mercoledì, Luglio 23, 2025
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Atletico Battipaglia, il cuore non basta: sfuma la semifinale di Coppa

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Battipaglia (Sa) – Sfuma il sogno chiamato Coppa Campania per l’Atletico Battipaglia, che s’arrende alla Battipagliese nel turno di ritorno dei quarti finale solo ai rigori ad oltranza. Un match al cardiopalma che ha bissato il già concitato incontro d’andata, quando al “Pastena” terminò 2 pari.

Al “Giannattasio” di Giffoni Sei Casali i bianconeri sono andati in doppio vantaggio, prima che Vittozzi accorciasse le distanze dal dischetto allo scadere del primo tempo. Nella ripresa è sempre Vittozzi a rimetterla in parità con una rovesciata a cinque stelle. La Battipagliese si è rimessa in vantaggio al quarantunesimo ma i gialloblù, stoici, l’hanno ripresa ancora una volta con Vittozzi al novantesimo, che trova così la tripletta personale.

La roulette dei rigori, la stessa che aveva portato bene all’Atletico Battipaglia negli ottavi di finale, si rivela stavolta una condanna: ai tiri ad oltranza, sull’assoluta parità, fatali due errori dei gialloblù, che salutano così il torneo regionale. Prestazione encomiabile comunque degli uomini di Barone che domenica, nella sedicesima giornata del campionato di Prima Categoria Salerno, girone H, ritroveranno proprio la Battipagliese.

Tabellino match

BATTIPAGLIESE – ATLETICO BATTIPAGLIA 3-3 (9-8 d.c.r.)

Battipagliese: Mazza, Discepolo, Jammeh P., Mancino, Bencivenga (9st Lanza), Minguzzi, Cappuccio, Jammeh S., Ciotti (C), Carfagna (26st Santese), Paciello. All: Mastrangelo

Atletico Battipaglia: Primadei, Bevilacqua, De Nigris, Russo (45st Maucione), Fiorillo (41st Crisci), Amoroso (C) (32st Maiorano), Marantino, Sica, Mango (25st Enoch), Volpe, Vittozzi. All: Barone

Arbitro: sig. Aquino di Avellino

Reti: 11pt Ciotti (B), 38pt Paciello (B), 46pt Vittozzi rig. (AB), 22st Vittozzi (AB), 37st Santese (B), 45st Vittozzi (AB)

Vitulazio aderisce alla campagna, screening oncologici in tour

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Vitulazio (Ce) – Screening oncologici in tour Il Comune di Vitulazio aderisce alla campagna di prevenzione gratuita promossa dall’ ASL Caserta e della Regione Campania. Lunedì 6 febbraio 2023 in Piazza dei Vitulatini del Mondo (Area Mercato) farà tappa, infatti,  il poliambulatorio mobile attrezzato dell’ Asl presso il quale sarà possibile effettuare screening oncologici gratuiti e senza prenotazione. Le visite avranno luogo dalle ore 9.00 fino alle 16.00. “Il comune di Vitulazio aderisce alla campagna di prevenzione gratuita; la prevenzione rimane la nostra migliore arma per sconfiggere il cancro. Ringrazio il Presidente del Consiglio Comunale  Maria Laura Venoso e il consigliere comunale Salvatore Russo per aver promosso la partecipazione all’iniziativa e per l’organizzazione dell’ evento”. Così il primo cittadino Raffaele Russo.  Il personale specializzato dell’Asl  provvederà ad eseguire Pap test /Hpv test (dai 25 anni a 64anni), Mammografia (dai 50 ai 69 anni), ad effettuare visite senologiche (dai 25 anni); alla distribuzione e raccolta Kit colon retto (da 50 a 70 anni) ed allo screening del melanoma ( dalle ore 9 alle ore 13). Il tema della salute è molto importante – ha detto il Presidente del Consiglio Comunale Maria Laura Venoso;  abbiamo tantissime famiglie che non accedono ai servizi sanitari perché spesso non si trovano in condizione di sottoporsi a screening. Dare la possibilità di prevenzione spesso vuol dire salvare la vita”. Il consigliere comunale Salvatore Russo: “ La giornata di prevenzione organizzata per il giorno 6 febbraio costituisce un’opportunità per consentire alla comunità di fruire di servizi sanitari specialistici in modo gratuito’; l’Amministrazione comunale di Vitulazio è stata, sin dall’inizio del suo mandato, sensibile a tematiche sociali e pone in essere tutte quelle misura di supporto ai cittadini”.

Maltrattamenti in famiglia e lesioni: divieto di avvicinamento per un 57enne

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Benevento – A seguito di una mirata e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri di Benevento nel primo pomeriggio di ieri, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 57enne di Benevento, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

Le indagini venivano avviate a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine presso l’abitazione domestica e della denuncia-querela sporta dalla moglie dell’uomo, la quale riferiva di essere vittima di abituali maltrattamenti da parte del coniuge che era solito mortificarla e offenderla quotidianamente con epiteti offensivi, svilendone la dignità e il decoro.

Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano anche alla presenza del figlio minore di età e sfociavano talvolta in violente aggressioni fisiche; tra gli episodi l’indagato, in un’occasione, aveva aggredito la moglie con violenza cagionandole un trauma cranico-facciale, ematomi e contusioni multiple.

L’attività di indagine permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 57enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, ritenuta proporzionata alla gravità del fatto nonché idonea a prevenire il rischio di recidive a carico dell’indagato in relazione alla sua indole aggressiva  e prevaricatrice, volta a sottoporre la moglie a un sistema di vita quotidiano mortificante e insostenibile.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Frode fiscale: custodia cautelare per 9 persone e sequestri per oltre 136 milioni di euro

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Salerno – Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti di 9 soggetti, procedendo contestualmente al sequestra di beni e valori per un importo superiore ai 136 milioni di euro.
In particolare, il G.I.P., su richiesta di questa Procura, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di R.C. (cl. 88), gli arresti domiciliari per altri 4 indagati, L.C. (cl. 62), B.C. (cl92), D.B.V. (cl. 81) F.D, (cl. 82) ed il divieto di dimora nelle province di Salerno e Avellino, nonchè nel comune di Roma per altre cinque persone M.P. (cl.68), G.D.R. (cl.71), G.R. (cl.78) V.L. (cl.88).
Oltre ai soggetti sottoposti a misure cautelari, le indagini riguardano 82 persone fisiche, a carico delle quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ricettazione, riciclaggio e reimpiego di denaro provento di reato, omesso versamento d’imposte, sostituzione di persona, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Le indagini, condotte congiuntamente dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno e dalle Compagnie Guardia di Finanza di Scafati e Nocera Inferiore sotto il coordinamento di questo Ufficio, hanno riguardato i promotori e gli organizzatori di un sodalizio criminale avente stabile sede operativa a Castel San Giorgio che, attraverso la gestione di 12 società di capitali, si sono resi responsabili di una ingente “frode carosello” riguardante la vendita di carburante.
In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, allo stato confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari, sarebbero state annotate, nell’arco temporale compreso dal 2017 al 2020, nelle scritture contabili delle società coinvolte fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, ossia poste in essere realmente ma tra soggetti differenti da quelli indicati sul documento fiscale, per un importo superiore ai 900 milioni di euro, con una sottrazione al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto di oltre 160 milioni di euro.
Il meccanismo evasivo disvelato coinvolgeva a monte alcune società titolari di depositi fiscali di prodotti petroliferi e/o destinatari registrati, con sede a Roma che – previo versamento delle accise provvedevano alla cessione di ingenti quantitativi di carburante a società “cartiere”, in quanto prive di una reale operatività e struttura patrimoniale.

Tale transazione veniva posta in essere non applicando l’IVA, sulla base della presentazione di false dichiarazioni di intento con le quali le menzionate “scatole vuote” attestavano in modo non veritiero di essere in possesso dei requisiti di esportatore abituale.
Nella fase finale dell’intera catena distributiva, lo stesso carburante, dopo essere giunto a due società dell’ agro-nocerino-sarnese, di cui una nota per essere tra le cinque maggiori in Italia per distribuzione di prodotti energetici, veniva immesso in commercio.
Le società “cartiere”, nell’interporsi tra il deposito fiscale e gli operatori salemitani, non procedevano al versamento delle imposte dovute sulle cessioni, consentendo a quest’ultimi di detrarsi indebitamente l’IVA e praticare conseguentemente prezzi inferiori a quelli di mercato, con un evidente effetto distorsivo della concorrenza.
Le indagini, sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, la disamina di documentazione contabile ed extracontabile, accertamenti bancari su un numero rilevante di rapporti di conto corrente personali e societari, hanno permesso di delineare, sulla base dell’impostazione accusatoria, la piena consapevolezza circa la realizzazione di una condotta truffaldina da parte di tutti i soggetti che operavano ai vari livelli della filiera commerciale, ovvero rappresentanti legali e di fatto dei depositi fiscali, delle società interposte e di quelle beneficiare del sistema evasivo.
I soggetti economici salemitani erano gestiti dal principale indagato, dominus dell’associazione, con il fattivo contributo dei suoi collaboratori i quali, anche in assenza di formali rapporti di subordinazione lavorativa, ne curavano la gestione contabile e finanziaria.
Contestualmente, sono state rilevate diverse condotte finalizzate a riciclare gli illeciti capitali accumulati, attraverso vorticosi trasferimenti di flussi finanziari, transitati su più conti corrente ed utilizzati, tra l’altro, per l’acquisto di unita immobiliari e in investimenti in ulteriori e distinte persone giuridiche.
Gli addebiti contestati s’inseriscono nel solco di quanto già emerso nel luglio 2020 quando, nel corso di una perquisizione domiciliare venne posto sotto sequestro denaro contante per un importo complessivo 1.008.935 euro, in banconote di diverso taglio, considerato profitto dei reati tributari commessi.
Rilevante e poi la contestazione a dieci persone giuridiche coinvolte nel sistema frodatorio della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato, ai sensi del decreto legislativo 231 del 2001.
Si tratta, come noto, di una specifica forma di responsabilità amministrativa ascrivibile agli enti forniti di personalità giuridica in relazione ad alcuni reati tassativamente indicati dal legislatore commessi, nell’interesse o a vantaggio dell’ ente, da persone fisiche che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione (“apicali”) o da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei predetti soggetti (“sottoposti”), i quali non devono avere agito nell’interesse esclusivo proprio o di terzi.
Nei casi peri quali questo Ufficio procede e stata contestata l’ipotesi di responsabilità amministrativa dipendente da reati tributari, in ossequio ad una modifica normativa intervenuta nel 2019.
Infine, per quanto attiene alle misure cautelari reali, il sequestro operato nella forma diretta e per equivalente riguarda, nella misura di oltre 108 milioni di euro, due società a responsabilità limitata, che avrebbero utilizzato le fatture soggettivamente false.
L’attività odiera costituisce testimonianza dell’impegno profuso dalle Autorità preposte, Procura della Repubblica e Guardia di Finanza, a tutela degli interessi erariali, nel settore della commercializzazione e distribuzione dei carburanti particolarmente esposto al rischio di frodi.
Deve altresì evidenziarsi che i risultati sono stati conseguiti anche grazie al coordinamento gestito dalla Procura di Nocera Inferiore fra il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno e le Compagnie Guardia di Finanza di Scafati e Nocera Inferiore, reparti che, nel corso degli anni 2020 e 2021, a causa dell’ emergenza pandemica COVID 19, sono stati in larga parte esonerati dagli adempimenti amministrativi concernenti le verifiche fiscali ed hanno potuto destinare le proprie risorse alle ben più utili e proficue indagini di polizia giudiziaria, come dimostrano i risultati ottenuti.
Si precisa, infine, che i richiamati provvedimenti cautelari sono stati emessi sulla base degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione d’innocenza.

Incendio distrugge auto nel Napoletano, indagini dei Carabinieri

Carabinieri, generica
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Casoria (Na) – Questa notte, poco prima delle 5, i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria sono intervenuti in via Vittorio Veneto per l’incendio di un’auto. Le fiamme, domate dai Vigili del fuoco, hanno distrutto totalmente un’auto lì parcheggiata. Indagini in corso da parte dei Carabinieri.

Guardia giurata aggredita e rapinata della pistola

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Cardito (Na) – Una guardia giurata in servizio fuori a una farmacia di Cardito, in provincia di Napoli, è stata aggredita e costretta a consegnare la pistola a due rapinatori a volto coperto che poi sono scappati. Sul posto, in via Kennedy, sono intervenuti i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Caivano. Indagini in corso da parte dei militari che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza.

 

Maltempo: sale livello Volturno, scuole chiuse nel Casertano

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Capua (Ce) – Sono ore di preoccupazione a Capua (Caserta) per le condizioni del fiume Volturno, il cui livello è pericolosamente salito per le abbondanti e persistenti piogge di questi giorni, tanto da costringere il sindaco Adolfo Villani a disporre per oggi con ordinanza la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Nell’alto-Casertano il fiume è già straripato in alcuni punti e anche a Capua, allagando alcune strade. Già ieri sera la nota del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, indirizzata non solo a Capua ma anche ai sindaci di Grazzanise, Cancello ed Arnone e Castel Volturno, metteva in guardia le amministrazioni annunciando che il Volturno è interessato da un evento di “piena eccezionale. La piena interesserà il basso corso del fiume per tutta la giornata del 19 gennaio”.
Poco dopo le 6, invece, sulla A1 Milano-Napoli, come informa l’ufficio stampa di Autostrade, è stato riaperto il tratto compreso tra Capua e Santa Maria Capua Vetere in entrambe le direzioni, chiuso durante la notte in via preventiva a causa del raggiungimento dei livelli critici del fiume Volturno.
Al momento il traffico transita su una sola corsia in entrambe le direzioni in corrispondenza del ponte sul fiume Volturno, all’altezza del km 726, e si registra 1 km di coda in direzione Roma.

 

Mercato del lavoro in agricoltura, Costantino: “La cabina di regia è burocrazia”

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Salerno – Costituita anche in provincia di Salerno la “Cabina di regia” per la “Rete del lavoro agricolo di qualità”. All’incontro, svoltosi in Prefettura alla presenza del prefetto Francesco Russo, dei dirigenti degli Enti di controllo (Inps, Inail e Direzione territoriale de lavoro) e delle parti sociali, ha partecipato anche Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno.

Abbiamo avuto sempre una posizione critica, sia sui requisiti previsti dalla legge che sulle finalità che tale organismo dovrebbe assolvere, tuttavia – spiega Costantinonon ci è apparso opportuno sottrarsi al confronto con le amministrazioni competenti, né alla sottoscrizione del protocollo di costituzione”.

In una lettera inviata al Prefetto e ai direttori provinciali di Inps, Inail e Dtl, Costantino però ha dettagliato  le considerazioni critiche di Confagricoltura alle legge istitutiva: “Non è con questi strumenti, che peraltro finiscono per generare ulteriore burocrazia,  che si può pensare di governare il mercato del lavoro agricolo e di combattere il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro. Non sorprende affatto che alla Rete del lavoro agricolo di qualità, dal 2016 ad oggi, risultano iscritte solo circa 5.000 a fronte di una platea di oltre 180.000 potenziali interessati”.

Nella lettera Costantino elenca i motivi di questa scarsa attrazione:

  • requisiti eccessivamente rigidi, che precludono la possibilità di iscrizione anche ad aziende destinatarie di provvedimenti sanzionatori per violazioni non attinenti alla materia del lavoro, quali ad esempio quelle in materia fiscale;
  • timore da parte delle imprese – in ragione della rigidità dei requisiti – di vedere “certificata” la mancanza di qualità in caso di rigetto della domanda o di cancellazione successiva per sopravvenuta carenza di requisiti non direttamente riconducibili all’aspetto agricolo dell’impresa;
  • preoccupazione che l’iscrizione alla Rete possa rappresentare un ulteriore inasprimento dell’azione di vigilanza nei loro confronti o comunque l’ennesima forma di controllo quando l’obiettivo della legge, invece, è proprio l’opposto: concentrare i controlli sulle aziende agricole non iscritte.

Ma c’è di più. Il presidente di Confagricoltura Salerno, segnala, inoltre che “i numerosi e diversificati compiti che la legge assegna alla Cabina di Regia della Rete la rendono, dal punto di vista giuridico, un organismo difficilmente classificabile, eterogeneo e generico”.

Nella lettera Confagricoltura sollecita interventi migliorativi, proponendo di limitare l’esclusione dalla Rete solo a quelle violazioni più gravi in materia di lavoro nero e sfruttamento di dei lavoratori “al fine di evitare che imprese destinatarie di sanzioni amministrative per violazioni lievi, di carattere meramente formale, rispetto alle quali si sia già provveduto alla regolarizzazione della violazione contestata ed al pagamento delle somme dovute, siano escluse dalla Rete stessa”.

Si chiede, inoltre, di fissare un tempo congruo per l’esito delle procedure di iscrizione, per superare le attuali lungaggini che lasciano le aziende  in una situazione di incertezza indefinita; di concentrare i controlli sulle aziende non iscritte.

Alla fine di tutto – conclude Costantino –  l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità dovrebbe rappresentare quel “sigillo di garanzia” che attesta che l’azienda possiede tutti i requisiti per essere considerata un’impresa virtuosa ed eticamente sana. Ciò dovrebbe sottrarla dal pedante ripetersi di controlli ispettivi, spesso ripetuti, sovrapposti e moltiplicati per ogni ente, per far sì che essi si concentrino sul vero problema costituito dalle sacche di illegalità ancora – purtroppo – così diffuse nella nostra provincia, difficili da debellare e soprattutto lesive degli interessi di coloro che fanno vera impresa agricola in provincia di Salerno”.

 

‘Legends-Ci vediamo a Napoli’, leggende azzurre raccontano

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Napoli – “Legends – Ci vediamo a Napoli” è il titolo di una nuova produzione tv con protagonisti i “Legends” ovvero i calciatori che hanno fatto la storia del calcio a Napoli, dall’epoca del primo scudetto con Diego Armando Maradona. “E’ la prima volta che i big del calcio che hanno indossato nel tempo la maglia azzurra ritornano a Napoli per un programma televisivo per riabbracciare il pubblico partenopeo, quel tifo che qualsiasi calciatore non dimentica e che a sua volta non ha dimenticato le gesta di giocatori di talento, oggi più che mai esperti e qualificati per poter dire la loro” afferma una nota della produzione.
“Legends – Ci vediamo a Napoli” andrà in onda tutti i giovedì, a partire da oggi, 19 gennaio, alle 21.00 su Napflix (neo emittente tv al canale 116) e su Canale 8 (canale 14 del telecomando) con un focus da parte delle leggende del calcio e, nello stesso tempo, il programma avrà un respiro nazionale ed internazionale. Il format sarà trasmesso non solo sulla tv tradizionale ma anche su piattaforma OTT di Nexting wordwide a cui i tifosi potranno collegarsi tramite mobile, smart tv e desktop. Il programma, ideato da Antonio Palmieri e Rossana Russo, è prodotto da Nexting, “startup innovativa – si sottolinea ancora – specializzata nel ramo produzione dei grandi eventi sportivi, che ha messo in campo attrezzature e professionalità per dar vita ad un racconto sul calcio attraverso i suoi protagonisti”. La produzione esecutiva del programma è affidata a Sud Comunicazioni. Conducono la parte di commento di cronaca sportiva Iolanda De Rienzo con Alessandro Renica che dialogheranno con i protagonisti che hanno fatto la storia del calcio a Napoli. Seduti tutti attorno ad un tavolo, l’atmosfera è quella di una “rimpatriata” tra compagni per raccontarsi e raccontare il loro vissuto tra presente, passato e futuro. Una rubrica “Amarcord” sarà a cura della giornalista Rossana Russo che, con l’assist di Alessandro Renica, farà interviste mirate ai singoli personaggi svelando l”’uomo’ diventato ‘leggenda’. In ogni puntata ci sarà a sorpresa l’ospite d’onore. La striscia di approfondimento avrà una durata di 12 minuti.

 

Allagamenti e smottamenti nel Sannio, notte di lavoro per i caschi rossi

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Benevento – Sono stati 12 gli interventi questa notte dei Vigili del fuoco del Comando provinciale e dei distaccamenti sul territorio per la nuova notte di maltempo che ha investito il Sannio. I caschi rossi sono intervenuti per mettere in sicurezza le aree investite da frane e smottamenti più o meno estese in un territorio già fragile di suo e che le enormi quantità d’acqua piovana abbattutesi per 36 ore hanno ovviamente reso ancora più instabile. Si sono registrati allagamenti soprattutto in Valle Caudina in particolare a Bonea, smottamenti e frane hanno investito la valle vitulanese. Molti sono ancora gli interventi da effettuare da parte dei Vigili del Fuoco. 

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