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“Adotta uno scrittore” torna in Campania e arriva a Salerno e Avellino

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Riparte in Campania la XX edizione di Adotta uno scrittore, il progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino e sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, in collaborazione con Fondazione CON IL SUD, che quest’anno festeggia i suoi primi vent’anni.

Adotta uno scrittore è un progetto che da 20 anni mette al centro la lettura, coinvolgendo grandi autori e autrici portandoli in istituti di ogni ordine e grado di tutta Italia. Come per ogni edizione, gli studenti ricevono gratuitamente una copia del libro dell’autore o autrice adottata. L’obiettivo è creare un confronto proficuo tra autore e classe, un gruppo intimo, attraverso cui interrogarsi sul significato della letteratura e sui temi che i libri sollevano. Ciascuna “adozione” prevede infatti tre appuntamenti (due online e uno in presenza) e il quarto conclusivo il 23 maggio in presenza a Torino alla XXXIV edizione del Salone del Libro.

Fino ad oggi grazie all’iniziativa sono state portate a termine 433 adozioni per un totale di 12.642 studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 260 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni.

Il dettaglio degli incontriGiampaolo Simi approderà a Salerno, alla Casa Circondariale Antonio Caputo di Salerno e all’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiero Roberto Virtuoso di Salerno, dove incontrerà, in via eccezionale, un gruppo misto di studenti ristretti della sezione maschile e femminile. Gli incontri sono previsti giovedì 7 aprile online, giovedì 21 aprile in presenza e giovedì 5 maggio online. Giampaolo Simi si è sempre occupato di narrativa di genere, dal fantastico all’horror, dal giallo al noir. Ha esordito nel 1996 con il romanzo Il buio sotto la candela (Baroni), pubblicando poi numerosi romanzi e racconti per DeriveApprodi, Einaudi Stile libero, E/O e Sellerio. Il suo ultimo libro è La ragazza sbagliata (Sellerio). Giornalista pubblicista, collabora con riviste e quotidiani. Alessio Forgione, invece, sarà ospite della Scuola secondaria di secondo grado Alessandro Manzoni di Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino (le date verranno comunicate a stretto giro). Forgione è un giovane autore che, con il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour (2018), ha vinto il premio Giuseppe Berto 2019, il Premio Intersezioni Italia-Russia 2019, il Prix Méditerranée Étranger 2021. Giovanissimi (2020) è stato selezionato nella dozzina del premio Strega 2020. Il suo ultimo romanzo è Il nostro meglio (La Nave di Teseo, 2021).

Adotta uno scrittore 2022 – Oltre alle 26 adozioni già annunciate in Piemonte e Trento, Adotta uno scrittore torna – grazie alla Fondazione CON IL SUD – con 9 adozioni anche in altre 6 regioni italiane: Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia (e Campania). Il dettaglio nel comunicato stampa dedicato.

Campania: Comuni sciolti per mafia, rotazione dipendenti

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Napoli – La I Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Campania, presieduta da Giuseppe Sommese (Azione), ha incardinato l’esame della “Proposta di legge alle Camere ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione recante “Integrazione all’articolo 143 del TUEL (Rotazione straordinaria dei dipendenti nei Comuni sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare)”, ad iniziativa del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde). “Quando un Comune viene sciolto, anche più volte, per infiltrazioni mafiose, come nei casi di Arzano e Marano, la classe politica viene mandata a casa, ma, attualmente, non c’è alcun intervento sulla macchina amministrativa che è stata condizionata dalle infiltrazioni ed in particolare sul personale che, probabilmente, ha fatto da tramite per le infiltrazioni criminali” – ha sottolineato Borrelli – che ha aggiunto: “per questo, nei casi di scioglimento delle amministrazioni comunali per infiltrazioni della criminalità organizzata, al fine di un completo risanamento dell’ente “infiltrato”, proponiamo si adotti una rotazione straordinaria del personale”. “Questa proposta di legge alle Camere affronta un grave vulnus che proponiamo di risolvere per via legislativa sul piano nazionale – ha evidenziato Sommese – per questo approfondiremo tutti gli aspetti della stessa attraverso le audizioni al fine di sottoporla al Parlamento” – ha sottolineato Sommese.
Bisogna riflettere sulle problematiche che l’eventuale rotazione straordinaria del personale, prevista dalla proposta di legge, possa comportare notevoli disagi per tutti i dipendenti, innanzitutto sul piano logistico, e, quindi, per colpire pochi responsabili, si colpirebbero tutti i dipendenti.
Questo è un tema molto importante che va affrontato nell’ottica di salvaguardare i lavoratori onesti che hanno ben svolto il proprio i quali non devono pagare gli errori altrui” – ha evidenziato la consigliera Maria Luigia Iodice (Noi di Centro-Noi Campani).
Pur comprendendo la ratio della proposta di legge, chi giudicherà quali dirigenti o dipendenti sarebbero destinati alla rotazione del personale?” – ha sottolineato la consigliera Maria Muscarà (gruppo misto).
E’ necessario intervenire con una proposta alle Camere sulla materia per rendere più efficace l’attuale normativa , ascoltando le posizioni degli addetti ai lavori, per fermare la logica per la quale spesso gli stessi Comuni vengono sciolti più volte per infiltrazioni criminali, gli amministratori coinvolti non possono candidarsi per dieci anni ma i dirigenti coinvolti restano in servizio” – ha evidenziato il consigliere Felice Di Maiolo (gruppo misto). “Bisogna rafforzare questa proposta anche sul piano della prevenzione – ha aggiunto Gennaro Saiello (M5S) – per introdurre un correttivo secondo il quale bisogna evitare che uno stesso dirigente resti nello stesso ruolo per un certo numero di anni”. La I Commissione ha, inoltre, espresso parere favorevole a maggioranza sulla proposta di legge “Istituzione Presidi Antiviolenza di prossimità a tutela delle donne e dei loro figli”, ad iniziativa del Presidente Sommese e del consigliere Vincenzo Santangelo (Italia Viva), che istituisce i Presidi Antiviolenza di Prossimità (PAP) quale attività finalizzata all’attuazione delle misure individuate nella Risoluzione del Parlamento europeo del 6 ottobre 2021 sull’impatto della violenza da parte del partner e dei diritti di affidamento su donne e bambini (2021-0406). Si è astenuto il consigliere Vincenzo Ciampi (M5S) che ha sottolineato: “condividiamo la proposta di legge nel suo spirito ma non c’è stata la necessaria attività di approfondimento sulla stessa”.

Il Premio Strega torna al Teatro Romano: svelati i dodici candidati che saranno a Benevento

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Benevento – Il sindaco Clemente Mastella e l’assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Antonella Tartaglia Polcini, sono lieti di comunicare che anche quest’anno il Teatro Romano ospiterà, il prossimo 8 giugno, l’incontro con i dodici candidati dell’edizione 2022 – annunciati pochi minuti fa a Roma – e la proclamazione dei finalisti.

Lo storico appuntamento di Casa Bellonci per la seconda volta nella storia del Premio sceglie Benevento come dimora di uno degli eventi culturali di maggior richiamo. Un appuntamento che avvalora l’indissolubile legame tra la nostra Città e il Premio Strega, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega, in collaborazione con Camera di Commercio di Roma e BPER Banca.

I candidati – Il Comitato direttivo del Premio Strega ha scelto i 12 libri candidati all’edizione 2022 tra i 74 titoli proposti dalla giuria degli Amici della domenica. Questa la dozzina selezionata annunciata il 31 marzo a Roma: Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri) presentato da Silvia Ballestra; Fabio Bacà, Nova (Adelphi) presentato da Diego De Silva; Alessandro Bertante, Mordi e fuggi (Baldini+Castoldi) presentato da Luca Doninelli; Alessandra Carati, ‘E poi saremo salvi’ (Mondadori) presentato da Andrea Vitali; Mario Desiati, ‘Spatriati’ (Einaudi) presentato da Alessandro Piperno; Veronica Galletta, ‘Nina sull’argine’, (minimum fax) presentato da Gianluca Lioni; Jana Karšaiová, ‘Divorzio di velluto’ (Feltrinelli) presentato da Gad Lerner; Marino Magliani, ‘Il cannocchiale del tenente Dumon’ (L’Orma), presentato da Giuseppe Conte; Davide Orecchio, ‘Storia aperta’ (Bompiani), presentato da Martina Testa, Claudio Piersanti, ‘Quel maledetto Vronskij’ (Rizzoli) presentato da Renata Colorni, Veronica Raimo, ‘Niente di vero’ (Einaudi) presentato da Domenico Procacci e Daniela Ranieri, ‘Stradario aggiornato di tutti i miei baci’ (Ponte alle Grazie) presentato da Loredana Lipperini.

La proclamazione della cinquina finalista si terrà l’8 giugno per il secondo anno consecutivo a Benevento, al Teatro Romano, alla presenza dei dodici candidati e del pubblico, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.

Sanità, arrivata la proroga per i 70 precari del Ruggi ma non basta più (VIDEO)

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Salerno – C’è un respiro di sollievo tra i lavoratori precari dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Questa mattina infatti è stata pubblicata  la delibera per la proroga dei contratti al 30 giugno. Dopo le sollecitazioni della FP CGIL, che con i lavoratori attraverso un presidio aveva sollecitato una continuazione per i 70 Contratti in scadenza oggi. Era stato, infatti,  proprio il sindacato a chiedere di fare chiarezza perché con il Covid  ripresa la mancata proroga sembrava un rischio non solo legato all’occupazione dei lavoratori ma la sicurezza sanitaria dell’intera comunità.

E stamani si è raggiunto l’obiettivo sperato. Ma non basta, come ha fatto sapere il segretario provinciale della Fp Cgil, Antonio Capezzuto al lavoro per ulteriori proroghe.

Organizzazione di un funerale: consigli e suggerimenti

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Quali sono i documenti necessari per l’organizzazione di un funerale? Questa è la prima domanda a cui si deve rispondere dopo il decesso di una persona cara. Ebbene, servono il codice fiscale e un documento di riconoscimento sia del defunto che di un familiare. Tali documenti sono indispensabili ai fini della compilazione di quei moduli che poi saranno trasmessi, in genere attraverso la ditta di Onoranze Funebri, agli uffici di stato civile del comune di riferimento.

Il trasferimento della salma

Una fase molto delicata è quella che riguarda il trasferimento della salma. Una volta giunta nella casa funeraria, essa viene sottoposta a una serie di trattamenti che comprendono l’igienizzazione e la cosiddetta tanatoestetica. Si può procedere, così, con la veglia funebre e poi con la cerimonia di commiato. Una ditta di pompe funebri seria garantisce alla famiglia del defunto un servizio di assistenza completo che coinvolge tutti gli adempimenti richiesti dopo il decesso, dalle utenze alla dichiarazione di successione, dalla pensione di reversibilità ai contratti di locazione, senza dimenticare altre formalità che possono coinvolgere, per esempio, la rendita Inail e gli istituti di credito.

Che cosa succede se il decesso è avvenuto all’estero

Nel caso in cui il decesso non si sia verificato sul suolo italiano ma in un Paese straniero, può essere necessario il coinvolgimento di vari enti, quali le prefetture, le ambasciate e i consolati. Infatti, la salma può essere rimpatriata, in vista dello svolgimento del funerale nel nostro Paese, solo dopo che il consolato generale dello Stato in cui si è verificato il decesso ha rilasciato il nulla osta. Ed è questo il motivo per il quale occorre avvertire il consolato generale in maniera tempestiva. Nel nostro Paese, poi, spetta allo stato civile di competenza la trascrizione del decesso. Si tratta di un processo alquanto delicato, anche perché – come si può facilmente intuire – la necessità primaria dei familiari è che il rimpatrio del defunto avvenga in tempi brevi. Ecco perché è fondamentale che l’agenzia di onoranze funebri sia esperta delle norme internazionali, per sapere quali accorgimenti mettere in pratica.

La morte in un luogo pubblico

Il coinvolgimento di più enti è inevitabile anche quando la morte avviene in luogo pubblico. Entrano in gioco non solo il soccorso sanitario e il comune nel quale si verifica il decesso, ma anche le forze di polizia e, di conseguenza, le autorità giudiziarie. Non è detto che si tratti per forza di morte violenta; può anche essere un decesso per cause incerte o per un incidente stradale. La prima operazione da compiere in una situazione del genere è quella di contattare il 112, affinché possa essere attivato il servizio di emergenza, e il 118, per il servizio sanitario. Dopodiché tocca agli agenti di polizia giudiziaria contattare l’autorità giudiziaria di competenza, da cui dipende la rimozione della salma. Lo step successivo è rappresentato dagli esami autoptici e dalle ispezioni medico legali. Il magistrato coinvolto, se lo ritiene opportuno, può concedere il nulla osta affinché la salma possa essere ricongiunta con i familiari.

La gestione del defunto

La morte in luogo pubblico rappresenta una situazione che può richiedere una gestione differenziata in base alla casistica. È per questo motivo che conviene contattare l’agenzia di onoranze funebri nella maniera più tempestiva possibile, in modo che i professionisti possano valutare come procedere e iniziare a seguire tutte le pratiche sia dal punto di vista sanitario che sotto il profilo burocratico.

Il decesso in ospedale

Quando la morte avviene in una residenza sanitaria assistenziale, in una casa di cura, in un ospedale o in qualunque altro tipo di struttura sanitaria, tocca al personale della struttura provvedere alla constatazione del decesso, per poi compilare la denuncia relativa alle cause di morte. La comunicazione del decesso deve essere inoltrata all’ufficio di stato civile: è un compito che può essere affidato all’agenzia. L’assistenza familiare è fondamentale, e una ditta rispettabile garantisce la necessaria intermediazione fra i parenti del defunto e la struttura sanitaria, il cui personale deve compilare l’Allegato I modulo relativo al trasporto della salma nel corso del periodo di osservazione nelle 24 ore successive al momento di constatazione della morte.

Benali: “Il Benevento ha individualità forti ma il Pisa non ha paura di nessuno”

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Pisa – Ahmad Benali si racconta a 360°. Il centrocampista del Pisa, arrivato a gennaio dal Crotone, ha concesso una lunga intervista alla trasmissione “Il nerazzurro“, in onda su 50 canale. Il giocatore libico, ma nato a Manchester, ha parlato anche del momento dei nerazzurri di Luca D’Angelo e del prossimo impegno di campionato contro il Benevento di Fabio Caserta

CampionatoLa squadra sta raccogliendo quello che ha meritato. Da quando sono arrivato non c’è stato un momento negativo, ma un momento durante il quale abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo. Penso alle partite in casa e a quella in trasferta con l’Alessandria. Penso, però, che alla fine del campionato i punti siano sempre corretti. Ci stiamo riprendendo i punti mancati e lo stiamo facendo alla grande.

Serie ALa B di quest’anno è veramente interessante, ci sono tante squadre ravvicinate. Tra le prime sei c’è una differenza di cinque punti. Credo che il Pisa abbia dimostrato di potersela giocare, è stato sempre tra le prime e adesso vogliamo solo portare avanti il nostro cammino raccogliendo risultati.

D’AngeloQuando ci siamo sentiti al telefono prima che arrivassi. E’ una persona bravissima e nel mondo del calcio è difficile trovare persone così corrette. E’ una grande persona, si è messo in mostra a Pisa come allenatore e ha fatto molto bene. Era un mio obiettivo lavorare con lui e mi sto trovando molto bene.

Rush finaleTutti saranno importanti, ogni giocatore avrà il suo momento e dovremo essere bravi noi a farci trovare pronti. Nel prossimo mese ci sarà bisogno di tutti. Tutte le partite adesso diventano complicate, se trovi squadre che vogliono salvarsi o che vogliono salire. Da marzo in poi tutte le partite diventano complicate. Abbiamo fatto capire che non abbiamo paura di nessuno, dobbiamo solo fare il Pisa e sono sicuro che i punti potremo farli tranquillamente.

BeneventoE’ una squadra che gioca bene al calcio, aggressiva e con individualità molto forti. Basta pensare all’attacco: Lapadula, Insigne e Sau sono tutti giocatori capaci di risolvere le partite da un momento all’altro. Dovremo essere bravi a chiudere gli spazi e a far bene in fase offensiva.

PromozioneMeno si parla del Pisa e meglio è. Noi la pressione da soli non ce la mettiamo, sappiamo di essere una squadra forte e la classifica lo dimostra. In serie B non si vince con i nomi, si vince con la fame, con la rabbia, con la voglia di correre e di vincere i duelli. Poi serve la qualità per risolvere le partite e a noi queste qualità non mancano.

Successo per il primo corso di analisi sensoriale sul tartufo in Campania (VIDEO)

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Fisciano (Sa) – È un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalle percezioni visive e gustative all’olfatto. Forma, rugosità, colore, integrità sono solo alcuni dei parametri presi in esame per l’analisi sensoriale sul tartufo, mentre i sentori di bosco, la dolcezza, l’intensità e gli aromi si sprigionano.
 
Entra nella sua fase pratica il “Corso di analisi sensoriale per giudici qualificati del comparto tartufi”, organizzato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale, su richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania – Settore Foreste.
Tre giorni di lezioni e approfondimenti, presso la sala Conferenze dell’Osservatorio, per imparare a sentire il profumo dei tartufi campani, il Bianchetto Tuber borchii e il Tartufo di Bagnoli Tuber mesentericum.
 
Il valore di questo Corso è notevole, perché è il primo realizzato in Campania e nel Mezzogiorno – sottolinea la Prof.ssa Mariagiovanna Riitano, Presidente del Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale -. Segna il traguardo di un Progetto portato avanti negli anni insieme alla Prof.ssa Enrica De Falco e alla Regione Campania: una progettualità nata con la finalità di creare piantine micorrizate con spore di tartufo autoctone per la creazione di tartufaie sperimentali tra le province di Salerno, Avellino e Benevento. Ci siamo collegati con l’Università di Perugia per formare degli esperti in micorrizazione e controllo. Abbiamo aperto una strada per valorizzare in Campania un prodotto che, nell’immaginario collettivo, è legato ad altre regioni, come la Valle d’Aosta o l’Umbria. I nostri tartufi erano sconosciuti, ignorati. L’obiettivo è proseguire su questa linea, sviluppando l’intera filiera tesa alla produzione e commercializzazione. Con il Corso vogliamo formare giudici esperti qualificati, capaci di codificare le caratteristiche organolettiche dei tartufi campani attraverso l’analisi sensoriale”.
 
Sette anni fa l’Osservatorio ha avviato questo Progetto con l’obiettivo di produrre piantine micorrizate partendo da semi di piante forestali autoctone, utilizzando tartufi della Campania – evidenzia la Prof.ssa Enrica De Falco, docente del Corso di Laurea in Agraria e componente del Comitato scientifico dell’Osservatorio – Il nostro territorio è estremamente ricco di tutte le nove specie di tartufo che possono essere raccolte e commercializzate in Italia. Sono state avviate tutte le fasi per raggiungere questo risultato, dalla formazione di profili qualificati nelle procedure e nel controllo dell’avvenuta micorrizazione, con la realizzazione di tartufaie controllate per un tartufo tracciato campano. È una scommessa avere una produzione che riesca a valorizzare il bosco e le produzioni del territorio, perché il tartufo è un prodotto di elevato valore e attrattività”.
 
Il Progetto è portato avanti dall’Osservatorio con la collaborazione del Centro Regionale Sperimentale di Moltiplicazione e Certificazione di materiali vegetali della Regione Campania, dall’azienda regionale Improsta, del CREA-OF, dell’Associazione Tartufai della Campania, del Gruppo di progettazione formato dai funzionari regionali Salvatore Apuzzo, Luca Branca, Pasquale Santalucia, Agnese Rinaldi, da Enrica De Falco componente del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio e da Michele Caputo, esperto formato dall’Osservatorio nelle prime fasi del Progetto presso l’Università di Perugia, Ateneo di antica tradizione e consolidata esperienza nello studio e valorizzazione del tartufo.
 
Il Corso nasce dalla necessità concreta di valorizzare l’immagine del tartufo campano – evidenzia il Dott. Luca Braca, funzionario dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, responsabile ‘Funghi e Tartufi’ del settore ‘Ambiente, Foreste e Clima’ diretto dalla Dott.ssa Flora Della Valle –  La nostra legge regionale in materia risale al 2006, ma ad oggi si è evoluta molto la conoscenza di questo comparto. Lavoriamo per potenziare la nostra presenza sui mercati. Con l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale collaboriamo in fortissima sinergia: dopo la realizzazione delle tartufaie, abbiamo in previsione altre attività legate agli aspetti aromatici e alla ricerca scientifica sui tartufi, in un intenso programma da implementare”.

Il Corso è svolto dalla “Good Senses” di Brescia, società specializzata in analisi sensoriale, leader in Italia per aver sviluppato metodologie e protocolli scientifici. “L’Osservatorio Appennino Meridionale è pioneristico perché ha deciso di caratterizzare il prodotto non solo sotto l’aspetto fisico, ma anche della percezione – insiste Novella Bagna, Sensory Project Manager Good Senses – per identificare tutte le caratteristiche, anche in termini olfattivi. Siamo in fase di test e analisi per verificare, secondo le norme ISO i livelli di percezione attraverso vista, gusto, olfatto per poi procedere alla caratterizzazione del tartufo stesso”.
 
Il tartufo Bianchetto e il nero di Bagnoli saranno protagonisti la prossima settimana al Vinitaly, in accompagnamento ai vini campani. “In futuro potremo presentare il tartufo anche all’interno di manifestazioni internazionali e alle grandi fiere, penso a Cibus – dichiara Luciano D’Aponte, nella doppia veste di discente e di responsabile Promozione Agroalimentare Regione Campania – La Campania vive di agroalimentare, uno dei settori trainanti del Pil. La promozione nelle fiere di settore è fondamentale per crescere nell’export”.
 
La Campania conta circa 2mila cavatori (raccoglitori) di tartufo, per una produzione che supera i mille quintali l’anno. “Abbiamo tutte le tipologie di tartufo, dal Bianchetto delle pinete di mare al Meseneterico dei faggeti a 1.200 metri di altitudine – spiega Noemi Iuorio, Presidente dell’Associazione Assotartufai Campania – Nasco come cavatrice di tartufo da circa 15 anni ed oggi sono titolare di una piccola azienda di trasformazione. Essere qui per noi è fondamentale, è un potenziale enorme per la produzione di tartufo. Non abbiamo nulla da invidiare alle altre regioni. Il Corso promosso dall’Osservatorio ci rende più competitivi sul mercato nazionale, ma anche internazionale”.

 

Investimenti finanziari: il punto sulle strategie più gettonate per giocare in borsa oggi

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Il numero di persone che decide di investire in borsa in modo autonomo, ovvero senza avvalersi di intermediari bancari o postali, è in grande aumento ormai da diversi anni. Questa rappresenta sicuramente una novità importante, dovuta principalmente all’avvento del trading online e al netto incremento del numero di iscritti alle piattaforme dei migliori broker. Si tratta di una novità che ha anche favorito la circolazione di notizie riguardanti gli investimenti e generalmente l’acquisizione di un più elevato livello di conoscenza in ambito macroeconomico.

Per giocare in borsa è infatti necessario acquisire una buona dimestichezza con il settore e mantenersi sempre aggiornati su quelle che sono le strategie più gettonate, ovvero l’insieme dei comportamenti che gli investitori adottano per tentare di realizzare dei profitti con i mercati finanziari. A tal riguardo è sempre fondamentale distinguere le strategie pensate per operare nel breve termine, con quelle invece create per investire con la consapevolezza che occorre aspettare tempistiche più lunghe nella speranza di ottenere dei buoni risultati.

Orizzonte temporale e strategia

 

Come spiegato da GiocareInBorsa24, portale specializzato nel mondo degli investimenti digitali, chi desidera iniziare ad investire in borsa dovrà innanzitutto scegliere un broker certificato a cui affidarsi per effettuare tutte le operazioni in autonomia e in sicurezza. Inoltre navigando su questo portale è possibile anche ricevere altre preziose indicazioni pratiche, degli utili suggerimenti e conoscere diverse strategie tra quelle maggiormente utilizzate in questo periodo.

L’orizzonte temporale, ovvero il tempo che un investitore è disposto ad attendere nella speranza che le sue operazioni portino dei frutti, dipende anche dal budget. Se questo è abbastanza limitato, ad esempio inferiore a 500 euro, chi investe sarà maggiormente orientato a farlo con strategie pensate per il breve termine, in quanto diversamente sarebbe necessario dover attendere troppi anni per vedere dei risultati tangibili.

Per chi investe nel breve termine le strategie maggiore impiegate sono il day trading e lo scalping che hanno diverse similitudini tra loro. Lo scalping consiste nell’apertura di molte posizioni, scelte attraverso l’analisi tecnica e l’individuazione di titoli che si trovano in territorio di ipercomprato o di ipervenduto. Queste operazioni vengono poi tenute aperte per poco tempo, in alcuni casi anche solo alcuni minuti. Chi investe in questo modo spera poi che la somma delle posizioni chiuse in attivo sia maggiore di quelle in negativo.

Molto simile è anche il day trading che ha però un funzionamento maggiormente selettivo: il trader individua uno o due titoli che potrebbero secondo le sue analisi acquisire valore in quella specifica giornata, li acquista e tiene le posizioni aperte per qualche ora, richiudendole prima della chiusura dei mercati. In entrambi i casi occorre sempre ricordare che si tratta di operazioni speculative che presentano un grado di rischio significativo che non dovrebbe mai essere sottovalutato.

Strategie nel lungo periodo

 

Una delle strategie più produttive nel lungo periodo è quella creata da Warren Buffet, investitore di fama internazionale e conosciuto anche con lo pseudonimo di “oracolo di Omaha” proprio per le sue elevatissime capacità di far fruttare gli investimenti. Nello specifico la sua strategia prevede di seguire alcuni passaggi fondamentali che sono: individuare tramite le notizie macroeconomiche e le analisi dei settori delle aziende che hanno buoni risultati, selezionare quelle che hanno un valore in borsa sottostimato rispetto al loro volume di affari, investire su di loro e mantenere le posizioni aperte per alcuni anni.

In generale le strategie sul lungo periodo prevedono sempre l’utilizzo di alcuni dei seguenti strumenti:

  • Media mobile.
  • Analisi tecnica.
  • Lettura dei trend.
  • Bande di bollinger.
  • Posizione sul mercato.
  • Percentuale circolante.

Spesso è la combinazione di questi fattori che permette di ottenere una buona strategia che risulti solida e in grado di apportare buoni risultati, soprattutto nel lungo termine. In generale è sempre importante anche non sottovalutare mai i rischi degli investimenti e prendere in considerazione la possibilità di utilizzare degli strumenti di contenimento del rischio, soprattutto su alcuni asset maggiormente esposti alla volatilità. Infine è fondamentale anche ricordare sempre l’importanza di operare una buona diversificazione, in modo da ridurre i rischi dell’investimento.

 

 

New Balance vs Saucony, quali scegliere?

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Quando si apre il capitolo scarpe, non si possono non chiamare in causa le sneakers. Calzature nate come sportive e, nel corso degli anni, investite da una ventata di versatilità che le ha rese adatte anche ad altri contesti, hanno visto in primo piano diversi brand che, ancora oggi, si contendono il titolo di più apprezzato dai fan di queste straordinarie scarpe.

Per rendersene conto, basta ricordare la popolarità di marchi come New Balance e Saucony su e-commerce di settore come Kosmos Store, uno dei punti di riferimento più celebri sul web tra chi punta ad acquistare calzature sportive di qualità.

Tornando alle sneakers, è impossibile raccontare la loro storia degli ultimi anni senza citare la “rivalità” tra le soluzioni sopra citate. Quale è meglio? Vediamo assieme la risposta nelle prossime righe di questo articolo.

 

New Balance e Saucony: quale scarpa è la migliore?

La chiave di ricerca “New Balance vs Saucony” è molto popolare sul web. Quando si passano in rassegna i punti di vista degli utenti è facile notare che, in merito al secondo dei due marchi, sono più frequenti i punti di riferimento in merito alla sua efficacia nel sostenere le ginocchia e la schiena. Leggendo queste parole molti diranno che non è affatto un caso la scelta del brand come sponsor ufficiale del Trail dello Zingaro, un percorso che, da 15 anni a questa parte, porta atleti da tutto il mondo nella bellissima cornice della Sicilia per scoprire le sue riserve e i suoi parchi.

Di sicuro in questo caso si ha a che fare con un percorso avente alle spalle anni e anni di storia e, di riflesso, di conoscenza del mercato della calzatura e delle esigenze dell’utenza. L’azienda è stata infatti fondata nel lontanissimo 1898. Negli ultimi quattro anni, ha guadagnato il favore di un pubblico molto ampio proponendo sul mercato modelli ispirati ad alcune creazioni iconiche del passato.

Tra gli aspetti più apprezzati delle sopra citate novità è possibile chiamare in causa la forte stabilità della suola. Questa parte della calzatura si presenta anche come piacevolmente leggera, il che ha sempre il suo perché quando si tratta di comfort.

Cosa dire, invece, del mondo New Balance? Prima di tutto che si ha a che fare con un legame a filo doppio con il mondo del running. Anche in questo caso, le ultime proposte sul mercato sono un inno alle origini. A dimostrazione di ciò, è possibile chiamare in causa le intramontabili 550 che, fin dal lancio nel 1989, sono entrate nel cuore degli appassionati di calzature sportive.

Per quanto riguarda la storia più recente, la svolta è arrivata nel 2020. In quell’anno, grazie alla collaborazione con il brand della Grande Mela Aimé Leon Dore, il modello ha in qualche modo cambiato pelle, passando da scarpa fortemente connessa al running a sneaker in grado di trascendere la passione per qualsiasi sport.

A dare un boost a questo successo ci ha pensato anche il web, con hashtag che hanno fatto il pieno di visualizzazioni e video su TikTok che, con l’immediatezza tipica del social cinese, in questi due anni hanno comunicato alla consistente fan base l’arrivo di nuove colorazioni.

 

Il punto della situazione

Non è chiaramente facile arrivare a un dunque e scegliere la scarpa migliore tra le due alternative. Se proprio si deve giungere a una conclusione, si può affermare che le New Balance siano il top per chi vuole apparire fashion e indossare la storia delle sneakers quando va a fare un aperitivo o in occasione di un pomeriggio di shopping.

Le Saucony, forti senza dubbio di una maggior ricchezza di modelli sia per donna, sia per uomo e bambino, possono invece essere considerate il pezzo forte di una giornata all’insegna del movimento fisico.

Paganese, sabato c’è il Monopoli: designato l’arbitro

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Pagani (Sa) – Per la gara PaganeseMonopoli in programma Sabato 2 Aprile alle ore 17:30, è stato designato Adalberto Fiero della sezione di Pistoia. Gli assistenti saranno Veronica Vettorel della sezione di Latina e Fabrizio Giorgi della sezione di Legnano. Il quarto ufficiale sarà Enrico Cappai della sezione di Cagliari. Fiero, in questa stagione, non ha mai diretto né la Paganese, né il Monopoli. Il fischietto toscano ha diretto sei partite del girone C di Serie C: quattro vittorie delle squadre di casa, un pareggio e un solo successo esterno.

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