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Con scooter in area vietata a veicoli, aggrediscono la Polizia

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Napoli – A bordo di una bici elettrica e di uno scooter hanno chiesto ad agenti di polizia di poter accedere ad un area vietata ai veicoli a motore e quando gli è stato detto che non era possibile li hanno aggrediti. E’ accaduto ieri pomeriggio, a Napoli, nel corso di controlli interforze nella zona di Marechiaro, presso le spiagge e gli scogli di Mergellina e, in particolare, all’imbocco della Ztl temporanea di via Ferdinando Russo. I controlli sono stati messi in atto dagli agenti del Commissariato Posillipo, dai militari dell’Arma dei Carabinieri e dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli. Durante l’attività i poliziotti sono stati avvicinati da un uomo e una donna, l’uno a bordo di una bici elettrica e l’altra di uno scooter. Al diniego degli agenti e nel corso delle fasi di identificazione, la coppia ha dapprima rifiutato di fornire le proprie generalità per poi dare in escandescenze aggredendo gli operatori che, non senza difficoltà, li hanno bloccati. I due, un 33enne e una 32enne, entrambi napoletani, sono stati denunciati per rifiuto di dichiarare le proprie generalità, oltraggio, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Il tuffo proibito dell’influencer napoletana non piace agli ambientalisti (VIDEO)

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NAPOLI – Un tuffo dove l’acqua è più blu per eccellenza, nella grotta Azzurra di Capri, rischia di costare caro all’influencer napoletana Rossella Catapano.
 
Una settimana fa, la designer di gioielli ha postato su Instagram il video del suo tuffo in quello che dovrebbe essere uno specchio d’acqua particolarmente tutelato e quindi vietato ai bagnanti. E se, come al solito, ha conquistato decine di like (tra i quali anche quello della conduttrice televisiva Caterina Balivo), ha attirato l’attenzione anche del consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli il quale, tutt’altro che contento, oggi ha annunciato di averlo segnalato alla Guardia Costiera.
 
Chi si mette in mostra mentre viola le leggi e le regole va colpito con durezza”, spiega il politico ambientalista.
 
“Si può nuotare nella Grotta Azzurra Capri? Assolutamente no, l’ingresso a nuoto è vietato e durante la visita non c’è modo di fare il bagno – ricorda Borrelli – Ma, nonostante questa regola, molti aspettano l’orario di chiusura dopo le 17.30, quando le barchette e la biglietteria vanno via, per entrare a nuoto”. 
 
Rendere off limits la Grotta, per Borrelli, “è una misura assolutamente necessaria per fare in modo che quest’autentica meraviglia della natura possa preservarsi in tutta la sua bellezza. Ma, incurante di tutto questo, l’influencer Rossella Catapano, disegnatrice di gioielli e rampolla di una famiglia che opera in questo settore, si è voluta fare il bagno nel sito vietato e si è anche fatta riprendere per pubblicare tutto sui social”. 
 
“Ora, questi influencer che si riprendono mentre violano ogni sorta di regola ci hanno davvero stancato. Per questo motivo – annuncia il consigliere regionale – abbiamo segnalato alla Guardia Costiera quest’ennesima bravata ad opera di chi, evidentemente, se ne frega delle regole e dell’ambiente. Tra l’altro – conclude Borrelli – tuffarsi nella grotta Azzurra è anche molto pericoloso: l’ingresso è basso e stretto e basta un’onda un pò più alta per finire con la testa contro la roccia”.
 
Fortunatamente, scorrendo i post successivi che ha pubblicato su Instagram, la Catapano non sembra aver riportato danni. Almeno finora.

Sicurezza: controlli a Scampia, sequestrati 41 veicoli

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Napoli – Gli Agenti delle Unità Operative Scampia e Affari Generali e del Reparto Veicoli Abbandonati, insieme alle pattuglie motorizzate dei Nibbio della Questura Centrale, hanno proceduto, nel Rione Don Guanella, nel Rione Monterosa e nel Rione San Gaetano, al sequestro di 41 veicoli (36 autovetture e 5 motoveicoli). Durante il presidio dell’area la Polizia Locale ha fatto eseguire anche il taglio e la rimozione di decine di paletti abusivi fatti installare da ignoti nonché all’abbattimento di alcune baracche abusive utilizzate da ignoti per stipare merce di ogni tipo. All’interno di una di queste gli Agenti hanno rinvenuto una fiat 500 risultata oggetto di un recentissimo furto, rimettendola nella disponibilità del proprietario.

Lido abusivo scoperto e smantellato nel Napoletano

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Torre del Greco (Na) – Aveva realizzato una cabina-spogliatoio in legno e nelle vicinanze erano stati stipati ombrelloni, sedie e tavolini. Tutto vista mare. E qui, nei pressi del porto del Granatello a Portici (Napoli), che un cittadino extracomunitario irregolare aveva deciso di ”impiantare” la sua attività di gestore di un improvvisato stabilimento balneare, ovviamente in mancanza di autorizzazioni, occupando senza titolo un’area demaniale. Personale dell’ufficio marittimo di Portici, sotto la direzione della Capitaneria di Porto di Torre del Greco ed il coordinamento della direzione marittima della Campania, con l’ausilio della polizia municipale e degli agenti di polizia del locale commissariato, sono intervenuti in prossimità dell’area sottostante Villa d’Elboeuf per bloccare e sanzionare un cittadino extracomunitario. L’attività è stata preceduta da una serie di accertamenti nel corso dei quali è stato accertato come l’uomo fosse un immigrato irregolare privo di qualsiasi documento di riconoscimento. Mentre l’uomo è stato portato al commissariato di polizia per i rilievi del caso, gli uomini della Guardia Costiera e della polizia municipale, con l’ausilio di una ditta specializzata, hanno provveduto alla rimozione e alla demolizione delle opere abusive, in particolare di una cabina in legno (probabilmente usata anche come spogliatoio) e di altri elementi strutturali, sequestrando gli ombrelloni, le sedie e i tavolini presenti sul posto. L’extracomunitario, dopo le formalità di rito, è stato denunciato: a suo carico è stato emesso anche un decreto di espulsione dall’Italia con ordine di allontanamento entro otto giorni.

Illecita percezione dei contributi per l’editoria: nei guai Società Cooperativa Giornalistica

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Caserta – I Finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e di Caserta hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo emesso, su richiesta della Procura regionale per la Campania, dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli, fino alla concorrenza dell’importo del danno erariale accertato, di circa 4,2 milioni di euro, nei confronti di una Società Cooperativa Giornalistica e suoi rappresentanti, per l’illecita percezione di contributi pubblici a sostegno dell’attività editoriale.

Il provvedimento consegue ad articolate indagini condotte dalle Fiamme Gialle nei confronti della predetta società cooperativa (beneficiaria di ingenti contributi di scopo), e coordinate dai pubblici ministeri della territoriale Procura Contabile, all’esito delle quali è stato accertato che la stessa avrebbe più volte cambiato sede legale e denominazione di testata giornalistica, producendo falsa documentazione attestante un assetto societario diverso da quello reale, inducendo in errore la Presidenza del Consiglio – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria di Roma, ad erogare indebitamente, per gli anni dal 2008 al 2012, contributi pubblici per circa 4,2 milioni di euro. Sarebbe emerso che i giornalisti, avvicendatisi nella compagine associativa nel suddetto periodo, avrebbero disconosciuto una propria volontaria e sostanziale adesione alla cooperativa in qualità di soci, specificando che in realtà avrebbero svolto esclusivamente attività di lavoratori dipendenti come redattori e che il formale rapporto associativo quali cooperatori sarebbe stato imposto loro dietro minaccia di licenziamento.

All’esito delle suddette attività, tre persone, amministratori (altresì di fatto) della suindicata società, furono denunziate all’Autorità Giudiziaria Ordinaria per il reato di truffa aggravata funzionale al conseguimento di erogazioni pubbliche. Le operazioni di sequestro hanno riguardato beni immobili, conti correnti e crediti agli stessi riconducibili, sino a concorrenza del danno erariale contestato. L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza di Taranto e Caserta sotto l’egida della Procura Corte dei Conti di Napoli si inquadra nella costante azione di servizio finalizzata a contrastare la criminalità economica, per il soddisfacimento delle legittime pretese creditorie dell’Erario ed il ripristino della legalità. 

 

Camorra: presunto summit a Pianura, 4 condanne a Napoli

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Napoli – Non ha ritenuto sussistente l’associazione mafiosa il gup di Napoli Fabio Lombardi, che oggi ha condannato, per il solo possesso d’armi, quattro persone, secondo la DDA appartenenti a due distinti gruppo malavitosi, sorprese, lo scorso gennaio, durante una riunione in un’officina del quartiere Pianura del capoluogo partenopeo. L’ipotesi degli inquirenti fu che in quell’officina si stesse tenendo un summit di camorra tra esponenti di un gruppo malavitoso locale ed esponenti di un clan di Miano. Gli imputati sono tutti noti alle forze dell’ordine: si tratta di Umberto Loffredo, 50 anni,, alias “Padre Pio”, ritenuto legato al gruppo Calone-Loffredo; Gennaro Catone, 41 anni, per la Procura antimafia vicino al gruppo di “Abbasce Miano”, che ha raccolto l’eredità dei Lo Russo nel quartiere della periferia nord di Napoli; Michele Sepe, 66 anni; Francesco Scognamillo, 27 anni, imparentato con Antonio Scognamillo detto “Tonino ‘o Parente”, quest’ultimo figlio dello storico boss di Soccavo Ciro Grimaldi “Settirò” e a lungo tempo reggente del clan. Il giudice ha condannato Umberto Loffredo (difeso dall’avvocato Vincenzo Scognamiglio) a 4 anni e due mesi di reclusione mentre ha inflitto 4 anni di carcere a Catone (difeso dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Luigi Ferro), a Sepe (difeso dall’avvocato Luigi Ferro) e Scognamillo (difeso dall’avvocato Nicola Pomponio). La Procura aveva chiesto 10 anni di carcere per Catone e 9 anni per i restanti tre. 

Covid, in Campania tasso incidenza al 23,92%. Dieci le vittime

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Sono 3060 i positivi del giorno in Campania sui 12789 test effettuati per un indice di contagio pari al 23,92%, di un paio di punti superiore al dato di ieri (21,62%) a fronte tuttavia di un numero meno significativo di tamponi effettuati nel giorno festivo. I deceduti nelle ultime 48 ore sono 10 cui va aggiunto un altro decesso risalente ai giorni scorsi. Crescono di ulteriori due unità i posti letto di terapia intensiva occupati: 38 (ieri erano 36). Ben più sensibile l’aumento delle degenze ordinarie con 739 posti occupati (+76).

Porto abusivo di armi, denunciato un 50enne di Summonte

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San Martino Valle Caudine (Av) – I Carabinieri, con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati predatori, continuano incessantemente a porre attenzione all’attività di perlustrazione nei comuni dell’Irpinia implementando ulteriormente -come disposto dal Comando Provinciale di Avellino – l’attività di controllo del territorio, sia per contrastare la criminalità sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.

Nell’ambito di tali servizi, questa notte a San Martino Valle Caudina i Carabinieri della locale Stazione hanno intimato l’“Alt” ad un veicolo sospetto con a bordo un 50enne di Summonte.

Lo stesso, alla specifica richiesta da parte degli operanti, non ha fornito alcuna valida giustificazione circa la sua presenza in quel comune.

All’esito di perquisizione personale e veicolare, l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di un coltello a scatto, un’ascia e due martelli di cui non è stato in grado di giustificare il porto.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e il 50enne deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per “Porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”.

In considerazione dell’illeceità della condotta posta in essere e dell’ingiustificata presenza nel comune di Summonte, l’uomo è stato inoltre proposto per l’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.

Residui in fiamme: denunciate quattro persone

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Solofra (Av) – Quattro persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Solofra per violazione alle norme in materia ambientale previste dal Decreto Legislativo 152/2006.

Si tratta di tre uomini e una donna che, nell’attuale periodo di divieto assoluto, avrebbero intenzionalmente appiccato il fuoco per lo smaltimento di residui vegetali derivanti dalla pulizia di un fondo agricolo ubicato nel territorio del comune di Solofra.

Tale condotta, oltre ad essere pericolosa, provoca un evidente senso di fastidio e molestie alle persone per la concentrazione di fumo nell’aria. 

Alla luce degli elementi raccolti dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, i quattro sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

I servizi predisposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, volti al contrasto degli incendi boschivi e della pratica dell’abbruciamento dei residui forestali e vegetali, continueranno ininterrottamente in tutta l’Irpinia.

 

Mercato San Severino, 358mila euro per la palestra dell’istituto Sant’Angelo

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358mila euro per la riqualificazione della palestra a servizio del plesso scolastico di Sant’Angelo.

È l’importo del finanziamento ottenuto dall’esecutivo Somma nell’ambito del PNRR – Investimento 1.3 “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole” Next Generation EU.

Il progetto di fattibilità, approvato con Delibera di Giunta n.47 lo scorso 4 marzo, è stato ritenuto ammissibile e idoneo al finanziamento per gli interventi previsti: riqualificazione architettonica, funzionale e messa in sicurezza della struttura, efficientamento energetico per l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

«Sarà una palestra green, sicura, sostenibile ed attrezzata – dichiara il sindaco Antonio Somma – questo è il vestito progettuale che a marzo scorso, a seguito dell’avviso diramato dal Ministro dell’Istruzione, abbiamo candidato a finanziamento e che è stato giudicato con parere favorevole dalla Commissione. L’accesso alle fonti energetiche rinnovabili (acqua, sole, vento) ci consentirà di avere un importante risparmio in bolletta riducendo i consumi elettrici e idrici e di attuare in maniera pratica le politiche a tutela dell’ambiente già presenti nell’Agenda della Comunità Europea. Il PNRR, attraverso le sue declinazioni, è un’opportunità irripetibile da cogliere e, anche stavolta, il Comune di Mercato S.Severino, attraverso i suoi Uffici e le linee d’indirizzo dell’Amministrazione, si è fatto trovare pronto».

Le principali strategie ambientali messe in campo dalla proposta progettuale al fine di garantire la sostenibilità dell’intervento nel suo complesso possono riassumersi nei seguenti punti:

•             produzione di energia da fonti rinnovabili;

•             ottimizzazione dei consumi di energia elettrica e dei consumi idrici;

•             impiego di materiali a ridotto impatto ambientale che siano durevoli, eco-compatibili, di provenienza locale e prodotti con il minimo utilizzo di energia e che, nello stesso tempo, permettano di raggiungere elevate prestazioni in termini di isolamento termico ed acustico.

 

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