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Confcommercio Campania, Pasquale Russo nuovo presidente regionale

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Eletto il nuovo presidente di Confcommercio Campania. È Pasquale Russo, già direttore generale dell’associazione, segretario generale di Conftrasporto nazionale, vicepresidente di Fai service, la più grande cooperativa in Italia di servizi per l’autotrasporto con oltre 600 milioni di fatturato e imprenditore nel settore dei servizi professionali alle imprese. Dopo sei anni di conclude il commissariamento di Confcommercio Campania e si riprende il cammino della più grande associazione che raccoglie migliaia di imprese nei settori del commercio, della logistica, della sanità, del turismo, del terziario avanzato. “Una sfida importante quella che abbiamo davanti a noi dopo quella già vinta in questi anni di rimettere in sesto i conti e soprattutto di ampliare la base del nostro sistema che oggi in tutta la regione raccoglie le migliori energie dell’imprenditoria campana. Oggi tocca a noi unire le grandi tradizioni di Confcommercio – Imprese per l’Italia con le sfide dell’innovazione. I distretti del commercio, le piattaforme online, le nuove frontiere della logistica, il futuro degli interporti e del settore navale, la sanità privata; poi il turismo, i balneari e i pubblici esercizi con le opportunità che possono derivare anche da una buona movida in una città che oltretutto vede aumentare la presenza di turisti e che necessità di una offerta ampia, differenziata e di alta qualità. Queste e altre le questioni oggi sul tavolo che intendiamo proseguire a rappresentare tra le imprese e con le istituzioni con le quali abbiamo un rapporto franco e leale ma alle quali dobbiamo chiedere di più per consentirci di modernizzare il sistema delle imprese campane”. Completano il consiglio regionale Vincenzo Mosella (settore commercio), Costanzo Iaccarino (presidente di Federalberghi Campania), Pasquale Legora De Feo (presidente di Conftrasporto Campania), Luigi Muto (presidente di Federsalute Campania), Georgia Forte, Marco Spina.

Capitale italiana della cultura, Procida passa il testimone e si gode numeri importanti

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Al Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli si è tenuta la cerimonia del passaggio di testimone per la nuova Capitale Italiana della Cultura. Dall’isola di Procida, eletta capitale per l’anno 2022, al duo Bergamo-Brescia per l’anno 2023. La valorizzazione di tutte le iniziative promosse nell’anno 2022 dalla più piccola delle isole del Golfo di Napoli sono state utili per dare risalto a tutta l’area dei Campi Flegrei.

Tutti gli eventi realizzati hanno contribuito a far accrescere la conoscenza delle bellezze storiche, culturali, naturali ed artistiche di uno dei luoghi più incantevoli del Mar Mediterraneo. Lo hanno evidenziato il Sindaco di Procida, Dino Ambrosino, ed il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi.

Presenti anche diversi sindaci proprio dei comuni dei Campi Flegrei. Sono intervenuti anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha sottolineato il lascito di Procida Capitale, con 600mila visitatori dell’anno scorso con l’incremento della ricettività. Sono stati esposti in video tutti gli asset e gli eventi realizzati sotto la supervisione del Direttore di Procida Capitale Italiana della Cultura, Agostino Riitano, tutti sotto l’egida del claim “La cultura non isola”.

Anche per tracciare un bilancio sugli effetti generati da Procida Capitale. Quasi 50 progetti, investimenti sul territorio per 18 milioni di euro, di cui 4,6 sulla cultura. Aumento medio di fatturato per le imprese artistiche del 45%, del 30% per i trasporti. A fronte di 2272 uscite pubbliche è stato calcolato un effetto moltiplicatore pari a svariati milioni di visualizzazioni in termini di pubblico raggiunto, sia fisico che sul web. Ad applaudire al passaggio di testimone il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il testimone passa quindi a Bergamo e Brescia, rappresentate dai Sindaci Giorgio Gori ed Emilio Del Bono.

Riqualificazione Incurabili, incontro in commissione Urbanistica (VIDEO)

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Presentato dal Direttore dell’ASLNa1 Ciro Verdoliva in Commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione, restauro e rifunzionalizzazione del complesso monumentale Incurabili, la cui progettazione, iniziata nel 2019, è in fase avanzata.   

Per la vicesindaco e assessora all’urbanistica Laura Lieto si tratta di uno degli interventi di rigenerazione più importanti e innovativi che si stanno realizzando nella città e che riguarda una delle più importanti architetture rinascimentali di Napoli. L’innovazione consiste nel tenere insieme tre temi, ha spiegato Lieto: la cura, con il rilancio delle attività socio-sanitaria e assistenziali, la valorizzazione del complesso monumentale, e il mantenimento delle residenze, con il recupero di una quota degli appartamenti storici. Ha infine espresso apprezzamento per il grande sforzo dell’ASLNa1 e la Regione Campania. La presentazione di oggi consente al consiglio di avere informazioni dettagliate su operazione molto significativa per la rigenerazione di Capo Napoli, una parte importantissima del centro storico.
 
L’intervento di riqualificazione, restauro e rifunzionalizzazione del complesso di Santa Maria del Popolo degli Incurabili si pone un duplice obiettivo: una nuova struttura socio-sanitaria a valenza territoriale e un’ampia struttura museale e culturale oltre che il recupero delle unità abitative storiche, ha spiegato Verdoliva. Se il primo obiettivo asseconda l’originaria e secolare destinazione a nosocomio pubblico attraverso la realizzazione di una struttura socio – sanitaria con la vocazione di integrare l’ospedale con il territorio, ha continuato Verdoliva,  il secondo obiettivo riprende una naturale vocazione dell’Ospedale degli Incurabili che di fatto è già un museo di per se stesso con il lancio dell’area museale degli Incurabili.
 
La volontà è stata quella di preservare la naturale vocazione dell’edificio conservandone la destinazione sanitaria e rispettandone la storia, ha detto il direttore dell’AslNa1. Nel XVI secolo l’Ospedale Incurabili accoglieva tutte quelle persone che non avevano la possibilità di ricevere cure adeguate per mancanza di mezzi e possibilità. A distanza di cinque secoli il Presidio Incurabili recupera la sua vocazione, ma con una chiave di lettura attuale accoglierà quei pazienti che, per mancanza di strutture alternative, sono oggi assistiti in strutture poco adeguate. L’importo complessivo dell’intervento sarà di € 104.051.222,00 con fondi regionali, Por FESR e per una piccola parte anche con fondi Pnrr. Il termine dei lavori, secondo le previsioni dovrebbe essere fra 5 anni. 
Acquisito il parere della Soprintendenza, il consiglio comunale avrà il compito di pronunciarsi per autorizzare i 15 interventi in variante al Piano Regolatore Generale.  
 
Per il presidente Massimo Pepe si tratta di un progetto di grande importanza anche per la posizione del complesso all’interno della più complessiva riqualificazione del centro storico. Tre aspetti in particolare appaiano di particolare rilevanza: riqualificazione urbana, rafforzamento dei presidi socio-sanitari sul territorio, rigenerazione residenziale con il ripristino degli alloggi per le famiglie residenti all’interno degli incurabili che erano state sloggiate, ha detto Pepe. Ha inoltre espresso soddisfazione per l’andamento della seduta di commissione che ha condiviso unanimemente la bontà del progetto presentato da Verdoliva.

Il Benevento porta nel Sannio un attaccante dal Lecce e un altro resta nel mirino

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E’ in dirittura d’arrivo il primo colpo della sessione del mercato invernale 2023 in casa giallorossa da un mittente che veste gli stessi colori dei sanniti ma di stampo salentino. Il Benevento è sostanzialmente in procinto di ufficializzare l’acquisto  di un attaccante del Lecce: Pablo Rodríguez.

Si tratta di un attaccante d’area, anche esterno offensivo, spagnolo classe 2001 (21 anni compiuti lo scorso agosto) di scuola calcistica madrilena, in Italia ormai da due anni che con la maglia del Lecce ha avuto alti e bassi legati anche ad una serie di problemi fisici. Rodriguez ha accumulato 45 presenze in due tornei di serie B, di cui però solo 11 partendo dal primo minuto, ma con 8 reti complessivamente siglate, di cui 6 nella sua prima annata nel Salento agli ordini di mister Corini con il quale ha trovato più spazio, rispetto alla stagione scorsa vissuta con Baroni. Anche in quest’annata per lo spagnolo di Las Palmas solo qualche scampolo di gara in campo, per complessivi 50 minuti in 4 gettoni di presenza in serie A e nessun gol. 

Ma nel mirino del club sannita resta anche il classe ’98 polacco Marcin Listkowski. Un altro calciatore offensivo, ma prevalentemente di fascia o sistemato tra trequartista dietro le punte che è in Italia ugualmente da due stagioni. Listkowski con il Lecce in due stagioni di B ha accumulato 39 partite di cui 15 partendo dal primo minuto e realizzando due reti. Quest’anno in A anche per lui poco spazio con soli 5 gettoni di presenza e 73′ minuti in campo. Per questa seconda operazione, probabilmente, ci sarà da attendere qualche giorno in più a seconda di quelli che dovranno anche essere i movimenti in entrata per la squadra leccese. 

Qatargate, Pedicini: “Fuori i colpevoli, si restituisca credibilità al Parlamento Europeo”

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Le rivelazioni annunciate dal principale indagato nell’inchiesta Qatargate potrebbero finalmente allontanare, una volta per tutte, le nubi inquietanti che, ingiustamente, si sono addensate su tutto il Parlamento Europeo, minandone la credibilità. L’auspicio è che si faccia definitivamente luce, una volta per tutte, sull’intero sistema criminale e che vengano stanati tutti i suoi protagonisti. È il momento che la verità venga a galla, che non si faccia più di tutta l’erba un fascio e che la gente la smetta di pensare che i parlamentari europei siano tutti uguali e tutti corrotti. Chi ha commesso reati deve pagare, ma si restituisca dignità a chi non si è mai piegato e ha sempre lavorato tenendo la schiena dritta”. Così il parlamentare europeo del gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, commentando le notizie diffuse dagli inquirenti sulla decisione di Antonio Panzeri di collaborare con la Procura federale belga. 

APPost’!, arriva l’adesione al progetto da parte del primo comune sannita

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Dopo parrocchie, Uffici di Curia, Pro Loco, Forum dei Giovani, associazioni e movimenti, è arrivata la prima adesione ufficiale di un Comune al progetto “APPost‘!” dell’Azione Cattolica diocesana: si tratta del Comune di Cerreto Sannita che, dopo aver approvato lo schema del protocollo d’intesa in Giunta, nella persona del sindaco Giovanni Parente ha firmato lo stesso, della durata di 5 anni.

Il Comune di Cerreto e tutti i Comuni del territorio che aderiranno al progetto “APPost’!“, la progettualità vincitrice del contest nazionale “Parrocchie Ecologiche” del Mlac che proverà a coniugare ambiente e lavoro, s’impegneranno, appena l’applicazione web portable per android sarà operativa, a favorire l’iscrizione dei cittadini e di tutti quegli organismi che realizzeranno iniziative di sensibilizzazione ambientale, a segnalare e promuovere con ogni mezzo comunicativo a sua disposizione tutte le iniziative di tutela e salvaguardia ambientale presenti sull’app, a dare un piccolo contributo economico per le spese relative alla gestione e manutenzione dell’app.

“Un segno di grande sensibilità e attenzione – sostiene il presidente dell’AC diocesana Giovanni Pio Marenna – da parte di tutti coloro che aderiranno (comunità parrocchiali, organismi associativi, movimenti, sindaci e amministrazioni comunali, privati cittaidni) e che, per questo, ringraziamo di vero cuore), per la costruzione di comunità sempre più sostenibili, giuste, solidali, corresponsabili ed inclusive sui temi di ambiente e lavoro. Prendersi cura insieme, come popolo, del territorio che abitiamo è fondamentale e vitale per rivitalizzare e rendere umano il nostro tessuto sociale: significa prendersi cura di noi stessi. Papa Francesco, nella Laudato Sì, ci ricorda che avere a cuore e preoccuparsi di qualcuno e del creato ‘vuol dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette. In tal modo ci si prende cura del mondo e della qualità della vita dei più poveri, con un senso di solidarietà che è, allo stesso tempo, consapevolezza di abitare una casa comune che Dio ci ha affidato’”.  Si tratta di azioni comunitarie che vogliono provare ad esprimere, in punta di piedi e sottovoce, l’amore che si vuole donare per la propria terra. Ed è proprio vero che, attraverso la sensibilizzazione alla tutela ambientale, è possibile stringere nuove alleanze tra gli attori sociali presenti sul territorio. “facendo squadra con obiettivi concreti, a sostegno di una conversione ecologica integrale” (dal “Manifesto dell’Alleanza” della Settimana Sociale 2021 di Taranto).

Cisl Giovani Salerno: “Mobilità professionale opportunità per generazioni future”

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Negli ultimi anni, il fenomeno dell’emigrazione giovanile dal sud Italia è stato un problema a lungo termine, con molti giovani che hanno dovuto lasciare il loro paese per cercare opportunità di lavoro altrove. Tuttavia, la mobilità professionale non deve necessariamente significare emigrare. Ci sono molte opportunità di lavoro anche all’interno del paese e molti programmi di scambio internazionali che possono offrire ai giovani l’opportunità di fare esperienze all’estero senza dover lasciare il loro paese.
Una questione su cui Luigi Bisogno, presidente della Cisl Salerno Giovani, ha le idee chiare: “Per promuovere la mobilità professionale e aiutare a ridurre il fenomeno dell’emigrazione giovanile nel sud Italia, potrebbe essere utile incrementare l’accesso a programmi di scambio internazionale come l’Erasmus o altri programmi di scambio universitari o professionali, per promuovere l’esperienza all’estero e la mobilità professionale dei giovani del sud Italia; aumentare la collaborazione con le imprese del nord Italia e dell’estero: potrebbe essere utile aumentare la collaborazione con le imprese del nord Italia e dell’estero attraverso la creazione di opportunità di stage, tirocini e lavoro per i giovani del sud Italia: potrebbe essere utile sviluppare programmi di mentorship che mettano in contatto i giovani del sud Italia con professionisti esperti del nord Italia e dell’estero, per promuovere l’apprendimento e l’inserimento professionale”, ha detto Bisogno.
La mobilità professionale, per la Cisl Salerno Giovani, rappresenta quindi un’opportunità per i giovani di acquisire nuove esperienze e competenze, di ampliare i loro orizzonti e di sviluppare le loro carriere professionali. “Tuttavia, spesso la mobilità professionale viene vista come una scelta difficile e rischiosa, soprattutto per coloro che vivono in aree dove le opportunità di lavoro sono scarse o limitate. Inoltre, la mobilità professionale può anche essere vista come un modo per sviluppare le competenze e le conoscenze dei giovani, rendendoli più competitivi sul mercato del lavoro. Ad esempio, attraverso programmi di stage o tirocini, i giovani possono acquisire esperienze pratiche e mettere in pratica ciò che hanno imparato durante i loro studi”, ha concluso Bisogno.

Sanità, Rubano (FI): “Da Mastella polemiche inutili e azioni tardive su Sannio”

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“Le polemiche di Mastella sono francamente inutili! Non c’è stato alcuno sgarbo istituzionale da parte della manager Maria Morgante circa la sua annunciata assenza all’assemblea dei sindaci convocata dal primo cittadino di Benevento. Sono sterili, ora, le polemiche che avanza nei confronti del Presidente della Regione per la crisi sanitaria sannita. Prima, quando andava a braccetto con De Luca, era forse distratto, o impegnato con altre richieste come al solito di carattere personale. Agisce in base alle sue necessità e non a quelle del territorio. Purtroppo, le azioni manifestate solo ora risultano vane, arrivano dopo mesi di proteste e richieste di aiuto dei cittadini, del personale sanitario, degli amministratori locali”. Lo scrive in una nota Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia. 
 
“L’assenza della dott.ssa Morgante non è assolutamente rilevante: non è partecipando ad un confronto tardivo che si risolvono i problemi. Anzi, facciamola lavorare e vediamo quali risultati ci consegnerà! Per decongestionare l’ospedale San Pio, garantendo ai cittadini della provincia una sanità di qualità degna di un Paese civile, è necessario ‘fare’: riorganizzare la rete di assistenza sul territorio, far decollare l’ex ospedale di Cerreto Sannita circa il progetto già stabilito dall’Asl, rendere funzionale la struttura di Sant’Agata de’Goti. Su questo deve essere la battaglia, su questo la Regione deve rispondere e intervenire. È finito il tempo dei confronti, delle assemblee, delle chiacchiere.  Purtroppo, solo De Luca ha la facoltà di decidere su questo tema. La sua condotta è assurda anche in riferimento all’ultimo, tardivo incontro, tenutosi alla Regione dopo una miriade di sollecitazioni pervenutegli finanche dal Governo centrale su mia iniziativa. Ringrazio il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per l’interessamento ed i tanti sindaci che, mettendo da parte i colori di partito, hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo serio nella gestione dell’emergenza sanitaria. Al contempo, invito la dott. ssa Morgante a tenere in considerazione una collaborazione tra l’azienda sanitaria San Pio e l’istituto Maugeri: sarebbe un servizio ulteriore per il nostro territorio”, conclude.

Ischia, il giorno del decreto: stanziamenti, assunzioni e tutte le novità

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E’ il giorno del decreto Ischia: l’Aula della Camera oggi pomeriggio si esprimerà sul provvedimento destinato a sostenere le popolazioni dell’isola, colpita dalle frane dello scorso novembre. Lo stanziamento finale sarà di circa 85 milioni di euro, quindi 20 in più di quanto deciso inizialmente. Si prevede poi di destinare 17 milioni di euro per rimuovere i detriti e il fango e 7,5 milioni per l’Autorità di bacino, che vedrà un rafforzamento del personale.
 
A questo proposito, è stato approvato un emendamento che consentirà di assumere fino a 90 unità a tempo indeterminato, attraverso concorsi pubblici o procedure di immissione nei ruoli del personale in servizio presso l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, per potenziare le attività volte a mitigare il rischio idrogeologico. Per queste assunzioni, è stata autorizzata una spesa massima di 2 milioni e mezzo di euro per il 2023 e di 5 milioni per il 2024.  spesa, nel limite di euro 2.500.000 per il 2023 e di euro 5.000.000 annui a decorrere dal 2024.
 
Un ordine del giorno a prima firma di Annarita Patriarca (FI), Gianpiero Zinzi (Lega) e Michele Schiano di Visconti (Fdi) e sottoscritto da Noi Moderati approvato questa mattina dalla Camera impegna inoltre il governo a valutare la possibilità di individuare una iniziale copertura finanziaria per le delocalizzazioni e l’acquisto di immobili sostituitivi dei fabbricati inagibili, dannaggiati dagli eventi eccezionali verificatisi lo scorso novembre.  “Sul tema della delocalizzazioni degli immobili che è un tema centrale”,  ha spiegato Zinzi, intervenendo in aula, “c’è l’ impegno del governo a garantire una copertura, dalla contabilità speciale post- sisma, su espressa richiesta del commissario straordinario”.
 
Polemico il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “I fondi per Ischia”, commenta De Luca, “non bastano assolutamente.  Ad oggi vi sono 2 milioni dello Stato italiano e 4 milioni della Regione Campania, reali. Sulla carta credo che siano stanziati altri 80 milioni che sono del tutto insufficienti per affrontare non solo il problema dell’assetto territoriale di Ischia, ma anche del risarcimento dei danni per i cittadini. Dovremo continuare questa battaglia per sensibilizzare il governo e per spiegare che, se vogliamo affrontare seriamente i problemi dell’isola, c’è bisogno di avere misure adeguate e oggi non le troviamo”.

Cammarano: “1,5 miliardi per la Eboli-Agropoli, costo enorme per la collettività”

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La Strada Statale 18 da Battipaglia ad Agropoli, durante il periodo estivo, non è in grado di reggere il peso dell’eccessivo traffico veicolare ma la soluzione alternativa prospettata dai tecnici Anas è totalmente avulsa dal contesto territoriale della Piana del Sele, con costi abnormi rispetto ai vantaggi che potrebbe apportare alla viabilità provinciale. Stiamo parlando di una vera autostrada di 30 km con 2 corsie per ordine di marcia, completamente soprelevata, con quattro svincoli, viadotti e gallerie che sorvolerà le serre della piana, l’alveo del fiume Sele, il comprensorio di Persano, terreni alluvionali, per poi ‘atterrare’ in prossimità del parco archeologico di Paestum. Tutto questo per costruire un tracciato per il 70% duplicato rispetto a quello attuale e che costerà ai cittadini ben 1,5 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro. Ogni chilometro costerà all’incirca quanto spende la Provincia di Salerno ogni anno per la viabilità di tutte le strade provinciali”. A denunciarlo è il Presidente della III commissione speciale Aree Interne, Michele Cammarano.

È doveroso riflettere su soluzioni alternative rispetto a nuove colate di cemento. Soluzioni che siano orientate ad una radicale rifunzionalizzazione della viabilità esistente e che rendano più sicuro e scorrevole il traffico veicolare senza stravolgere un intero comprensorio e penalizzare oltremodo le attività economiche a ridosso della SS18 attuale. Migliorare la viabilità e l’accessibilità turistica è un obiettivo senza dubbio meritevole, ma gli oltre 7000 km di strade della nostra provincia possono adempiere perfettamente al compito se adeguate periodicamente agli standard di sicurezza, ampliate dove possibile e manutenute tempestivamente. E con 1,5 miliardi di euro – conclude Cammarano tutto ciò sarebbe possibile per moltissimi anni”.

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