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“C’è una nuova fontana”, a Napoli si rompono i tubi e l’acqua schizza in strada: stop al servizio idrico

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Zona ospedaliera, via Tommaso De Amicis. Oggi, intorno alle 13, alcune tubature si sono danneggiate causando un doppio disagio: un getto d’acqua forte e alto almeno 6 metri (che ha causato problemi alla viabilità) e l’interruzione del servizio idrico.

Sul posto, sono intervenuti infatti i tecnici dell’Acqua Bene Comune (Abc) che hanno messo in sicurezza la strada e iniziato a lavorare per riparare il danno. Così come comunicato dall’azienda pubblica che gestisce l’acquedotto napoletano: “Nella zona di Via De Amicis, si è resa necessaria con urgenza l’interruzione del servizio idrico. Il ripristino è previsto nella serata di oggi 26 gennaio 2023”.

Intanto le foto e i video che hanno mostrato il tutto, sono diventati virali sui social scatenando la classica ironia partenopea. “C’è una nuova fontana”, è stato infatti scritto e pubblicato sulla pagina Facebook ‘Arenella.it’.

 

Scontri Paganese-Casertana: il gip convalida l’arresto di 7 tifosi

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Il gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha convalidato l’arresto dei sette tifosi della Paganese che, secondo l’accusa, avrebbero partecipato agli scontri avvenuti domenica a Pagani prima del fischio d’inizio di Paganese-Casertana. Confermata anche la misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata eseguita – in flagranza differita – lunedì sera da carabinieri e polizia. Per altri due tifosi della Casertana, invece, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva convalidato il fermo, revocando però i domiciliari e sostituendoli con l’obbligo di firma per tre volte a settimana. Gli indagati sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Alcuni, inoltre, avrebbero provocato l’incendio di un pullman di tifosi della Casertana che ha causato anche il danneggiamento di un edificio.

Le caselle mail di Libero e Virgilio verso un ritorno alla normalità

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Le caselle mail di Libero e Virgilio verso un ritorno alla normalità. A comunicarlo con una nuova nota Italiaonline, “È con sollievo che possiamo comunicare ai nostri utenti che è in corso un progressivo ritorno alla normalità”. La società che gestisce i due provider: “È stato infatti avviato il processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail – si legge – che coinvolge solo una prima parte della customer base. Nelle prossime ore, progressivamente, tutte le caselle torneranno pienamente attive”.

Ieri, con un’altra nota, la società aveva fatto sapere che i servizi di mail di Libero e Virgilio sarebbero tornati a funzionare entro 24-48 ore e che a fermarli era stato un bug, un’anomalia che ha portato al malfunzionamento del software nel sistema operativo. Il blackout ha coinvolto circa 9 milioni di utenti.

“I tempi sono stati lunghi, lo abbiamo detto, ma l’obiettivo primario è stato quello di tutelare l’integrità dei dati dei nostri utenti – si sottolinea nella notaI momenti di down in una tech company possono accadere, il nostro obiettivo ora è essere un provider di posta ancora migliore di prima per tutti gli italiani. Continueremo a comunicare attraverso i nostri touchpoint, fino alla completa risoluzione del problema”.

Controlli nel porto di Napoli su una nave da carico olandese, multato l’armatore

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Una nave da carico battente bandiera olandese, la Sardius, è stata sottoposta a provvedimento di detenzione nel porto di Napoli, martedi’ scorso, dagli ispettori del “Nucleo Port State” della Capitaneria di Porto/Guardia Costiera del capoluogo partenopeo. L’attività di controllo si è svolta, come da procedure internazionali, in due fasi, la prima avente ad oggetto le evidenze documentali della banca dati europea delle ispezioni (THETIS) ed una seconda, eseguita a bordo, con il controllo dell’efficienza di attrezzature, dotazioni e prontezza operativa dell’equipaggio. A seguito delle verifiche effettuate sono emerse alcune carenze che hanno reso necessario emettere il provvedimento di fermo al quale sono tempestivamente seguiti l’intervento degli organismi accreditati dall’Olanda e quelli atti a ripristinare la piena operatività della nave. Ad operazioni ultimate, nella giornata di oggi l’unità è stata soggetta ad una nuova ispezione, sempre a cura del Nucleo della Guardia Costiera, il cui buon esito ha consentito di revocare il provvedimento di detenzione. A seguito di quanto accertato sono state contestate sanzioni per oltre 11.000 euro alla società armatrice e comando di bordo. L’attività di controllo al naviglio estero che giunge nei porti italiani costituisce una delle prime linee di attività del corpo delle Capitanerie di porto, già 5 le ispezioni effettuate a Napoli nel 2023 che hanno portato a 2 detenzioni Il tutto – si sottolinea – rientra in un più ampio dispositivo internazionale che impone un severo regime ispettivo atto a garantire la piena efficienza delle unità, contribuendo così a prevenire eventuali problemi che potrebbero compromettere la sicurezza della navigazione e l’ambiente marino e costiero.

Carcere Avellino, l’Osapp denuncia: “Situazione ingestibile”

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Scorribande e spedizioni punitive tra un reparto e l’altro; continue aggressioni al personale; circolazione di sostanze stupefacenti e possesso di armi bianche rudimentali”. L’Osapp, il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, denuncia la situazione “ingestibile” nella quale si troverebbe il carcere di Avellino. Il consigliere nazionale, Emilio Fattorello, e il segretario generale del sindacato, Leo Beneduci, chiedono immediati interventi al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al capo del Dap, Giovanni Russo, alla luce dei continui eventi critici che si verificano all’interno dalla casa circondariale tali da far prendere in considerazione l’eventuale impiego del Gom, il reparto d’èlite della Polizia penitenziaria. Criticità che, secondo il sindacato, oltre alla carenza di quaranta unità in diversi ruoli, sono aggravate dalla mancanza di un comandante della Polizia penitenziaria che da sei mesi non si riesce a selezionare e che i tre funzionari direttivi che dovrebbero farne le veci “dal 23 gennaio sono contemporaneamente assenti per giustificato motivo”. Una situazione, denuncia il sindacato, che potrebbe avere imprevedibili e gravi ricadute sulla sicurezza della struttura.

Casamicciola, Sma Campania al lavoro per risistemare l’ambiente

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Il commissario delegato Giovanni Legnini ha disposto che la Sma Campania sia soggetto attuatore di una serie di specifiche attività, come azioni di sistemazione idraulica degli alvei o delle cave che si diramano dal complesso montuoso dell’Epomeo verso i centri abitati, azioni di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico attraverso il ripristino delle sezioni degli alvei danneggiati dalle frane e il ripristino della complessa morfologia dei pendii che insistono sugli alvei medesimi. Sma sarà in campo anche per vaste azioni di pulizia dai residui della frana e di liberazione da detriti naturali o antropici degli alvei e delle cave naturali canalizzati all’interno del tessuto urbanizzato, agendo sui cosiddetti alvei tombati.

Saremo sempre in prima linea – spiegano il presidente di Sma Tommaso Sodano e gli altri due membri del cda Fiorella Zabatta e Antonio Capasso – per dare il nostro contribuito nelle emergenze. Quello che è successo a Casamicciola è una tragedia che ha colpito duramente una comunità che sentiamo nostra e che vogliamo restituire ai cittadini dell’isola dando anche loro la possibilità di presentarla bene ai turisti in arrivo in estate”.

La Sma è in stretto contatto con Legnini e la sua struttura tecnica è allo studio per garantire modalità veloci agli interventi. In prima linea in questi giorni ci sono i droni in azione su Casamicciola per una misurazione esatta dei materiali da portare via e gli alvei da liberare. E’ stato infatti concordato che, dove possibile, tutto il materiale andrà recuperato e riutilizzato. “Abbiamo – spiegano i tre membri del cda – mezzi e professionalità adatte a fronteggiare catastrofi ambientali come questa e lavoreremo, su mandato della Regione Campania e del Commissario Legnini, affinché venga ripristinato al più presto lo stato dei luoghi e soprattutto alla messa in sicurezza sui costoni. In particolare ci occuperemo al più presto dei costoni che si presentano fratturati e in stato di possibile pericolo di collasso, così come previsto nell’ordinanza”. Le operazioni si concentreranno in tutte le aree a monte degli abitati nel complesso dell’Epomeo e comunque organizzati secondo un ordine di priorità connesso alla pericolosità e all’esposizione al rischio.

Centauro investe carabiniere: nel 2019 aveva accoltellato un coetaneo

foto generica
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Si chiama Cristian Romano e ha 18 anni il giovane, del quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, che ha investito e ferito un carabiniere di 39 anni, in servizio al Reggimento Campania, nel tentativo di eludere un posto di blocco.

Il ragazzo è in affidamento a una casa famiglia e nel novembre del 2019, all’età di appena 16 anni, finì in manette con l’accusa di tentato omicidio: si rese protagonista dell’accoltellamento del figlio di una persona ritenuta legata al clan camorristico D’Amico durante una lite tra coetanei. Romano, che è risultato sprovvisto di patente ed era senza casco, stava guidando lo scooter del padre, regolarmente assicurato.

Pubblicato l’avviso per l’accoglienza in strutture di minori e madre-bambino

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E’ stato pubblicato l’avviso per la costituzione di un elenco di soggetti, autorizzati al funzionamento e accreditati ai sensi del Regolamento regionale 4/2014, con i quali stipulare convenzioni per l’accoglienza in strutture residenziali di minori e nuclei madre – bambino. A renderlo noto è l’assessore alle Politiche Sociali, Carmen Coppola.

Possono presentare domanda per l’inserimento nell’elenco tutti i soggetti del Terzo Settore dell’Ambito Territoriale Sociale B1 intesi come organizzazioni di volontariato, associazioni e enti di promozione sociale, organismi della cooperazione, cooperative sociali, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati non a scopo di lucro, che gestiscano strutture per minori autorizzate al funzionamento e in regola con la disciplina regionale vigente, quali: strutture di tipo familiare (comunità familiare e casa famiglia), strutture educative (comunità educativa di tipo familiare), strutture di pronta accoglienza (comunità di pronta accoglienza), strutture per l’autonomia (gruppi appartamento) e comunità per gestanti e madri con bambini.

I soggetti interessati possono presentare domanda di iscrizione all’elenco tramite apposita dichiarazione di manifestazione d’interesse da presentare esclusivamente  utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal sito web del Comune di Benevento (www.comune.benevento.it) alla sezione “Ambito B1”;

La domanda di partecipazione ed i relativi allegati, debitamente compilati e sottoscritti, dovranno essere trasmessi entro le ore 00:00 del giorno 27/02/2023 secondo le seguenti modalità:

– via Pec: [email protected]

– consegna a mano all’Ufficio Protocollo Generale, situato presso l’Ufficio di Piano del Settore Servizi al Cittadino (viale dell’Università, 10 – 82100 Benevento).

 

Sanità, Rubano (FI): “Su emergenza nel Sannio De Luca disumano”

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“Questa mattina, insieme al presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Cattaneo, ho incontrato nuovamente il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ringrazio per la disponibilità. Questo di oggi è il terzo incontro con il ministro della Salute, ed è stata l’occasione per aggiornarlo sulla grave situazione nella quale versa la sanità sannita. Al ministro, che si era già interessato alla questione, ho fatto presente che il quadro versa in condizioni sempre più drammatiche. Il ministro mi ha garantito un nuovo e immediato intervento sulla regione Campania per risolvere la situazione”. Lo dichiara in una nota Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia.

“Molti sindaci e sindacati di categoria, nonché il sottoscritto, hanno più volte segnalato alla regione Campania anche gli ultimi gravi episodi che si sono verificati nei confronti del personale sanitario, con forme di aggressione intollerabili, sia al pronto soccorso del Fatebenefratelli che all’ospedale San Pio di Benevento. Al ministro Schillaci ho ribadito che va data una funzione diversa al nosocomio di Sant’Agata dei Goti, decongestionare il San Pio, creare sinergia con l’Istituto Maugeri di Telese Terme, evidenziando anche che l’ex ospedale di Cerreto Sannita è ancora in attesa delle risorse economiche necessarie per far decollare un progetto importante di sanità territoriale già definito dal direttore sanitario della Asl. Dopo oltre un anno di battaglie, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, non ha dato segnali. Dieci giorni fa ha semplicemente convocato i manager della sanità sannita per farsi preparare un report al fine di stabilire una eventuale strategia. E perché, la emergenza sannita non la conosce già? Questa è’ l’ennesima prova di quanto se ne freghi della salute dei sanniti. Il presidente della regione Campania, continua ad allungare i tempi per una soluzione celere ed efficace che ridarebbe dignità ai pazienti e al personale sanitario del territorio, confermando l’assoluta arroganza e il disumano disinteresse verso la salute dei cittadini del Sannio. Ringrazio il ministro per la sua rinnovata disponibilità e per quanto potrà fare, pur tenendo conto che la competenza è esclusiva della regione”, conclude.

 

Zaccaria Spina (presidente Piccoli Comuni Campania): “Le scuole sul territorio sono imprescindibili”

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In merito al nuovo Piano Dimensionamento Scolastico, approvato dal governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023, il presidente regionale dell’ANPCI Campania (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia) Zaccaria Spina, unitamente al vice presidente nazionale Arturo Manera, ha scritto ai vertici delle istituzioni regionali riprendendo le osservazioni già espresse dalla presidente nazionale Franca Biglio, per sottolineare il pericolo di penalizzazione dell’organizzazione scolastica sull’intero territorio nazionale, in particolare per le regioni del Sud.

La cifra attuale di studenti da assegnare a ciascun istituto, infatti, passerà da 600 a 900/1000. Ne deriva che verranno realizzati accorpamenti degli istituti. Secondo una prima stima effettuata, entro due anni, chiuderanno 700 scuole. Il presidente di ANPCI Campania ha rivolto un appello urgente affinché ci si adoperi, ciascuno per le proprie competenze, per scongiurare il taglio che andrà ancora una volta a colpire i territori più deboli. L’associazione richiede “un immediato intervento affinché non vengano ulteriormente depauperati il settore della cultura, le comunità delle aree interne e dei comuni di minore dimensione geografica, in particolare quelli ricadenti nei territori marginali o nelle aree montane ed insulari già esposti al fenomeno dello spopolamento”. Secondo il numero uno di ANPCI Campania e componente del direttivo nazionale, si tratta di una scelta politica precisa, in continuità con quanto già realizzato in passato, fondata su una visione economicistica e aziendalista della scuola. “La presenza della scuola sul territorio – aggiunge Spina – costituisce un patrimonio irrinunciabile di cui non si può fare a meno per la vitalità della stessa collettività locale. I piccoli comuni non possono incassare questo ennesimo colpo, di questo passo si finirà per sopprimerne buona parte. Da tempo ormai – conclude nella sua missiva – a fronte di notevoli aumenti della spesa pubblica si rilevano riduzioni ed impoverimento dei trasferimenti e provvedimenti a scapito degli enti locali”. La missiva è indirizzata ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale della Campania, De Luca e Oliviero, ai presidenti della I e della VI Commissione permanente della Regione, Sommese e Fiola, e all’assessore all’Istruzione della regione, Fortini; della problematica erano già stati interessati i presidenti di Senato e Camera, il presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell’Istruzione oltre i presidenti di tutti i gruppi Parlamentari di Camera e Senato.

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