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Mercato tutelato o libero: passaggio obbligatorio da gennaio 2024

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Il 2022 è stato un anno particolarmente difficile su più fronti. Uno di quelli più difficili da affrontare per gli italiani è stato quello dei rincari del prezzo dell’energia, con il conseguente aumento dei prezzi delle bollette di gas e luce. La salita dei costi si è fatta sentire soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno appena passato e non sembra accennare a diminuire in questo primo scorcio di 2023. A proposito di bollette energetiche, poi, si sta facendo un gran parlare di mercato libero e mercato tutelato, specialmente in previsione della scomparsa di quest’ultimo entro un anno.

 

Mercato libero e tutelato: cosa cambia?

Partiamo, dunque, dal cercare di capire che differenze caratterizzino il mercato libero e quello tutelato, partendo da quest’ultimo. Il servizio a maggior tutela è possibile definirlo come un sistema che provvede alla distribuzione di gas ed energia elettrica sotto il pieno controllo statale e, fino a poco tempo fa, era l’unica opzione che veniva proposta agli italiani per poter provvedere all’allaccio di luce e gas. Si dice tutelato perché sono le autorità statali ad osservare l’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche, con un controllo trimestrale, alla fine del quale il costo viene ricalcolato cercando di garantire prezzi equi e reali. Al contrario, il più recente mercato libero, che ha avuto origine solo nel corso degli anni Novanta, consente una maggiore malleabilità sullo stabilire i prezzi direttamente da parte dei fornitori cui ci si rivolge, aumentando la concorrenza. 

In questo caso a sorvegliare sui prezzi non è lo Stato ma un’associazione a tutela dei consumatori: l’Antitrust. Essa preserva la correttezza e la trasparenza dei prezzi da parte dei fornitori privati, collaborando con le autorità statali per tutelare i cittadini. Sicuramente un’altra netta differenza che incide sulla scelta da parte degli italiani è la possibilità di trovare offerte luce e gas molto più vantaggiose da parte di alcuni fornitori operanti nel mercato libero. In più molti di loro si riforniscono da fonti naturali, un vantaggio anche per l’ambiente. Infine, il mercato libero consente all’utente di poter scegliere tra una tariffa bioraria o monoraria e potrà godere di prezzi bloccati per almeno un anno in bolletta. Nonostante, però, i maggiori vantaggi derivanti dal legarsi al mercato libero, sono ancora oggi ben 7,3 milioni i nuclei familiari legati al mercato a maggior tutela.

 

Chiude il mercato tutelato: passaggio obbligatorio dal 10 gennaio 2024

Ma il 2023 sarà l’ultimo anno in cui gli utenti di gas ed energia saranno costretti a scegliere tra uno dei due mercati. Il 10 gennaio del 2024, infatti, scomparirà del tutto il Servizio di Maggior Tutela e i cittadini dovranno obbligatoriamente passare ad un fornitore presente nel mercato libero. Ovviamente questa operazione di transizione potrà essere fatta anche prima della deadline fissata dal Governo. Anzi, conviene farsi trovare pronti per poter cogliere la migliore offerta sul mercato. Certo è che non c’è il pericolo di rimanere senza forniture, perché chi non dovesse togliersi dal mercato a maggior tutela entro il 10 gennaio 2024, passerà in modo del tutto gratuito e automatico al mercato di Salvaguardia, per poter avere tutto il tempo necessario di trovare il fornitore adatto alle proprie esigenze. 

Ricordiamo che per abbandonare il mercato tutelato bisognerà semplicemente sottoscrivere il nuovo contratto con il fornitore scelto nel mercato libero, il quale si occuperà di tutte le pratiche da sbrigare nel minor tempo possibile. A questo andranno forniti i dati anagrafici dell’intestatario, l’indirizzo di fornitura, l’indirizzo di fatturazione (se diverso dal primo), un recapito di posta elettronica per la ricezione delle bollette in formato digitale, il codice IBAN per la domiciliazione bancaria e, fondamentale, il codice identificativo della propria utenza. Si tratta del codice PDR per il gas e di quello POD per la luce.

Acquisto prima casa: si abbassa l’età media dei contraenti

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La casa è il sogno di qualsiasi essere umano nel mondo. Negli ultimi anni, poi, sta diventando un’esigenza sempre più richiesta, specialmente da una fascia d’età molto giovane, desiderosa di iniziare la propria vita in piena autonomia. Non sono casuali, quindi, i numeri in Italia dell’ultimo anno, anche grazie alle misure dello Stato che hanno consentito ai giovani tra i 18 e i 34 anni di acquistare la prima casa.

Giovani e mutui: aumentano importo e dilazione delle rate

 

Tra le misure del Governo per poter consentire ai più giovani (ovvero i Millennials e la Generazione Z) di avere la chance di acquistare la propria prima abitazione, c’è quella di elargire mutui a tassi più vantaggiosi rispetto alla media. Un atto che ha consentito a tantissimi under 36 di poter realizzare il sogno della propria vita senza dover aspettare ulteriormente. Alcune analisi di fine 2022, infatti, dimostrano come l’età media di chi ha acceso un mutuo nei primi nove mesi dell’anno passato è di circa 38 anni, ossia due in meno rispetto al 2021, quando si attestava a 40. 

La maggior concentrazione di acquirenti è nella fascia di età 18-35 anni, con un aumento percentuale di circa il 3% rispetto a due anni fa. Quindi le misure a vantaggio di questa porzione di popolazione hanno e stanno tuttora funzionando. A fronte, però, dell’aumento di giovani che acquistano casa, vi è un aumento piuttosto netto anche degli importi dei mutui sottoscritti, in media 120 mila euro e poco più, e del periodo di rateazione, che a volte arriva facilmente oltre i 20 anni.

 

Acquisto della prima casa: costi e bonus giovani 2023

Ovviamente comprare la prima casa non è un’operazione banale, né tanto meno economica. Ci sono una serie di spese essenziali da affrontare oltre a quella del mutuo in sé. Vediamo quali sono le principali nelle prossime righe. Dapprima bisogna provvedere alla registrazione del compromesso preliminare, che va comunicato all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre 20 giorni dalla firma del documento. Questo prevede il pagamento di una marca da bollo da 16 euro per ogni 4 facciate del medesimo, il pagamento di una tassa fissa di 200 euro, imposta di registro del 3% per il possibile acconto e uno 0,5% sulla caparra, da versare all’Agenzia delle Entrate. Questo nel caso ci sia una vendita tra privati, mentre se si compra casa sulla carta da un costruttore, questa imposta di registro non andrà versata, dato che il venditore redigerà una fattura con IVA al 4%. 

Se l’acquisto avviene tramite agenzia, invece, sarà necessario provvedere al pagamento di una provvigione, che solitamente si aggira attorno al 2 o 3%. A prescindere da chi si compra, poi, bisognerà affrontare le spese del notaio per il rogito, per la stipula dell’atto di mutuo e per le tasse, che verranno calcolate direttamente da lui. In questo caso non si hanno spese fisse o facilmente calcolabili, ma dipenderà dalla tipologia di abitazione che si sta comprando. Quindi risulta chiaro che è importantissimo risparmiare in modo adeguato per acquistare casa. Tuttavia, se non si dispone di risparmi sufficienti, è possibile prendere in considerazione un piano di finanziamento ad hoc come degli specifici prestiti per i giovani, offerti da alcuni portali online, così da coprire eventuali mancanze finanziarie. Inoltre, se si rientra nella fascia di età 18-36, si avrà la possibilità anche nel 2023 di usufruire di determinate agevolazioni. 

Nel caso di acquisto da privati, infatti, i giovani potranno ottenere l’esenzione da imposte ipotecarie, catastali e di registro, mentre se si sta comprando da un costruttore si otterrà un credito d’imposta pari all’IVA versata. Infine, con l’accensione del mutuo, si potrà godere dell’esenzione dall’imposta sostitutiva e di tassi agevolati. Possono accedere a questo tipo di agevolazione i nati dal 1988 fino a chi abbia compiuto 18 anni, ovviamente nel 2023. Inoltre, chi chiede il bonus non deve essere in possesso di un ISEE superiore ai 40mila euro annui. Altri requisiti importanti riguardano la casa da acquistare, che non deve essere di lusso, il fatto di non avere già altre proprietà nel Comune dove si sta acquistando la casa o acquistata con il medesimo bonus. La domanda sarà da presentare tramite autodichiarazione.

Saperi e Sapori: al “Moro” di Montesarchio si svela la pizza ‘Orchidea Fantasma’

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SAPERI E SAPORI: non uno slogan ma la sintesi della pizza omaggio Assteas “Orchidea fantasma” ideata dagli studenti e dai docenti di scienze dell’alimentazione e di cucina dell’istituto Superiore “Aldo MORO” di Montesarchio, diretto dalla Dirigente Rosa Tangredi.
Venerdì 27 gennaio la presentazione alla stampa e ai pizzaioli aderenti all’iniziativa del piatto diventato patrimonio mondiale UNESCO nel 2017. L’evento rientra nelle celebrazioni della GIORNATA MONDIALE DELLA PIZZA, istituita il 17 Gennaio e trae le mosse da un “omaggio ad Assteas – il vaso più bello del mondo conservato ed esposto al museo del Sannio Caudino – proposto dall’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Montesarchio nella persona di Morena Cecere e dal direttore del museo caudino Vincenzo Zuccaro“.
L’istituto “Aldo Moro” con la pizza ORCHIDEA FANTASMA, omaggio ad Assteas, ha inteso valorizzare i prodotti gastronomici del territorio sannita ma anche le bellezze e le rarità che sono presenti nel Parco del Taburno Camposauro, quale, appunto, l’Epipogium aphyllum, l’orchidea nota con l’appellativo di “fantasma”. La pizza sarà presente per tutto il 2023 nelle pizzerie che hanno aderito all’iniziativa “omaggio ad Assteas” e sarà servita su una apposita tovaglietta predisposta dagli alunni dell’istituto contenente sia informazioni tecnico – scientifiche sul fiore ispiratore, sia culinarie. Gli ingredienti ispirati a questo particolarissimo fiore, saranno “svelati” dai discenti del ”Moro” Venerdì 27 gennaio alle ore 11.00 presso l’aula magna dell’istituto Superiore “A. Moro” di Montesarchio alla presenza dell’assessore alla cultura M. Cecere, del Direttore del museo caudino V. Zuccaro, del presidente del Parco Taburno -Camposauro C. Caturano, dello storico, Cav. F. Barbato e dei pizzaioli aderenti all’iniziativa. Seguirà una degustazione della pizza Orchidea Fantasma- omaggio ad Assteas- accompagnata dalla BIRTA, la birra del parco Taburno – Camposauro.

Gespi di Augusta: un’azienda al servizio della green economy

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Sul sito web di Gespi, azienda di Augusta, leader nel settore della termovalorizzazione dei rifiuti, possiamo leggere, fra le altre cose, queste bellissime parole del grande Luigi Einaudi: “Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi”.

Queste parole, in effetti, si addicono alla perfezione a Gespi, un’azienda per la quale la mission principale non è il guadagno fine a sé stesso, smentendo celebre detto business is business, gli affari sono affari. Lo testimoniano i fatti.

Gespi: dagli inizi del 1984 fino ad arrivare alle cruciali sfide per la sostenibilità dell’ambiente

Gespi è nata quasi quaranta anni fa, nel 1984, facendo sua l’esperienza della Cooperativa Unione Marinara a r.l.

In quel periodo ancora non si parlava di green economy, di economia circolare, di tutela dell’ambiente, di sostenibilità, di energie rinnovabili, di transizione ecologica; i cosiddetti “ecologisti” erano visti quasi come dei visionari.

Ciononostante, fin dai suoi inizi, l’azienda augustana ha operato scelte lungimiranti investendo saggiamente in tecnologie all’avanguardia che avrebbero dato un contributo sensibile alla tutela dell’ambiente.

Questa lungimiranza, evidentemente insita nel suo DNA imprenditoriale, ha fatto di Ge.s.p.i. un modello di riferimento nel settore della gestione della termovalorizzazione dei rifiuti pericolosi e dei servizi portuali.

Ma in che modo l’attività di Gespi è importante in ottica di tutela e sostenibilità ambientali?

Gespi e l’impianto di termovalorizzazione di Augusta: un vero e proprio gioiello

L’impianto di termovalorizzazione gestito dall’azienda di C. da Punta Cugno è un vero e proprio gioiello nel suo ambito di riferimento; tecnologicamente all’avanguardia, risponde a tutti i requisiti richiesti dalla Comunità europea in riferimento alle politiche di efficientamento energetico.

L’impianto si trova all’interno della rada megarese, in una posizione strategica, ed è in grado di fornire un servizio qualificato e affidabile sia al porto sia al polo industriale della zona.

Una fondamentale caratteristica dell’impianto è quella di consentire il recupero del calore che viene prodotto in seguito alla combustione dei rifiuti; questo calore viene poi successivamente trasformato in energia elettrica e, come facilmente si può intuire, si hanno impatti decisamente positivi sia per l’ambiente che per tutta la collettività.

Diamo alcuni numeri.

L’energia elettrica prodotta recuperando il calore generato dall’impianto soddisfa il fabbisogno annuale energetico di 4.500 famiglie ed evita, dato fondamentale, la produzione di circa 6.000 tonnellate di anidride carbonica.

Si consideri, inoltre, che l’innovativa tecnologia del termovalorizzatore augustano permette una riduzione del consumo di acqua che arriva al 70%; altro dato importante è vengono dimezzati i quantitativi di scorie. L’impianto permette anche un recupero significativo della frazione di ferro presente nelle scorie, ferro che, in un’ottica di economia circolare, verrà reimpiegato per i più svariati scopi.

L’impianto di Contrada Punta Cugno è, come accennato in precedenza, totalmente in linea con gli standard europei relativi all’efficientamento energetico e all’economia circolare. Gespi, inoltre, ha adottato un sistema di gestione integrato per la qualità, la gestione ambientale e la gestione della Sicurezza; tutti i suoi sistemi sono certificati in base alle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 con l’Ente di Certificazione RINA.

Tutela ambientale: la collaborazione di Gespi con l’Università di Catania

Forte della sua grande vocazione ambientale, Gespi collabora da tempo con il Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania; la prestigiosa università siciliana, infatti, impiega molte energie in progetti di ricerca scientifica applicata alla tutela dell’ambiente e alle sfide che il futuro ci lancia per quanto riguarda gli aspetti ecologici.

Nel mese di ottobre 2022, l’azienda di Punta Cugno ha partecipato al workshop che l’ateneo di Catania ha organizzato con RISORSE SPA; manco a dirlo, il tema era “Sostenibilità e Ambiente”. L’evento ha rappresentato per molte aziende siciliane un’occasione per confrontarsi e condividere le varie idee sui temi ambientali.

Questi incontri sono di importanza vitale perché rappresentano un contatto fra il mondo giovanile (molto attento alle tematiche green) e le imprese che, come Gespi, operano in maniera virtuosa.

Arredo bagno: quanto deve essere alto un mobile da bagno?

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Un mobiletto da bagno di design è un’ottima scelta per organizzare al meglio la sala da bagno e aggiungere un tocco di eleganza all’ambiente. Quando si seleziona un mobile sospeso, è importante tenere in considerazione le dimensioni del bagno e l’utilizzo che ne verrà fatto. Inoltre, è importante scegliere un design che si adatti allo stile della propria casa per creare un ambiente armonioso.

Se hai un bagno di piccole dimensioni, è importante optare per un mobile compatto che non occupi troppo spazio. Questo può includere opzioni come un mobile sospeso o una combinazione di armadietti e ripiani. In caso invece si disponga di un bagno più grande, è possibile scegliere un mobile più ampio e capiente per contenere tutti gli accessori del bagno e mantenere l’ambiente ordinato e organizzato. 

Il mercato offre una vasta gamma di opzioni per i mobili da bagno, quindi è importante essere informati sulle diverse caratteristiche prima di effettuare un acquisto. Ci sono diversi tipi di mobili tra cui scegliere, come ad esempio: mobili sospesi, a terra, con specchi, con ante a battente o scorrevoli, con cerniere a scomparsa, con materiali diversi come legno, metallo, vetro e così via.

Per fare la scelta giusta è importante considerare le specifiche esigenze di spazio e di stile, ma anche lo spazio a disposizione, che influenza le misure del mobile. Vediamo come fare la scelta giusta per non sbagliare.

Mobili da bagno sospesi: qual è l’altezza ideale?

La prima decisione da prendere quando si acquista un mobile per il proprio bagno è la tipologia di mobile che si desidera. È possibile trovare un’ampia gamma di mobili bagno in stile classico e moderno ma negli ultimi tempi, una scelta popolare ed esteticamente gradevole è rappresentata dai mobili da bagno sospesi sia perché occupano meno spazio rispetto ai mobili a terra sia perché sono esteticamente gradevoli ed eleganti.

Un altro aspetto da considerare è il posizionamento e il montaggio del mobile. È importante scegliere un luogo facilmente accessibile e visibile da più angolazioni per il mobile sospeso, in modo da sfruttare al meglio lo spazio disponibile e creare un ambiente ordinato e funzionale.

La regola generale per il montaggio dei mobili è che essi debbano essere posizionati ad un’altezza compresa tra 85-87 cm dal pavimento, in riferimento al bordo superiore del lavabo.

Tuttavia, se la persona che utilizzerà il bagno è particolarmente alta, l’altezza ideale di montaggio può essere aumentata fino a 90 cm dal pavimento, per garantire una maggiore comodità nell’utilizzo. Analogamente, se la persona che utilizzerà il bagno è di bassa statura, l’altezza di montaggio può essere ridotta fino a 80-82 cm dal pavimento sempre per una maggiore comodità nell’utilizzo. È importante tenere in considerazione questi dettagli per garantire che il mobiletto da bagno sia posizionato all’altezza ideale per l’utilizzatore.

Cosa considerare quando si installa il mobile?

È vero che l’altezza dei mobili da bagno dovrebbe essere regolata in base all’altezza media degli utilizzatori, tuttavia, ci sono alcuni elementi fissi che possono influire sulla scelta dell’altezza di installazione.

In particolare, è importante considerare la presenza o meno degli scarichi nel bagno. Se gli scarichi sono già stati installati, l’altezza di installazione dei mobili da bagno deve essere adattata di conseguenza. Ciò può limitare la libertà di scelta dell’altezza, ma garantirà che i mobili e il lavandino siano posizionati correttamente rispetto agli scarichi. Altro importante fattore da valutare per scegliere l’altezza di installazione ideale, è il tipo di lavabo, che può prevedere un’altezza specifica in base al modello.

I mobili bagno sospesi possono rendere la stanza più elegante e moderna, oltre a migliorare l’efficienza nella zona dedicata al benessere e al relax quotidiano. Che si tratti di un pensile, di una cassettiera o di uno specchio, è importante considerare l’altezza di installazione per garantire un utilizzo confortevole e funzionale.

Danza: nel fine settimana le selezioni per Tuttinscena 2023

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Si accendono i motori di un appuntamento che coinvolge, ogni anno, circa 200 promettenti danzatori che, nella stessa sera, condividono il palco con le stelle dell’arte di Tersicore. Per molti di loro un’esperienza unica e indimenticabile, per altri il trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo.
Sabato 28 e domenica 29 gennaio (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18) al via le selezioni per Tuttinscena – Premio al merito per l’arte della danza, l’evento coreutico unico nel suo genere, realizzato con il patrocinio del Comune di Salerno e della Regione Campania, ideato e diretto da Luigi Ferrone e Corona Paone, rispettivamente primo ballerino ed étoile del Teatro San Carlo di Napoli.
A giudicare i giovani talenti una commissione d’eccezione composta da Anbeta Toromani, Alessandro Macario, Fabio Gison e gli stessi Paone e Ferrone. In palio quest’anno anche una borsa di studio per i solisti: per loro la full immersion di un anno presso un’Accademia in Italia o all’estero.
La 21esima edizione si terrà l’11 marzo alle 21 al Teatro Verdi di Salerno.
I proventi della serata saranno devoluti all’Associazione Amici di Lola, ovvero Lolita D’Arienzo, l’ex ballerina e insegnante di danza, da anni malata di sclerosi laterale amiotrofica.
INFO – Le audizioni dei solisti saranno effettuate da remoto. I video di presentazione vanno inviati alla mail [email protected]

Sopracciglia perfette? Il tatuaggio sopracciglia

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La cura dell’estetica del viso non può prescindere dall’attenzione per le sopracciglia. Le sopracciglia si trovano immediatamente al di sopra degli occhi e sono formate da un’area di pelle completamente ricoperta di peli. Data proprio la loro vicinanza con questa parte del volto, attraverso la loro forma, sono fondamentali per definire lo sguardo. Nella vita di tutti i giorni, c’è chi, per avere sopracciglia perfette, ricorre continuamente alla classica pinzetta a pettini appositi e a kit di pigmenti specifici per questo elemento del viso. Tuttavia, questa metodica richiede dei ritocchi continui, quasi giornalieri, e non sempre si hanno tempo e voglia per starci dietro. Per questo, risulta davvero utile ricorrere al trucco permanente (chiamato tatuaggio sopracciglia, vedi immagini https://www.tonibelfatto.it/sopracciglia-tatuate ), un trattamento estetico che ha una durata nettamente più lunga. Anche se definirlo permanente è improprio, ma si tratta più propriamente di “trucco semipermanente”, perché, con il tempo, i pigmenti biocompatibili utilizzati vengono metabolizzati dall’organismo.

 

Trucco permanente sopracciglia: quanto dura, come funziona

 

Le sopracciglia tatuate hanno una durata variabile da persona a persona, in base al tipo di pelle, allo stile di vita e ad altri fattori. In media, dura intorno agli 8-12 mesi e in alcuni casi si è arrivati anche fino a 24 mesi. Per farlo durare più a lungo e per mantenere i risultati ottenuti, è opportuno ricorrere a dei ritocchi periodici ogni sei mesi circa. Questo non solo dipende dalla tipologia di pigmenti utilizzati, ma anche dal fatto che i colori vengono iniettati in una zona della cute più superficiale rispetto ai tatuaggi tradizionali che sono invece permanenti (e per rimuoverli bisogna ricorrere a trattamenti laser). Per sottoporsi a questa operazione bisogna rivolgersi a un professionista specializzato, che effettuare generalmente un tatuaggio “pelo a pelo”, andando a rimodellare e ridare pienezza alle sopracciglia. La cute viene incisa dall’apposito strumento utilizzato e poi viene riempita di pigmento. Il colore del pigmento scelto, per ottenere un effetto il più naturale possibile, deve essere simile al colore di partenza dei peli delle sopracciglia. La forma, poi, viene scelta in base alla forma del viso.

 

Trucco sopracciglia costo: a chi è adatto, quando si fa

 

Il trucco permanente sopracciglia è un trattamento estetico che serve a migliorare l’aspetto generale del viso. Serve a chi non vuole, o non può, trascorrere troppo tempo a dedicarsi alle metodiche di trucco tradizionale, oppure ha la pelle troppo sensibile e tende a sviluppare facilmente allergie. Inoltre, risulta molto utile per chi ha sopracciglia rade e con tanti “buchi” e vuole ottenere nuovamente delle sopracciglia uniformi oppure a chi non ha più le sopracciglia a causa dell’alopecia o di trattamenti chemioterapici. Questo trattamento può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno, non c’è un periodo in cui è più giusto farlo, e vi ricorrono non solo le donne, ma anche gli uomini. Attenzione solamente in caso di gravidanza, diabete, problematiche della coagulazione e stati di depressione del sistema immunitario. Per quanto riguarda il costo del tatuaggio sopracciglia, varia da città a città e in base al professionista al quale ci si rivolge.

Danneggiata l’auto di don Luca Monti, parroco di Atripalda

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Atripalda (AV) – Danneggiata nella notte l’auto di don Luca Monti, da ottobre 2022 parroco di Atripalda. La notizia è stata diffusa dallo stesso prelato attraverso un post su Facebook: “Ti voglio bene e ti benedico tanto tanto tanto – scrive su il parroco – Perché ogni volta che nella vita ho dovuto sopportare cose molto più dolorose di queste, il Signore mi ha riempito di amore. Ti auguro di essere felice, chiunque tu sia, perché questo sfregio, per me, si chiama “gioia perfetta”.

Costretta dall’ex a ritirare la denuncia, racconta violenze ai carabinieri

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Lui la costringe ad andare in caserma per ritirare la denuncia. Lei racconta ai carabinieri di essere stata picchiata e rapinata. E’ accaduto a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. Non era la prima volta che la donna subiva violenze dal suo ex: botte e tanto altro che nemmeno un divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale di Napoli avevano fatto cessare. Il suo ex, 33 anni, ha infatti continuato a terrorizzarla, così tanto da costringerla ad andare dai carabinieri a ritirare la denuncia. Ha accompagnato lui stesso la donna in caserma ma i militari hanno capito che c’era qualcosa che non andava. Il giorno dopo, infatti, l’hanno convocata di nuovo. Lei è arrivata di nuovo ‘scortata‘ dal suo ex, il volto tumefatto. La sera prima l’uomo l’aveva portata in una casa di Mondragone, le aveva sottratto il cellullare e l’aveva picchiata. I militari riescono a farla parlare in assenza dell’uomo e la donna finalmente riesce a raccontare tutto. Dopo aver ascoltato le sue parole, i militari hanno arrestato il 33enne, ora nel carcere di Poggioreale. L’uomo risponderà di violazione del divieto di avvicinamento, atti persecutori e rapina: due i giorni di prognosi per le lesioni riportate dalla donna.

Alla guida di auto rubata viene fermato dai carabinieri

foto generica
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I Carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Torre del Greco hanno denunciato un 50enne napoletano per ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre era alla guida di una Fiat 500 di proprietà di 65enne di Succivo, che ne aveva denunciato il furto pochi giorni fa. Perquisito, il 50enne è stato trovato in possesso di una lama metallica che è stata sequestrata dai militari e l’auto è stata restituita al legittimo proprietario.

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