Napoli – “Ho ordinato la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale dal 10 al 15 gennaio 2022. Una decisione presa alla luce della situazione dei contagi in città che è superiore alla media della Regione Campania. L’incremento riguarda ogni fascia d’età ed in special modo quella scolastica“. Lo scrive, in una nota, il sindaco di Qualiano, Raffaele de Leonardis. “Da diversi giorni siamo stati impegnati in fitti colloqui con i dirigenti scolastici, con l’ASL, coi pediatri del territorio che hanno palesato le loro preoccupazioni per la ripresa delle attività scolastiche. Quella di chiudere le scuole agli alunni è stata una decisione sofferta ma che ci appare coerente coi dati sui contagi forniti dall’epidemiologia e che, innanzitutto, è stata presa a tutela della salute di tutti i cittadini“, conclude de Leonardis.
M5S, Iovino: “Renzi vuole riaprire le scuole, ma i suoi sono con De Luca”
“Capitano sempre più di sé stesso, finto leader di un esercito composto da quattro voltagabbana pronti a voltargli le spalle pur di tenersi strette le poche poltrone che ancora gli restano, Matteo Renzi è oramai al capitolo finale della sua triste parabola politica. L’ultimo caso esploso in Campania è l’ennesima dimostrazione di quanto effimera e grottesca sia la leadership di “cartone” del senatore fiorentino, che invoca la riapertura delle scuole, mentre i suoi consiglieri regionali campani fanno quadrato attorno al governatore De Luca che la scuola la vuole invece chiusa a doppia mandata. Il senatore che non perde giorno per attaccare Giuseppe Conte, Presidente del Movimento che rende merito e onore ai principi di democrazia e trasparenza della nostra forza politica, cominciasse a guardarsi alle spalle. Si accorgerebbe del vuoto che regna dietro di sé, che il suo già misero gruppo di seguaci sta già cercando casa altrove e che presto o tardi si ritroverà solo con in mano un cerino che non saprà a chi consegnare”.
Così il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino.
Piazza Libertà, prime riparazioni alle guarnizioni ma scale mobili ancora ferme
Salerno – Piazza della Libertà: avviata l’opera di manutenzione in relazione al cattivo stato delle guarnizioni superficiali. I lunghi e spessi nastri di gomma sembrano seriamente compromessi in più punti. Nel pomeriggio di sabato 8 gennaio circa 30 metri di guarnizione erano stati ricoperti con una sostanza compatta di colore nero. Probabilmente gomma liquida industriale. In attesa del tempo necessario per l’asciugatura, la striscia è apparsa segnalata alla men peggio. Di strisce da riparare ve ne sono, però, tantissime. Intanto, nei pressi, le due scale mobili continuano a non funzionare.
De Luca: “Contagi saliti in età 0-44 anni, +30% di positivi tra gli under 19”
Napoli – L’Unità di Crisi regionale della Campania ha segnalato che “nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni e anche i decessi sono in aumento. La circolazione del virus nei giovani è ormai estremamente ampia. Con riferimento alla Campania l’Rt risulta attualmente pari a 1,61, con gli indicatori di sorveglianza che disegnano per la Campania uno scenario di tipo 4, con un’incidenza complessiva di 1511/100.000, e con proiezione di oltre il doppio, con Rt pari a 2,25 per la settimana prossima, con conseguente previsione di un enorme aumento dell’impatto sulle degenze Covid“.
Lo afferma il presidente della Campania Vincenzo De Luca nell’ordinanza che porta alla chiusura delle scuole materne, elementari e medie fino alla fine di gennaio. De Luca sottolinea che “i prelievi delle acque reflue attestano che la variante omicron è estremamente diffusa sul territorio regionale, in misura nettamente superiore alla media nazionale, con conseguente ampia velocità di diffusione dei contagi. Per tali ragioni, connesse alla straordinaria diffusività del virus nella variante omicron, sul territorio regionale, si ritiene indispensabile rinnovare le misure antiassembramento previste dalle menzionate ordinanze regionali e avviare una riflessione sulla introduzione di ulteriori misure“.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nell’ordinanza con la quale blocca il riavvio della scuola da lunedì’ per materne, elementari e medie, sottolinea che “nel numero di soggetti attualmente positivi nella fascia d’età 0-19 anni si registra un incremento pari a circa il 30 % rispetto alle scorse settimane“. In Campania venivano rilevati “118 focolai scolastici comunicati alla chiusura delle scuole per le festività natalizie e un totale di 9781 focolai nella settimana 27 dicembre-2 gennaio, di cui nuovi focolai nell’ultima settimana pari a 6963“, precisa.
Passano, inoltre, a 13150 i nuovi casi di infezione confermata dal Sars-Cov-2 non associati a catene di trasmissione note, a fronte di un numero pari a 5800 della settimana precedente. Si evidenzia inoltre un significativo aumento dei ricoveri nella fascia pediatrica prevalentemente per pazienti Sars-Cov positivi sintomatici con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni.
“Emerge la necessità di scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, fortemente sotto pressione, come provato dalla disposta sospensione di plurime attività di ricovero ed ambulatoriali“. Questa la motivazione principale alla base dell’ordinanza della Regione Campania per lo stop alla riapertura delle scuole per materne, elementari e medie. Nell’ordinanza si precisa che “desta preoccupazione il dato relativo all’occupazione di posti letto in terapia intensiva e in area medica, la cui saturazione ha una probabilità superiore al 50% in entrambe le aree nei prossimi trenta giorni“.
Ciascuna delle Asl campane, evidenzia De Luca, “ha attestato di aver ricevuto richieste dai Comuni e dagli Istituti scolastici di supporto in vista della riapertura delle scuole prevista per il prossimo 10 gennaio, ma di essere nella impossibilità di assicurare il contact tracing e gli screening prescritti dal decreto legge 5 gennaio relativamente alla popolazione scolastica per l’enorme attuale pressione sulla organizzazione sanitaria, impegnata nella somministrazione di tamponi ai contatti di soggetti positivi, nella gestione delle quarantene e dei soggetti positivi fino alla negativizzazione nonché nella prosecuzione della campagna vaccinale“.
Nola, il sindaco sospende tutte le attività scolastiche fino al 22 gennaio
Nola (Na) – A Nola è stata sospesa l’attività in presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e privati; stop agli eventi fino al 22 gennaio. Il provvedimento porta la firma del sindaco, Gaetano Minieri, e va ad integrare l’ordinanza regionale del presidente Vincenzo De Luca “allargando” la sospensione delle attività in presenza anche alle scuole superiori ed a tutti i plessi di ogni ordine e grado, anche privati. Stop anche agli eventi aperti al pubblico che prevedano possibili assembramenti. Il provvedimento appena varato sarà in vigore fino al 22 gennaio. “Purtroppo la curva dei contagi ci impone rigore e responsabilità – spiega Minieri – un trend che riguarda non solo Nola ma tutto l’hinterland e che ci vede costretti, accanto alle misure già varate nella giornata di ieri dal presidente De Luca, di prevederne altre ancor più stringenti per cercare di contenere la diffusione del virus. Resta inteso che ognuno dovrà fare la propria parte e che questi provvedimenti serviranno a ben poco – aggiunge Minieri – se non adottiamo comportamenti rispettosi. Comprendo che ci saranno dei disagi per molte famiglie ma in questo momento storico è necessario fermarci. Se saremo rispettosi sarà un sacrificio di poche settimane“.
Covid, a Giugliano niente scuola fino a sabato prossimo
Napoli – In seguito ad un incontro tra il sindaco di Giugliano (Napoli), Nicola Pirozzi, l’assessore alla pubblica istruzione Tonia Limatola e i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, è stata firmata oggi un’ordinanza sindacale con cui si dispone la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole statali, paritarie e private di ogni ordine e grado del territorio comunale dal 10 al 15 gennaio. Gli stessi dirigenti scolastici hanno inviato una nota al primo cittadino rilevando l’alto numero di contagi tra popolazione studentesca e personale scolastico, nonché, si legge in una nota del Comune di Giugliano, “la difficoltà a stabilire contatti con l’Asl Na2 Nord per espletare correttamente quanto previsto dai vigenti protocolli per il tracciamento“. La decisione del sindaco, informano sempre dal Comune, è finalizzata a consentire alle scuole secondarie di I e II grado un monitoraggio utile ad una più efficace ripresa dell’attività in presenza, e a quelle dell’infanzia e primarie di svolgere il ciclo vaccinale. Le attività didattiche nel periodo 10-15 gennaio si svolgeranno quindi con modalità a distanza, ad esclusione di quelle destinate agli alunni con disabilità o con disturbi dello spettro autistico, il cui svolgimento in presenza è sempre consentito. Contestualmente, viene sospeso il servizio di refezione scolastica fino al 29 gennaio in modo da evitare circostanze in cui sia difficile rispettare le misure di contenimento del rischio epidemiologico.
Covid nel Sannio: quattro dimessi, ma salgono i ricoveri al San Pio
Benevento – Nonostante quattro pazienti dimessi nelle ultime 24 ore, continua a salire il numero di pazienti ricoverati al “San Pio” causa covid. Si passa dai 62 di ieri, ai 67 comunicati quest’oggi dall’Azienda Ospedaliera beneventana: 29 sanniti e 38 residenti in altre province. Salgono a cinque i posti occupati in terapia intensiva, mentre gli altri pazienti si trovano ricoverati presso i reparti di terapia intensiva neonatale covid dedicata (uno), pneumologia/sub intensiva (dieci), malattie infettive (diciannove), medica interna (ventinove) e presso l’area isolamento covid dedicata al pronto soccorso (tre). Questo il quadro completo comunicato dal “San Pio“:
Cappelle danneggiate nel cimitero di Caserta: è caccia ai malviventi
Caserta – Un raid nel vero senso della parola. Danneggiate e saccheggiate almeno 30 cappelle nel cimitero di Caserta e tutto ciò solo per impossessarsi dell‘ottone, materiale da asportare senza curarsi della sacralità del luogo. La scoperta è stata fatta dai visitatori che si sono accorti dei numerosi danni e hanno immediatamente avvisato il comando della Polizia Locale. Presenti sul posto anche gli agenti della Polizia scientifica della Questura di Caserta per i primi rilievi del caso. Le indagini sono in corso per capire se sono coinvolte altre cappelle entrate nelle mire dei malviventi e capire, ovviamente, chi è stato protagonista di questo gesto.
foto tratte dal profilo di Antonio Ciontoli
L’Asl ‘trasforma’ il San Giovanni Bosco in Covid Hospital
Napoli – L’ASL Napoli 1 Centro, in ottemperanza a quanto disposto dall’Unità di Crisi con un nota del 5 gennaio scorso, ha provveduto a riattivare, da giovedì prossimo, 13 gennaio, alle 14, il polo ospedaliero San Giovanni Bosco come Covid Hospital. L’ospedale avrà quindi, comunica l’Asl, questi posti letto specialistici: Area Chirurgie 15 posti letto (chirurgia generale, chirurgia vascolare, neurochirurgia); ortopedia 6 posti letto; ostetricia e ginecologia, 12 posti letto con nido con 6 posti; cardiologia, 8 posti letto; UTIC con emodinamica, 4 posti letto. I pazienti potranno accedere al Covid Hospital San Giovanni Bosco solo per trasporto tramite Servizio 118 di tipo secondario e solo in caso di accertata positività al tampone molecolare.
La trasformazione del San Giovanni Bosco, che già lo scorso anno era stato un covid hospital prima di tornare nosocomio normale, arriva da parte dell’Asl Napoli 1 di seguito alla nota del 28 dicembre scorso in cui l’Unità di Crisi Regionale segnala l’urgenza di continuare ad attuare e adeguare la disponibilità complessiva, insieme col potenziamento dei posti letto di terapia intensiva da dedicare ai pazienti covid. Il provvedimento prevede il processo di riconversione di posti letto di degenza ordinaria in posti letto covid, anche ripristinando soluzioni già adottate nei mesi precedenti con riferimento a presidi ospedalieri interamente dedicati. Lo afferma l’Asl Napoli 1 in una lettera al settore di terapia partenopea per avvisare del cambio. L’Asl ricorda che negli approfondimenti intervenuti nel corso dell’Unità di Crisi regionale il presidente della Giunta regionale ha sottolineato di procedere, senza indugio, a ripristinare un’adeguata offerta di posti letto di degenza ordinaria e che l’Asl ha disposto la riattivazione di 50 posti letto di degenza ordinaria Covid all’ospedale Loreto Mare, riconvertendolo in Covid Hospital, e all’Ospedale del Mare con l’attivazione di 24 posti letto di Terapia intensiva Covid presso la struttura modulare e 47 posti letto di degenza ordinaria Covid presso l’area Day-Surgery. Il 5 gennaio si è poi deciso di potenziare la rete di posti letto Covid dedicati a degenze di discipline specialistiche, attivando unità operative di tipo specialistico covid 19 dedicate, in particolare di Cardiologia, Chirurgia, Ortopedia ed Ostericia e Ginecologia e di avviare “una sempre più attenta valutazione in ordine all’appropriatezza dei ricoveri e favorire una accelerazione del turn over dei letti dedicati, ferma ogni esigenza di garanzia della sicurezza sanitaria e di utilizzare, in condizioni di possibilità, il trasferimento di pazienti positivi asisntomatici o paucisintomatici che attendono la negativizzazione presso i posti disponibili di Covid Residence. Questi i motivi della riattivazione del San Govanni Bosco in ospedale covid“.
Covid, in Campania aumentano i ricoveri: oltre 13mila positivi e nove morti
Napoli – Sono 13.364 in Campania, nelle ultime 24 ore, i casi positivi al Covid su 119.138 test esaminati; in calo l’indice di contagio che passa dal 16,91% di ieri all’11,21% di oggi. Nove i decessi nelle ultime 48 ore. Aumentano i ricoverati nelle terapie intensive – lai disponibilità dei posti letto in questa area da ieri ha raggiunto la cifra di 702 unità – che sono 74 (più 4 rispetto al dato precedente). In crescita anche i ricoveri in degenza dove i posti letto occupati sono 961 (più 32).
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)Positivi del giorno: 13.364
Posti letto di terapia intensiva occupati: 74
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (*)
Posti letto di degenza occupati: 961
