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Fondo Valle Sabato: al Casale Maccabei il sopralluogo di Lombardi e Iannace

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Benevento – Sopralluogo questa mattina del vicepresidente della Provincia, Nino Lombardi, a Casale Maccabei, in territorio di San Leucio del Sannio, per affrontare con il consigliere provinciale e sindaco di San Leucio del Sannio, Nascenzio Iannace, le criticità della provinciale Fondo Valle Sabato, un’arteria sempre più trafficata per il collegamento BeneventoAvellino. “Ringrazio l’amico Nino Lombardi per aver subito accolto la mia richiesta di verificare la possibilità di determinare un sistema di messa in sicurezza della Fondo Valle Sabato nella zona del cimitero di Casale Maccabei”, spiega il consigliere provinciale e primo cittadino di San Leucio del Sannio Nascenzio Iannace che al sopralluogo era accompagnato dal vice sindaco Giovanna Tozzi, dagli assessori Gaetano Varricchio e Alessia Zollo e dal consigliere comunale Giovanni Varricchio. “Verificheremo nell’immediato con la struttura tecnica e con l’ingegnere Minicozzi, che ho già sentito, la possibilità di realizzare una rotonda, in ogni procederemo con una canalizzazione che rallenti il traffico ed eviti così futuri incidenti”, afferma il vice presidente Lombardi.

Delocalizzare le Fonderie Pisano: il focus dell’Associazione “Salute e Vita”

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Salerno – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Lorenzo Forte, presidente dell’Associazione “Salute e Vita”.

“Si è tenuto stamattina, presso il Bar Verdi Caffè Letterario, un focus sulle Fonderie Pisano, emergenza sanitaria ed ambientale. In questa occasione è stata lanciata, per sabato 26 febbraio alle ore 10.00, presso il Cinema Teatro San Demetrio, un’assemblea pubblica rivolta ai cittadini salernitani, per chiedere con forza la chiusura di una fabbrica che non può, non deve e non ha i presupposti per continuare a produrre nel quartiere Fratte.

Nella conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche il deputato della Repubblica Italiana Nicola Provenza ed i consiglieri del Comune di Salerno Claudia Pecoraro e Catello Lambiase ed alla quale ha aderito anche la consigliera Elisabetta Barone, abbiamo messo in evidenza le contraddizioni ad oggi esistenti in questa annosa vicenda e le nostre più recenti perplessità in merito alla mancanza di buona fede dei Pisano. La riflessione che lanciamo è questa: un imprenditore serio e perbene, se avesse soltanto il dubbio di causare un danno ai propri dipendenti ed ai suoi concittadini, non dovrebbe fermarsi in attesa delle verifiche della Magistratura e degli Enti preposti? Invece la replica dei Pisano, dopo il servizio del programma “Le Iene” andato in onda lo scorso 9 febbraio, è stata un susseguirsi di parole che ci indignano profondamente. Leggere che per loro si tratta di “fatti verificatisi oltre dieci anni fa”, parlando dei decessi a cui fanno riferimento le perizie dei CTU – Consulenti Tecnici d’Ufficio – su richiesta del gip Alfonso Scermino, significa affermare che si tratta di reati sì commessi, ma in passato. Di morti “di dieci anni fa”: dunque, una sorta di autoassoluzione perché riguarderebbe solo il passato.

Questa logica ci sconvolge e, tra le altre dichiarazioni non veriterie, c’è anche il fatto che loro affermino che i CTU precedenti avevano escluso il nesso causale, a differenza di quelli che ha nominato il gip Scermino. Premesso che, due dei quattro nuovi consulenti tecnici, sono gli stessi designati dalla Procura di Taranto che hanno trovato il nesso causale con l’ILVA, vogliamo precisare che i CTU precedenti avevano affermato soltanto che, utilizzando il loro metodo, non erano in grado, con la documentazione in loro possesso, di poter escludere la responsabilità della fonderie, perché ritenevano ci fossero diverse concause. Non “avevano escluso la correlazione delle malattie con l’attività della fonderia”, come dichiarato dai Pisano, tanto è vero che, nell’accoglimento dell’opposizione all’archiviazione che voleva predisporre il pm Roberto Penna, con l’avvocato dell’associazione “Salute e Vita” Fabio Torluccio, il gip Scermino è poi andato avanti: è stata respinta l’archiviazione perché si doveva stabilire se c’era o meno, in modo inequivocabile, il nesso causale, e sono stati nominati altri CTU che utilizzano gli stessi metodi scientifici collaudati a Taranto. In questo modo il nesso causale sembra essere stato trovato, come dichiarato nelle relazioni, escludendo le altri fonti inquinanti presenti sul territorio, come cava ed autostrada, che producono inquinanti totalmente differenti da quelli che danno origine alle patologie trovate in numero eccessivo (e quindi anomalo) sul territorio, fino a 4-6 chilometri partendo dalla Fonderia Pisano: delle 50 cartelle cliniche esaminate, ben 44, in maniera graduale, lo prevedono, e vanno dalla “mera possibilità”, alla “concreta compatibilità”, fino alla “ragionevole certezza”. Quando i Pisano garantiscono che “nel sito produttivo di Fratte, dove da generazioni lavora la famiglia, non è mai risultato l’accertamento di un caso di malattia tumorale connesso all’attività produttiva” affermano l’ennesima falsità: ricordiamo a tal proposito che, di queste cartelle cliniche, su 10 esaminate riguardanti dipendenti delle Fonderie Pisano, vi è, in ben 8 casi, una “concreta compatibilità” di nesso causale con l’attività produttiva.

Inoltre, quello che oggi vogliamo sottolineare e che ancora di più ci rende dubbiosi sulla buona fede e sull’onesta intellettuale di questa famiglia di imprenditori, è il tavolo tecnico che, a marzo 2021, il sindaco Vincenzo Napoli ha tenuto negli uffici della Regione Campania di Salerno,insieme a Fulvio Bonavitacola, vicepresidentedella Regione Campania e assessore regionale all’ambiente, alla presenza dell’amministratore delegato delle fonderie, Ciro Pisano, che i fatti hanno dimostrato essere stata una vera e propria farsa di campagna elettorale sui nostri morti. Dichiararono infatti che, entro sei mesi, lo stabilimento avrebbe avuto le necessarie autorizzazioni, ovvero la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), ecc., e che entro due anni si sarebbero accesi i motori del nuovo stabilimento di Buccino. Una speculazione pari a quella del governatore Vincenzo De Luca, che a maggio 2020, per la sua campagna elettorale regionale, dichiarò che la sua “sensazione era che le fonderie non doveva essere aperte”, perché stava aspettando i risultati dello Studio SPES (quando in realtà lo studio era nelle sue mani già da gennaio di quell’anno). Ecco, a supporto delle nostre considerazioni, noi oggi scopriamo, e rendiamo pubblico, che è stato fatto uno show mediatico sulla nostra pelle: come si evince dalla risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti, la Giunta Regionale della Campania, Direzione Generale – Staff Tecnico Amministrativo Valutazioni Ambientali, lo scorso 29 dicembre, ci comunica che “ad oggi non sono in atto procedimenti volti ad ottenere il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale” per tale attività industriale. Dai primi di marzo 2021 al 29 dicembre dello stesso anno, dunque quasi dieci mesi dopo, nulla è stato fatto. Quei sei mesi al massimo che sarebbero dovuti servire per avere le necessarie autorizzazioni, non sono mai partiti: non vi è alcun progetto per avviare la richiesta di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale. Ancora una volta, nonostante lo stabilimento di Fratte abbia creato dei danni irreparabili alla vita ed all’ambiente e sia “vetusto ed assolutamente incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserito” (con queste testuali parole veniva infatti definita la Fonderia Pisano nel Piano Urbanistico Comunale, approvato nel 2006, definizione richiamata in seguito anche dal pubblico ministero nella richiesta di sequestro del 2011, nell’ambito di uno dei vari procedimenti giudiziari a carico della famiglia Pisano), a distanza di quasi un anno, la famiglia Pisano sembra stia facendo l’ennesimo bluff su una delocalizzazione che non è avvenuta e non avverrà mai.

Perché non hanno fatto le richieste necessarie per poter creare uno stabilimento nuovo a Buccino? Il nostro dubbio, che in cuor nostro è un’amara certezza, è che non c’è volontà di chiudere il mostro di Fratte e di trasferirsi con un impianto nuovo altrove. Questo è chiaro sin dal 2006, quando il PUC di quell’anno dava la possibilità ai Pisano di poter costruire circa 300 appartamenti in quell’area, per favorire la delocalizzazione che a tutt’oggi non solo non è mai avvenuta, ma neanche seriamente avviata, considerando inoltre che, il contratto che hanno stipulato a febbraio 2021, quando cioè hanno acquistato i capannoni e la struttura a Buccino e di cui entreranno ad essere proprietari effettivi nel 2024, ovvero quando finiranno di pagare le rate semestrali con cui hanno suddiviso l’acquisto del terreno e dello stabilimento, prevede una serie di clausole che ci fanno sorgere nuovi dubbi sul fatto che si tratti dell’ennesima bolla di sapone.

Questo – https://chng.it/pnkWqsNfWB – è il link della petizione su change.org dal titolo “Basta metalli pesanti e diossine nell’aria che respirano i bambini di Salerno!”, lanciata da un gruppo di genitori preoccupati per la salute dei propri figli e dei bambini della nostra città, nonché di quella di tutti noi.

Invitiamo pertanto tutti coloro che hanno a cuore la salute propria e quella dei propri cari, le associazioni, gli studenti ed i comitati ambientalisti, le forze politiche e la parte sana della città, all’incontro pubblico, sabato 26 febbraio 2022, organizzato per definire insieme le iniziative da intraprendere, al fine di costringere il sindaco di Salerno ed, in subordine, il presidente della Regione Campania, a fare quello che è il loro dovere: un’ordinanza contingibile ed urgente di chiusura immediata dello stabilimento di Fratte, perché l’inquinamento presente è stato già ampiamente dimostrato nello Studio SPES, che ha fotografato il disastro ambientale della Valle dell’Irno che ha come epicentro le Fonderie Pisano. Insieme possiamo dare giustizia alla memoria delle tante vittime che non solo l’inquinamento, ma anche e soprattutto il silenzio della politica (Comune e Regione) e degli organi preposti al controllo (ASL ed ARPAC), ha mietuto in questi decenni. Insieme dobbiamo difendere la nostra salute e tornare a respirare aria pulita”.

Giovane campano disperso a Stromboli, ricerche in corso: setacciata anche l’area del vulcano

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Stromboli – Da ieri pomeriggio un giovane, di origini campane, risulta disperso a Stromboli e per la ricerca si sono mobilitate squadre del soccorso alpino e speleologico, militari della guardia di finanza arrivati nell’isola delle Eolie con la motovedetta, carabinieri e i vigili del fuoco Setacciata la terraferma, lo specchio d’acqua e anche l’area del vulcano, fino a 400 metri di quota perché oltre non si può andare per via dei divieti. Le ricerche coordinate dalla prefettura di Messina fino ad ora hanno dato esito negativo.

Parco Pinocchio, percorso interrotto (VIDEO)

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Salerno – Parco Pinocchio, percorso pedonale interrotto. Non è più possibile percorrere il parco Pinocchio dall’interno – in senso longitudinale – per tutta la sua lunghezza.

Salendo verso Fratte, una continuativa rete metallica, infatti, interrompe il percorso ben prima di giungere nell’area del teatro Ghirelli. Mancando un qualsivoglia cartello informativo, non si comprendono i motivi della scelta di vietare il passaggio, una volta libero.

Il camminatore, peraltro non avvertito da alcuna indicazione precedente, potrebbe imboccare però la rampa metallica ed aggirare l’ostacolo. Alla sommità della scala, invece, il cancello appare chiuso. Così allo sfortunato non resta che ritornare indietro ed imboccare la prima, non vicina, uscita.

Napoli, esami strumentali per Anguissa: lesione al muscolo dell’adduttore della coscia sinistra

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Seduta mattutina per il Napoli all’SSC Napoli Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match di lunedì contro il Cagliari per il posticipo della 26esima giornata di Serie A. Il gruppo dopo una prima fase di attivazione in palestra si è spostato sul campo 2 dove ha svolto torello, partita a campo ridotto, esercitazione tattica e lavoro su calci piazzati. Tuanzebe ha svolto l’intera seduta in gruppo. Lobotka ha svolto lavoro in palestra. Politano personalizzato in campo. Lozano lavoro personalizzato in palestra e in campo. Osimhen e Fabian hanno svolto personalizzato di recupero in palestra.

Anguissa si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il calciatore ha già iniziato l’iter riabilitativo.

Benevento, contrasto alla violenza di genere: sottoscritta intesa tra Carabinieri e Croce Rossa

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Stamani, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per il contrasto alla violenza di genere tra l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri nella persona del Colonnello Germano Passafiume ed il Comitato Provinciale di Benevento della Croce Rossa Italiana, rappresentata dal dr. Giovanni De Michele.

Il documento, trae fondamento da numerosi trattati e convenzioni internazionali tra i quali:

– la convenzione delle Nazioni Unite del 18 Dicembre 1979;

– la risoluzione adottata il 25 Settembre 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU;

– la Convenzione del Consiglio d’Europa (c.d. convenzione di Instanbul);

– la Dichiarazione della IV conferenza mondiale delle donne, adottata a Pechino il 15 settembre 1995;

– le Leggi della Repubblica Italiana in materia, che dal 1996 sono state emanate sino alla cosiddetta legge del codice rosso (L 19 luglio 2019 n. 69) in materia di tutela delle vittime di violenza domestica.

Il protocollo d’intesa sottoscritto disciplina, sul territorio di Benevento, l’attività di collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Croce Rossa Italiana, che in attuazione del quadro normativo vigente e delle relative attribuzioni e competenze, si pongono lo scopo di rafforzare l’azione istituzionale di contrasto alla violenza di genere. In tale quadro L’Arma dei Carabinieri è da tempo attivamente impegnata attraverso l’istituzione:

– della “Sezione Atti Persecutori” che opera nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche del RACIS;

– di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, formata da personale appositamente addestrato operante presso i Comandi Provinciali;

– di un “Prontuario Operativo”, distribuito a tutti i Reparti quale documento di analisi sullo specifico fenomeno, riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi.

La Croce Rossa Italiana di Benevento, in linea con il “Principio fondamentale di Umanità” che da oltre un secolo guida il movimento, appronterà all’interno dei propri locali un idoneo punto di ascolto protetto e di prima accoglienza per le vittime che hanno subito violenza. Queste potranno trovare un primo sostegno chiamando il numero telefonico dedicato 3922132863 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00, e una squadra di esperti professionisti di medici, operatori sanitari, psicologi e legali “tutta al femminile” supporteranno le stesse nei colloqui di orientamento ed in tutte le fasi successive al verificarsi dell’episodio.

Sono previste iniziative didattiche, formative e divulgative allo scopo di favorire la condivisione delle esperienze e lo scambio di “best practices”.

Il fenomeno sul territorio è particolarmente seguito dall’Arma dei Carabinieri per la sua peculiare caratteristica di essere dislocata nei centri di tutta la Provincia. Nel periodo di riferimento, sono state attivate nr. 13 procedure per codice rosso e deferite in stato di arresto o di libertà altrettante persone.

Museo Arcos, inaugurata la mostra del maestro Di Ruggiero

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Benevento – Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha inaugurato, stamani, presso il museo Arcos, sezione Arte contemporanea, la mostra del maestro Carmine Di Ruggiero, “La Materia del Gesto”, organizzata con il supporto di Sannio Europa, società in house providing e curata dal direttore artistico, Ferdinando Creta. Erano presenti la senatrice Danila De Lucia e il presidente del Consiglio comunale, Renato Parente. Assente, a ragione dell’età avanzata, il maestro Di Ruggiero. «È una bella occasione — ha affermato Lombardi — per ribadire la validità del percorso arte e cultura e delineare nuovi e stabili asset di sviluppo per Benevento e il Sannio, anche alla luce della ripresa post pandemica che, oggi sembra, per davvero, a portata di mano». Quella di Carmine Di Ruggiero è una mostra dal forte respiro internazionale, ha ribadito il direttore Creta. Gode del matronato della Fondazione Donnaregina. Significativo il raffronto scelto da Massimo Bignardi, nel tracciare il profilo e l’attività dell’artista, e che fa riferimento a una massima di Blaise Pascal: “Due eccessi: escludere la ragione, ammettere solo la ragione”. 

La mostra, nel rispetto delle norme anti-Covid tuttora vigenti, sarà visitabile fino al 3 aprile 2022. 

Cagliari-Napoli, in vendita 4mila biglietti in più

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Cagliari – L’Unipol Domus aprirà al 75% della capienza per la partita Cagliari-Napoli di lunedì 21 febbraio, come da ultimo decreto legge che annulla il precedente obbligo del 50%. Subito disponibili circa 4000 tagliandi in più per chi volesse assistere alla gara contro i partenopei: lo stadio a metà della capienza aveva fatto registrare il sold-out già nella giornata di giovedì. I biglietti, con prezzi a partire da 15 euro nelle curve, saranno in vendita dalle 13.30 di oggi online sul circuito TicketOne.

Previste tre tariffe uniche, una per settore. L’ingresso allo stadio sarà possibile presentando il proprio super green pass: non saranno valide le certificazioni verdi ottenute con il solo tampone. I tornelli apriranno alle 17.

All’interno dello stadio sarà obbligatorio utilizzare sempre la mascherina di tipo FFP2 a copertura di naso e bocca.

Salernitana – Milan: nuovi biglietti disponibili in vendita

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L’U.S. Salernitana 1919 comunica che, a seguito dell’ampliamento della capienza degli stadi al 75%, sono disponibili nuovi biglietti per la gara Salernitana – Milan.

I tagliandi sono in vendita su https://ussalernitana1919.vivaticket.it/e presso i punti vendita VivaTicket.

I ristretti tempi tecnici non hanno permesso l’attivazione della prelazione per i possessori di Granata Card che in ogni caso sarà attivata in occasione delle prossime gare interne.

Carceri: rivolta a San Vittore, detenuto casertano assolto

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Un detenuto casertano, Giovanni Buonanno, è stato assolto dal tribunale di Milano dall’accusa di aver preso parte ad una rivolta nel carcere milanese di San Vittore durante il primo lockdown del marzo 2020. La rivolta si verificò il 9 marzo, negli stessi giorni in cui numerose rivolte scoppiavano causa contagi da Covid nelle varie carceri italiane, e tre giorni dopo “l’orribile mattanza” avvenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, con detenuti picchiati dagli agenti dopo intemperanze che però non avevano dato luogo ad una rivolta. Problemi seri invece ci furono al carcere di San Vittore, dove – secondo la Procura – i detenuti si appropriarono della radio e delle chiavi di una sezione in possesso di un poliziotto penitenziario, che fu minacciato alla gola con un taglierino e rinchiuso a chiave in un ufficio. Per la Procura a quelle violenze avrebbe preso parte anche Buonanno, in quel periodo detenuto a San Vittore per reati di droga; i giudici milanesi però hanno condiviso l’impostazione della difesa di Buonanno (assistito da Peppe Foglia) e lo hanno assolto per non aver commesso il fatto. 

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