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Movida violenta, il Procuratore Airoma: i giovani delinquono per il gusto di farlo, è colpa anche nostra

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“Registriamo una violenza sempre più immotivata, senza causale apparente. Perciò la cosa più grave è che molto spesso è pure gratuita e quindimolto più grave, generata da futili motivi”.

Così il Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, nel commentare la rissa avvenuta la notte di Pasqua in città.

Airoma è stato sollecitato dai cronosti durante la Festa della Polizia in corso al Conservatorio Cimarosa di Avellino.

Si delinque per il gusto di delinquere- continua il Procuratore- Questo è grave. il mio non vuole essere nemmeno un atto di accusa contro i giovani, ma nei confronti della comunità, di noi tutti. Dobbiamo aprire gli occhi rispetto a quello che succede. Se c’è disprezzo per la vita è chiaro che questo si ripercuote anche sulla percezione che loro hanno del rapporto con gli altri.
Purtroppo l’episodio dei giorni scorsi non sarà nemmeno l’ultimo”.

Questo come si può arginare aumentando le agenzie educative?, l’interrogativo rivolto al Procuratore: “Io non ho ricette- ribatte- Certamente la repressione non basta, bisogna farlo seriamente. Bisogna attivare momenti di prevenzione seriamente. Però non bisogna soltanto esporla a parole, bisogna fare seriamente prevenzione”.

Infine il plauso di Airoma ai giovani che sono intevrenuti per sedare la rissa: Ragazzi che si sono fermati non hanno girato lo sguardo altrove e sono intervenuti chiamando le Forze dell’Ordine. Sono convinto che l’unico aiuto verrà dai giovani, mentre sono piuttosto scettico del contributo degli adulti se non vogliono realmente aprire gli occhi. L’aiuto che ci viene giovani è importante, sono loro la nostra risorsa. Seriamente”.

 

Notte di violenza nel centro cittadino: a Viale Italia 30enne aggredito da coetanei

Dal Sai di Caserta a San Bartolomeo in Galdo, Omar: “Spediti in comuni isolati, come faremo con gli studi?”

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E’ tutto pronto per il trasferimento dei migranti del Sai di Caserta, il Sistema di Accoglienza e Inclusione sospeso a metà febbraio per sei mesi dal ministero dell’Interno su richiesta del Comune. Dei 105 che erano nelle scorse settimane, ne sono rimasti una settantina, che andranno, come stabilito dal Viminale, nei Sai di altre province e regioni in cui c’era spazio; ma un gruppo di migranti, tutti di origine africana, contesta il trasferimento, trattandosi di ragazzi che in questi anni di Sai avevano iniziato un percorso di reale inclusione e integrazione, frequentando istituti scolastici, scuole calcio, corsi di formazione; il grosso dei migranti, una ventina, tutti pachistani e bengalesi, andrà tra Bologna e la sua area metropolitana (Nuovo Circondario Imolese), ed in ogni caso sono stati trasferiti per gruppi (altri 5 andranno a Mesagne nel Brindisino), mentre la maggior parte dei ragazzi provenienti dai paesi sub sahariani saranno trasferiti anche da soli in paesini campani, calabresi e pugliesi, “dove – è la paura di Omar Mohamed, sudanese 18enne che sta svolgendo a Caserta un corso di informatica, frequenta la scuola guida e quest’anno vuole prendersi il diploma di terza media – sarà impossibile continuare il percorso iniziato. Perché non ci trasferiscono anche a noi in città come Bologna, dove avremmo tutte le opportunità di continuare ad integrarci”? Omar è destinato ad un Sai di San Bartolomeo in Galdo, piccolo comune del Sannio al confine con il Molise.

Omar, con altri ragazzi africani ospiti del Sai di Caserta, nei mesi scorsi, con l’assistenza dell’avvocato Elvira Rispoli, ha denunciato all’autorità giudiziaria le condizioni in cui sono stati tenuti (per mesi non hanno percepito il vitto e il pocket money), e attualmente sulla vicenda sono aperte alla Procura di Santa Maria Capua Vetere due indagini, che presto potrebbero riunirsi in un unico fascicolo. Dopo il coraggio di denunciare – da parte gli ospiti asiatici del Sai non ci sono state lamentele né denunce – per i ragazzi africani è arrivata la doccia fredda del trasferimento. 

Braim, 20enne del Ciad, frequenta il quarto geometra e una scuola calcio a Marcianise; solo per lui il Viminale ha scelto il paesino di Chianche, in provincia di Reggio Calabria, dove è quasi certo che non potrà continuare il suo percorso. “Perché ci hanno fatto studiare?” si chiede polemicamente Omar; altri cinque ragazzi provenienti da Sudan, Senegal, Guina e Repubblica Centroafricana andranno a Lenola (Latina), un guineano e un ghanese a Carfizi (Crotone), cinque nigeirani a Cassano delle Murge, un senegalese e un liberiano a Caulonia (Reggione Calabria), due ivoriani a Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), altri nigeriani a Pesco Sannita (Benevento), un ghanese a Gricignano d’Aversa (Caserta). 

Agostinelli, il Gudja United accusa: “Chieste dimissioni per motivi personali”

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Quella che sarebbe potuta essere una separazione consensuale, alla fine si è trasformata in una rottura. Il Gudja United, club di Malta, ha emesso una nota stampa in cui spiega quanto successo con Andrea Agostinelli, il tecnico designato a raccogliere l’eredità di Roberto Stellone sulla panchina del Benevento.

La società maltese non ha gradito il comportamento dell’allenatore di Ancona, in permesso vacanza per le festività pasquali. Agostinelli ha presentato le propri dimissioni la sera di lunedì scorso, quando in pratica ha ricevuto la chiamata del presidente Oreste Vigorito per guidare la Strega nelle ultime sei giornate di campionato e cercare di raggiungere la salvezza.

Fin qui nulla di strano, ma i vertici del Gudja United raccontano che le dimissioni erano motivate da “problemi familiari che chiedono che l’allenatore sia vicino alla propria famiglia”. Stando a quanto riportato nel comunicato. Contestualmente, però, i dirigenti maltesi avevano iniziato ad apprendere, mezzo stampa, dell’accordo raggiunto tra lo stesso Agostinelli e il Benevento.

Il susseguirsi degli eventi è poi noto, con il tecnico arrivato ieri nel Sannio accompagnato direttamente dal presidente Oreste Vigorito. Il giro allo stadio e il primo contatto con la squadra, senza essere ancora ufficializzato in attesa del transfer da Malta. Il Gudja United ha manifestato la propria delusione per il comportamento dell’allenatore con una chiosa finale: “La decisione poteva essere presa in maniera migliore nel rispetto di società, staff tecnico, giocatori e sostenitori“.

Una panchina italiana dieci anni dopo: Agostinelli, un miracolo per riscrivere la storia

Dal campo all’etere, il tilt comunicativo delle emozioni giallorosse: dal ‘Vigorito’ è tutto, a voi la linea studio

Rapina all’Ufficio Postale di Bellona, preso il terzo complice

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Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Vitulazio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip su richiesta di questa Procura della Repubblica con la quale è stata applicata la misura coercitiva della custodia in carcere nei confronti di una persona gravemente indiziata di essere uno dei responsabili del tentativo di rapina presso l’Ufficio Postale di Bellona avvenuto il 2 aprile 2022.
Per quell’episodio furono tratte in arresto, perché sorprese in flagranza di reato, due persone. 
Lo sviluppo delle successive e complesse attività investigative ha consentito di accertare che i due autori materiali si erano avvalsi di un correo per tutta l’attività organizzativa e di supporto logistico, che aveva curato lo studio dell’obiettivo da colpire.
L’indagato ora tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza, da ritenere innocente fino alla sentenza irrevocabile di condanna, è originario di Castelvolturo, classe 1961 ed all’epoca dei fatti era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. 

Tamponamento in via Vittime di Nassirya: 54enne finisce in ospedale (FOTO)

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E’ di un ricovero in ospedale e tanto spavento il bilancio di un tamponamento avvenuto intorno alle ore 10 alla rotonda di via Vittime di Nassirya. Il conducente di una Mercedes Glc, secondo una prima sommaria ricostruzione, avrebbe tamponato una Fiat Seicento che ha avuto la peggio: a bordo dell’utilitaria, una 54enne del posto, ha avuto la peggio, dovendo ricorrere alle cure del ‘Fatebenefratelli’.

Rallentato notevolmente il flusso su una strada a scorrimento veloce, lunga coda da Ponticelli ma la situazione è tornata presto alla normalità. Sul posto, per i rilievi del caso, la Polizia Municipale

Droga e armi, in cella uomo vicino al clan Falanga: dovrà scontare 12 anni

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Deve scontare 12 anni e 15 giorni di detenzione domiciliare, per associazione di tipo mafioso finalizzata gli stupefacenti e per detenzione abusiva di armi, Domenico Falanga, 53enne ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan, arrestato dai carabinieri di Torre del Greco (Napoli). I militari dell’arma gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoli. 

Carcere di Santa Maria Capua Vetere, ispettore preso a pugni da un detenuto

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Un ispettore della polizia penitenziaria è stato preso a pugni da un detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo rende noto il Sinappe, sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziaria, in un comunicato. L’aggressione è avvenuta Ieri, nel reparto detentivo Nilo, dove un detenuto del reparto di Salute Mentale. Per il poliziotto, colpito alla testa, si sono rese necessarie le cure mediche ospedaliere: i sanitari lo hanno giudicato guaribile in sette giorni. Il segretario generale aggiunto del Sinappe, Luigi Vargas e il segretario regionale Pasquale Gallo, esprimono “vicinanza e solidarietà ai poliziotti penitenziari sammaritani, soprattutto in questo particolare momento storico, caratterizzato da una preoccupante carenza di personale”. “Ancora una volta – dicono i due sindacalisti – ci troviamo di fronte ad un evento critico che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Non è concepibile che detenuti con patologie psichiatriche siano ancora ristretti presso istituti penitenziari, non specializzati né dotati delle professionalità sanitarie necessarie per gestire tali soggetti. Il nostro accorato appello giunga ai vertici amministrativi e all’esecutivo, affinché si giunga in tempi brevi a rinfoltire organici e risorse sempre più esigue. Ormai le aggressioni sono all’ordine del giorno e spesso i detenuti responsabili non vengono neanche trasferiti in altre sedi. Anzi il detenuto responsabile dell’aggressione è ancora ristretto in quel reparto. Chiediamo provvedimenti sanzionatori esemplari nei confronti dei detenuti violenti e facinorosi e trasferimento immediato proprio perché non si alimenti quel senso di impunità che sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari. Non è più tempo di proclami. Bisogna agire in fretta con interventi concreti e risolutivi”.

Elezioni, Crafa: “Volti nuovi per un Sannio da protagonista”

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“Le prossime elezioni provinciali che vedranno per fortuna un ritorno al voto dei cittadini della provincia, impongono serie riflessioni e scelte nuove ed obbligate da parte della politica. Il depauperamento del territorio sannita, sempre più povero come numero di persone e sempre più isolato dalle altre città della Campania, non dipende certamente dal nostro giovane partito ma da scelte scellerate ed egoistiche di altri soggetti politici che nel tempo si sono arroccati su strategie che si sono rilevate perdenti e deleterie per il nostro Sannio e solo positive per la loro classe politica”. Così in una nota Carla Crafa, Segretaria Provinciale Popolo Partite Iva.

“E’ il tempo di voltare pagina, c’è bisogno – aggiunge – di nuovi soggetti politici che non hanno nulla da spartire con vecchie cariatidi ormai sempre più vetuste di idee e circondate da soliti cortigiani che nulla hanno da dare e tutto da prendere. Per tal motivo il partito che mi onoro di rappresentare anche in terra sannita nella qualità di Segretaria Provinciale presenterà la lista di Popolo Partite IVA nelle prossime Elezioni Provinciali puntando nella maggioranza dei territori, su professionisti, uomini e donne che si candidano per la prima volta”. 

Si finge il nipote e truffa un’anziana, due arresti

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All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Gip del Tribunale di Benevento, nei confronti di un 41enne residente in provincia di Napoli e di un 22enne residente nel capoluogo partenopeo, ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro nonché con soggetti allo stato rimasti ignoti, di truffa aggravata e rapina aggravata in danno di persona anziana.
È stato, altre sì, eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Benevento nei confronti dei summenzionati soggetti, fino alla concorrenza del valore complessivo di € 3.700, quale profitto del reato e come tale suscettibile di confisca.
L’indagine era nata dalla denuncia sporta in data 10.03.2022 da una signora del ’46, la quale dichiarava di essere stata ingannata con artifizi e raggiri da un giovane che si era spacciato telefonicamente per il nipote e che le aveva chiesto di ritirare urgentemente un pacco e due raccomandate presso un Ufficio Postale.
Successivamente, un altro interlocutore l’aveva contattata nuovamente, dichiarando falsamente di essere un dipendente della Poste Italiane, amico stretto del nipote, e, nella circostanza, le diceva di preparare € 5.500 per ritirare il pacco, aggiungendo che sarebbe passato lui stesso a prelevare tale somma presso la sua abitazione.
Dopo queste prime telefonate, la denunciante veniva nuovamente contattata, sia sull’utenza fissa, sia sul cellulare, ed invitata con tono perentorio a non riattaccare, così impedendole di chiamare i propri familiari per avere delucidazioni. 
In seguito a tali contatti, un giovane – identificato poi in uno degli odierni destinatari della misura cautelare – effettivamente si presentava presso l’abitazione della donna facendosi consegnare la somma di € 3.700 racimolata in casa.
A tal punto la vittima, dopo aver consegnato tale somma, avvedutasi della truffa ormai consumata, tentava di riappropriarsi del proprio denaro, ma veniva spintonata e strattonata dal truffatore che riusciva a guadagnare la fuga con il bottino illecitamente ottenuto.
A seguito della denuncia ricevuta gli investigatori della Squadra Mobile iniziavano una complessa e meticolosa attività investigativa che consentiva di ricostruire in maniera puntuale la dinamica dell’azione criminale, riuscendo ad acquisire gravi indizi in ordine alla identificazione dei due autori del grave episodio delittuoso.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono allo stato indagati e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. 

Visita ambasciatrice della Lituania, chiuso al traffico un tratto di via Annunziata

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In vista dell’evento che si terrà a Palazzo Mosti, nel pomeriggio odierno, a cui parteciperà l’ambasciatrice della Lituania Dalia Kreiviené il dirigente del Settore Traffico Antonio Iadicicco ha firmato un’ordinanza con la quale ha disposto dalle ore 14 fino alla conclusione della manifestazione:
la chiusura al traffico di via Annunziata, nel tratto compreso tra Rampa Annunziata e via Rummo;
l’istituzione del divieto di sosta, con tabellina aggiuntiva ‘rimozione coatta’, in piazzetta Santa Rita, nel tratto prospiciente Palazzo Mosti. 

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