venerdì, Settembre 5, 2025
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Civico 22 sulla questione Gesesa: “Mastella non sa come rispondere e la butta sugli insulti”

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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Civico 22 sul servizio idrico e sulla questione Gesesa:

La proroga alla Gesesa-Acea del servizio idrico comunale è stata fortemente voluta da Mastella, la sua giunta e la sua maggioranza.

Già l’anno scorso Mastella provò a fare il blitz di cercare di affidare il servizio fino al 2050 alla multinazionale dell’acqua, poi per fortuna fu richiamato all’ordine e capì che la sua intenzione non era normativamente possibile.

E così, più banalmente, la maggioranza in Consiglio Comunale ha “deciso di non decidere”, di lasciare le cose come stanno, nelle more che la Regione Campania disciplini gli ambiti ed il funzionamento dei gestori unici del servizio idrico. Se “le more” dureranno quanto l’ultimo periodo trascorso, potremmo passare anche altri sette anni in attesa di una definizione sui criteri e le forme della concessione ad un soggetto giuridico pubblico o misto di ambito.

Benevento, città fluviale senza depuratori funzionanti, Benevento città dell’acqua che però dipende dall’acqua del Molise a causa di una storica inefficienza della sua organizzazione politica, Benevento città con due qualità dell’acqua, ottima per pochi, scadente per molti, Benevento la città capoluogo di Provincia dell’invaso artificiale più grande della Campania…ha deciso di non decidere nulla su un bene prezioso come l’acqua e di “tirare a campare”.

Non solo. La giunta e la maggioranza consiliare hanno deciso che a Benevento dell’acqua non se ne possa proprio parlare, impedendo la celebrazione di un referendum sul servizio idrico che migliaia di beneventani avevano regolarmente chiesto ai sensi dello Statuto Comunale.

La nostra posizione è chiara e trasparente da sempre, noi siamo per il servizio idrico pubblico perché non siamo così ingenui da pensare che le multinazionali dell’acqua vengano a Benevento per la gestione di un servizio che porta solo perdite alla SPA.

La nostra provincia deve essere un boccone ghiotto per i prossimi 50 anni per chi ha capito, e non ci vuole molto, che da qui a poco con il ritorno di siccità e con gli sconvolgimenti dovuti al cambiamento climatico, la distribuzione dell’acqua sarà il più grande business di sempre. Senza petrolio e senza gas si vive male, senza acqua non si vive. Non siamo così ingenui da pensare che non si ripeta sull’acqua lo schema già visto delle SPA concessionarie, con budget e capitali che sono pari a dieci bilanci annuali degli enti a cui dovrebbero offrire un servizio, che, con una percentuale anche minoritaria dei pacchetti azionari rispetto all’azionariato pubblico, hanno messo sotto scacco e ricatto la governance pubblica dei servizi.

Per tutte queste ragioni, a cui si aggiungono gli strafalcioni tecnici della delibera presentata ben spiegata da Giovanna Megna nella sua relazione, Civico22 ha votato contro la prosecuzione del servizio alla Gesesa.

Nota a margine: il Sindaco, non sapendo come rispondere alle nostre argomentazioni ( è noto a tutti ormai che è imbattibile sui pacchetti elettorali, ma si occupa di amministrazione comunale come noi ci occupiamo di nanoparticelle), la butta sugli insulti fuori luogo e personali ed addita il nostro consigliere Moretti, per il quale Mastella sembra aver sviluppato quasi un’ossessione personale, come “uno che privatizza il welfare”. Non è opportuno spiegare qui a Mastella cosa fa Moretti nella sua vita professionale e il contributo nella promozione di un nuovo Welfare italiano. Ciò che invece vogliamo ricordare è che il welfare voluto da Civico22 è quella della emancipazione e della interdipendenza, a fronte di un welfare assistenzialista, basato sulla pietà e sul favore. Vorremmo aiutare il sindaco a comprendere cosa sia il Welfare o il Terzo settore, come funzionino le imprese sociali su cui si regge buona parte dell’economia e dello sviluppo di questo paese. Per questo gli chiediamo pubblicamente un confronto tra “il welfare di Civico22 ed il Welfare di Mastella. Paradigmi a confronto”.

Ognuno di noi due porterà all’incontro le attività sociali ed i risultati realizzati con il paradigma di Civico22 e le attività ed i risultati realizzati con il paradigma mastelliano in 46 anni di attività politica.

Ringraziamo tutta l’opposizione che ha mostrato solidarietà ad Angelo Moretti e rispetto agli insulti finali su don Nicola De Blasio ogni commento è superfluo. Constatiamo invece che abbia finalmente ammesso di aver dato incarichi dirigenziali nel suo partito a persone vicine o dentro alle organizzazioni camorristiche.

La differenza tra le due posizioni è chiara come l’acqua, forse per questo Mastella ha voluto concludere con quell’insulto, per riportarci al tema dell’ordine del giorno.

 

 

 

Provinciali, per il centrosinistra in campo ci sarà Antonio Calzone

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Nino Lombardi conoscerà domani ufficialmente il nome del suo primo – e solo – sfidante alle Provinciali del 28 luglio. Presso il quartier generale di corso Garibaldi, infatti, il gruppo dirigente Pd con in testa il segretario provinciale Giovanni Cacciano si confronterà con i ‘suoi’ nove sindaci e con i riferimenti dell’alleanza, Luigi Diego Perifano per Città Aperta e Angelo Moretti per Civico22. Dalla riunione emergerà il nome del candidato presidente. Complicato immaginare nuovi rinvii visto che entro le 12 di sabato mattina andrà consegnato presso gli uffici della Rocca il plico contenente le 140 firme utili a perfezionare la candidatura. “Domani si chiude” – assicurano le voci di dentro del Pd.

Nessuno si sbottona pubblicamente, come è consuetudine per il giorno prima di ogni riunione importante. Ma telefonate e incontri più o meno informali si susseguono senza soluzione di continuità e qualche movimento pure si riesce a captare. Seguendo le briciole, il cammino del Pd sembra in linea con la direzione di cui già vi avevamo parlato lo scorso 24 giugno (leggi qui): tra le strade percorribili, l’attenzione si sarebbe focalizzata su quei profili capaci di dialogare a trecentosessanta gradi con la complessa ed eterogenea realtà degli amministratori locali. Un candidato espressione del Pd, insomma, ma che sappia parlare anche a coloro che oggi non si collocano nel recinto del centrosinistra.

Da questo ragionamento emergevano diversi nomi. Le indiscrezioni, in particolare, si concentravano su Leonardo Sacchetti, sindaco di Montefalcone e presidente della Comunità Montana del Fortore e ancora su Angelo Pepe, primo cittadino di Apice. Opzioni di valore ma che per una ragione o per l’altra col tempo o sono sfumate o hanno perso di attualità. A salire prepotentemente, invece, sono le quotazioni di Antonio Calzone, sindaco di Reino e amministratore che può contare su un’ampia rete di relazioni costruita nella sua lunga esperienza nelle istituzioni (è stato anche consigliere provinciale). A soffiare nella sua direzione, inoltre, sarebbero – oltre che gli amministratori Pd – anche ‘la base’ del partito, che si ritroverebbe con facilità al fianco di un dirigente politico dal percorso lineare e alcuni dei movimenti civici in alleanza con i democrat, a cominciare da ‘Città Aperta’.

Infine, c’è un dato territoriale che pure merita una sottolineatura: da sindaco e amministratore di Reino, Calzone può dare voce ad aree del Sannio, Alto Tammaro e Fortore, che da un lato scontano ancora ritardi e difficoltà e dall’altro sono al centro di alcuni interessi strategici per l’intera provincia, pensiamo ai temi della Diga e dei rifiuti, questioni su cui tanti amministratori temono di essere scavalcati e messi ai margini.

Ragionamenti che troveranno conferma domani sera in una riunione che a questo punto ha il sapore della presa d’atto. Sarà Antonio Calzone il candidato del Pd e del centrosinsitra nella sfida per la Rocca.

Incendio in hotel a Sorrento, evacuati ospiti e domate le fiamme

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Sorrento (Na) – Incendio in un albergo di Sorrento. Interviene la Polizia, fa evacuare gli ospiti e doma le fiamme. E’ accaduto venerdì sera ma ne è stata data notizia solamente oggi. Gli agenti del commissariato di Sorrento sono intervenuti in un hotel in via Marina Grande a Sorrento dove si era sviluppato un incendio nel locale cucina.

I poliziotti, in attesa dell’arrivo di personale dei Vigili del Fuoco, dopo aver fatto evacuare gli ospiti della struttura, si sono diretti verso la cucina dove hanno visto delle grosse fiamme provenienti da una friggitrice e, nelle vicinanze, alcune bombole di gas. Gli agenti, nonostante una fitta coltre di fumo e le fiamme già alte, sono riusciti a mettere in sicurezza le bombole individuando la chiave d’arresto delle condutture del gas e, utilizzando gli estintori presenti nell’albergo, hanno potuto domare le fiamme

Uc Givova Capri Anacapri, il presidente: “Ad un passo da Dries!”

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Capri (Na) – “Ad un passo da Dries!!!!”. Uc Givova Capri Anacapri del suo presidente, Nino Florio, tenta il colpaccio Dries Mertens. Un raggiante Presidente Florio annuncia che nelle ultime ore si è intensificata la trattativa che vorrebbe il campione belga sull’isola azzurra.

“Stiamo provando a chiudere – dichiara il patron – . Con l’aiuto degli imprenditori capresi e con lo sponsor Givova possiamo far si che Dries possa disporre di tutto il necessario per giocare a calcio sulla nostra isola. Sarebbe un sogno. Stiamo parlando di cifre importanti. Circa due milioni più bonus“. Questa la dichiarazione del Presidente Florio attraverso i canali ufficiali della società di Eccellenza, con il contributo dello stesso attaccante belga, che si è prestato al gioco posando con la maglietta del club in un breve video.

 

 

 

Controlli alla Movida in Costiera: due denunce

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Nella nottata di sabato i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno svolto un servizio coordinato di controllo del territorio volto ad infrenare i fenomeni delittuosi legati alla cosiddetta “Movida”. Ben 10 pattuglie hanno vigilato lungo le principali arterie stradali della Divina, effettuando posti di controllo nei luoghi nevralgici del divertimento: proprio nei pressi di alcuni locali noti tra i più giovani, in Amalfi e Maiori, gli uomini dell’Arma hanno sorpreso due persone che, all’esito di test alcolemico, sono risultate essere sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ben oltre le soglie consentite per legge. Per loro è scattata quindi la denuncia in stato di libertà, nonché un’ammenda molto salata superiore agli 800 euro, con contestuale sospensione della patente. Nel corso del servizio sono state controllate complessivamente 60 autovetture, identificate 43 persone ed elevate 6 contravvenzione al codice della strada. I servizi continueranno nel corso di tutta la stagione estiva, con l’obiettivo di evitare che i numerosi turisti presenti in Costiera si mettano alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo.

Fioretti (Capogruppo Pd): “Finiti gli alibi, Amministrazione ora assicuri manutenzione e decoro”

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Benevento – “L’approvazione del Bilancio previsionale apre una nuova fase a palazzo Mosti: non esistono più né alibi né scuse per l’Amministrazione chiamata adesso a ingranare la marcia e ad accelerare sulle tante questioni in sospeso in materia di lavori pubblici, ambiente, mobilità e traffico”. Così in una nota stampa Floriana Fioretti, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Benevento.

“Per capirci, – prosegue l’esponente Dem – l’auspicio è che a breve si possa assistere al completamento dei lavori in contrada San Vito, alla messa in sicurezza del ponte Serretelle a Epitaffio, all’installazione della segnaletica e alla pulizia delle aree verdi in tutte quelle zone della Città oggi in stato di abbandono. Cito, in tal senso, piano Cappelle, contrada Madonna della Salute, la situazione delle contrade Nord della Città, di via Avellino, via Fontanelle e centro storico. E questo solo per restare alle sollecitazioni più recenti da noi prodotte in relazione alle segnalazioni giunte dai residenti tramite le ‘Dem Boxes’ curate dalla segreteria cittadina”.

“I beneventani – conclude Floriana Fioretti – attendono risposte. Non chiedono la luna ma dall’Amministrazione si aspettano almeno la capacità di assicurare la manutenzione ordinaria e il decoro della Città”.

Movida, due arresti e sequestro di droga nel Napoletano

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Torre Annunziata (Na) – Due persone arrestate, droga e munizioni sequestrate ed un locale multato. È il bilancio di una serie di controlli sulla movida del sabato sera a Torre Annunziata (Napoli) effettuati dai carabinieri, che hanno identificato 63 persone e ispezionato 31 veicoli. In manette è finito un trentenne portato in carcere in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale oplontino per violazioni agli arresti domiciliari a cui era sottoposto. Detenzione domiciliare applicata invece a una 47enne di origini cinesi. Secondo il tribunale di Nola deve scontare undici mesi di reclusione per istigazione alla corruzione. Durante le verifiche effettuate negli edifici disabitati del cosiddetto ”Quadrilatero delle carceri”, i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato 8,35 grammi di cocaina, 6,3 di crack e 287 grammi di marijuana. E ancora 43 proiettili calibro 38 special, 50 calibro 380 e 102 calibro 7,62 millimetri. In un bar di corso Umberto I invece sono stati scoperto due lavoratori in nero: il titolare è stato sanzionato per ammende pari a circa 9.000 euro. Infine due persone sono state segnalate alla Prefettura per possesso di droga.

Anche il Napoli chiama Dybala: Adl sfida Inter e Milan per un colpo da 50mila abbonamenti

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Napoli – Paulo Dybala ha lasciato la Juventus dopo 7 stagioni, nelle quali ha complessivamente messo a referto 115 gol e 48 assist in 293 presenze (tra tutte le competizioni) con la maglia bianconera. Oltre all’acclarato interesse dell’Inter c’è stato negli ultimi giorni un sondaggio del Napoli di De Laurentiis e c’è chi sogna di vedere l’attaccante argentino alla corte di Luciano Spalletti. Potrebbe essere soltanto una suggestione, ma come anticipato dal portale spagnolo ‘As’, il contatto tra il Napoli e l’entourage di Paulo Dybala c’è stato e accende la fantasia dei tifosi partenopei piuttosto depressi per gli addii di Insigne, Ospina e Mertens e per il mercato a fari spenti del club.

Negli ultime tempi la Joya ha abbassato le pretese e mentre l’Inter prende tempo De Laurentiis prova ad affondare il colpo. ‘Il Corriere dello Sport’ di questa mattina apre in prima pagina con il futuro dell’attaccante argentino e con una notizia che potrebbe cambiare i piani del mercato: “Anche il Napoli chiama Dybala”. Il manager della Joya allarga il fronte della trattativa, con De Laurentiis che si infila tra le due milanesi e il Monza di Berlusconi. Ecco quanto scritto dal noto quotidiano italiano al riguardo: “Una telefona al senor Antun è andata in scena. Questo è il detto più vecchio del mondo, meglio un rimorso che un rimpianto. Tutti dunque telefonano finchè possono. Il contatto con il Napoli e con Giuntoli c’è stato. è tutto vero. La cosa va comunque precisata. Paulo l’argentino mancino fantasia che se non fosse per la liturgia del D10S indosserebbe la maglia azzurra numero 10, varrebbe almeno 50 mila abbonamenti. Sarebbe un colpo magistrale nell’anno dell’uscita di Insigne e Mertens, scalderebbe una città e lo stadio che ha dispetto dei risultati della banda Spalletti sembra sempre più un teatro”.

Anche ‘Il Corriere della Sera’ parla dell’interessamento del Napoli per Dybala: “Il mercato è fatto di sogni, spifferi, contatti, idee. Molte si perdono nel calore dell’estate, altre poi diventano realtà. Venerdì c’è stato un contatto tra il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli e gli intermediari che seguono Dybala. La Joya non costa più come un mese fa, ha abbassato le pretese da otto milioni di euro a sei più uno di bonus… Il Napoli si è informato, la suggestione piace, poi con il presidente De Laurentiis si faranno tutte le valutazioni sui costi, sugli equilibri interni, sulla necessità d’abbassare il monte ingaggi, sulla storia recente di Dybala condizionata dagli infortuni”.

Intanto Diego Armando Maradona Jr, il figlio del Diez, prova a convincerlo con un messaggio sulla posta privata di Instagram dello stesso Dybala, esortandolo in questi termini: “Vieni a Napoli, qui saresti amato come un re“. Poi scherza e aggiunge: “Io nel dubbio gli ho scritto“, con tre emoticon di risate.

 

Avellino piange la scomparsa di Fausto Addesa

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Avellino – La comunità di Avellino piange la scomparsa di Fausto Addesa. Dopo mesi passati a combattere contro un male incurabile, a soli 58 anni si è spento ieri lo storico dirigente Dc, ex assessore provinciale e vicesindaco del Capoluogo. Esperto commercialista, era capo area amministrativa del Consorzio di Bonifica dell’Ufita. Nella giornata di domani, 4 luglio i funerali nella chiesa della Trinità dei poveri in via Morelli e Silvati.

“Era da un po’ di tempo che non lo incontravo per strada, benché fosse abbastanza schivo di carattere, ed ora capisco il perché – scrive Giovanni D’Ercole – La morte di Fausto Addesa è una notizia che lascia senza fiato. Apparteneva alla generazione immediatamente precedente alla mia, ma entrambi avevamo cominciato nelle giovanili di partito, quando i partiti esistevano. Di lui mi resterà sempre impresso il sorriso, quel sorriso buono, accogliente, sano, puro direi. Il sorriso con cui commentava l’orientamento del fratello Agostino, più vicino al mio che al suo. Ed era un sorriso disarmante, anche quando ti ci confrontavi politicamente; un confronto sempre pacato, sereno, frutto della forza delle convinzioni e delle idee, sempre lontano da ogni arroganza, pur nella rilevanza dei ruoli ricoperti, rifuggente a qualsiasi violenza verbale o di contenuti. Come sarebbe bello se nel mondo della politica vi fossero tanti come Fausto Addesa, sia negli avversari che nelle proprie fila: sarebbe una politica orientata al bene e basta. Conoscendone la Fede, Fausto è già nella Luce, spero di incontrarlo di nuovo e di godere di nuovo di quel suo sorriso”.

“Fausto Addesa è stato un galantuomo, un uomo mite e gentile, un cattolico democratico autentico. Davvero, gli sia lieve la terra” così Roberto Montefusco.

Dato alle fiamme mentre videochiama la fidanzata, è grave 

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Napoli – Cosparso di liquido infiammabile e poi dato alle fiamme mentre, seduto su una panchina, stava videochiamando la sua fidanzata. A Frattamaggiore, in provincia di Napoli, in viale Tiziano, Nicola Lupoli, di 36 anni, è stato avvolto in pochi istanti dalle fiamme: il fratello arrivato sul posto, lo ha portato all’ospedale di Frattamaggiore. Per lui ustioni sul corpo e condizioni molto gravi. E’ stato trasferito al centro grandi ustionati del Cardarelli e poi al Policlinico di Bari; per lui prognosi riservata e coma farmacologico.

La videochiamata in corso con la fidanzata – particolare riferito dal Mattino – potrebbe forse aiutare a risalire agli autori del raid. La donna ha spiegato che mentre era in corso il colloquio è comparsa dal buio della notte un’ombra, che ha gettato il liquido sull’uomo e poi ha acceso il fuoco con un accendino. Indagini sul movente. L’uomo lavora come ‘svuotacantine’. Il raid potrebbe essere la conseguenza di qualche lite dei giorni precedenti, ma non si esclude alcuna pista

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