Salerno – Sarà Sandra Milo la madrina del Salerno Pride che si terrà il prossimo 23 luglio e avrà come palcoscenico principale Corso Vittorio Emanuele ma anche il mare. I dettagli del programma sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa a palazzo di città, alla quale ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il consigliere Fabio Polverino, insieme all’organizzatore e presidente dell’Arcigay, Francesco Napoli. Il corteo arcobaleno partirà dalla stazione ferroviaria e raggiungerà Piazza Amendola. In piazza il 23 luglio a Salerno ci sarà anche Sandra Milo, scelta dall’organizzazione quale madrina del Salerno Pride 2022. Salerno Pride. Lo spettacolo alternerà ospiti, interventi, musica e spettacolo. Un doveroso omaggio a Raffaella Carrà sarà quello dell’artista e cantante Enza Ganà con la partecipazione straordinaria di alcune ballerine dello storico programma di Raffaella, “Carramba … che sorpresa!”. Non mancheranno artiste ed artisti emergenti salernitani, tra cui il duo “pupe&canzoni” insieme a LadyFire Hillton ed infine spazio al dj set con Francesco Fierro e Nico V. “Per noi è un po’ una boccata d’aria ma anche un momento di ripartenza – ha dichiarato Francesco Napoli, presidente di Arcigay Salerno- Abbiamo attraversato due anni difficili ed abbiamo voluto restituire alla città, alla provincia ed alla comunità lgbtqia+ del nostro territorio un momento di festa ma anche un momento di riflessione e rivendicazione. Il Pride rappresenta un momento di grande impatto sociale, culturale e mediatico in cui rimettere al centro di temi dei diritti, delle uguaglianze e della giustizia sociale”.
Università degli Studi di Salerno, nasce il corso in farmaceutica animale
Salerno – Nasce a Salerno, primo in tutta Italia, il corso di Laurea in farmaceutica e nutraceutica animale. Questa mattina, alla presenza anche del rettore di Unisa, Vincenzo Loia, la presentazione del corso, di durata triennale, che ha come obiettivo quello di formare una figura professionale completa, capace di operare in ambiti lavorativi inerenti alla produzione di farmaci veterinari e degli alimenti come mangimi complementari e medicati destinati agli animali. Per l’anno accademico 2022/2023 il corso di laurea sarà ad accesso libero, previa una prova di carattere valutativo articolata in test a risposta multipla su argomenti di cultura generale e materie scientifiche di base, dalla chimica alla matematica.
Lovato va ko: Salernitana in ansia per l’infortunio del difensore
Salerno – Brutte notizie in casa Salernitana. Nel corso dell’amichevole giocata e vinta ieri contro i polacchi del Wieczysta Cracovia, il difensore Matteo Lovato ha rimediato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia con possibile interessamento legamentoso. Il giocatore ha lasciato il campo di Jenbach in lacrime accompagnato dai fisioterapisti del club granata e da Franck Ribery. L’ex Verona e Cagliari si è subito recato in ospedale per accertamenti ma nelle prossime ore si sottoporrà a una risonanza magnetica a Villa Stuart per chiarire se il danno riguarda anche i legamenti. In quel caso lo stop sarebbe decisamente lungo, con conseguente ritorno della società sul mercato per trovare un sostituto all’altezza.
Telese Terme, messa in sicurezza e valorizzazione di Monte Pugliano
Telese Terme (Bn) – Un ulteriore risultato importate sta per concretizzarsi: l’intervento di messa in sicurezza e valorizzazione boschiva di Montepugliano.
“E’ stato uno dei primi interventi a cui mi sono dedicato una volta uscito dall’ospedale l’ormai fatidico 8 ottobre, giorno dell’insediamento dell’amministrazione Caporaso – dichiara Vincenzo Fuschini, assessore delegato all’ambiente. Ricordo che mi recai subito nei giorni successivi presso gli uffici dello STAPF Benevento dove ebbi modo di rappresentare al dott. Aniello Andreotti, agronomo di lungo corso e funzionario regionale, la necessità di mettere in sicurezza Montepugliano. Con lui e l’Architetto Cuoco della Provincia abbiamo fatto diversi sopralluoghi e da lui ho imparato e appreso che Montepugliano è un sito di grande valenza ambientale. Così, gli uffici comunali, con il supporto tecnico dell’agronomo Antonio Ciervo, hanno redatto un progetto che ha ricevuto dapprima il parere tecnico positivo dello STAPF di Benevento e quindi il nulla osta della Provincia a firma dell’ing. Angelo Giordano. L’intervento prevede il taglio della Pineta a vantaggio delle essenze della macchia mediterranea che con sofferenza, si sta già naturalmente sostituendo alla Pineta laddove è stata depauperata dall’incendio di qualche anno fa”.
“In questo, l’amministrazione comunale di Telese – dichiara il Sindaco Giovanni Caporaso – ha avuto oltre che il nulla osta anche i complimenti da parte dello stesso Aniello Andreotti, dall’Ing. Giordano e dal Maresciallo Marino Sasso della locale stazione dei Carabinieri forestali che congiuntamente all’Ufficio Tecnico e all’Assessore Vincenzo Fuschini hanno tenuto una riunione preliminare all’inizio dei lavori stessi che saranno diretti dal dott. Antonio Ciervo. I complimenti sono stati tributati sia per l’attenzione all’ambiente sia per aver creato una giusta sinergia nella filiera istituzionale degli enti preposti, a vario titolo, e coinvolti nel progetto. Ora i tempi dovranno essere rapidi. Ne approfitto, infine, per ringraziare il consigliere Tommaso Mortaruolo – conclude Caporaso – per aver predisposto e coordinato i lavori di pulizia dell’area dell’anfiteatro alla base di Montepugliano”.
Gli uffici comunali, da parte loro, dichiarano che l’intervento si è reso necessario in quanto la pineta, ormai arrivata a fine vita, presenta alcuni alberi malati, altri caduti, molti pericolanti e dei relitti in parte carbonizzati dall’incendio di alcuni anni fa e di cui, proprio con l’esecuzione del progetto, si cercherà di scongiurare il ripetersi. Il taglio della pineta, inoltre, favorirà la più rapida crescita delle essenze della macchia mediterranea a vantaggio della biodiversità locale costituita da Lecci, Corbezzoli, Alaterni, Lentischi, Carrubi, Alberi di Giuda, Roverelle, Ornielli che si andranno a sostituire, quindi, ai pini e cipressi ormai in stato di degrado fisiologico e strutturale.
La realizzazione del taglio certamente non facile visto anche le condizioni morfologiche dei luoghi e l’assenza di stradelli di accesso sarà a costo sarà per il comune quindi senza gravare sulle casse comunali.
Incendi, Coldiretti: ecco il decalogo salva boschi
Napoli – Arriva il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità al quale si somma spesso l’azione doloso dell’uomo o l’incuria. Lo ha elaborato la Coldiretti in riferimento al divampare incendi in Italia dove sono stati distrutti oltre un migliaio di ettari, dal Carso triestino al comune versiliese di Massarosa, da Bolzano alla Sicilia e in Italia centrale.
“Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente.
E’ dunque importante l’azione di prevenzione poiché nelle aree bruciate dagli incendi – continua la Coldiretti – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde. Ogni rogo – stima la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – precisa la Coldiretti – ci vorranno infatti fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.
Riduzione dispersione idrica, quasi un milione di euro per il Comune di Faicchio
Faicchio (Bn) – In data 7 Luglio 2022, la Giunta Regionale della Campania ha assegnato al Comune di Faicchio, con relativo Decreto, un finanziamento pari a euro 997.813,14 per interventi per la riduzione della dispersione idrica delle reti di distribuzione nel Distretto Calore Irpino.
“La casa è del clan”, a Napoli assegnatari alloggio minacciati
Napoli – “Questo appartamento è di proprietà della camorra, se lo vuoi mi devi dare 50mila euro”: sono le minacce, rivolte anche ai bambini, che si è sentita dire una coppia napoletana, marito e moglie, alla quale il Comune di Napoli aveva assegnato un alloggio popolare nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, precisamente in via Leopardi.
Un’abitazione che, una volta, era nella disponibilità di un pluricondannato per associazione mafiosa e per diversi omicidi.
Oggi, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Procura (sostituto procuratore Stefania Di Dona), ha notificato due misure cautelari (divieto di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) a ciascuno degli indagati, resisi responsabili di avere proferito quella frase ai legittimi assegnatari dell’alloggio.
I destinatari dei provvedimenti sono un 61enne e una 59enne legati da vincoli di parentela con il pluricondannato ritenuto affiliato alla criminalità organizzata locale.
L’abitazione venne confiscata alla compagna del malavitoso e, successivamente, inserita nella lista dei beni da assegnare a chi ne aveva bisogno, come la coppia in questione, che ha un figlio disabile. Un’onta che i parenti del pluricondannato non potevano sopportare e alla quale si sono opposti con ogni modo.
Dopo avere subìto le minacce (documentate in un video), anche nei confronti dei bambini (“non avrete pace, né lei, né i suoi bambini”) e con una mazza da baseball, la coppia ha deciso di rinunciare a quell’alloggio. Agli atti intimidatori ha preso parte anche una terza persona, un 50enne, per la quale però il giudice non ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento cautelare.
Cinema e carcere, De Raho incontra i detenuti di Poggioreale
Napoli – Si evade, figurativamente, dal carcere grazie alla settima arte. Al via “Cinema dentro e fuori” nella Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli, un ciclo di incontri curato dall’associazione Arci Movie e dal CPIA, Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, Napoli Città 2. Tra i numerosi appuntamenti anche l’incontro dei detenuti con il magistrato Federico Cafiero De Raho.
Fino a 30 agosto 2022 le persone private dalle libertà ospitate nel carcere “Giuseppe Salvia” di Poggioreale partecipano alle lezioni tenute da Roberto D’Avascio e Maria Teresa Panariello, rispettivamente Presidente e responsabile della progettazione dell’associazione Arci Movie Napoli. L’obiettivo è parlare e raccontare di cinema così da far immergere i reclusi in uno scenario diverso dalla realtà che vivono quotidianamente e affrontare, grazie all’arte del grande schermo, tematiche di stringente attualità. Il leitmotiv scelto per questa edizione del progetto è il “Cinema di resilienza”, qualità emersa e condivisa da milioni di persone nel recente periodo storico che ha visto tutti privati delle proprie libertà in virtù di beni comuni da tutelare quali la salute pubblica e la sicurezza di ognuno di noi.
In particolare, i due laboratori si svolgono nella sezione delle “Lavorazioni” con i detenuti del “reparto Napoli” e nel “reparto Genova” e coinvolgono persone di ogni età. Tra gli appuntamenti anche alcuni ospiti. Venerdì 22 luglio i detenuti incontrano Federico Cafiero De Raho, magistrato ed ex Procuratore Nazionale Antimafia e attuale Presidente del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
“Ripartiamo dal carcere e dai detenuti per parlare di cinema. Lo abbiamo fatto per tanti anni qui a Poggioreale con l’idea che il cinema sia un detonatore di sogni e un moltiplicatore di relazioni umane. E tutto questo si fa in modo avventuroso e sperimentale dentro un reparto, in mezzo a detenuti e sbarre, che ha mostrato grande simpatia e curiosità per il linguaggio delle immagini in movimento”, così Roberto D’Avascio, presidente dell’associazione Arci Movie.
Guardia di Finanza, sequestro di banconote false in Irpinia
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Avellino hanno individuato e posto sotto sequestro nr. 1.998 banconote sospette di falsità, distinte in mazzette del taglio di 20 e 50 euro, per un totale complessivo pari ad Euro 70.040,00.
Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei traffici illeciti, i finanzieri del Nucleo PEF alla sede hanno individuato e fermato, sul tratto autostradale autostrada A/1, direzione Roma, in agro del comune di Afragola, una Fiat Punto con a bordo un cittadino albanese residente in provincia di Alessandria. Dopo un preliminare accertamento alla Banca dati SDI sul conto del soggetto, risultato gravato da numerosi precedenti di polizia, i finanzieri, insospettiti dal suo atteggiamento, decidevano di accompagnarlo presso la caserma della Guardia di Finanza di Avellino al fine di effettuare un controllo più approfondito sul veicolo. Tale attività consentiva di rinvenire, occultate all’interno dell’intercapedine lato destro dell’autovettura, numerose mazzette di banconote sospette di falsità, di pregevole fattura, che, messe in circolazione, avrebbe certamente consentito di trarre facilmente in inganno un detentore non esperto. Il responsabile è stato tratto in arresto, nella flagranza di reato, per il reato di cui all’art. 453 comma 4 C.P..
L’azione di servizio costituisce un’ulteriore testimonianza della lotta alla criminalità economica e finanziaria in materia di circolazione dell’Euro e degli altri mezzi di pagamento svolta dal Corpo per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento del mercato dei capitali nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta. In tale ambito, l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nel corrente anno, ha consentito – seppur in maniera frazionata – di procedere alla scoperta di 2.114 banconote false per un valore complessivo facciale pari a 76.350,00 euro.
Valva, strade comunali: ok dalla Regione per un maxi finanziamento di 400mila euro
Valva (Sa) – Ammonta a circa 400mila euro il maxi finanziamento regionale ottenuto dal Comune di Valva per la manutenzione della strada comunale sita in località Deserte, l’arteria che collega il centro abitato della cittadina con lo svincolo stradale della Fondo Valle Sele.
Un finanziamento tanto atteso dalla comunità valvese e che è arrivato in tempi record. Il progetto, presentato dall’amministrazione comunale di Palazzo di Città guidata dal sindaco Giuseppe Vuocolo, del valore di circa 400mila euro, è stato finanziato con i fondi Cipe, dalla Regione Campania nella giornata di ieri.
Ad attestare l’avvenuta approvazione del progetto e del finanziamento, il decreto dirigenziale della giunta di Palazzo Santa Lucia, n.86 del 20.7.2022.