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Ok alla mozione per nuovi corsi di laurea per le professioni sanitarie: soddisfatta Italia Viva Sannio

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“Siamo soddisfatti per l’impegno profuso e mantenuto dal gruppo consiliare di Italia Viva che ha conseguito, all’unanimità, l’approvazione della mozione relativa all’istituzione dei corsi di laurea presso gli Atenei della Campania per le professioni sanitarie dei terapisti occupazionali, assistenti sanitari, educatori professionali e podologi”.

Così Bepy Izzo e Simona Tessitore, Coordinatori Provinciali di Italia Viva all’indomani dell’approvazione in Consiglio Regionale della mozione sull’attivazione dei corsi di laurea in Campania per alcune importanti professioni sanitarie. “Ringraziamo i consiglieri Tommaso Pellegrino, Enzo Alaia, Vincenzo Santangelo e Francesco Iovino per la disponibilità mostrata verso il nostro coordinamento provinciale e per le interlocuzioni che ne sono scaturite con i rappresentanti sanniti delle categorie professionali in discorso. In Campania, infatti – continuano Izzo e Tessitore – non sono ancora attivi i rispettivi corsi di laurea e tale situazione costringe gli aspiranti professionisti a frequentare i corsi di studio fuori regione. Parliamo di figure professionali indispensabili al percorso terapeutico e riabilitativo dei soggetti fragili e che contribuiscono in maniera determinante al miglioramento della qualità della vita dei diversamente abili . L’attivazione dei relativi corsi di laurea presso gli atenei campani – concludono Izzo e Tessitore – costituisce un doveroso riconoscimento alla centralità del loro ruolo e rafforza l’offerta di assistenza formativa e occupazionale della nostra Regione”.

L’ “Aldo Moro” Segna e Insegna: con L.I.S. “Logicamente Inclusivi a Scuola”

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Si è concluso, il 23 maggio, presso l’Istituto Alberghiero “Aldo Moro” di Montesarchio l’incontro con la Lega del Filo d’Oro sezione di Napoli, con gli alunni della classe IV C Eno. Erano presenti i dottori Leopoldo Cozzolino e Francesca Dati, della Lega del Filo d’Oro, fondazione impegnata nell’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

L’incontro è servito a fare il punto della situazione sulle strategie comunicative più efficaci ed inclusive da adottare a scuola e nella vita quotidiana in presenza di bisogni educativi speciali e per sensibilizzare sulla tematica dell’accessibilità “Si può fare!”. L’iniziativa è nata dall’esigenza della classe di abbattere le difficoltà comunicative dell’alunna B.F. favorendone l’inclusione.

L’alunna si avvale di un’assistente alla comunicazione specializzata nella lingua dei segni, per cui lei stessa si è fatta “veicolo formativo” per i compagni ed ha permesso di sensibilizzarli sulla cultura della diversità e di sperimentare in aula un linguaggio comunicativo alternativo.

Gli alunni hanno raggiunto la consapevolezza che la diversità può essere ricchezza.

Vari i messaggi acquisiti dalla classe, grazie alla bravura della loro compagna maggiormente esperta. I messaggi lanciati in LIS sono stati di pace attraverso riflessioni sul ripudio della guerra e con poesie di Rodari; di promozione dell’accoglienza e di riflessione sulla sostenibilità ambientale.

I ragazzi hanno vissuto diverse situazioni in cui, all’interno della classe si è percepita l’inclusività a tutto tondo. Un ringraziamento per quest’occasione di crescita va al Dirigente Scolastico prof. Aldo Sarchioto, alla Lega del Filo d’Oro, alla Cooperativa “La Martina” a cui afferisce l’assistente alla comunicazione Gelsomina Landolfi.

Costituito il primo panel di giudici qualificati sul tartufo: consegnati gli attestati

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Si riunisce per la prima volta il PANEL sul tartufo, costituito dai giudici qualificati formati durante il “Corso di analisi sensoriale” organizzato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, Settore Ambiente, Foreste e Clima.

Per l’occasione, Il Presidente dell’Osservatorio Prof.ssa Mariagiovanna Riitano ha consegnato ai discenti gli attestati di abilitazione a “giudice qualificato a codificare le caratteristiche organolettiche dei tartufi”, conseguiti dopo l’esito positivo delle prove teoriche e pratiche previste.

«Il Corso si è avvalso per la fase di formazione della Good Senses di Brescia, società specializzata in analisi sensoriale, e del Centro Nazionale Studi sul Tartufo di Alba – sottolinea la Prof.ssa Riitano – Gli attestati sono stati consegnati alla presenza in remoto della Dott.ssa Isabella Gianicolo del Centro Nazionale Studi, che ha curato anche l’ultima lezione. Sono molto lieta del successo registrato da questa iniziativa, che segna un ulteriore passo in avanti nell’attività di valorizzazione del tartufo campano. L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di sviluppare l’intera filiera di un prodotto di grande valore”.

Da sette anni, infatti, l’Osservatorio ha avviato il Progetto sul tartufo campano con la finalità di produrre piantine micorrizate con spore di tartufo autoctono destinate alla realizzazione di tartufaie coltivate.

Per garantire la tracciabilità, riconoscibilità e specificità del tartufo campano, il primo Panel costituito dal gruppo degli esperti abilitati è già al lavoro per la definizione della scheda sensoriale del Tuber Aestivum.

“Il Panel si riunirà periodicamente per analizzare tutte le 9 specie di tartufo presenti in Campania, tenendo conto del periodo di raccolta – prosegue la prof. Riitano – Si prevede anche di organizzare un nuovo “Corso di analisi sensoriale”, viste le tante richieste pervenute dal mondo della ristorazione.

“I tre giorni di lezioni e di approfondimenti hanno portato all’identificazione delle caratteristiche organolettiche e sensoriali di due tartufi campani – evidenzia il Dott. Luca Braca, funzionario Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, responsabile ‘Funghi e Tartufi’ del Settore ‘Ambiente, Foreste e Clima’ diretto dalla Dott.ssa Flora Della Valle – Dall’attività sviluppata in sinergia tra la Regione Campania e l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale sono scaturite le due schede, curate nell’elaborazione dal Centro Nazionale Studi sul Tartufo, che saranno utilizzate da questo momento in poi per l’analisi sensoriale di due tartufi tipici campani: il Tuber Mesentericum o Tartufo nero di Bagnoli, e il Tuber Borchii o Bianchetto. La fascia costiera campana è una grande produttrice di Bianchetto, che cresce dal livello del mare, quasi sulla spiaggia, fino ai mille metri di altezza. Sempre con la collaborazione del Centro Nazionale di Alba e della dottoressa Gianicolo, i giudici formati si sono riuniti per costituire il primo Panel di assaggiatori. Si tratta di 20 giudici abilitati che, in base al nostro calendario di raccolta, durante questo primo incontro si sono concentrati sul Tuber Aestivum, chiamato anche Tartufo d’estate o Scorzone, che cresce in ambiente collinare a partire dai 100 ai 700/800 metri di altitudine, dal primo maggio al primo novembre”.

Quattro i campioni di Tuber Aestivum analizzati dal Panel. Al termine dell’analisi dei vari parametri, sarà disponibile anche la prima scheda di valutazione complessiva sullo Scorzone.

Il panel si incontrerà periodicamente per verificare le proprie capacità sensoriali ed analizzare le varie qualità di tartufo, in base alla stagionalità – aggiunge Luca Branca – Il prossimo incontro si svolgerà nel mese di luglio e successivamente in autunno per analizzare il Tuber Uncinatum. La funzione del panel è quella di offrire servizi alle aziende campane che vogliono qualificare le proprie produzioni. I nostri tartufi spesso hanno subìto le angherie del mercato. Nonostante siano ottimi, non sono stati apprezzati e valorizzati abbastanza. Ad Alba, per esempio, esiste una tradizione di giudici che certificano il tartufo, in termini di qualità e di valore di mercato. La nostra regione produce tutte le tipologie dei 9 tartufi commercializzabili, ma ad oggi non le è stato riconosciuto il ruolo che merita”.

Dopo l’esperienza al Vinitaly, l’Osservatorio e l’Assessorato Regionale saranno presenti alle manifestazioni internazionali e alle fiere per promuovere il tartufo campano, come leva strategica per la crescita dell’export nel settore agroalimentare. Inoltre, l’intento è quello di sviluppare sinergie con il segmento food, con lo showcooking e con chef stellati in occasione delle varie iniziative estive dedicate alla ristorazione e alle produzioni di eccellenza.

Benevento, al via oggi intervento straordinario di derattizzazione e disinfestazione

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L’assessorato all’Ambiente e alle Politiche Sanitarie del Comune di Benevento, guidato dal dottor Alessandro Rosa, comunica che a partire da oggi e fino al 9 giugno verranno effettuati su tutto il territorio comunale interventi di disinfezione e disinfestazione adulticida. Nei giorni 13, 14, 15, 16 e 17 invece si procederà con interventi di derattizzazione. Si tratta di interventi straordinari che mirano a contenere la proliferazione di insetti e topi sul territorio.

Memorie di un’altra Resistenza a Benevento e nel Sannio: i ragazzi del Galilei all’archivio di Stato

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Una ricerca nei “punti oscuri” della storia, per ritrovare le tracce del nostro passato. Per capire cosa è successo anche nel Sannio, mentre le dittature e le guerre sconvolgevano il mondo. Un percorso per acquisire competenze trasversali, che ha visto protagonisti gli alunni della 3A del Liceo Scientifico “Galilei” di Piazza Risorgimento. Questo l’obiettivo del progetto multidisciplinare, intitolato “Internati, Testimoni di Geova e Donne Violate. Memorie di un’altra Resistenza in Archivio di Stato di Benevento”.

Dalle carte e dai documenti sono venute fuori le drammatiche storie  di tanti perseguitati sanniti durante il fascismo, religiosi, militari e civili, tante vicende di oppressione che hanno anticipato le lotte per l’emancipazione femminile e l’uguaglianza. La ribellione al regime fascista provocò tanti arresti e condanne. I ragazzi hanno concentrato la loro attenzione sulla difficile condizione dei Testimoni di Geova, che non potevano professare la loro religione soprattutto dopo il Concordato dell’11 febbraio 1929.

Quelli che predicavano l’evangelizzazione, avendo come bussola la Bibbia, erano invisi alle dittature, perché erano contro l’uso delle armi. Non venivano mandati nei campi di sterminio come gli ebrei, ma arrestati e incarcerati. Tra i capi di questa corrente religiosa spicca Donato Iadanza, agricoltore di Pietrelcina, nato nel 1906, ostile ad ogni governo totalitario, che patì diverse angherie per portare avanti il suo credo ispirato dal quinto comandamento “Non Uccidere”,  finendo per diversi mesi nel carcere giudiziario di Benevento.

La sua storia è emersa attraverso alcune sue lettere scritte alla moglie. Il “testimone” Donato è morto nel 1990. Nella Sala Pacca dell’Archivio di Stato, dove si è svolta la presentazione del progetto scolastico, è venuta la nipote Pina, che con grande emozione ha ricordato suo nonno. “Non conoscevamo -ha detto- tutti questi particolari. Sapevamo che aveva studiato la Bibbia e che ha sempre lottato. Siamo orgogliosi dei suoi sacrifici. Lo dobbiamo anche a lui se oggi possiamo professare liberamente la nostra religione”.

I ragazzi sono stati guidati dalle docenti Mariagrazia Cotugno e Benedetta Santamaria ed accompagnati nello studio da Valeria Taddeo, ex direttore dell’Archivio di Stato. Un altro spaccato interessante è stato quello relativo agli internati che non vollero aderire alla Repubblica di Salò. Quelli della provincia di Benevento sono tanti, da Giuseppe Guerrera di Pontelandolfo a Giovanni Masciotta di Frasso Telesino, da Lorenzo Damiano di Montesarchio ad Angelo di Carlo di Solopaca. Di particolare rilevanza storica una sentenza di condanna per violenza carnale, avvenuta negli anni trenta, da parte di un giovane di 22 anni, di nome Guido, su una ragazza, Antonietta, appena tredicenne.

La ricerca ha ribadito l’importante ruolo delle fonti. “L’Archivio -ha sottolineato Taddeo- è come un laboratorio, perché consente un confronto sui documenti, di ricostruire il contesto storico. Ma oggi c’è il problema del personale che manca ,dopo che molti di noi sono andati in pensione. Bisogna fare i concorsi, perché altrimenti gli archivi di Stato corrono il rischio della chiusura”. “Questa è una bellissima iniziativa -ha concluso il dirigente scolastico Giovanni Marro- lo studio della storia deve servire a non farci ripetere gli errori del passato. Perché potrebbero esserci dei “ritorni”, come vediamo con la guerra in Ucraina”.

L’istituto “Aldo Moro” Segna e Insegna con Logicamente Inclusivi a Scuola

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Si è concluso, il 23 Maggio, presso l’Istituto Alberghiero “Aldo Moro” di Montesarchio l’incontro con la Lega del Filo d’Oro sezione di Napoli, con gli alunni della classe IV C Eno. Erano presenti i dottori Leopoldo Cozzolino e Francesca Dati, della Lega del Filo d’Oro, fondazione impegnata nell’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

L’incontro è servito a fare il punto della situazione sulle strategie comunicative più efficaci ed inclusive da adottare a scuola e nella vita quotidiana in presenza di bisogni educativi speciali e per sensibilizzare sulla tematica dell’accessibilità “Si può fare!”. L’iniziativa è nata dall’esigenza della classe di abbattere le difficoltà comunicative dell’alunna B.F. favorendone l’inclusione.

L’alunna si avvale di un’assistente alla comunicazione specializzata nella lingua dei segni, per cui lei stessa si è fatta “veicolo formativo” per i compagni ed ha permesso di sensibilizzarli sulla cultura della diversità e di sperimentare in aula un linguaggio comunicativo alternativo.

Gli alunni hanno raggiunto la consapevolezza che la diversità può essere ricchezza.

Vari i messaggi acquisiti dalla classe, grazie alla bravura della loro compagna maggiormente esperta. I messaggi lanciati in LIS sono stati di pace attraverso riflessioni sul ripudio della guerra e con poesie di Rodari; di promozione dell’accoglienza e di riflessione sulla sostenibilità ambientale.

I ragazzi hanno vissuto diverse situazioni in cui, all’interno della classe si è percepita l’inclusività a tutto tondo. Un ringraziamento per quest’occasione di crescita va al Dirigente Scolastico prof. Aldo Sarchioto, alla Lega del Filo d’Oro, alla Cooperativa “La Martina” a cui afferisce l’assistente alla comunicazione Gelsomina Landolfi.

Furto di 60 tonnellate di inerti dal fiume Sabato: arrestate due persone (VIDEO)

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San Leucio del Sannio (Bn) – I militari della Stazione CC Forestale di Montesarchio, in data 03.06. 2022 traevano in arresto due persone nel Comune di San Leucio del Sannio un sessantaquattrenne ed un quarantenne del posto intenti ad estrarre, senza autorizzazione ingenti quantitativi di inerti fluviali dal letto del fiume “Sabato in pieno Demanio idrico fluviale dello Stato sottoposto tra l’altro a vincolo paesaggistico. I due, con l’impiego di una macchina escavatrice ed un autocarro di grosse dimensioni, effettuavano furtivamente il prelievo ed il trasporto del materiale presso un sito industriale operante nel settore della frantumazione di inerti.

I soggetti operavano attraverso la movimentazione di notevole quantità di materiale inerenti, certi di non essere scoperti poiché l’alveo fluviale, in quel tratto, risulta essere incassato rispetto al piano di campagna di circa 10 metri e circondato da una folta vegetazione ripariale. Gli automezzi, infatti, percorrevano una strada sterrata occultata alla vista di eventuali controlli, realizzata proprio nell’alveolo fluviale.

La condotta illegale, tuttavia, non è sfuggita ai militari che con l’ausilio del drone in dotazione sono riusciti a documentarne la condotta nonché l’entità del materiale estratto.

Nel raggiungere il sito, i forestali hanno avuto modo di documentare l’estrazione di oltre 60 tonnellate di materiale fino all’irruzione avvenuta scendendo nel letto del fiume, grazie all’impiego dei veicoli fuoristrada in uso alla Stazione.

Oltre ai due soggetti tratti in arresto, veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento anche l’amministratore unico della Ditta proprietaria dei mezzi impiegati, poiché l’impianto è specializzato nel settore della frantumazione, cernita e vendita di materiali inerti tra cui anche quelli di origine naturale.

Dalle prime indagini è emerso che i due arrestati sono risultati essere dipendenti dell’azienda destinataria del materiale appena escavato, dunque i militari sottoponevano anche a sequestro gli automezzi impiegati (una macchina escavatrice ed un autocarro pesante da cava), il materiale trafugato stimato in circa 60 tonnellate e l’area oggetto di escavazione furtiva ubicata nell’alveolo fluviale.

L’attività posta in essere dai militari della Stazione CC Forestale di Montesarchio rientra in una più ampia attività, coordinata dal Gruppo CC Forestale di Benevento, mirata al controllo di aree particolarmente sensibili ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Il prelievo di ingenti quantitativi di materiale litoide dal letto del fiume provoca un profondo mutamento dell’assetto riguardante un ecosistema fluviale del comprensorio Beneventano, che peculiarmente è sottoposto a particolari misure di tutela previste dalla Legge. L’attività investigativa dei Carabinieri Forestali proseguirà al fine di delineare il quadro probatorio delle ipotesi di reato contestate, quali furto aggravato, distruzione e depuramento di bellezze naturali ed esecuzione di lavori in assenza di autorizzazione (art. 624 e 625 comma 2 e comma 7 del Codice Penale, art. 734 Codice Penale e Art. 181 D. lgs 42/2004).

I predetti dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Domani in aula un consuntivo in rosso: dai revisori le 12 regole per risanare palazzo Mosti

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L’appuntamento è per domani mattina alle 9.30: in Consiglio si discuterà il Consuntivo 2021. Sul versante dei numeri la maggioranza Mastella non corre rischi e il via libera ci sarà. Sul piano della contrapposizione politica, però, la seduta si annuncia particolarmente calda.

Un anticipo lo abbiamo vissuto nelle scorse settimane, all’indomani dell’approvazione ‘bis’ in giunta del documento contabile: “Passaggio necessario dopo il confronto con il Collegio dei Revisori” – spiegava Maria Carmela Serluca, da sei anni custode dei conti di palazzo Mosti. “La modifica di alcuni allegati – argomentava – ha riguardato l’applicazione di somme accantonate, determinando un risultato finale pari a € – 6.478.922,24”.

Tecnicismi? Non per l’opposizione che in quel segno “-“ individuava la prova di una gestione economica tutt’altro che “saggia”.

Prima del nostro arrivo le condizioni delle casse erano semplicemente terrificanti”  – controreplicava l’assessora alle Finanze, per l’occasione supportata dal sindaco.

Domani, con ogni probabilità, l’attenzione si concentrerà proprio dal rosso da sei milioni di euro evidenziato dal rendiconto 2021.

Ulteriori spunti di riflessione, poi, potrebbe offrirli il dodecalogo con cui l’organo di revisione ha chiuso la sua relazione al bilancio. Una volta espresso il proprio parere favorevole, la triade (Graziano Serpico, Stefania Spinelli e Marco Lettieri) ha formulato una serie di proposte e considerazioni utili a far respirare i conti del Comune:

  • riduzione dei tempi di verifica e controllo delle dichiarazioni e degli incassi dei tributi e delle entrate extra tributarie, al fine di poter emettere tempestivamente gli avvisi di accertamento e svolgere più efficacemente le conseguenti attività di recupero dell’evasione e di incasso dei crediti;
  • un attento e costante monitoraggio delle entrate e delle spese del 2022 oltre che dell’andamento degli incassi dei crediti a residuo, ai fini dell’accantonamento al FCDE, monitoraggio da effettuarsi anche mediante la presentazione alla Giunta Comunale ed all’organo di revisione di report periodici a cura dei Dirigenti dei Settori dell’Ente, onde poter tempestivamente intervenire qualora dovessero manifestarsi situazioni di squilibrio;
  • costante aggiornamento e monitoraggio gestionale delle società e degli organismi partecipati dall’Ente;
  • monitoraggio costante delle cause legali in corso mettendo in atto ogni azione idonea volta alla riduzione del contenzioso;
  • verifica dei pignoramenti in essere al fine di verificare l’effettiva sussistenza e la relativa competenza, in relazione alle effettive obbligazioni dell’Ente, in ordine alle quantità economico-finanziarie appostate e da appostare;
  • miglioramento delle procedure di monitoraggio dei crediti che coinvolga tutti i servizi dell’Ente ed eviti la decorrenza dei termini prescrizioni;
  • valutazione attenta degli impatti sugli equilibri di finanza pubblica dei futuri bilanci dell’Ente derivanti dall’assunzione di iniziative di partenariato pubblico privato;
  • provvedere al riversamento tempestivo delle somme giacenti sui conti correnti postali alla Tesoreria in modo da ridurre l’eventuale ricorso all’anticipazione di tesoreria;
  • verificare il raggiungimento degli obiettivi degli organismi gestionali dell’ente e della realizzazione dei programmi;
  • migliorare la gestione delle risorse umane e relativo costo;
  • migliorare la qualità delle procedure e delle informazioni (trasparenza, tempestività, semplificazione ecc.);
  • adoperarsi per il miglioramento della redditività del patrimonio dell’ente.

 

 

Pio Del Gaudio è stato nominato Esperto nel controllo di gestione del Comune di Benevento

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Il sindaco Clemente Mastella ha proceduto con apposito decreto alla nomina di Pio Del Gaudio quale Esperto nel controllo di gestione ai sensi dell’art. 12 del Regolamento per l’organizzazione degli uffici e del servizi per il triennio 2022-2025.

Pio Del Gaudio è dottore commercialista e, in passato, è stato consulente della Confartigianato Campania, della Provincia di Caserta e di Italia Lavoro Spa, oltre che revisore dei conti di numerosi enti tra cui i comuni di Pompei e Alife, il Parco regionale Area Vulcanica Roccamonfina e Foce del Garigliano e la GI.SE.C. Spa (gestione Impianti e Servizi Ecologici Casertani).

Rapinò il barista dell’incasso, un arresto

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Capodrise (Ce) – Con almeno due complici riuscì a rapinare il borsello con l’incasso di giornata, pari ad 8mila euro, al titolare di un bar del Casertano; nel corso della rapina furono esplosi anche dei colpi d’arma da fuoco da parte dei banditi. Il fatto è avvenuto a Capodrise il 7 gennaio scorso; a sei mesi dal raid, la Polizia di Stato ha arrestato e condotto in carcere su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere uno dei rapinatori, si tratta di un 61enne residente nel Napoletano, finito a Poggioreale. Secondo quanto accertato dagli investigatori della Squadra Mobile di Caserta, il 61enne con il volto coperto aggredì il barista, titolare di un locale nel vicino comune di Marcianise, mentre si recava presso un istituto di credito di Capodrise a versare l’incasso di giornata, contenuto in un borsello. Il bandito provò ad impossessarsi del borsello e fu aiutato da un complice che esplose alcuni colpi di pistola per dissuadere la vittima a reagire. I due banditi fuggirono poi in auto con un terzo rapinatore. Ad incastrarli le telecamere di videosorveglianza e le testimonianze relative anche al tipo di auto usata.

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