mercoledì, Agosto 13, 2025
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La Salernitana si allena all’Arechi: Strandberg a parte, fisioterapia per Veseli

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Salerno – Allenamento allo stadio “Arechi” per la Salernitana che continua a preparare la sfida con la Juventus, in programma domenica allo Stadium. Gli uomini di Davide Nicola hanno aperto la seduta con esercizi di tecnica dinamica seguiti da un lavoro tattico per reparto. L’allenamento è terminato con una partita finale. Ederson e Mikael sono tornati ad allenarsi in gruppo dopo i problemi accusati, il solo Strandberg ha continuato a svolgere un lavoro atletico specifico. Fermo Veseli, il difensore si è sottoposto a un’altra seduta fisioterapica. La preparazione dei granata riprenderà domani alle ore 11.

Al Teatro Romano si celebra la Giornata mondiale delle persone con la Sindrome di down

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Benevento – Domenica 20 marzo 2022 dalle 10.00 alle ore 13.00, l’area archeologica del Teatro romano di Benevento ospiterà l’edizione 2022 della Giornata mondiale dedicata alle persone con la Sindrome di down, che ricorre ogni anno il 21 marzo.
Una mattinata dedicata all’archeologia, con giochi didattici per partecipanti di tutte le età, un momento per i nostri ragazzi, e non solo, per trascorrere qualche ora insieme in un luogo ricco di storia, uno dei monumenti antichi più prestigiosi della città. Un modo per far sentire l’affetto e la vicinanza ai nostri ragazzi che, mai come in questo momento storico, sono rimasti soli e che dobbiamo includere sempre più nella società, proprio a partire dalle comunità più vicine.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Campania – Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento, da COORDOWN OdV – Sezione Provinciale di Benevento, AIPDA APS – Associazione per l’Inclusione delle Persone Diversamente Abili – Benevento, AUT&DOWN – Progetti per l’inclusione di persone con diversa abilità, Associazioni Parrocchiali Santa Sofia, Santa Maria della Verità e Santa Maria della Pietà – Settore Giovani.
L’evento si svolgerà nel rispetto delle misure anti-COVID: sarà necessario esibire la Certificazione verde Covid rafforzata – super green pass (le disposizioni non si applicano ai minori di 12 anni), obbligatorio indossare la mascherina e seguire le indicazioni del personale.
La partecipazione è con il biglietto del sito (intero 2€, ridotto 1€, gratuità secondo la normativa vigente). 

A cosa rinuncerebbero i tifosi del Napoli per il terzo scudetto? (VIDEO)

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Napoli – A nove giornate dalla fine del campionato la lotta scudetto si fa sempre più serrata: il Milan guida la classifica con tre punti di margine sul Napoli, quattro sull’Inter e sette sulla Juve.

Il tricolore sembra ormai un obiettivo alla portata per la squadra di Luciano Spalletti. Ma i tifosi del Napoli a cosa sarebbero pronti a rinunciare pur di festeggiare il tanto agognato terzo Scudetto? Abbiamo provato a chiederlo a tanti napoletani di fede azzurra ed ecco le loro considerazioni.

VIDEO

Rosa sul nuovo piano sanità: “Una svolta per il Sannio, ringrazio il direttore Volpe”

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“Il nuovo piano di sanità territoriale deve essere la svolta per il Sannio. Da medico so bene quanto il sovraccarico degli ospedali, causato innegabilmente dal depauperamento della sanità territoriale, sia stato deleterio per i cittadini, per il territorio e per gli ospedali stessi. E dunque un modello che va nella direzione esattamente opposta, specialmente in un territorio complesso come il Sannio, è assolutamente una svolta positiva.
Da membro delle istituzioni, e da assessore alla Sanità, so bene che per ottenere il massimo risultato, stante la bontà del programma, è importante ottenere il massimo grado di coinvolgimento e la più ampia discussione nel merito.
Non posso far altro, perciò, che ringraziare il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, che convocando l’assemblea dei sindaci della provincia di Benevento ha evidentemente palesato l’intenzione di rendere il progetto regionale di Sanità territoriale un patrimonio dell’intero Sannio e delle comunità: è così che si affronta una sfida epocale che dovrà rimettere al centro i cittadini e le loro esigenze.
E in un piano che inevitabilmente porterà ricadute per tutto il Sannio non è assolutamente trascurabile, tutt’altro, quanto l’impegno del sindaco Mastella ha garantito alla città di Benevento, non solo nell’ambito del Piano Sanitario Regionale ma cogliendo tutte le opportunità disponibili.

Nel dettaglio:
Hub Casa di Comunità di Via delle Puglie: 1,48 milioni di euro; (Pnrr)
Spoke Casa di Comunità di Via Minghetti: con 2,93 milioni di euro (finanziato ex art.20 edilizia sanitaria)
Spoke Casa di Comunità di Via XXIV Maggio: 995mila euro (Pnrr)
Centrale Operativa Territoriale di Via Appio Claudio: 178mila euro (Pnrr)
Cittadella Sanitaria di Via Delcogliano: 6,5 milioni di euro (finanziato ex.art. 20)

Progetti per oltre 12 milioni di euro che garantiranno ai cittadini di Benevento una sanità moderna, all’avanguardia e vicina alle loro esigenze.
E ringrazio, perché davvero non se ne può fare a meno, il direttore generale dell’Asl di Benevento, Gennaro Volpe, che questo percorso l’ha condiviso mostrando lungimiranza e la consueta capacità amministrativa.
Conscio del lavoro che ci sarà da fare, tanto, sono altrettanto conscio che grazie a una classe dirigente avveduta e attenta alle esigenze del territorio, con ai vertici appunto il sindaco Mastella e il direttore Volpe, si lavorerà in sinergia per garantire ai cittadini sanniti una sanità strutturata sulla complessità dei territori e in grado di dare risposte ai loro bisogni”.

Alessandro Rosa
Assessore comune di Benevento

Traffico di droga aggravato, scarcerazione per un noto rapper caudino

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Si è tenuto davanti alla Corte d’Appello di Napoli, Sez. IV, il processo d’appello a carico di Ronga Franco, di San Martino Valle Caudina, di 24 anni, il noto rapper “Tripla F” che era stato condannato nel settembre scorso dal Tribunale di Avellino per il reato di spaccio aggravato di stupefacenti del tipo hashish e cocaina, difeso dall’ Avvocato Vittorio Fucci.
 
In particolare, il Ronga fu tratto in arresto, unitamente al padre Michele, dai Carabinieri di San Martino Valle Caudina, nella presunta flagranza del reato di spaccio aggravato di circa 370 grammi di marijuana e circa 8 grammi di cocaina contenuti in un cassetto di ferro, cementato nel muro e nascosto da tre mattonelle in un unico blocco, con un sistema di apertura telecomandato alimentato da corrente elettrica, furono rinvenuti inoltre un bilancino di precisione, un mini telefono cellulare, un coltello a serramanico, la somma di 2.170 euro, un telecomando ad infrarossi, una  macchina per sottovuoto e 46 buste del tipo sottovuoto. All’esito del giudizio di primo grado, il Tribunale irpino, lo aveva già condannato ad una pena mite, di soli tre anni e quattro mesi di reclusione, in considerazione dell’ingente quantitativo e della promiscuità della sostanza stupefacente rinvenuta, confermando la pericolosità sociale e, quindi, gli arresti domiciliari. All’esito del giudizio d’appello, la IV Sezione della Corte d’Appello di Napoli, accogliendo i motivi di ricorso dell’ avvocato Vittorio Fucci, in riforma della sentenza impugnata, ha ridotto la pena inflitta ad anni 2 e mesi 10 di reclusione, revocando, altresì, gli arresti domiciliari, rimettendolo in libertà.
 

Ora la parola passa alla Suprema Corte di Cassazione, anche sull’eventuale ricorso della Procura Generale che è risultata soccombente avendo richiesto sia la permanenza della custodia cautelare domiciliare, sia la conferma della sentenza di primo grado. Di diverso considerevole avviso, invece, è stata la Corte che ha riformato la sentenza, riducendo considerevolmente la pena e scarcerando il Ronga.

“Un abbraccio a tutti i cesani”: ex camorrista manda saluti su Fb: sindaco fa rimuovere il post

epa04089915 (FILE) A file picture dated 28 November 2013 shows a man using the social networking site Facebook on his phone in a cafe in Hanoi, Vietnam. Facebook announced on 19 February 2014 that it will buy messaging service WhatsApp for 19 billion dollars. EPA/LUONG THAI LINH
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Caserta – Sta facendo rumore a Cesa (Caserta) il messaggio che il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, ex imprenditore dei rifiuti, legato al clan dei Casalesi, ha scritto sul Facebook.

“Un abbraccio a tutti i cesani”, questo il breve post, all’apparenza innocuo, poi rimosso in seguito alle proteste del sindaco di Cesa Enzo Guida, che ieri ha chiesto agli amministratori del gruppo “Sei di Cesa” di rimuovere il testo di Vassallo. Il sindaco si chiede anche se “quelle poche parole contengano un qualche messaggio cifrato”. Qualche utente ha salutato il messaggio di Vassallo, qualcun altro lo ha criticato. Certo. Gaetano Vassallo, nel centro del casertano, costituisce ancora una ferita aperta, dopo il suo libro-confessione, intitolato “Così vi ho avvelenato”, nel quale i parla dell” attività svolta dagli anni 80′ in poi per conto della camorra casalese e dello sversamento dei rifiuti tossici nel Casertano e nel Napoletano. Negli anni ’90, l’ attuale collaboratore di giustizia, ha gestito il servizio di raccolta rifiuti a Cesa e due suoi fratelli sono tuttora impiegati nell’azienda di servizi ambientali. Il sindaco Guida scrive: “questa vicenda può apparire banale, ma non lo è! E non perché la persona in questione è un pentito di camorra, non perché ha i suoi conti, con la giustizia. Perché credo che Gaetano Vassallo, noto per averci avvelenato’ scaricando di tutto nelle nostre terre, ha contributo a far aumentare i tumori nelle nostre zone, molto spesso a danno dei bambini. È veramente di cattivo gusto che oggi, saluti quella stessa comunità che ha contribuito ad avvelenare, Cesa ha voltato pagina, grazie alle tante persone oneste che la popolano, e non ha bisogno di essere associata a Gaetano Vassallo e non avverte la sua mancanza”, conclude il sindaco Guida. 

Perseguita l’ex e diffonde foto hot, lei lo denuncia: 29enne arrestato

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San Felice a Cancello (Ce) –  Lasciato dalla compagna, ha iniziato a tempestarla di messaggi e a pedinarla, fino a inviare alla sorella della ragazza foto di quest’ultima dal contenuto “sessualmente esplicito”, minacciando di pubblicarle sui social.

E’ quanto contestato ad un 29enne di San Felice a Cancello (Caserta), che è stato arrestato dalla Polizia di Stato e condotto in carcere su ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i reati di stalking e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. L’indagine è stata molto veloce; la vittima ha presentato denuncia il 24 febbraio scorso alla Polizia di Stato, e così sono partiti gli accertamenti coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Gli inquirenti hanno verificato che le accuse della ragazza erano serie e attendibili, in particolare analizzando i messaggi dai toni minacciosi e morbosi inviati dal 29enne e acquisendo testimonianze tra parenti e amici della vittima; è poi emerso il tentativo di ricatto posto in essere dal giovane con le foto inviate alla sorella dell’ex compagna. Per il 29enne è così scattato il carcere. 

“Una telefonata allunga… la vite”: la digitalizzazione che vince in agricoltura

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Si combatte a suon di sms la battaglia contro la peronospora. Il temuto fungo della vite ha le ore contate nei campi dell’azienda agricola salernitana San Salvatore che ha scelto di puntare sull’agricoltura 4.0 per salvare le sue produzioni da attacchi come questi. Grazie all’apporto della tecnologia i terreni sono monitorati tramite un software che, in caso di necessità, invia all’agronomo un allarme via SMS per comprendere qual è il momento più adatto per intervenire ed evitare l’avvio dell’infezione.

In questo modo è possibile agire in modo più mirato, nel luogo e nel momento più opportuno. L’impresa San Salvatore, che produce vino e mozzarella a Giungano nel Cilento,  per attuare la lotta biologica basata su un sistema di allarme si  è affidata all’apporto dell’Iot, Internet of Things, uno degli ambiti previsti nel processo di trasformazione digitale avviato con il progetto PIDMed tra le imprese salernitane di ogni tipologia, promosso dalla Camera di Commercio di Salerno, con la supervisione del professore Alex Giordano dell’Università Federico II di Napoli.

Quanto messo in atto presso l’azienda agricola, una di quel 67% di imprese salernitane che hanno scelto di investire nel digitale nel 2021,  è oggi una best practice che dimostra come la digitalizzazione anche in ambiti disparati può apportare benefici, senza travisarne la natura o le modalità di produzione. Nel caso dell’azienda cilentana l’agronomo Francesco Sidero ha collaborato per comprendere come prevenire l’infezione della peronospora e dell’oidio attraverso un modello previsionale che a partire dai dati di tipo agro-metereologico riesce a fornire informazioni su umidità, temperatura, piogge, pressione atmosferica ecc. dando indicazioni chiare e precise a chi si occupa del campo, un vero e proprio supporto decisionale.

“Tutto ciò genera un’agevolazione sulla gestione dei trattamenti poiché l’azienda in questo modo è riuscita a mantenere saldo il suo obiettivo di sostenibilità riducendo drasticamente l’utilizzo di agrofarmaci– ha dichiarato Giuseppe Pagano, alla guida dell’azienda- Inoltre si è raggiunto in questo modo un’ottimizzazione di risorse umane e non”. Tanti sono i vantaggi aziendali nell’utilizzo di questa nuova tecnologia: sicuramente predominante è la questione della sostenibilità dovuta alle riduzioni dei costi e all’aumento dei benefici ambientali derivanti dal minor consumo di energia, ma anche dalla riduzione di sprechi grazie ad un attento monitoraggio del campo e delle scorte, un sostegno preventivo nelle decisioni, riuscendo così a garantire una personalizzazione basata sulle esigenze dell’impresa, una maggiore redditività e un percorso imprenditoriale più consapevole, inoltre c’è la possibilità di analizzare le informazioni in tempo reale, ottenendo dati più rapidamente e permettendo alle aziende di adottare la migliore direzione strategica.

Qui il caso dell’azienda agricola San Salvatore https://www.youtube.com/watch?v=Ab6e3qv_zV4&ab_channel=PIDMed

 

Il sindaco Manfredi: “Napoli sempre in prima linea in lotta a mafie”

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”La scelta di Napoli per questa giornata bellissima è per noi un evento simbolico fondamentale e di grande impegno su temi rispetto ai quali la città è sempre in prima linea nella sua totalità”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della presentazione della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la cui manifestazione nazionale si svolgerà lunedì 21 marzo a Napoli.

Il sindaco ha sottolineato che ”il tema della legalità deve essere sempre al centro delle nostre azioni siano quelle piccole del quotidiano che quelle legate ai grandi progetti per Napoli’‘ ed ha posto l’accento sul legame tra legalità ed educazione: ”Sappiamo bene che la legalità è essenzialmente educazione, è partecipazione dei giovani. Ho sempre creduto che la legalità non sia solo repressione ma soprattutto capacità di educazione delle persone a rispettare le regole”, ha concluso.

Rapine tra Giugliano, Secondigliano e Casavatore: 13 arresti

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Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Casoria e della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa del G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone, tre delle quali destinatarie della custodia cautelare in carcere perché gravemente indiziate dei reati di rapina aggravata, lesioni personali gravi, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo.

Altre dieci persone indagate sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento personale ed indebito utilizzo di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

In particolare, le indagini dirette dalla Procura di Napoli Nord, sulla scorta delle denunce presentate dalle vittime, hanno consentito di identificare gli autori di quattro rapine: – due rapine consumate a Casavatore e a Secondigliano (Napoli) in danno di due motociclisti ai quali, sotto la minaccia di una pistola, venivano sottratti i loro scooter; – una tentata rapina commessa a Giugliano in Campania ai danni del conducente di un’autovettura che riportava gravi lesioni in seguito all’esplosione di un colpo di pistola al gluteo; – una tentata rapina commessa a Casavatore ai danni del conducente di uno scooter che riportava, anch’egli, lesioni gravi in seguito all’esplosione di un colpo di pistola alla gamba.

Il motociclo utilizzato per la prima rapina, commessa a Casavatore, veniva fornito ai rapinatori da un altro soggetto resosi responsabile del reato di favoreggiamento, rendendo false dichiarazioni alla polizia giudiziaria.

Le investigazioni, nel dettaglio, sono state condotte con l’ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza, acquisite per ciascuno dei fatti criminosi, nonché con ispezioni, perquisizioni locali e personali, sequestri probatori, indagini balistiche sui bossoli rivenuti sulla scena del delitto, accertamenti informatici su un telefono cellulare in uso ad uno degli indagati, localizzazioni con celle di telefonia mobile, tabulati ed intercettazioni telefoniche che hanno consentito altresì di identificare nove detenuti, di cui otto presso la Casa circondariale di Napoli “Salvia Poggioreale” ed uno presso la Casa di reclusione di massima sicurezza di Carinola (CE), che facevano uso di telefoni cellulari per comunicare all’esterno del carcere con parenti, familiari e conoscenti.

 

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