuele Mincione (7 anni e 8 mesi), Pasquale Pandolfo (11 anni e 4 mesi), Nunzio Pecorelli (8 anni), Costantino Raia (18 anni), Antonio Ronga (11 anni e 4 mesi), Salvatore Roselli (12 anni) e Giovanni Strazzulli (7 anni e 8 mesi).
Pettirosso venne rapito dai sei persone in sella a tre moto Honda poco prima di acquistare un regalo alla fidanzata, e portato nella villetta comunale di Chiaiano dove venne convocato il padre al quale vennero chiesti 50mila euro. I sequestratori, che chiusero i cancelli della villa per evitare l’accesso a eventuali visitatori, minacciarono di amputargli le dita in caso di mancato pagamento, e di bruciargli una mano, qualora fossero state avvertite le forze di polizia. La famiglia pagò 40mila euro e Stefano Pettirosso venne rilasciato dopo una breve prigionia.

Disabili gravi, avanti con la legge di iniziativa popolare: la soddisfazione di Alaia

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La Legge di Iniziativa Popolare per persone con gravi patologie disabilitanti fa un altro importante passo avanti. Per la seconda volta è stata esaminata dalla Commissione Sanità della Regione in un incontro con il Comitato Diritto alla Cura, promotore della legge.

All’incontro erano presenti, oltre al presidente della Commissione Vincenzo Alaia, i consiglieri regionali Franco Picarone, Valeria Ciarambino, Roberta Gaeta, Vittoria Lettieri, Antonella Piccerillo, Carmela Fiola e la dr.ssa Libera D’Angelo, consigliera del Presidente Alaia e da sempre sensibile a queste tematiche.

Per il Comitato erano presenti: il primo firmatario della proposta di legge Gerardo Pagano, la portavoce del Comitato e referente dell’associazione “Io sono Nicolò” Annarita Ruggiero, il professore e psichiatra Antonio d’Angiò, il segretario generale di Cittadinanzattiva Campania Lorenzo Latella, il professore e giurista Giovanni d’Alessandro. È intervenuto anche Luigi Ruggiero, presidente della cooperativa sociale Mare Luna – Vallo Della Lucania.

Il presidente Alaia è stato estremamente chiaro nell’esprimere la volontà della Regione.

Ci teniamo tutti a questa problematica – ha detto – e tutti vogliamo risolvere questa questione”. Riferendosi alla delibera 164, quella che limita a soli 180 giorni le cure anche per i pazienti con gravi patologie, ha spiegato che “è stata sospesa perché è stato riscontrato un vuoto: le patologie congenite mancavano”. “Non vogliamo rivoluzionare il mondo – ha aggiunto Alaia – Qui si tratta solo di dare continuità ad una cura che, adesso, il Sistema Sanitario garantisce solo per sei mesi. Dopo tale periodo, i pazienti sono spostati in RSA, dove ci sono i geriatri che non sono adeguati a curare questi pazienti fragili. Nelle RSA i pazienti gravi non vengono curati bene perché non ci sono le professionalità giuste. Il risultato è che i malati si aggravano e vanno in ospedale, con un considerevole costo per la sanità pubblica, se vogliamo limitarci a parlare dell’aspetto economico”. “La legge di iniziativa popolare – ha concluso Alaia – è una proposta di grande civiltà e sensibilità: non facciamo altro che colmare un vuoto riconosciuto dalla giunta”.

Il giurista d’Alessandro, del Comitato, ha ringraziato Alaia per la grande sensibilità dimostrata e “per averci convocato già adesso e non, come di prassi, solo in seguito in sede di audizione. Questo dimostra la volontà di lavorare insieme per un obiettivo comune, quello di una Campania più giusta e umana”.

Napoli-Salernitana, interviene il sindaco di Salerno: “Non si alteri il torneo”

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Faremo dei passi ufficiali con il questore ed il prefetto per fare in modo che non si squilibri il campionato“. Lo ha detto a margine di un evento il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, parlando del possibile posticipo del derby NapoliSalernitana.
Un’ipotesi che sta alimentando molte polemiche nella città di Salerno. “Comprendiamo i motivi di ordine pubblico ma vanno coniugati con aspetti di regolarità del campionato che vanno fatti salvi. Si possono spostare le partite ma creando le condizioni affinché non si turbi il prosieguo del campionato e le squadre abbiano la loro possibilità di recupero sportivo e fisico. Bisogna fare in modo che tutto tenga in un ragionamento equilibrato“, ha spiegato il sindaco.
Non dobbiamo fare lotte di campanile, noi facciamo un ragionamento equilibrato, razionale. Credo – ha concluso Napoliche ci siano le condizioni per fare in modo che tutto si tenga e che la Salernitana non sia penalizzata in questo meccanismo che corre il rischio di essere stritolante“.

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