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L’Asl Salerno amplia l’offerta per la prevenzione del tumore della mammella

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Approvato il protocollo d’intesa “Screening per la prevenzione del tumore della mammella” tra l’ASL Salerno e i Centri di Radiologia definitivamente accreditati, finalizzato a potenziare l’offerta di prevenzione oncologica alla popolazione della provincia di Salerno.

Tale protocollo d’intesa, di cui è referente il dr. Andrea Manto, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Asl, è stato stipulato con i Centri di Radiologia definitivamente Accreditati attraverso il SNR (Sindacato Nazionale Radiologi). Lo scopo è quello di potenziare l’offerta di prevenzione oncologica in maniera omogenea e capillare su tutto il territorio Provinciale, in modo da garantire anche nelle zone più distanti dai centri di erogazione pubblici attivi un’offerta adeguata, e rendere quanto più vicina possibile alla popolazione la prevenzione oncologica.

Grazie alle azioni messe in campo dalla ASL Salerno nell’ultimo biennio il numero di donne che hanno aderito, sottoponendosi alla mammografia, al programma organizzato screening per il tumore della mammella è notevolmente aumentato fin quasi a raggiungere il target previsto dal Ministero della Salute.

La ASL Salerno è la prima Azienda Sanitaria a mettere in campo questo tipo di collaborazione con le strutture private accreditate, possibilità contemplata dalle recenti disposizioni regionali relative agli screening oncologici, nella volontà di ampliare la possibilità di adesione e fornire un maggior numero di centri di erogazione per le prestazioni di screening del tumore della mammella.

Al via la XXIX^ edizione di “Concerti di Autunno” con la serata tributo a Luciana Renzetti

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Tornano i mercoledì musicali, organizzati dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli, con la ventinovesima edizione di “Concerti di Autunno”, secondo appuntamento della ricca stagione culturale 2025 dei luterani partenopei, dopo il successo di critica e pubblico dei “Concerti di Primavera”.

Come da tradizione la Chiesta Evangelica Luterana, in via Carlo Poerio 5, si trasforma in uno spazio sacro di musica e artisti speciali, con un programma autunnale che prevede dieci date irrinunciabili, tutte a ingresso libero. Si parte mercoledì 1° ottobre, alle ore 20:30, con la serata musicale “Una stella tra le stelle”, dedicata alla memoria di Luciana Renzetti, artista lucente, indomita promotrice di giovani talenti, coordinatrice di rassegne e ideatrice dei concerti e concorsi culturali promossi dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli. Il tributo musicale sarà affidato al “Trio Thesis and Arsi”, composto dal sassofonista e clarinettista Antonio Graziano, dal pianista Luca Mennella e dal contrabbassista Gianluigi Pennino, che proporrà un repertorio appassionato, sensuale e d’avanguardia, studiato per spaziare dalla musica barocca a quella del Novecento, con incursioni nel periodo romantico fino ad arrivare alla musica contemporanea e al jazz.

Il Trio Thesis and Arsi intraprenderà nella serata un viaggio dell’anima, diviso in due parti, che comprende i seguenti brani: Suite Hellènique (Pedro Iturralde), Il Mistero delle Fiabe (Antonio Graziano), Adagio (Antonio Balsamo), Tarantella (Franz Liszt)Fuga jazz (Antonio Graziano), Preludio della suite (Hans Fryba), Tribute to Luciana’s of colors (Antonio Graziano), Tango pour Claude (Richard Galliano), Ave Maria (Astor Piazzolla), Violentango (Astor Piazzolla), So What (Miles Davis), Blue Bossa (Kenny Dorham), Caravan (Duke Ellington), Cantalupe Island (Herbie Hancock), Spain (Chick Corea), Take Five (Paul Desmond).

La programmazione dei Concerti di Autunno terminerà il 17 dicembre 2025. In sintesi il calendario completo e gli artisti che si esibiranno: 8 ottobre, Rocco Parisi (clarinetto) e Maurizio Barbaro (pianoforte); 15 ottobre Stefano Mhanna (pianoforte e violino); 29 ottobre, Paul Cristian Suciu (violoncello); 5 novembre, Federica Tranzillo (violino) e Lorenzo Pascucci (pianoforte); 12 novembre, Francesco Boscain (violoncello) e Nils Kittel (pianoforte); 19 novembre, Francesco Viglietti (interprete) e Luigi Tirozzi (pianoforte); 26 novembre, finale del Concorso “Una piazza un racconto” (XXVII edizione) in collaborazione con Iuppiter Edizioni, Corrado Oddi (voce recitante), Gabriele Pezone (pianoforte); 3 dicembre, Maya Palermo (flauto) e Manila Santini (pianoforte); 11 dicembre, Orchestra “Franco Caracciolo”, direttore Christian Lombardi; 17 dicembre, allievi del Maestro Ilie Ionescu (violoncello).

I concerti della Comunità Evangelica Luterana di Napoli sono completamente gratuiti e si reggono con l’otto per mille. Per essere sempre aggiornati sulle iniziative culturali proposte è possibile consultare il sito ufficiale www.celna.it

Arriva la Croce Giubilare delle Confraternite di Misericordia d’Italia

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La comunità di Torella dei Lombardi si prepara a vivere un momento di intensa spiritualità e condivisione in occasione dell’arrivo della Croce Giubilare delle Confraternite di Misericordia d’Italia nella provincia irpina.

L’evento, che rientra nel cammino verso il Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza, rappresenta una tappa significativa per il paese irpino e per tutte le confraternite coinvolte.
La serata di mercoledì 1 ottobre inizierà alle 20.30 con l’accoglienza presso la sede della Misericordia di Torella, dove le istituzioni locali e i rappresentanti delle associazioni religiose daranno il loro benvenuto ai pellegrini e alla Croce.
Successivamente, il programma prevede una fiaccolata che accompagnerà i fedeli in cammino verso la Chiesa Madre, cuore della comunità religiosa torellese.

Lì si svolgeranno i saluti delle istituzioni e un momento di grande raccoglimento con la Benedizione Eucaristica, segno di unità e di fede condivisa.
L’iniziativa si inserisce in un percorso nazionale che vede la Croce Giubilare attraversare numerose comunità italiane, portando un messaggio di speranza, solidarietà e rinnovamento spirituale.

Felice Faija, Governatore della Misericordia di Torella e consigliere della Federazione delle Misericordie Campane commenta: “È un onore per noi ospitare la Croce Giubilare, simbolo di unione e spiritualità. L’invito a partecipare è rivolto alla nostra comunità e alle Misericordie tutte. Un ringraziamento al parroco Don Carmine Fischetti e al nostro Correttore Don Rino Morra per l’impegno e l’aiuto organizzare questo evento. Ringraziamo Il sindaco Amado Delli Gatti e il Comandante dei Carabinieri Massimiliano Lo Priore per la collaborazione e la gestione della sicurezza. A tutte le Associazioni torellesi, alla nostra comunità che ci sta aiutando nell’evento e ai Coordinatori Vespasiano e Aquino e al consigliere nazionale Curcio per aver organizzato l’arrivo della nostra Croce in Campania”.

Rapina e truffa ad anziani: ordinanze cautelari per due giovani

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Rapina impropria e truffa ai danni di anziani: sono le accuse nei confronti di due giovanissimi nei confronti dei quali è scattata un’ordinanza di custodia cautelare. Il più grande ha 20 anni, l’altro è minorenne (16 anni), entrambi napoletani: ad eseguire i provvedimenti, il primo di detenzione in carcere e l’altro di collocamento in comunità, emessi rispettivamente dal gip del tribunale di Torre Annunziata e dal gip del tribunale per i minorenni di Napoli su richiesta delle due Procure competenti, sono stati i carabinieri della compagnia di Sorrento.
 
Il primo episodio risale allo scorso 14 aprile a Sorrento: stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma, uno dei due avrebbe contattato telefonicamente una coppia ultranovantenne presentandosi come maresciallo dei carabinieri, preannunciando il pericolo incombente di un furto e, per evitare di perdere i propri preziosi presenti in casa, avrebbero dovuto consegnarli ad un “collega” che di lì a poco li avrebbe raggiunti. In effetti, l’uomo si sarebbe presentato alla porta degli anziani, facendosi consegnare dalla donna i gioielli. Alla reazione del marito, che cercava di recuperare i preziosi, l’uomo veniva anche spintonato.
 
Il secondo episodio è di pochi giorni dopo, il 18 aprile, sempre a Sorrento, per il quale sono accusati di truffa ai danni di una 96enne. Per i carabinieri, i due giovani si sarebbero presentati presso l’abitazione dell’anziana e, qualificandosi sempre come carabinieri, avrebbero riferito che il figlio aveva investito un pedone e che, per evitargli conseguenze penali, avrebbe dovuto consegnare loro un’ingente somma di denaro. La donna, in preda alla confusione, indicava ai falsi militari che il denaro in suo possesso era custodito in un vano ricavato nel tavolo da pranzo, che però non era in grado di aprire. A questo punto i due decidevano di portare via l’intera tavola. Per le indagini, determinanti sono risultate le immagini della videosorveglianza. 

Cybersecurity, un mercato che vale oro: sale il valore complessivo ma persistono alcune criticità

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Lo scorso anno il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto un valore complessivo di 2,48 miliardi di euro, con una crescita che non mostra segnali di rallentamento. Le proiezioni indicano che entro il 2030 questo settore supererà i 6 miliardi di euro, consolidando il proprio ruolo come ambito strategico per l’economia e per la sicurezza nazionale. L’incremento è strettamente collegato all’aumento costante degli attacchi informatici, e alla necessità di rafforzare le infrastrutture digitali delle aziende e delle istituzioni.

Cybersecurity: la situazione in Italia

Il quadro italiano presenta però un divario evidente rispetto ad altri Paesi. Gli investimenti nella sicurezza informatica in Italia rappresentano lo 0,12% del PIL: una percentuale nettamente inferiore rispetto allo 0,34% degli Stati Uniti e allo 0,29% del Regno Unito. Questo scarto sottolinea come la spesa nazionale non sia ancora proporzionata alla gravità delle minacce e alle dimensioni del rischio, soprattutto in considerazione del fatto che l’Italia è tra i Paesi più colpiti dagli attacchi informatici.

Nel 2024, infatti, il 10,1% degli attacchi globali ha preso di mira le principali realtà italiane, partendo dalle PA fino ad arrivare ad alcune delle aziende più importanti del territorio. Anche gli utenti sono spesso vittime dei cybercriminali, in qualsiasi settore o nicchia. Vale pure per il gaming e alcune categorie specifiche come il gambling. Per questo motivo, quando si sceglie ad esempio un casino non AAMS, è bene leggere prima le recensioni degli esperti per evitare di correre dei rischi. Il medesimo consiglio è in realtà applicabile in qualsiasi altra categoria di browser games.

L’impatto della criminalità informatica sul territorio nazionale è sempre più evidente. Nel 2023 sono stati registrati 310 attacchi gravi, con una crescita del 65% rispetto all’anno precedente. Alcuni settori risultano ancora oggi particolarmente esposti, come nel caso delle università. La sanità, ad esempio, ha visto un incremento superiore all’80% degli episodi critici nel 2024, con conseguenze dirette sulla gestione dei dati sensibili e sull’operatività delle strutture. Anche il manifatturiero continua ad essere un obiettivo privilegiato dagli hacker, con il 25% degli attacchi globali.

La cybersecurity crea posti di lavoro

Lo sviluppo della cybersecurity non riguarda soltanto i valori economici, ma si traduce anche in nuove opportunità occupazionali. In Italia la domanda relativa ai professionisti del settore cresce rapidamente, con una stima di 300.000 nuovi posti di lavoro entro il 2025. Questa necessità deriva dall’urgenza di reperire figure specializzate, in grado di affrontare delle minacce sempre più sofisticate. Le aziende cercano competenze che spaziano dall’analisi degli incidenti alla gestione delle infrastrutture critiche, fino alla governance della sicurezza informatica.

Le prospettive salariali riflettono appieno l’importanza e il peso di queste competenze. Nel 2025 lo stipendio medio nel settore della cybersecurity in Italia raggiunge infatti quota 39.500 euro lordi annui. Un cyber security analyst percepisce tra 26.200 e 33.700 euro, mentre le posizioni di vertice possono raggiungere i 150.000 euro annui. Si parla di una progressione che evidenzia un percorso professionale capace di premiare la specializzazione, e con margini di crescita davvero enormi.

Benevento: ‘attraversare l’invisibile’ per diventare Capitale italiana della Cultura

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È stato un lavoro corale, intenso, partecipato, basato sull’analisi di una progettualità che ha coinvolto una intera comunità: associazioni, fondazioni, istituzioni, cittadini. Da questo connubio nasce il dossier ‘Attraversare l’invisibile‘, titolo che è emerso come il frutto di un sentire collettivo, attraverso cui Benevento – insieme con Pietrelcina – si candida a diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2028.
In poche settimane sono stati presentati ben 156 progetti, più di quanti qualunque altra città in corsa abbia raccolto. Idee diverse, molte già attive, a volte inedite, tutte comunque volte a raccontare un territorio che non si accontenta di custodire il passato ma vuole costruire il futuro. 
Stamani a Palazzo Paolo V si è discusso del dossier, costituito da 60 pagine ed avente l’immagine di un viaggio suddiviso in tre sezioni: Spazi e luoghi (17 progetti), per “attivare luoghi rigenerando lo spazio come esperienza, come trama di relazioni. Ogni luogo può essere rifondato come teatro della memoria collettiva e laboratorio di futuro” come illustrato dai relatori; Soglie e percorsi (10 progetti), passaggi reali e simbolici che uniscono memoria e itinerari contemporanei; Valori e visioni (15 progetti), il cuore identitario che diventa slancio proiettato verso nuovi scenari. 
A questi si aggiungono delle ‘attività trasversali’, “perché riteniamo che alcuni interventi, come quelli che riguardano giovani e nuove tecnologie, siano fondamentali e debbano essere parte della candidatura” spiega Roberto Albergoni, presidente della Fondazione MeNo, e per cui lo stesso titolo scelto per il dossier “si è imposto. Credo che abbiamo costruito, tutti insieme, un progetto molto forte”.
“L’obiettivo è rendere palese quanto questa identità sia capace di proiettarci nel futuro” sottolinea Angelo Moretti, presidente della Fondazione di Comunità, che parla del dossier come un “importante bene immateriale ma concreto nel suo sviluppo. Dalle idee proposte emerge un territorio straordinariamente ricco, considerato che nessun’altra città ha raccolto un numero così alto di progetti. Abbiamo tutte le possibilità di potercela fare e speriamo davvero di riuscirci” conclude Moretti che ringrazia anche il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, oggi assente all’incontro per motivi di salute. 

L’assessora alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, che molto si è adoperata per la candidatura: “’Concordes in unum’: non un pensiero unico, ma capacità di convergere senza rinunciare alle differenze. È questa la nostra sfida: attraversare l’invisibile insieme. Nei numerosi progetti è emersa una straordinaria vivacità di espressioni artistiche, culturali, tecnico-scientifiche, che dimostrano come l’idea di avviare un metodo di dialogo e di confronto tra tante realtà abbia davvero una portata significativa. Al proposito, il maestro Mimmo Paladino ha fornito un apporto determinante e davvero illuminante per questo progetto. Non possiamo ancora svelare i dettagli, ma quello che ha consentito di realizzare, in termini di idee, di visione e di capacità di convergenza, è davvero meraviglioso”.

Per Aurora Lobina della Fondazione di Comunità: “Siamo stati attenti a cogliere la vera identità di questa città. È stato un percorso bellissimo, realizzato coralmente e con un fitto coinvolgimento sul territorio”. Un percorso di ascolto trasformato nel logo in simboli e segni concreti: i fiumi come vene vitali, l’Arco di Traiano come soglia e simbolo di accoglienza, la spiritualità nella pianta stellare della Chiesa di Santa Sofia, il Teatro Romano con la sua struttura che rimanda a un cerchio all’interno del quale si realizza la dimensione comunitaria della parola e della scena, ed infine le antiche mura perimetrali, rievocazione dell’antico intra moenia, lo spazio – protetto e condiviso – all’interno del quale la comunità cresce e sviluppa relazioni. 
Il dossier dunque non racchiude un mero cartellone di eventi, ma fa riferimento ad una visione condivisa: raccontare la città attraverso idee, relazioni, memorie. 
Ora il cammino della candidatura prosegue a novembre con la short list delle 10 città finaliste. “Abbiamo i requisiti – ha detto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che non nasconde i timori di logiche “politiche” nelle selezioni -. Chiederemo garanzie perché la selezione non sia piegata a scelte di potere”.
Ma al di là dei verdetti ufficiali va sottolineato che Benevento e Pietrelcina hanno già compiuto un passo decisivo, attraversando insieme il proprio invisibile e scoprendo che ciò che unisce è molto più forte di ciò che divide. 

Cosa si può fare con la Carta d’Identità Elettronica?

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La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è diventata negli ultimi anni uno degli strumenti centrali per semplificare i rapporti tra cittadini, pubblica amministrazione e servizi digitali. Introdotta per sostituire il vecchio documento cartaceo, oggi non è soltanto un mezzo di riconoscimento valido sul territorio nazionale e in gran parte d’Europa, ma rappresenta anche una chiave di accesso a una vasta gamma di funzioni che rendono più semplice la vita quotidiana. Comprendere fino in fondo le potenzialità della CIE significa non solo conoscerne il valore come documento di identità, ma anche come strumento che apre la strada a nuovi servizi digitali.

La CIE come documento di riconoscimento in Italia e in Europa

La funzione più immediata della Carta d’Identità Elettronica è quella di documento di riconoscimento personale. È valida in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea, oltre che in quelli che hanno stipulato specifici accordi bilaterali. Questo permette di utilizzarla al posto del passaporto in numerosi viaggi, semplificando notevolmente gli spostamenti.

La presenza di elementi di sicurezza avanzati, come il microchip e le tecniche di stampa anticontraffazione, rende la CIE uno strumento affidabile e molto più sicuro del vecchio formato cartaceo. L’inserimento della fotografia in formato digitale e delle impronte digitali contribuisce a rafforzare il sistema di identificazione, riducendo i rischi di frode.

L’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione

Uno degli aspetti che ha reso la CIE sempre più importante è la possibilità di utilizzarla per accedere a portali e servizi online della pubblica amministrazione. Attraverso il sistema di autenticazione, i cittadini possono consultare i propri dati personali, inviare pratiche, richiedere certificati e gestire pratiche burocratiche direttamente da casa.

Con la diffusione del cosiddetto SPID e con l’integrazione della CIE nei sistemi digitali, la gestione dei rapporti con enti pubblici e amministrazioni locali è diventata molto più veloce e intuitiva. Si tratta di una trasformazione significativa, che ha l’obiettivo di ridurre le code agli sportelli e rendere la burocrazia più accessibile a chiunque.

La CIE per i servizi privati online

Se inizialmente la Carta d’Identità Elettronica era stata pensata come strumento destinato soprattutto ai rapporti con la pubblica amministrazione, oggi il suo utilizzo si è esteso anche ai servizi privati. Molte aziende hanno integrato la possibilità di autenticazione tramite CIE per garantire un accesso sicuro e veloce ai propri clienti.

Un esempio concreto riguarda il settore dei servizi digitali in cui è richiesta una verifica certa dell’identità dell’utente. Questo meccanismo consente di creare un livello aggiuntivo di sicurezza, fondamentale soprattutto in ambiti dove la gestione dei dati personali o delle transazioni finanziarie è particolarmente delicata. È il caso di realtà online che adottano procedure di identificazione innovative, ad esempio i casinò online che offrono bonus senza deposito con CIE, che utilizzano l’autenticazione elettronica per garantire trasparenza e tutela dell’utente.

Un mezzo per rafforzare la sicurezza nelle transazioni

Uno dei punti di forza della CIE è il contributo alla sicurezza informatica. La possibilità di utilizzare la carta come strumento di firma digitale, o come chiave di autenticazione a due fattori, riduce drasticamente i rischi di furti di identità o accessi non autorizzati.

La firma elettronica avanzata basata su CIE consente, ad esempio, di validare contratti, documenti e richieste ufficiali con un valore legale riconosciuto. In questo modo il cittadino può svolgere operazioni rilevanti senza doversi recare fisicamente in un ufficio, con un risparmio evidente di tempo e risorse.

L’integrazione con i servizi bancari e finanziari

Un’altra applicazione che sta prendendo piede riguarda il settore bancario e finanziario. Diverse istituzioni stanno testando e adottando la possibilità di riconoscere il cliente tramite CIE, rendendo più fluida l’apertura di conti online, l’accesso a servizi di home banking o la firma di operazioni economiche sensibili.

Questa evoluzione riduce la necessità di lunghe procedure di riconoscimento basate su documenti inviati via posta o verifiche manuali. Allo stesso tempo, rende più difficile per i malintenzionati simulare l’identità di altre persone. Il sistema di verifica digitale, infatti, integra controlli biometrici e codici di sicurezza che alzano notevolmente il livello di protezione.

La CIE come strumento di innovazione nei servizi quotidiani

Oltre alle applicazioni più conosciute, la Carta d’Identità Elettronica si sta aprendo anche a usi più innovativi. Alcuni Comuni stanno sperimentando l’accesso a servizi locali, come biblioteche o trasporto pubblico, direttamente tramite riconoscimento CIE. Questo approccio consente di trasformare la carta in una chiave universale, capace di sostituire numerosi tesserini e documenti che fino a pochi anni fa erano separati.

Le prospettive di ampliamento riguardano anche il settore sanitario, con l’ipotesi di integrare la CIE come accesso rapido al fascicolo sanitario elettronico o ai servizi di prenotazione medica. Una prospettiva che, se realizzata su larga scala, potrebbe alleggerire la complessità di molte procedure che oggi richiedono passaggi multipli.

Un documento sempre più centrale nella vita digitale

L’evoluzione della Carta d’Identità Elettronica dimostra come un documento tradizionalmente legato solo all’identificazione personale possa trasformarsi in una vera e propria chiave di accesso al mondo digitale. Il suo utilizzo va ben oltre i confini della burocrazia classica, entrando in settori che spaziano dall’intrattenimento alle banche, dai servizi locali alla sicurezza informatica.

Per i cittadini ciò significa poter contare su uno strumento che semplifica molte attività quotidiane, riduce gli ostacoli burocratici e offre garanzie più solide in termini di sicurezza. Con l’avanzare della digitalizzazione e la crescente necessità di strumenti di identificazione certi, la CIE è destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale nella gestione della vita amministrativa e personale.

 

Avanti Campania, ecco Landolfo e De Capua. Tarantino: “Energie nuove”

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“Il Partito Socialista Italiano, con la lista Avanti Campania, ufficializza nuove candidature che arricchiscono la proposta politica in vista delle prossime elezioni. Tra i nomi in campo vi è Mariarca Landolfo, 24 anni, espressione della società civile, giovane imprenditrice del settore turistico, e Tommaso De Capua, 34 anni, assessore al Comune di Camposano, di solida tradizione socialista. Le candidature hanno ricevuto il via libera dal segretario nazionale del PSI, Enzo Maraio”. Cosi un una nota dell’ufficio stampa del Psi.
 
“Con la lista Avanti Campania presentiamo una squadra forte e competitiva, capace di unire esperienza e rinnovamento” ha detto il segretario regionale del PSI, Michele Tarantino.
“Giovani energie, amministratori radicati sul territorio e personalità della società civile come Mariarca dimostrano che il PSI è in grado di offrire una proposta politica credibile, seria e vicina ai cittadini. Ogni giovane che sceglie di restare e di impegnarsi, per usare le sue parole, rappresenta un investimento per il futuro della nostra terra”.
 
“Con Tommaso, invece, si sceglie concretamente il socialismo che guarda al futuro. Il suo impegno è garanzia. La lista Avanti Campania si presenta quindi come un progetto aperto, inclusivo e profondamente legato alle esigenze del territorio, con l’obiettivo di dare voce ai cittadini e costruire un futuro migliore per la Campania, con Fico Presidente” ha concluso.

Incidente stradale a Capodimonte, c’è una vittima ed un ferito in codice rosso

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Un grave incidente stradale è avvenuto in mattinata nella zona di Capodimonte, a Napoli. Secondo una prima ricostruzione nell’impatto sono rimasti coinvolti più veicoli e un uomo è deceduto. Sul posto gli agenti della polizia municipale che stanno ricostruendo la precisa dinamica dello scontro. 
 
Secondo quanto accertato dalla polizia locale, un’auto con alla guida un uomo di 67 anni, all’altezza dell’ex deposito dell’Anm Garittone in via Miano, ha invaso la corsia opposta e ha colpito tre auto in sosta, per poi finire contro due motocicli che probabilmente provenivano dal senso opposto.
 
Sono ancora in corso i rilievi per accertare le cause che hanno portato il 67enne a perdere il controllo del mezzo.   L’uomo che era alla guida di uno scooter, un 62enne, è stato trasportato all’ospedale ‘Cto’ dove è morto. Il secondo motociclista, invece, è stato portato all’ospedale ‘Cardarelli’ ed è in codice rosso.

“Check-up day”: l’Ordine degli Infermieri porta la salute tra i cittadini

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La prevenzione arriva direttamente tra la gente. Domenica 5 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, il Presidio Sanitario di Via Francesco Flammia a Grottaminarda ospiterà la prima edizione del “Check-up day – Giornata della Prevenzione”, promossa e organizzata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Avellino.

Si tratta di un appuntamento che inaugura un percorso itinerante nei comuni dell’Irpinia, con l’obiettivo di portare servizi sanitari, informazione e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione sempre più vicini ai cittadini.

La giornata offrirà visite gratuite in numerose specialità: cardiologia, ginecologia, endocrinologia, diabetologia, psicologia, nutrizione pediatrica e la possibilità di aderire agli screening oncologici promossi dall’ASL Avellino (PAP TEST, Mammografia e screening del colon-retto).

Accanto alle attività cliniche, i partecipanti troveranno un gazebo informativo dell’ASL di Avellino sulla donazione degli organi e potranno assistere a dimostrazioni pratiche di manovre di primo soccorso (BLSD – PBLSD – PTC) a cura delle organizzazioni di volontariato locali.

Questa iniziativa è un primo passo di un progetto più ampio che porteremo in diversi comuni della provincia – sottolinea l’Ordine degli Infermieri di Avellino – perché la prevenzione deve essere accessibile a tutti, ovunque.
Un riconoscimento particolare va ai Direttori Generali dell’ASL Avellino, Dott.ssa Maria Concetta Conte e dell’AORN San Giuseppe Moscati, Dott. Germano Perito, il cui supporto è stato decisivo non solo sul piano istituzionale, ma anche operativo mettendo a disposizione strumentazioni, attrezzature sanitarie e risorse umane qualificate, contribuendo concretamente alla realizzazione del “Check-up Day”. Senza questo apporto integrato — non soltanto formale, ma sostanziale — l’evento non avrebbe potuto raggiungere la sua portata né garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini, così come il Comune di Grottaminarda che ha accolto l’iniziativa con grande entusiasmo nella persona del Sindaco Marcantonio Spera e di tutta la sua amministrazione comunale. Un ringraziamento va anche alla BCC di Flumeri, che con la sua vicinanza, sostegno e sensibilità verso le iniziative sociali e sanitarie del territorio ha contribuito a rendere possibile l’organizzazione dell’evento”.

Le prenotazioni sono già attive: per le visite tramite il sito www.opiavellino.it , mentre per gli screening oncologici delle unità mobili dell’ASL è disponibile il numero della Centrale Screening Oncologici dell’ASL Avellino (0825/292029).

Con questa prima Giornata della Prevenzione, l’Ordine degli Infermieri di Avellino, unitamente alle istituzioni sanitarie, riafferma il proprio ruolo di promotori della salute pubblica, mettendo al centro la comunità e dimostrando come la vicinanza sul territorio sia il vero valore aggiunto della professione infermieristica e di tutti i professionisti della salute.

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