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Napoli, Borrelli: “Il crimine aumenta tra il disinteresse generale”

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Napoli – Denunciamo questa deriva nel disinteresse generale. E’ finito il tempo dei pannicelli caldi. Serve una operazione ‘alto impatto’ sull’intera area metropolitana di Napoli”. Così, in una nota, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, in relazione ai dati sulla criminalità nel territorio napoletano resi noti dal ministro dellInterno Luciana Lamorgese secondo i quali gli indici sono in crescita rispetto al resto del Paese: +10,9% nella città metropolitana e +15,3 % a Napoli città.
Borrelli ricorda che, attualmente, “intere strade e pezzi interi di quartieri sono privi di controlli e totalmente in mano alla camorra. Questi numeri sono destinati a crescere drammaticamente nei prossimi mesi se non si realizzerà un contrasto frontale alla criminalità e alla mentalità criminale dilagante sui nostri territori. Solo nelle ultime ore un proiettile è stato esploso contro una finestra al secondo piano dell’ex ospedale Ascalesi di Napoli che ospita da quasi due anni gli ammalati oncologici.
Numerose baby gang hanno messo a ferro e fuoco la città e addirittura organizzato una sassaiola contro la polizia per bruciare albero sradicati abusivamente e addirittura la facciata di una chiesa del 1270. Per non parlare dei continui atti criminali, vandalici e violenti che subiscono ogni giorno i cittadini perbene. Nella sola città di Napoli ogni 10 opere dedicate a eroi o vittime della criminalità ci sono almeno 100 murales e altarini dedicati a camorristi o delinquenti di ogni specie. I gruppi camorristi del napoletano diventano sempre più ricchi e la gente perbene sempre più povera e quindi o è costretta ad andare via o a sottostare al potere criminale. Lo stato appare debole, in ritirata, in alcuni casi corrotto, colluso o arrendevole verso tutto ciò. Per modificare tutto ciò bisogna usare la tolleranza zero verso la criminalità e abbattere tutti i simboli della camorra. Serve un servizio di videosorveglianza ovunque, inaccettabile che molte telecamere siano inattive o che non siano mai state entrate in funzione. Va levata subito la genitorialità ad ogni famiglia di camorristi”.
Ricordiamo a tutti che il 90% delle famiglie storiche criminali del napoletano – conclude Borrelli – si tramandano da generazioni il potere e la gestione degli affari illeciti da genitori a figli. I bambini li mettono la mondo per realizzare manovalanza e successione criminale non certo per amore. Va levato il reddito di cittadinanza e patria potestà a tutte le famiglie che non mandano i propri figli a scuola. C’è bisogno di rendere effettivo l’obbligo scolastico a tutti i costi e avere per i criminali la certezza della pena altro che sconti”.

Comuni: Napoli, commissione Turismo incontra assessore Armato

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Napoli – La commissione Cultura e Turismo del Comune di Napoli, presieduta da Luigi Carbone ha incontrato l’assessora al Turismo Teresa Armato per discutere delle linee di indirizzo e delle azioni messe in campo per migliorare l’offerta turistica della città. Infopoint, istituzione della Camera del Turismo e della Cultura, riapertura al pubblico dei siti chiusi di grande richiamo come il cimitero delle Fontanelle: queste le principali proposte della commissione. L’assessora ha ribadito che è in corso l’attività di costruzione di proposte turistiche, condivise anche nel gruppo di lavoro per le attività culturali creato dal Sindaco. Entro la prossima estate potrebbero essere presentate le prime proposte. La dirigente del servizio Turismo Norma Carla Pelusio ha poi ricordato che dopo le iniziative per il Natale, con itinerari a tema che hanno abbracciato tutte le dieci Municipalità cittadine, e il Capodanno al Maschio Angioino, continua l’attività degli uffici dell’Amministrazione dedicati alla costruzione dell’offerta turistica. In agenda, tra gli altri, la creazione di un portale dedicato la costruzione di sistemi informatizzati per gestire in modo semplice e rapido la comunicazione delle proposte. Si lavorerà, ha assicurato l’assessora Armato, secondo il modello della Destination Management Organization (DMO) che mette insieme tutti i protagonisti, pubblici e privati, impegnati nella filiera turistica per costruire proposte adeguate. Sarà vagliata anche la proposta della commissione, che ha raccolto l’indicazione della consigliera Iris Savastano (Forza Italia), di aumentare il numero di infopoint a disposizione dei turisti, aprendo alla collaborazione degli operatori turistici e del mondo dell’Università. Sulla riapertura del cimitero delle Fontanelle, sollecitata dalla consigliera Alessandra Clemente (Misto), l’assessora ha ricordato come l’Amministrazione abbia lavorato da subito per garantirla: se i tempi verranno rispettati, entro la primavera il sito potrà essere reinserito nei pacchetti turistici. Riaprirlo e renderne gratuito l’accesso è stata la proposta di Toti Lange (Misto), poi ripresa dalla commissione, mentre Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha invitato il Comune a fare in modo di creare le condizioni più adatte ad ospitare turisti e a costruire un’offerta adeguata alla tipologia di visitatori che si intende attrarre. Necessario, per la consigliera Annamaria Maisto (Azzurri Noi Sud Napoli Viva) un censimento dei siti culturali.

Cosa è stato deciso per fronteggiare la criminalità a Napoli: sui murales, ad esempio

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NAPOLI – Perché a Napoli, nelle ultime ore, si sta tanto parlando di emergenza criminalità? Il video delle baby gang che nell’occasione di onorare Sant’Antonio Abate appicca il fuoco anche accanto una parete della chiesa di Sant’Eligio in piazza Mercato che è un tesoro del 1270 o la denuncia su Facebook della giovane chirurga del Vecchio Pellegrini aggredita sotto casa per sottrarle il cellulare, rappresentano solo gli ultimi due schiaffi che ha ricevuto la città.

Sta di fatto che di criminalità se ne sta parlando tanto anche perché questa mattina in città è arrivata la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e Regione Campania, Prefettura e Comune di Napoli hanno siglato un accordoper la promozione e l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata” nonchè “per lo sviluppo di Napoli”.
 
Qualcosa di nuovo, del resto, bisogna pur tentare di mettere in campo se il dato sulla criminalità nel territorio napoletano vede indici in crescita rispetto al resto del Paese: +10,9% nella città metropolitana, addirittura +15,3 % a Napoli città. Il che, va detto, potrebbe essere anche solo il segnale che le denunce, rispetto al passato, sono molte di più.
 
Ma comunque: l’accordo firmato dal Governatore Vincenzo De Luca, il sindaco Gaetano Manfredi e il Prefetto Claudio Palomba: 27 pagine, 6 capitoli. Dal rafforzamento “della prevenzione e del controllo del territorio anche con sistemi di videosorveglianza” (“Solo il 75% delle telecamere funziona”, ha ammesso la ministra), all’invio di 182 nuovi agenti.
 
E c’è poi un articolo dell’accordo, il 23esimo, che è dedicato a una questione assai delicata e dibattuta in città, da mesi ormai: quella degli altarini e dei murales, spuntati un po’ dappertutto nei quartieri a rischio, che celebrano i caduti delle guerre di camorra o simili.
 
Come quello che fa molto discutere molto anche la giustizia italiana ai Quartieri Spagnoli di Ugo Russo, ad esempio, ucciso a 15 anni mentre tentava di rapinare un carabiniere fuori servizio, era il 29 febbraio 2020.
 
Prima di Natale, il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar di Napoli che aveva ordinato la rimozione del murales che lo ritrae con sotto la scritta ‘Verità e giustizia’ in piazza Parrocchiella. L’udienza di merito si celebrerà solamente tra 9 mesi, ad ottobre. Prima di quella data il murale non potrà essere rimosso. Conseguenza anche di un certo moto popolare per difenderlo: a febbraio del 2021, oltre mille napoletani, tra cui lo scrittore Maurizio De Giovanni, firmarono una petizione affinchè non fosse cancellato.
 
Fatto sta che l’accordo di questa mattina prevede la rimozione di altarini e murales “dedicati ad elementi della criminalità”.
 
Come, quando e perchè è così decritto: “Dal mese di marzo 2021, nella città di Napoli, è stata avviata un’attività di rimozione di svariati manufatti abusivi (altarini, murales, lapidi) riconducibili a sodalizi camorristici o eretti in memoria di soggetti a vario titolo legati alla criminalità. E’ fondamentale proseguire in tale attività atteso il notevole valore simbolico della stessa e l’esigenza di ripristinare da un lato il rispetto della legalità e dall’altro di evitare che si generino e si diffondano sentimenti di emulazione verso persone ad ambienti criminali”.
 
“Pertanto – prescrive l’accordo di oggi – ogni qual volta la Prefettura verrà a conoscenza, attraverso l’attività di riconognizione svolta sul territorio dalle Forze dell’Ordine, di un nuovo manufatto celebrativo, richiederà al Comune di espletare gli opportuni adempimenti amministrativi preordinati alla demolizione dell’abuso che insiste su immmobili o aree di proprietà privata”.
 
“L’amministrazione comunale – a quel punto – provvederà d’ufficio per la demolizione dei manufatti presenti su edifici o aree di proprietà comunale mentre, qualora l’abuso insista su edifici o aree di proprietà di altri soggetti pubblici, provvederà previe le necessarie intese con questi ultimi”. 
 
Tolleranza zero, si direbbe.
 
 

Pineta Grande Hospital: gup esclude il reato di corruzione

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Castel Volturno (Ce) – E’ caduta quasi del tutto l’ipotesi di corruzione al termine dell’udienza preliminare, celebratasi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), per i lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno, in cui erano imputate 36 persone tra amministratori comunali e funzionari regionali, imprenditori e dipendenti pubblici. Il giudice per l’udienza preliminare Orazio Rossi ha prosciolto sette imputati rinviandone a giudizio ventotto per i reati di abuso d’ufficio, falso e violazione della normativa urbanistica; solo per due tra coloro che affronteranno il dibattimento – prima udienza il prossimo 19 aprile – è rimasta in piedi l’ipotesi di corruzione, che la Procura aveva contestato inizialmente ad oltre venti imputati. Vincenzo Schiavone, figura chiave del procedimento, noto imprenditore della sanità proprietario della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, delle case di cura “Padre Pio” di Mondragone, Villa Bianca di Napoli, e Villa Ester di Avellino, affronterà il processo per il reato di abuso d’ufficio e altre fattispecie, ma non per il reato di corruzione che lo aveva fatto finire agli arresti domiciliari. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Schiavone avrebbe ottenuto da Comune e Regione atti amministrativi che lo autorizzavano ad ampliare la clinica sia dal punto di vista urbanistico che come posti letto, e lo avrebbe fatto corrompendo funzionari pubblici e amministratori locali assumendo parenti e amici di questi ultimi nelle sue strutture. Un’ipotesi che però non ha retto al filtro dell’udienza preliminare, con il Gup che ha in parte prosciolto dall’ipotesi di corruzione e in parte derubricato il reato in abuso d’ufficio. E proprio per quest’ultima fattispecie, e non per quella più grave, andranno a processo anche l’ex sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo, i funzionari della Regione Antonio Postiglione (dirigente del settore sanità), Antonio Podda e Arturo Romano, il presidente di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) Sergio Crispino, il funzionario della Sovrintendenza ai beni culturali Giuseppe Schiavone, l’ex manager dell’Asl di Caserta Mario Di Biasio, l’ex Soprintendente Salvatore Buonomo. Sentenza di non luogo a procedere invece per Luigi Cassandra, per l’ex parlamentare Americo Porfidia, Rachele Buffardi, Michele Lamberti, Augusto Chiosi, Pasquale De Feo, Antonella Guida.

Salerno, si studia la soluzione per strutturare una nuova USCA

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Salerno – Dopo l’incontro con il Direttore Sanitario della ASL Sa, dott. Primiano, avvenuto durante il presidio di lunedì, la consigliera comunale del Movimento Cinque stelle Claudia Pecoraro, che era una dei tre rappresentanti del consiglio comunale  presenti ha mantenuto fede all’impegno di individuare un luogo strategicamente idoneo.

In questo ambito va inserito l’incontro che si è tenuto con il Generale dell’Aeronautica Militare  Ceccarelli e dal Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano Rinaldi presso la Caserma Angelucci di Salerno per effettuare un sopralluogo della struttura e verificare, anche insieme al Dott. Saggese Tozzi, la disponibilità e possibilità di allocarvi una nuova sede dell’Unità Sanitaria di Continuità Assistenziale.
L’obiettivo unico è quello di trovare soluzioni ai problemi, sostenendo i cittadini e le cittadine che si trovano a fare i conti con il contagio da COVID-19, in un’ottica di condivisione e cooperazione interistituzionale.

Nocera Superiore, opposizione all’attacco: “Dal sindaco parole, parole, parole”

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Scrivono i consiglieri comunali di Nocera Superiore Fabbricatore, Giuseppe Pagano e Franco Carmine Amato

“Parole, parole, parole. Anzi annunci, annunci, annunci.

L’amministrazione Cuofano ancora una volta preferisce  alla politica del “fare” quella del “forse, faremo”.

I 91 alloggi solo oggi tornano in mente al sindaco, oggi che sono stati annunciati i fondi del Pnrr, che lo ricordiamo sono nazionali e a cascata (la cifra varia a seconda della rispettiva fascia, determinata dal numero di abitanti), non una conquista dell’amministrazione.

Lo stesso primo cittadino, d’altra parte, di questi benedetti 91 alloggi in passato ha detto di tutto e di più, persino di dismetterli, senza mai preoccuparsi di un intervento operativo. Speriamo, per la città, che i fondi in arrivo non si arrestino dinanzi alla lentezza di una Giunta che si occupa più di apparire che di produrre, lentezza diventata da record ad esempio per la ristrutturazione della scuola Settembrini.

Noi ci preoccupiamo seriamente: i fondi del Pnrr dovranno diventare risorse per la città, non numeri sbandierati per tentare di far crescere un consenso personale ridottosi ormai in minimi termini, basta fare un giro in città per accorgersene”.

Napoli: proroga chiusura cimitero Monumentale di Poggioreale

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Napoli – In attesa di nuove disposizioni dell’autorità giudiziaria, si legge in una nota del Comune di Napoli, sulla base del decreto di sequestro del Tribunale, il cimitero Monumentale di Poggioreale, interessato da un crollo avvenuto nelle scorse settimane, resta chiuso.

Covid, nel Sannio 580 nuovi positivi

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Benevento – Contagi in aumento nel Sannio. Il numero dei nuovi positivi al Covid rilevato nelle ultime 24 ore dalla Protezione Civile è di 580 casi. Lo rende noto, come di consueto, il bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Il totale degli infetti nella provincia di Benevento dall’inizio della pandemia sale a 27.279. 

Mastella: “Torna il sostegno psicologico gratuito per i beneventani. Ecco a chi rivolgersi”

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“Ritorna il sostegno psicologico telefonico gratuito, a disposizione dei cittadini di Benevento. La Dott.ssa Tufo Mariangela 340 8058892, il Dott. Apostolos Pertsemlis (per bambini) 3427215402, la Dott.ssa Maria Giovanna Pagliarulo 3343987696, e la Dott.ssa Valentina Pinto 333 549 7020 hanno accolto la mia richiesta di ripristinare un servizio che, nella fase acuta della pandemia da Covid-19, ha avuto una grandissima richiesta di domande di aiuto e che oggi torna ad essere di fondamentale importanza. Per casi più gravi e con le dovute precauzioni riceveranno anche in presenza, in via San Pasquale, gratuitamente, nell’ambito del progetto Pro Vita. A loro, il mio sentito ringraziamento” – ad annunciarlo è il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

Ritorno di fiamma tra Stefano De Martino e Belen Rodriguez: le parole della showgirl

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Napoli – Giunta al capolinea la storia con Antonino Spinalbese, pochi mesi dopo la nascita di Luna Marì, Belen Rodriguez è tornata al centro del gossip dopo essere stata avvistata in compagnia dell’ex marito Stefano De Martino, nonché padre del primogenito Santiago.

Stando allo scoop lanciato da Whoopose, dopo essere stati pizzicati insieme all’aeroporto il 12 gennaio, data in cui Belen rientra da una vacanza da single in Uruguay (leggi qui), e dopo aver festeggiato lo scorso Natale insieme, secondo una indiscrezione del settimanale Chi, Belen e De Martino avrebbero trascorso anche un intero weekend insieme con i figli e l’inseparabile amica Patrizia Griffini. “I due hanno trascorso il weekend insieme, cercando di dribblare e confondere i paparazzi Belen, infatti, anticipa i tempi spostandosi a casa di De Martino che si recherà poi a prendere il figlio Santiago, Patrizia Griffini e la piccola Luna Marì”, questa la notizia che fa sperare i fan della showgirl argentina, che da tempo vorrebbero rivederla al fianco del conduttore partenopeo. 

Al momento non ci sono conferme dai protagonisti della lunga e tormentata love story, nata nel 2012 e segnata da separazioni e  partner ‘di passaggio’, ma Belen poco fa ha scritto alcune parole su Instagram, condivise da Selene Genisella, che potrebbero fare riferimento a quanto sta accadendo nel suo privato. 

È bellissimo riconoscere che ci sono persone con la quale diventare migliori, eppure nonostante questo, è importante non perdere di vista noi stessi, la nostra forza, la nostra unicità, i nostri sogni e la nostra speciale natura, che seppur strana, ci permette di essere chi siamo nel profondo. Che strano quello che succede. 

Per quanto innamorati, per quanto volutamente o meno distratti dal divertimento, per quanto silenziosi e accondiscendenti su molte o troppe questioni, non dobbiamo mai rinunciare ai nostri silenzi, a noi stesse, alla nostra parte strana e ribelle”. Poi, un secondo presunto riferimento al riavvicinamento con l’ex marito: “Non dovremmo mai sentire che per colpa di qualcosa sia troppo tardi, neanche per riprendere quel sogno che avevamo accantonato per chissà quale buono e valido motivo. Rifioriamo dal nostro silenzio, prendiamoci i nostri spazi. Lì nasceranno le cose più belle e giuste, non forse per gli altri, ma di certo per noi”. 

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