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Droga, spaccio itinerante tra Caserta e Napoli: sette arresti

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Caserta – Si muovevano tra le province di Napoli e Caserta per spacciare droga, in particolare cocaina ma anche hashish, spostandosi nelle trafficate ore di punta e portandosi addosso dosi piccole per non avere problemi con le forze dell’ordine. E’ quanto contestato a sette persone residenti nel quartiere napoletano di Scampia, arrestate dai carabinieri di Aversa su ordine del Gip di Napoli Nord. Un giro di spaccio itinerante tanto che i sette non avevano una propria base operativa.

Dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, è emerso che gli indagati sarebbero riusciti, proprio per la strategia “delle piccole dosi” consegnate – ognuna in media pesava 0,30 grammi – ad effettuare anche 100 cessioni giornaliere sempre presso pizzerie, bar e altri noti locali; ogni grammo di coca – è emerso – costava 70 euro. Pusher e consumatori si parlavano a telefono, ma anche in questo caso le telefonate erano brevi; i carabinieri ne hanno intercettate centinaia di colloqui di questo tipo, da cui emergevano i contatti costanti tra gli spacciatori e gli acquirenti, cementati nel tempo; qualche consumatore ha anche avvisato i pusher di controlli delle forze dell’ordine nei luoghi in cui avveniva lo spaccio, tanto che dopo i controlli gli indagati hanno cambiato le sim card nei propri cellulari.

Le indagini sono partite dalla denuncia di una persona cui erano stati affidati quasi 100 kg di hashish, che però non era in grado di tenere; dalle dichiarazioni rese ai carabinieri è così venuta fuori l’esistenza di questo fiorente giro di spaccio che avrebbe fruttato decine di migliaia di euro di profitto ai pusher

Ance: a Benevento la candidata alla presidenza nazionale Brancaccio per un incontro con gli imprenditori

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Benevento – Questa mattina, ANCE Benevento ha organizzato, presso la sede di Piazza Colonna, l’incontro con la candidata alla presidenza di ANCE Nazionale Federica Brancaccio. Un momento volto a presentare le linee programmatiche della candidata e ascoltare le segnalazioni provenienti dal mondo edile territoriale.
“Il rapporto con la rete nazionale – ha sottolineato il Presidente ance Benevento Mario Ferraro – rappresenta per noi imprenditori del territorio la migliore opportunità per dare voce alle nostre esigenze e far sì che qualcuno le ascolti e le accolga. Con questo spirito abbiamo organizzato l’incontro odierno finalizzato ad acquisire informazioni aggiuntive sul programma di presidenza e a rappresentare le esigenze degli imprenditori sanniti, e non solo.
Molti gli spunti emersi; dalla sicurezza sul cantiere all’importanza dello strumento del superbonus per l’intero indotto, al rincaro dei materiali e all’esigenza di prevedere un meccanismo di adeguamento delle tariffe regionali, al nuovo contratto edile, alla necessità di valorizzare il ruolo degli Enti Bilaterali, alla possibilità di compensare i contributi Cassa Edile nell’F24 alla stregua di quanto accade con l’IVA”. 
All’incontro erano presenti i componenti il consiglio direttivo di Ance Benevento, il Presidente Ance Regionale Luigi della Gatta e del direttore Ance Regionale Daniela Segreti, il direttore di Confindustria/ANCE Benevento Anna Pezza.
“Oggi a Benevento ho presentato il mio programma di presidenza – ha raccontato Federica Brancaccio candidata alla presidenza di ANCE nazionale – che si basa su modelli di rappresentanza e strumenti operativi, comunicazione, innovazione applicata all’impresa edile, capitale umano e processi formativi, relazioni industriali rigenerazione urbana ed edilizia , ambiente ed energia, lavori pubblici , legalità, credito e imprese, fisco e imprese ed ANCE in Europa.
Si tratta di temi tutti egualmente importanti e che saranno portati avanti con la medesima rilevanza. Sulle grandi riforme oggi più che mai riteniamo indispensabile collaborare con Confindustria in quanto, pur mantenendo la nostra identità che abbiamo conquistato negli anni, solo attraverso la cooperazione saremo in grado di rappresentare al meglio le esigenze dell’intera categoria”. 

‘Sopra le righe’, giovedì appuntamento al San Vittorino con il collettivo “Controparola”

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Benevento – E’ in programma giovedì prossimo, 12 maggio, alle 18.30, al Teatro San Vittorino il secondo appuntamento della rassegna di cultura e musica “Sopra le Righe” promossa dall’Associazione “Sabba de Nuce” in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento e la Consulta degli Studenti dello stesso istituto sannita.
L’evento sarà intervallato da un contributo musicale dal titolo “Donne in cammino” di cui saranno protagoniste le docenti del “Nicola Sala” Rosa Montano, mezzosoprano, e Rossella Vendemia, al pianoforte, poiché la serata si svilupperà in due momenti.
Nel primo, moderato da Maria Cristina Donnarumma, Amica della Domenica “Premio Strega”, si discuterà del libro “Donne al futuro” del collettivo “Controparola” composto da intellettuali, giornaliste, scrittrici e nato per un’intuizione di Dacia Maraini nel 1992.
A parlarne, insieme con una delle autrice del volume, Maria Serena Palieri, ci saranno: Cinzia De Nigris, presidente CinthiAssociazione;  Isabella Mancini, presidente nazionale dell’Associazione antiviolenza Nosotras; Annamaria Oliviero, responsabile territoriale di Benevento dell’Ami (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani).
Nel secondo segmento, protagonista sarà il “Premio Ciccio Romano” che sarà conferito a donne che si sono particolarmente distinte nella vita e nella professione di tutti i giorni contro ogni forma di violenza.
Condotto da Grazia Caruso, dopo l’introduzione di Antonio Bruno Romano, è previsto l’intervento di Rosetta De Stasio, vice presidente della Commissione Cultura al Comune di Benevento.
Quindi, le premiazioni che saranno effettuate da: Francesco Picarone, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Campania, che consegnerà una targa ricordo del Consiglio regionale ad una delle premiate.; Nino Lombardi, presidente facente funzioni della Provincia di Benevento; Arturo Mongillo, presidente onorario della Camera Civile del Tribunale di Benevento; Pasquale Maglione, deputato della Repubblica; Luigia Piccaluga, consigliere comunale.

Tra le premiate della serata, figurano anche due donne, ispettrici superiori della Polizia di Stato. A conclusione, è prevista anche l’assegnazione del premio speciale “Nicola Sala”.

“Questo appuntamento rappresenta un momento molto importante per il Conservatorio “Nicola Sala” – ha commentato il presidente, Antonio Verga – che diviene forza propulsiva e stimolo del territorio nell’ambito artistico e culturale, per una crescita dell’Ente.
In questo orizzonte, si muove l’intera rassegna nel segno delle emozioni e dei contributi musicali che si succederanno per i diciotto eventi spaziando dal pop al jazz, alla musica napoletana alternati a grandi momenti di classicismo e romanticismo, con performance di studenti, docenti, solisti e gruppi da camera.
Un’occasione unica per evadere, qualche ora, dalle angosce che recentemente hanno scosso e tormentato le coscienze di tutti”. 

La notte di Lapadula: una gara per dimenticare sei mesi “turbolenti”

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Benevento – Ritorno in campo con tanto di gol, purtroppo inutile. Le mani portate alle orecchie mentre lo speaker del “Ciro Vigorito” intonava il suo nome, ma questa volta tra chi urlava “La-pa-du-la” c’era anche chi fischiava. Non basta una rete, quella del momentaneo pareggio contro la Spal, a cancellare di colpo sei mesi di turbamenti che hanno finito, inevitabilmente, per condizionare il cammino del Benevento

Idolatrato in Perù, il “Bambino delle Ande” si è giocato a gennaio, colpa anche di una gestione discutibile, gran parte della stima e dell’affetto della piazza giallorossa. I mal di pancia invernali sono stati intesi come una sorta di tradimento da parte di un giocatore che, nel solo girone di andata, aveva dimostrato, con dieci reti, di essere un valore aggiunto, un lusso per il campionato di serie B.

Un torneo che stava stretto al ragazzo che sogna il Mondiale con la maglia della Blanquirroja, tanto da indurre Fabio Caserta a sancire pubblicamente la rottura tra le parti. Messo fuori rosa, Lapadula era poi tornato a furore di popolo a fine febbraio, dopo che le cose per la Strega erano iniziate a precipitare. Cinque partite giocate, saltando la trasferta di Brescia, poco più di 200 minuti complessivi e nessun gol messo a segno: il chiaro segnale di una pace dettata dalle reciproche necessità più che da altro.

La chiamata in Nazionale come diretta conseguenza, staccando il pass per potersi giocare a giugno la qualificazione al Qatar. Un momento felice vissuto dall’altra parte del mondo, prima di dover fare nuovamente i conti con la realtà. Sette gare ai box, colpa (stando a quanto riferito nel Sannio) di un problema alla caviglia. Sette partite decisive che avrebbero potuto condurre il Benevento in alto, facendolo invece sprofondare al settimo posto finale.

Uno spettro che ha aleggiato per sei mesi intorno al “Ciro Vigorito“, facendo avvertire la sua presenza (o meglio dire assenza) mentre la squadra falliva sistematicamente ogni occasione buona e mentre dal Perù arrivavano voci discordanti sulla realtà delle cose. Non c’è da meravigliarsi, allora, se gli applausi di un tempo si siano trasformati in fischi da parte di quei tifosi che si sono sentiti traditi, delusi da un estenuate balletto che ha logorato tutti.

L’infortunio di Forte e gli stenti di Moncini hanno offerto a Lapadula una nuova occasione, sono state ancora una volta le necessità a spingere verso una forzata stretta di mano. Il gol contro la Spal ha rappresentato una magra consolazione, la vera occasione per sedersi e gustarsi il calumet della pace sarà al “Del Duca” di Ascoli. Toccherà ancora una volta a Lapadula guidare l’attacco della Strega per muovere l’assalto ai bianconeri. Servirà solo vincere e il Benevento avrà al massimo 120 minuti a disposizione, poi tutto sarà storia. Quella tra l’attaccante e la società si deciderà in estate, a fronte di un altro anno di contratto, ma nel frattempo di sono dei fischi da trasformare in applausi per ritardare la resa dei conti.

Salerno, detenuto aggredisce agente e poi muore d’infarto

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Salerno – Un detenuto in isolamento del carcere di Salerno, affetto da problemi psichiatrici, è deceduto nell’ospedale della città dove era stato accompagnato dopo essersi reso protagonista di un’aggressione con un coltello rudimentale ai danni di un agente della Polizia Penitenziaria. Lo rende noto l’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp). Secondo il segretario nazionale del sindacato Giuseppe Del Sorbo, l’uomo sarebbe stato colto da un infarto. A nulla, purtroppo, è servito l’intervento dei sanitari. Anche l’agente aggredito è finito al pronto soccorso, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico. “Ci sono troppi detenuti psichiatrici all’interno delle carceri, – sostengono Del Sorbo e Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp – lo abbiamo già denunciato al ministro, nell’ultima manifestazione di protesta a Roma. Quest’ultimo episodio di Salerno dimostra – aggiungono i due sindacalisti – che la chiusura degli Opg ha destabilizzato il circuito penitenziario ordinario. Pochi sono gli strumenti di sostegno per questi soggetti che andrebbero presi in carico dalla sanità regionale. Invece – sottolineano – rimangono in carcere gravando sull’operato della polizia penitenziaria che a Salerno è mancante di 40 unità”. Del Sorbo e Moretti chiedono, infine, ai vertici dell’amministrazione penitenziaria, “l’invio di un vice direttore e di un comandante di reparto in pianta stabile”. 

Era italiano ed aveva 50 anni il detenuto deceduto per infarto nell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno dove, al momento, si trova ricoverato anche un altro agente, oltre a poliziotto già sotto osservazione per un grave trauma cranico riportato durante la colluttazione. Il secondo agente ha diverse ferite d’arma da taglio alla mano che si è procurato nel tentativo di disarmare il detenuto psichiatrico il quale ha aggredito i due rappresentanti delle forze dell’ordine con un rudimentale coltello. Solidarietà nei confronti dei due agenti feriti è stata espressa dal segretario regionale per la Campania dell’Uspp Ciro Auricchio.

Corsa salvezza, Christian Vieri indica la favorita numero uno

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Salerno – Christian Vieri si sbilancia e indica la sua favorita nella corsa alla salvezza. L’ex attaccante di Juventus e Lazio svela il suo pronostico in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. “Mi sbilancio per dire che è una lotta meravigliosa. E per fare solo un nome: Salernitana“, sono le parole di Vieri alla rosea, “Incredibile Nicola, mai visto cambiare una squadra così, e adesso davvero può salvarsi. Salerno, Cagliari, Genova, La Spezia: in queste due settimane si dorme poco ovunque“.

Napoli, Vieri: “A un certo punto mi sono detto che avrebbe vinto”

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Napoli – Milan favorito, ma nelle prossime due giornate di campionato potrà succedere di tutto. Bobo Vieri non si sbilancia e si lascia guidare dalla classifica per indicare la sua favorita nella corsa al tricolore. Eppure c’è stato un momento in cui tra le due milanesi si è ‘inserito‘ il terzo incomodo. “Il Napoli non è inferiore a Inter e Milan: ad un certo punto mi ero detto: “Lo vincono loro”. Ma hanno sbagliato le partita in casa con Fiorentina e Roma e sono crollati a Empoli“, è il pensiero dell’ex attaccante, espresso durante un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Il sogno tricolore per la formazione di Luciano Spalletti, insomma, è svanito al Diego Armando Maradona, nel momento in cui agli azzurri si chiedeva lo scatto decisivo per poter coronare il grande sogno.

Infedeltà patrimoniale, a processo l’armatore Salvatore Lauro

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Ischia (Na) – L’ex senatore della Repubblica ed armatore Salvatore Lauro dovrà comparire dinanzi al giudice penale per l’accusa di infedeltà patrimoniale. Lauro, 71 anni, è accusato insieme alla sorella Annamaria, alla moglie Milena Di Pierri ed alle figlie Maria Celeste e Maria Sole per fattispecie di reato che sarebbero state compiute tra il 2010 ed il 2018 che riguardano le società Alilauro e Lauro.it e che sono oggetto di una denuncia presentata dalla sorella dell’ex senatore forzista, Rosaria. Secondo l’accusa i quattro imputati avrebbero causato un danno alla Alilauro di oltre 4 milioni di euro per fitti di ramo d’azienda senza convenienza economica, omessa fatturazione e contratti di servizio tra le due aziende di dubbia convenienza. I cinque imputati dovranno comparire di fronte al giudice Dario Gallo, del Tribunale di Napoli, il prossimo 4 ottobre.

Furto di un autocarro: arresto un 28enne irpino

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Guardia Lombardi (Av) – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno arrestato un 28enne irpino, per il furto di un autocarro.

È accaduto ieri mattina a Guardia Lombardi. L’azione delittuosa è stata notata dal figlio del denunciante che, dopo averlo bloccato, unitamente ad un suo amico, allertava il “112”.

Giunti sul posto, i militari, dopo aver accertato le dinamiche dell’accaduto, hanno portato il giovane in Caserma che, sulla base degli elementi di prova raccolti, è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, sottoposto agli arresti domiciliari. Il veicolo veniva restituito al legittimo proprietario.

Convocato incontro per costituzione del “Circolo dei Viticoltori di Castelvenere”, il comune più ‘vitato’ del Centro Sud

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Castelvenere Valutare l’opportunità di costituire un “Circolo dei Viticoltori di Castelvenere”, il comune più “vitato” del Centro Sud, è l’obiettivo che si propone il primo incontro promosso dall’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Alessandro Di Santo.

“L’incontro – chiarisce il consigliere comunale delegato all’Agricoltura, Pasquale Macolino – si terrà mercoledì 18 maggio (ore 19) nei locali dell’Enoteca comunale ed è finalizzato a valutare l’opportunità della costituzione di un circolo, ad individuarne  le modalità organizzative ed i criteri per la definizione di una bozza di statuto”.

“Nella consapevolezza che il dialogo ed il confronto – aggiunge poi il sindaco Di Santo – sono indispensabili e preliminari alla risoluzione di ogni problema, auspico una nutrita partecipazione alla riunione anche in considerazione del fatto che a Castelvenere ci sono circa 500 titolari di partita iva che producono uva e vino”.

“Mi preme evidenziare fin d’ora – conclude il sindaco – che il circolo non sarà uno strumento dell’Amministrazione comunale, ma un’associazione autonoma, le cui proposte o richieste, saranno tenute nella giusta considerazione da questa amministrazione, che vuole essere attenta ai problemi del mondo agricolo”. 

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