Salerno – Walter Sabatini suona la carica e lo fa attraverso il proprio profilo instagram. Il direttore sportivo della Salernitana, in vista del delicato impegno di sabato all’Arechi contro il Torino, ha voluto mandare indirettamente un messaggio alla tifoseria granata. C’è bisogno di tutti in questo momento per continuare a credere in una salvezza che avrebbe del miracoloso. La formazione di Davide Nicola ha una sola strada da poter seguire: quella della vittoria. Il fattore Arechi, allora, potrebbe diventare determinate e Sabatini ha voluto rimarcare proprio questo nel suo post. Una foto scelta non a caso, quella della curva sud Siberiano con la coreografia “L’Ammore Overo” messa in atto contro la Juventus, e una breve frase: “A qualunque costo“. Servono i punti, non occorre in che modo e questo Sabatini lo sa bene.
Montesarchio, il 9 aprile sarà inaugurato il Parco giochi inclusivo
Montesarchio (Bn) – Sarà inaugurato sabato 9 aprile alle ore 11 il nuovo Parco Giochi Inclusivo di Via La Marmora, nei pressi dell’asilo e del Circolo Anziani, intitolato alla fondatrice di Special Olympics, Eunice Kennedy Shriver e realizzato dal Comune di Montesarchio. L’evento andrà in scena grazie alla collaborazione dell’associazione “Infinito d Manuel”, Special Olympics Italia, Angsa Campania, Fish Campania, dell’Istituto Comprensivo Statale Primo Circolo di Montesarchio, dell’azienda Eulux, della Sogesi e dell’artista Pietro Vox.
L’evento si avvarrà dell’animazione di Lucia Casale (tutte le attività saranno svolte nel rispetto delle norme anti covid 19).
“Siamo orgogliosi di inaugurare il parco – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Annalisa Clemente – che non solo è dedicato alla fruizione di bambini disabili, ma sarà anche gestito dai ragazzi dell’Infinito di Manuel, che ringraziamo per la preziosissima collaborazione. Un modello virtuoso che auspichiamo di poter replicare in nuove iniziative. Oltre a ciò sarà davvero un bel colpo d’occhio vedere i bambini felici giocare nel parco”.
“Un momento molto importante – prosegue il sindaco Franco Damiano – per un’amministrazione che fa dell’inclusione un punto cardine delle proprie attività. Sono molto soddisfatto anche per il modello di collaborazione tra ente pubblico e terzo settore che oggi è fondamentale per politiche sociali all’avanguardia e veramente incisive”.
Strada intitolata a Giuseppe Campana, sabato 9 aprile la cerimonia a Caiazzo
Caiazzo (Ce) – Sabato 9 aprile, a partire dalle ore 10,30, ci sarà la cerimonia di intitolazione di una strada comunale di Caiazzo alla memoria Giuseppe Campana, detto Geppino. Parliamo di un cittadino che si è distinto per il suo ruolo di funzionario della Sovrintendenza Regionale Scolastica, diventando un punto di riferimento per la risoluzione di problematiche amministrative e sociali della scuola in tutta la Campania. La decisione di dedicare una via a Campana era stata presa dalla giunta comunale, diretta dal sindaco Stefano Giaquinto, lo scorso mese di ottobre. L’iter era stato avviato dopo che circa duecento cittadini di Caiazzo, dal 2014, hanno avviato una sottoscrizione per chiedere l’intitolazione di un’arteria al funzionario. Proprio in questa area del paese, l’esecutivo, attraverso una recente delibera, ha istituito una ‘zona residenziale’, in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell’ambiente. Lungo via Campana, infatti, sono stati già installati dei dossi artificiali e sarà imposto il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari.
De Luca: “Fine stato d’emergenza, questo non significa che si ferma il Covid”
Napoli – Nel giorno della conferenza stampa di presentazione della cerimonia inaugurale di Procida Capitale della Cultura 2022, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca lancia l’allarme alla luce dell’emergenza Covid: “io rinnovo l’appello alla prudenza, perché avremo decine, centinaia di migliaia di persone che verranno da tutta Italia, da tutta Europa, da tutto il mondo, quindi dobbiamo essere molto prudenti”. La cerimonia inaugurale si terrà il prossimo 9 aprile alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
De Luca sottolinea che “finisce ora lo stato di emergenza – dice – ma questo non ferma e non blocca il Covid. Noi non sappiamo con quante e quali varianti dovremo fare i conti nei prossimi mesi. La storia l’abbiamo conosciuta, c’è un abbassamento del picco in estate, ma poi magari viene fuori una variante particolarmente aggressiva, per questo lancio un invito a essere estremamente prudenti. Basta l’uso permanente della mascherina, almeno questo, per l’amor di Dio teniamola sempre, avremo un rimescolamento sociale che può essere pericoloso per i mesi successivi”.
Sul covid, De Luca ha commentato anche il rallentamento netto dei vaccini che coincide oggi con la chiusura a Napoli del punto vaccinale alla Mostra d’Oltremare: “È stato acquistato e diffuso – ha detto – un ultimo vaccino, il Novavax, che doveva dare tranquillità a tutti quanti. La verità è che non si è vaccinato nessuno. C’è un elemento di stanchezza comprensibile, dopo due anni c’è voglia di ritorno alla vita, tuttavia dobbiamo rimanere consapevoli dei problemi e richiamare i cittadini ad avere prudenza se vogliamo ritornare alla vita normale. Nessuno è in grado di dire cosa succederà. Leggevo di un invito di Antonella Viola, virologa brava, che invita a stare con gli occhi aperti, nessuno è in grado di dire quante varianti troveremo in occidente e con quale livello di aggressività.
Allora, manteniamoci prudenti, senza angosciarci”.
TERZO MANDATO – “A che devo rinunciare? Non me l’ha dato ancora nessuno”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca rispondendo a una domanda sul progetto di una nuova legge regionale che gli consentirebbe di candidarsi per un terzo mandato alla presidenza della Regione.
Per De Luca il dibattito sull’argomento: “è una di quelle cose che mi colpiscono – dice – per il livello di pochezza e francamente di stupidità. Il mondo è impegnato in una guerra, stiamo ragionando sugli equilibri in Europa. Popoli in un bagno di sangue e c’è qualcuno che pensa al terzo mandato. Ma per cortesia”.
SCABEC – “Su Scabec non succede niente. Accade che gli uffici competenti fanno tutte le valutazioni e gli accertamenti necessari con uno spirito di assoluto rigore.
Punto”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’inaugurazione di Procida Capitale della Cultura, La crisi dell’agenzia di proprietà della Regione che si occupa di organizzazione di eventi culturali. Una crisi che ha portato alle dimissioni di un membro del cda, Rosalia Santoro, da un’azienda che sta ora esaminando i propri conti interni per capire la situazione attuale. Le dimissioni della Santoro sono arrivate a pochi giorni dalla visita della Guardia di Finanza negli uffici della società dove sono stati acquisiti atti e documenti nell’ambito di una indagine che al momento non vede soggetti indagati né ipotesi di reato.
Turris, alla ripresa sarà tour de force: sei gare in venti giorni
Torre del Greco (Na) – In attesa di ricevere buone notizie dai positivi, la Turris studia il cammino che l’attende nel finale di stagione. Un calendario fitto e intasato quello dei corallini, tutta colpa del covid che ha costretto la società a chiedere nuovamente il rinvio della gara con la Virtus Francavilla. Si sarebbe dovuto disputare oggi il match con i pugliesi e invece i contagi non hanno ancora concesso tregua alla truppa di Caneo.
Si ripartirà, o almeno di spera, dal derby con l’Avellino, in programma lunedì 4 aprile. Dalla sfida con i lupi, che verrà trasmessa in diretta da RaiSport, prenderà il via un vero e proprio tour de force per Tascone e compagni. Saranno sei le gare da disputare nell’arco di venti giorni. “Scadenze” obbligatorie, perché il 1° maggio inizierà la lunga trafila dei play off.
- AVELLINO-TURRIS: LUNEDÌ 4 APRILE ORE 21 (diretta RaiSport)
- CAMPOBASSO-TURRIS: GIOVEDI’ 7 APRILE ORE 14,30 (dal minuto 46)
- TURRIS-POTENZA: DOMENICA 10 APRILE ORE 14,30
- TURRIS-V. FRANCAVILLA: MERCOLEDI’ 13 APRILE ORE 14,30
- ACR MESSINA-TURRIS: SABATO 16 APRILE ORE 17,30
- TURRIS-PAGANESE: DOMENICA 24 APRILE ORE 17,30
De Blasio (Fiva Confcommercio): “La guerra acuisce una crisi che sembra non avere fine”
“I nostri occhi, le nostre menti, la nostra sensibilità è investita dai fatti e dalle immagini che provengono dall’Ucraina. Città distrutte. Case abbattute. Ospedali gravemente danneggiati. Infrastrutture civili poste fuori servizio. È un martirio. È uno sfregio. È un’offesa all’umanità. È la guerra! Nessuno vuole la guerra. Ma, lontani dall’acribia, nessuno vuole distinguere l’invasore dall’invaso. L’aggressore dall’aggredito. Tutti propendono verso un giudizio che di fatto ha i connotati più simili ad una mélange. Dove tutti hanno ragione e tutti hanno torto. La ragione, il giudizio obiettivo, appare in esilio. Non sembra abitare tra di noi.
E così… la società langue. La quotidianità si evolve, si dipana nella vita, del giorno dopo giorno, attaccata, legata alla guerra. Vissuta, in una parte dell’Occidente, come un sogno. Come un cinema. Ma anche come sofferenza. Precisando… per guerra non si intende solo quella guerreggiata. Quella “messa” sotto i riflettori da tutti i mezzi di comunicazione, da tutti i mass media. La guerra Russia-Ucraina. La guerra che ci interroga. Ci scuote. Ci inquieta. I boati delle bombe, che cadono su Kiev o su Odessa, rimbombano nei nostri cuori. Nel nostro intelletto. Nel nostro animo. E tuttavia… il mondo è in guerra in ogni angolo della terra. Dappertutto. Vi è una guerra che serpeggia, anche, tra i nostri concittadini, nel nostro popolo. Oltre a quella, non ancora estinta, del covid-19. È la “guerra” che parla delle nostre insufficienze. Delle nostre difficoltà. Ma anche delle nostre pigrizie. Delle nostre indolenze. Delle nostre apatie. Questo contesto, che si presenta nero, cupo, improvvisamente si illumina. Scatta la consapevolezza. E con essa la solidarietà, vera, disinteressata, positiva, rivolta a dare supporto ed aiuto al prossimo ma allo stesso tempo e, soprattutto, si apre alle fragilità umane. Quelle più prossime. Vicine. Non solo. Si manifestano… affiorano anche altre forme di solidarietà. Sul versante economico e del lavoro. È sufficiente, basti vedere le attività di prossimità. Quelle degli operatori dei mercati, quelle dei ristoratori, quelle del mondo imprenditoriale. Di tutto il mondo imprenditoriale. Questi mondi, già prima del covid-19, erano in difficoltà. Erano stremati. Non si sono registrati in questi ultimi 10 anni veri, sostenuti e lunghi periodi di crescita economica. Tutt’altro! A ogni tornante della nostra storia “una crisi”. Una crisi sempre più forte di quella precedente. Malgrado ciò.… oggi, pur concentrati nel lavoro quotidiano, pur sgobbando, pur sudando nascono tanti episodi di solidarietà in relazione a tantissime problematiche che segnano i vari comparti economici e sociali.
Purtroppo, stiamo camminando, camminiamo verso un traguardo che vede, e che forse vuole, cocciutamente, l’uomo al servizio della società. Molti forse sono anche soddisfatti di questa condizione. L’uomo che si apre agli altri. Che si apre alla società. Ma non basta! È necessario “un braccio” di ritorno. L’uomo si deve aprire alla società; deve essere a servizio della società. Ma anche la società, gli altri, il prossimo, i tanti prossimi devono essere a servizio dell’uomo. Del singolo uomo. Oggi, viceversa, l’uomo è al servizio della società. Lo domina. I suoi apparati burocratici hanno preso il sopravvento sull’uomo. Sull’imprenditore. Sul lavoratore. Sulla sua capacità di iniziativa. Sul suo darsi da fare. Sul suo spendersi a servizio del benessere di tutti. La conferma? Il bilancio dello Stato e degli altri enti pubblici. I bilanci pubblici sono una voragine. Soldi spesi male. Senza criterio. Sprecati. Atti che offendono la dignità degli uomini. L’esempio dello Scabec di Napoli è una riprova. Vergognosa è stata la gestione di chi ha retto quell’istituto. Vergognose anche le omissioni di chi avrebbe dovuto controllare quell’istituto e non lo ha fatto. Si mette impunemente, almeno finora, le mani nelle tasche dei cittadini. Dicendo a gran voce di servirli. I bilanci pubblici in disordine, come è noto, scaricano sulle generazioni future gli sprechi di oggi. Lo scialo, gli sperperi di oggi. Non solo rappresentano errori economici sono azioni vergognose sul piano morale. I bilanci pubblici provocano grandi disuguaglianze. Sacche di povertà. E chi dovrà provvedere?
Naturalmente sono settori e comparti sociali nei quali si dovrà intervenire. Rapidamente. Bisognerà assicurare alla giustizia i manigoldi. Bisognerà ripianare i bilanci. Ristabilendo la correttezza amministrativa. La legalità. Di tutti e di ciascuno. E ridare al “Pubblico” significato, valenza esaltando il ruolo che svolge nella società.
Insomma. Come ci insegnano i nostri Maggiori, il diritto individuale è sacrosanto. Ma va coniugato con la responsabilità collettiva. Il diritto individuale e la responsabilità collettiva è l’intreccio da considerare prioritario. E per il quale spendersi!”
Fonderie Pisano, lavoratori consegnano raccolta fondi per Ucraina al Vescovo Bellandi
Salerno – È stata consegnata nelle mani del vescovo di Salerno monsignor Andrea Bellandi la somma raccolta tra gli operai delle Fonderie Pisano di Fratte che hanno deciso di devolvere una piccola parte del loro stipendio a favore della popolazione Ucraina. La somma di mille e 550 euro raccolta tra i lavoratori è stata incrementata fino a cinquemila dall’aggiunta di un contributo da parte della proprietà e consegnata al Vescovo di Salerno per il cui tramite l’importo sarà devoluto alla Caritas.
“Nonostante le nostre sofferenze occupazionali con le quali conviviano da sei anni – ha dichiarato uno dei lavoratori, Domenico Volpe, facendo riferimento alla cassintegrazione con la quale i lavoratori dello stabilimento di Fratte, da tempo nel mirino della cronaca locale e nazionale per il presunto inquinamento causato dalla sua attività produttive – abbiamo deciso di dare vita comunque ad un segnale di solidarietà nei confronti di chi sta soffrendo più di noi”. Il vescovo di Salerno non è la prima volta che varca le soglie dei cancelli della fabbrica di Fratte. In passato, accogliendo le sollecitazioni dei lavoratori, Bellandi infatti aveva incontrato i dipendenti e celebrato una messa all’interno dello stabilimento dove anche oggi c’è stata una benedizione e lo scambio di auguri per Pasqua.
Moscati, contratti prorogati per il personale reclutato per l’emergenza Covid
Contratti prorogati fino al prossimo 31 dicembre per il personale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino reclutato con le misure straordinarie adottate nell’ambito del potenziamento del Sistema Sanitario Regionale per l’emergenza Covid.
Si tratta, nello specifico, di 90 figure professionali, 52 delle quali assunte con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (3 dirigenti medici, 2 dirigenti biologi, 5 tecnici sanitari di laboratorio, 1 tecnico sanitario di radiologia, 1 infermiere, 3 tecnici assegnati all’Ufficio tecnico, 1 ostetrica e 36 operatori socio-sanitari) e 38 con contratto a tempo determinato (34 infermieri e 4 operatori socio-sanitari). La Direzione Strategica dell’Azienda “Moscati” ha quindi immediatamente recepito le indicazioni in tal senso arrivate dalla Regione Campania, mantenendo in servizio tutto il personale che ha fornito e continua a fornire un valido e fondamentale supporto all’Azienda e che ha acquisito un’esperienza dall’emergenza sanitaria che rappresenta un valore aggiunto da non disperdere.
Partendo innanzitutto da quest’ultima considerazione, la Direzione del “Moscati” ha anche già avviato le procedure per assumere a tempo indeterminato la maggior parte del personale precario, tenuto conto che durante questo periodo di proroga maturerà i requisiti necessari per la stabilizzazione.
Procida Capitale al via il 9 aprile, cerimonia inaugurale con i Miti del Mare
Procida (Na) – Una grande cerimonia diffusa, ispirata alla suggestione dei Miti del Mare, con il coinvolgimento della popolazione dell’isola e 5 spettacoli in sequenza con oltre 200 performer. Il via ufficiale a Procida Capitale italiana della Cultura 2022 avverrà sabato 9 aprile, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inaugurando il programma culturale di 44 progetti (di cui 34 originali) e 150 eventi distribuiti in un cartellone di quasi 300 giorni di programmazione, con 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo.
Il programma della cerimonia
L’evento inizierà a Calata Porta di Massa, nell’area portuale di Napoli, con una sequenza di tre spettacoli e azioni performative curate dal Teatro dei Venti.
Con “Il pianoforte sospeso” (ore 14.00), le note di Piano Sky accompagneranno l’ingresso degli ospiti sul traghetto che li condurrà da Napoli all’isola di Procida. Come una metafora di musica in volo, un pianoforte e una pianista che suona dal vivo vengono sollevati a tre metri d’altezza. Sospesa nel ventre della nave, Renata Benvegnù, giovane e talentuosa pianista italiana eseguirà vari generi musicali: dalla musica leggera al jazz, dalle colonne sonore alla musica contemporanea.
Alle 16.30 a Procida, in piazza Marina Grande, andrà in scena la grande rappresentazione teatrale open air “Moby Dick”, con la regia di Stefano Tè, opera già vincitrice del Premio Ubu per il miglior allestimento scenico.
Al nucleo di 20 artisti (attori, danzatori, musicisti e tecnici) si uniranno i cittadini procidani, concretamente inclusi in alcune scene dello spettacolo a conclusione di percorsi laboratoriali di tre settimane con i bambini dell’Istituto comprensivo Capraro di Procida e con il Coro Polifonico San Leonardo. Gli spettatori assisteranno alla trasformazione di un carro-nave nella leggendaria balena bianca, grazie al febbrile lavoro degli attori-marinai, fino al faccia a faccia tra Achab e Moby Dick, metafora della sfida dell’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso.
Alle 18.00 la Grande Parata, un attraversamento del cuore dell’isola, tra strettoie, salite, discese e balconi, in dialogo profondo con le sue specificità architettoniche. Lo spettacolo vede la partecipazione di Amici della musica – Banda Musicale Isola di Procida Aps, degli allievi della Scuola di teatro “Iolanda Gazzerro” di ERT / Teatro Nazionale (Modena), i trampolieri di Fenice Show Events (Milano) e diversi artisti locali. La performance è stata ideata insieme agli abitanti nei giorni precedenti la cerimonia inaugurale, attraverso un laboratorio di creazione collettiva che ha coinvolto gli studenti dell’ISS “F. Caracciolo – G. Da Procida”.
Alle 19.00, con “Les Tambours et Poupées auteurs dans un univers aquatique” di Transe Express, l’isola risuonerà delle suggestioni e degli echi dello spettacolo itinerante. Da Piazza della Repubblica, cuore geografico dell’isola, la performance della compagnia francese, con il supporto della Fondazione Campania dei Festival, si snoda lungo via Libertà e arriva al porto di Marina Grande.
Tre bambole giganti sfilano tra la folla incantando il pubblico con un repertorio che combina composizioni originali, canzoni popolari e grandi arie liriche, accompagnate da una banda di tamburi fiammanti. In contemporanea rappresentazioni luminose di pesci, meduse e serpenti d’acqua si elevano e galleggiano tra il pubblico.
Alle 19.45, il borgo di Marina Corricella, cartolina identitaria dell’isola e dell’intero Mediterraneo, ospita uno straordinario intervento di visual show architetturale a cura di Gio Pistone e Alessandra Carloni: sulle tipiche architetture mediterranee prenderanno forma i miti misteriosi del mare. Lo spettacolo sarà in replica alle 20.45 e alle 21.45 e, domenica 10 aprile, alle 19.45, alle 20.45, alle 21.45 e alle 22.45.
Al tramonto, sarà inaugurata, all’ingresso di via Vittorio Emanuele, una luminaria a cura dell’artista Domenico Pellegrino per Voiello, main sponsor di Procida 2022. Si tratta di una luminaria, che evoca riti e tradizioni meridionali. Il visual, ideato da Claudia Bartoli, illustratrice e docente alla Nuova Accademia di Belle Arti di Roma (NABA), raffigura Procida, mitologica Nutrice di Enea e incarnazione dell’isola, che diventa simbolo di abbondanza insieme ai tre prodotti gastronomici tipici del territorio.
La cerimonia istituzionale con il Presidente della Repubblica
Alle 18.40, nell’ex convento di Santa Margherita Nuova a Terra Murata, prende il via la cerimonia istituzionale, introdotta dalla Fanfara dei Carabinieri.
Prima dell’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono previsti i saluti istituzionali di Dino Ambrosino, Sindaco di Procida, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Dario Franceschini, Ministro della Cultura, e Agostino Riitano, Direttore di Procida 2022.
Segue una relazione sul tema della speranza di Giovanni D’Antonio, diciottenne campano classificatosi primo in Europa, e quarto al mondo, tra i migliori studenti di filosofia. Ad accompagnarlo le musiche del chitarrista Osvaldo Di Dio.
Le dichiarazioni
“Siamo orgogliosi di poter dare il via al nostro percorso da Capitale – sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino – diffondendo un messaggio di speranza e ottimismo e continuando a fare rete con i Campi Flegrei, con l’intera Campania e con tutte le piccole isole e piccoli borghi d’Italia”.
“Partendo dal tema portante di Procida 2022, ‘La cultura non isola’, abbiamo scelto, con la nostra cerimonia inaugurale, di esplorare il mare, attraverso i suoi miti e le sue leggende, le sue storie ancestrali e il suo fascino primordiale. – spiega il Direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Un’isola del Mediterraneo diventa metafora dell’uomo contemporaneo ed è chiamando a noi una comunità che partecipa e non assiste, che abita, in maniera straordinaria , luoghi di vita quotidiana e con la quale abbiamo costruito l’intero percorso da Capitale, che inauguriamo il nostro anno.
Sarà un evento in cui si mescoleranno linguaggi artistici differenti, in continuo dialogo tra loro, dal teatro alle video proiezioni digitali, passando per la musica attraverso tutti i suoi generi. Ma sarà soprattutto una festa popolare all’insegna della cultura, che è ancor più forte quando è dei cittadini e che mai come oggi può e deve rivelarsi via d’uscita efficace dalle contraddizioni della contemporaneità”.
Le iniziative della Regione Campania
La Regione ha programmato, per il progetto di Procida Capitale della Cultura 2022, uno stanziamento complessivo di circa 14.830.412,63 milioni di euro, cifra destinata allo sviluppo del programma culturale, al potenziamento del sistema sanitario attraverso la Asl Napoli2 Nord, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione del complesso procidano di Palazzo d’Avalos.
In occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, la Regione Campania provvede a un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico terrestri, insieme con Eav, e di quelli marittimi, per un importo complessivo di 3,6 milioni di euro.
Si illuminano i monumenti della Campania
Alle 19.45 alcuni dei più importanti monumenti della Campania si illumineranno di rosa, colore tematico di Procida 2022. L’evento testimonia la risonanza del progetto culturale di Procida Capitale sull’intero territorio regionale coinvolgendo attivamente il patrimonio materiale e immateriale in un’unica azione di promozione.
In collaborazione con Regione Campania e Fondazione Campania dei Festival, saranno protagonisti il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito e Castel Sant’Elmo a Napoli, i Templi di Paestum, la Reggia di Caserta, l’Arco di Traiano a Benevento e il Castello Marchionale di Taurasi.
Fine dello stato di emergenza, le linee guida per il culto della Diocesi di Benevento
Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Diocesi di Benevento.
Oggi, 31 marzo 2022, termina lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da covid-19. In sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana (cf. Nota del 25 marzo c.a.), si richiede che:
nei luoghi di culto al chiuso si acceda – fino a nuova indicazione – «sempre indossando la mascherina»; anche se non è più obbligatoria la distanza di un metro tra i partecipanti, si cerchi di evitare assembramenti (in entrata e uscita), continuando la pratica dell’igienizzazione delle mani all’ingresso dei luoghi di culto e mantenendo vuote le acquasantiere; al momento dello scambio di pace ci si astenga ancora dalla stretta di mano o dall’abbraccio, mentre i Ministri continuino a indossare la mascherina e a igienizzare le mani per distribuire l’Eucaristia (sulla mano); per l’igienizzazione degli ambienti, «si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni».
Si chiede infine di non partecipare alle celebrazioni a chi mostri «sintomi influenzali» e a «chi è sottoposto a isolamento perché positivo al covid-19».
È inoltre «possibile riprendere la pratica delle processioni» già dalla Settimana Santa, tenendo fede all’indicazione data dalla Conferenza Episcopale Campana (cf. Comunicato dell’8 marzo c.a.), per cui resta «l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili», nella consapevolezza che «il tempo che viviamo con le nuove povertà e le emergenze umanitarie ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà».