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Giornata della Fibromalgia, a Paupisi piazza don Tommaso Boscaino si illumina di viola

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Paupisi (Bn) – In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, giovedì 12 maggio, a Paupisi si terrà l’iniziativa “Illuminiamo la Fibromialgia”. L’evento, che consisterà nell’illuminare di viola piazza Don Tommaso Boscaino, si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni del paziente fibromialgico, sofferente di una patologia non riconosciuta e spesso trascurata, che la pandemia ha contribuito ad aggravare ulteriormente. 
Il Comune di Paupisi e la Pro Loco Paupisi hanno aderito all’iniziativa che con forza e passione si stanno adoperando per divulgare e sensibilizzare. Le contemporanee immagini di tante piazze e monumenti colorati di viola, accompagnate da adeguati messaggi di sensibilizzazione e informazione, saranno, infatti, un veicolo eccezionale di promozione dei diritti dei pazienti.
Parallelamente all’illuminazione di viola, a Paupisi si sta promuovendo un’altra iniziativa di sensibilizzazione, “Il nostro dolore merita riposo”, consistente nel colorare di viola (colore che rappresenta appunto la Fibromialgia) una panchina e apporre una targa con tale frase, al fine di informare e coinvolgere la cittadinanza dei Comuni aderenti. Infatti nelle prossime settimane sarà posizionata una panchina viola in una delle piazze del paese.
“In questo momento storico, decisivo per il riconoscimento istituzionale della fibromialgia, – commentano gli organizzatori – riteniamo sia di fondamentale aiuto accendere sempre più i riflettori sulla patologia. Grazie a chi vorrà sostenere le nostre iniziative”.

Difesa dei minori e attività educative, accordo tra le associazioni ‘Io X Benevento’ e ‘CAM Telefono Azzurro’

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Benevento – L’associazione ‘Io X Benevento’, nell’ambito delle attività educative, formative, di prevenzione dei fenomeni di violenza e di tutela dei diritti, rende noto che in data odierna è stato siglato un significativo protocollo di intesa tra le Associazioni CAM Telefono Azzurro Benevento e Io x Benevento. 
“Operativamente, sarà attivo, – si legge nella nota a firma del presidente Giuseppe Schipani –  presso la sede di Io X Benevento, ex edificio scolastico S. Modesto Uno, piazza S. Modesto, al rione Libertà, uno sportello di ascolto e sostegno rivolto a tutti i minori vittime di abusi, violenza, maltrattamenti e sfruttamenti. Lo sportello sarà anche utile per rilevare i bisogni del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza inquadrando le reali criticità e le concrete modalità di intervento”.
Inoltre, l’Associazione CAM Telefono Azzurro, collaborerà con Io X Benevento nel progetto doposcuola per garantire ad un numero maggiore di bambini l’assistenza extra-scolastica. 

Bandiere Blu: Campania al secondo posto e ingresso di Ispani

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Roma – Sono 210 i Comuni italiani che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu, il riconoscimento alle località rivierasche e ai porti turistici più incontaminati e sostenibili, assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee), ong internazionale con sede in Danimarca. I Comuni premiati sono 9 in più rispetto ai 201 dello scorso anno: 14 sono i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati. Ottengono la Bandiera Blu anche 82 approdi turistici. Le 14 new entry fra i Comuni sono Alba Adriatica in Abruzzo, Caulonia e Isola di Capo Rizzuto in Calabria, Ispani in Campania, Riccione e San Mauro Pascoli in Emilia Romagna, Porto Recanati nelle Marche, Cannobio in Piemonte, Castro, Rodi Garganico e Ugento in Puglia, Budoni in Sardegna, Furci Siculo in Sicilia, Pietrasanta in Toscana. Non sono stati confermati quest’anno San Mauro Cilento e Sapri in Campania, Ventotene nel Lazio, le Isole Tremiti e Otranto in Puglia. I criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu sono assoluta validità delle acque di balneazione, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d’educazione ambientale, strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche, pesca sostenibile.

La Liguria conferma 32 località. Seguono con 18 Bandiere la Campania, la Toscana e la Puglia. Sono 17 i riconoscimenti per la Calabria e le Marche. La Sardegna raggiunge 15 località, l’Abruzzo sale a 14, la Sicilia a 11. Il Lazio scende a 10, rimangono invariate le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località, sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, il Piemonte sale a 3 Bandiere, il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera, come la Lombardia. Le Bandiere sui laghi salgono a 17, con un nuovo ingresso (Cannobio, sul Lago Maggiore in Piemonte).

Vaccino Covid, Speranza: “Over 80 facciano quarta dose, può salvare la vita”

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“La pandemia è ancora in corso siamo fuori dallo stato di emergenza ma i numeri ci segnalano ancora una circolazione significativa del virus. Abbiamo ancora una situazione da monitorare e faccio appello alle persone più fragili di avere il secondo booster ed è importante ancora informare le persone. La mortalità che ancora abbiamo è connessa a persone di età molto avanzata quindi far fare il secondo booster agli over 80 può significare salvare loro la vita”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al convegno ‘Dalla pandemia al Pnrr: come comunicare la salute ai cittadini’. 

 “Oggi – ha detto Speranza – abbiamo strumenti diversi e nuovi, come farmaci antivirali e vaccini, ma la comunicazione continua ad avere un ruolo fondamentale”. La guerra, ha rilevato, “ha sostituito la pandemia totalmente, quasi da un giorno all’altro. Lo dico col massimo del rispetto , ma in realtà nella vita della nostra società la guerra e le sue conseguenze si sono aggiunte ma non hanno sostituito la pandemia”. 

Bonus nei Casinò Online Stranieri: le tipologie

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Molte persone pensano che tutti i casinò online siano uguali, sia in termini di proposte di gioco che per le offerte presentate. In realtà le differenze ci sono e spesso sono nette. Pensiamo per esempio alle piattaforme straniere dotate di licenza internazionale, che sono regolate da normative diverse da quelle previste dall’ADM. 

Che cosa troverà chi si iscrive su queste piattaforme? Che tipo di incentivi sono presentati per invitare un giocatore a “provare” la piattaforma online? Lo scopriremo di seguito, così da conoscere più da vicino come funziona il gioco d’azzardo a distanza per i casinò stranieri. 

Le tipologie dei bonus

Ogni appassionato di gambling ama le promozioni online, che sono il fattore principale che porta migliaia di persone ad iscriversi e giocare online. È possibile trovare gli immancabili bonus benvenuto, i giri gratuiti e c’è dell’altro: sai cosa differenzia davvero questa offerta? Il bonus senza nessun deposito su siti di casino stranieri e vediamo da vicino le caratteristiche delle diverse promozioni.

Bonus Benvenuto su uno o più depositi

Questa è una promozione molto più comune, che siamo abituati a vedere sulle piattaforme di gioco a distanza italiane. Di solito un bonus di benvenuto prevede una percentuale applicabile sulla prima ricarica o sui primi 3 depositi che il giocatore effettua. In alcuni casi il 100% del bonus di benvenuto offre un’aggiunta di centinaia di euro (fino a 1.000€) al saldo che il giocatore ricarica. Ma anche in questo caso per sbloccare la promozione ci sono dei requisiti di scommessa che sono più o meno accessibili in base alle abilità dei giocatori.

I bonus senza deposito

Un’offerta che spesso è difficile da trovare nei casinò italiani, mentre è molto più comune per tutte le piattaforme straniere. Si tratta di una promozione immediata che permette al giocatore di iniziare subito a scommettere dopo la registrazione dell’account. Basta infatti confermare la propria identità, inviando un documento richiesto dalla piattaforma e si potranno subito ricevere i soldi sul conto. Ci sono però delle limitazioni rispetto all’uso del bonus senza deposito, che prevede dei termini e condizioni precise. Il bonus dovrà essere giocato tot numero di volte nel rispetto del suo requisito di puntata per poter essere trasformato e sbloccato.

Giri gratuiti

Chi ama le slot machine non potrà rinunciare al bonus giri gratuiti, che ovviamente è specifico per aumentare il divertimento con le macchinette online. Possono essere presentati al momento dell’iscrizione, come aggiunta importante al pacchetto di benvenuto, oppure possono essere presentati ciclicamente. A volte sono associati a nuove slot lanciate dal casinò e diventano promozioni giornaliere, settimanali o mensili per specifici titoli nuovi.

La fedeltà è premiata con un Programma VIP

Per la teoria del “più giochi e più vantaggi ottieni” arriva anche il programma fedeltà dei casinò: sono solitamente previsti più livelli da sbloccare e conquistare man mano che si scommette. In questo modo si ricevono dei premi sempre più ricchi e interessanti da utilizzare al gioco, ai diversi tavoli o alle slot machine. Con questi tipi di offerta si vuole dare un riconoscimento importante a tutti i giocatori da fidelizzare.

Scegli in base ai requisiti di scommessa

Ogni bonus rappresenta un vantaggio per un giocatore, a prescindere dal momento in cui sarà richiesto o attivato. Ma è proprio grazie ai bonus che potrai rendere più vivace la tua esperienza di gioco, assicurandoti di scegliere una promozione adatta a te. Abituati a stabilire quale bonus richiedere in base al requisito di scommessa, poiché indica la quantità di denaro che dovrai scommettere per trasformare la promozione in soldi reali da prelevare. 

Ricorda che le offerte di ogni piattaforma internazionale dotata di licenza sono importantissime per misurare l’affidabilità di un operatore. E per permettere al giocatore di iniziare a scommettere con una somma di denaro aggiuntiva.

Cravatta Marinella al collo di Putin: “Forse un regalo di Berlusconi”

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Napoli – Un marchio ‘made in Campania’ al collo di Vladimir Putin, che marchio. Uno dei più riconosciuti nel mondo. Si tratta di una cravatta di Marinella, modello punta a spillo blu e bianco, che il leader russo ha sfoggiato nel giorno della grande parata militare a Mosca. La conferma a ciò che, almeno all’inizio, era solo una sensazione, è stata data a Giorgio Lauro e Francesco Fragnani, nel corso della trasmissione radiofonica, ‘Un Giorno da Pecora’, dallo stesso imprenditore partenopeo.

Probabilmente gli è stata regalata da Silvio Berlusconi, creatore e divulgatore del modello che si usa nelle occasioni importanti – ha dichiarato Marinella – oppure fa parte di uno stock inviato al Presidente Putin, una fornitura che risale a circa un anno fa. Una cravatta da 130 euro”.

Foto di repertorio

‘Uagliù, nun sapit che vi sit pers!’, 35 anni fa Napoli impazzì di gioia per il primo scudetto

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La prima volta non si scorda mai. Se è rarità, diventa storia. Il 10 maggio 1987 il Napoli si laureava (un termine molto anni ’80) campione d’Italia. Quel successo aveva il volto di Diego Armando Maradona, il Dio del calcio che guidò gli azzurri ad un traguardo che negli anni era diventato un vero e proprio tabù.

Quel giorno, allo stadio San Paolo c’erano un numero di tifosi che mai si conterà più all’interno dell’impianto di Fuorigrotta. Quasi novantamila spettatori, se si considera il numero di paganti più una quota portoghese che in questi eventi non manca mai. 

Tabù, si diceva, lo stesso che sembra ciclicamente accostarsi alle sorti del Napoli calcio: da anni la squadra partenopea ronza intorno al tricolore ma non riesce a piazzare la zampata. Questione di dettagli, evidentemente, e di una palese assenza di un leader, campione dentro al campo e fomentatore di folle fuori. 

Erano le 17.47, secondo più, secondo meno. La città impazzì di gioia, una festa iniziata allo stadio e durata settimane, forse mesi. Prima di quella stagione la squadra partenopea aveva sfiorato per ben tre volte il tricolore, ma mai era riuscita a coronare il sogno che sembrava quasi proibito.

Fu il successo di Diego, del presidente Ferlaino che con l’acquisto del Pibe de Oro fece all-in, del tecnico Ottavio Bianchi, la migliore personalità che potesse gestire un ambiente incandescente, il dg Italo Allodi ed il capitano Peppe Bruscolotti. 

Quella notte, la più lunga delle notti partenopee, fu affisso uno striscione davanti il cimitero di Fuorigrotta. La scritta fu inequivocabile: ‘Uagliù, nun sapit che vi sit pers!’. Come se morire prima del trionfo del Napoli fosse una colpa. 

 

Medaglia d’oro a Policoro per l’Olympia DanceSportStudio

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San Giorgio del Sannio (Bn) -Gli atleti dell’Olympia DanceSportStudio di San Giorgio del Sannio (BN) continuano a conquistare medaglie nei campionati Italiani FIDS 2022. Alla tappa di Policoro l’associazione sportiva conquista un oro per la categoria bachata shine con Federica Micco che si laurea campionessa d’Italia.

La sua esibizione travolgente ha incantato i giudici che l’hanno premiata a pieni voti. La danzatrice è riuscita a conquistare il titolo di campionessa d’Italia gareggiando contro 77 soliste provenienti da tutt’Italia.

Federica, classe 2005, continua a conquistare obiettivi importanti per la sua carriera. Solo un anno fa aveva conquistato il passaggio di classe durante i campionati FIDS di Rimini. Quest’anno è scesa nella pista del PalaErcole con una determinazione mai vista prima. La grinta e la bellezza della sua giovane età, hanno conquistato giudici e spettatori.

Fieri ed emozionati anche tutti i tecnici dell’A.S.D. Olympia Dance Sport per questo traguardo davvero importante. Olimpia De Cristofaro, Alberto Mauta, Gerardo Mauta si uniscono all’affettuoso commento della maestra Silvia Russo: “Cara Federica, ci hai fatto vivere un’emozione indescrivibile … siamo fieri di te”.

Un grande applauso va anche alle altre atlete che hanno partecipato alla competizione nazionale con ottimi piazzamenti: Luciana Albanese, Roberta Galasso, Veronica D’Ambrosio, Camilla Carpentieri e Federica Martignetti.

Come preannunciato, quest’anno i campionati italiani di danza sportiva sono itineranti. Le gare sono calendarizzate per tutto il periodo primaverile e si svolgeranno in diverse regioni italiane. La prima settimana di maggio ha impegnato la città di Policoro (Basilicata), la prossima tappa si terrà a Massa Carrara.

Rinasce l’orchestra italiana del Falaut, tra i musicisti una 17enne di Benevento

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Benevento – In tempi dove pandemie e guerre infieriscono sull’animo e sui corpi delle persone, la grande rinascita parte dalle nuove generazioni e dalla fiducia riposta nelle loro potenzialità. È così che Afi (Associazione Flautisti Italiani) e Falaut annunciano la rifondazione della prima Falaut Orchestra, progetto che parte dalla Campania sotto la guida del M° Salvatore Lombardi. Buona parte dei musicisti sono stati o sono studenti del conservatorio salernitano “G. Martucci” che sforna talenti. Tra i prossimi concerti (20-22 maggio) quello al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano durante il Falaut Festival, con masterclass, corsi e performance dove i giovani accompagneranno il M° Francesco Loi (Primo flauto del Teatro Carlo Felice di Genova). 

Nata vent’anni fa, si era dissolta con il tempo, fin quasi sparire a causa del covid. Ma la tenacia è stata fondamentale. «L’orchestra rifondata è un naturale proseguimento di quello che è il nostro progetto generale – spiega Salvatore Lombardi, presidente Afi e fondatore di manifestazioni internazionali come il Falaut Campus in Campania, il Gazzelloni a Pescara, il Falaut Day in Lombardia – Il gruppo era cresciuto con il passare degli anni, ma era andato incontro a una lunga pausa di quattro anni. Poi si è messo di mezzo il virus. Il M° Paolo Totti ha dato una spinta ulteriore e la carica per ripartire». Lo scopo è quello di far crescere sui palcoscenici d’Italia tutti quei giovani talenti che hanno dimostrato di saper portare avanti il movimento flautistico nel mondo. «Il senso del progetto è quello di sostenere i ragazzi, sostenere la musica, e attraverso loro dare voce al flauto – aggiunge Lombardi – Gli obiettivi sono sicuramente suonare musica ineseguita, adattamenti per la nostra orchestra come lo Stabat Mater di Pergolesi, le trascrizioni sulle Opere di Mozart, o rimanendo nell’ambito della musica contemporanea ci saranno composizioni originali di Enzo Avitabile, scritte appositamente per l’ensemble. All’interno del progetto lavorano professionisti che si occupano di trascrivere i brani per adattarli alla nostra formazione. E poi far entrare i giovani nel mondo del lavoro, dando loro la possibilità di confrontarsi con i grandi musicisti solisti».

La Falaut Orchestra è composta completamente da giovani. Molti hanno fatto sacrifici, hanno imparato lo strumento fin da piccoli e adesso si affacciano al professionismo. Per l’occasione tre elementi del gruppo si raccontano. La 17enne Maya Palermo, nata a Benevento ma da anni vive a Cosenza: studentessa al Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, sta ultimando i suoi studi accademici e questa estate suonerà nella Royal Concertgebouw Orchestra young ad Amsterdam. «Ho cominciato con il flauto dolce barocco a sei anni – racconta Maya – ma con il passare del tempo ero sempre più affascinata dal timbro del flauto traverso, così a otto anni cambiai strumento. Inutile dire che a quell’epoca mi sembrava magico e fiabesco. Ho partecipato agli eventi estivi durante i Falaut Campus di questi ultimi anni per poi fare parte della Falaut Orchestra. Sono poche le orchestre di flauti in Italia, e questa formazione è un’ottima opportunità divulgativa, inoltre rappresenta anche un mezzo di impiego per una gran parte di strumenti della famiglia dei flauti che raramente si vedono nelle orchestre tradizionali. Per me la Falaut Orchestra è stata e continua a essere una fonte di ispirazione. Non solo per le meravigliose esperienze fatte, la soddisfazione e l’eccitazione nell’accompagnare solisti di fama internazionale, ma anche per il legame formatosi con gli altri membri dell’orchestra durante le prove e i concerti».

In una fascia anagrafica intermedia c’è Domenico Bencinvenga, 19 anni, originario di Caserta, che ha iniziato il suo cammino nella musica a 3 anni: «Ero nell’accademia Suzuki. Scelsi il flauto. I maestri organizzavano i concerti in modo che i bimbi potessero sentirli, io rimasi affascinato dal suono di questo strumento. Poi il Conservatorio a Salerno. Ho collaborato con l’Orchestra Giovanile Spagnola e studiato in orchestra a Madrid, le lezioni di flauto si tenevano nel Conservatorio Profesional de Música “Andrés Segovia” de Linares. Sono diventato Primo flauto della Falaut Orchestra e collaboro con il Teatro Giuseppe Verdi di Salerno nell’orchestra giovanile. Una formazione di soli flauti è un altro pianeta. Ricreiamo anche la parte degli archi. Ci sono primo flauto, secondi e terzi flauti, flauti in Sol, flauti bassi e flauti contrabbassi. Una grande emozione».

Il più anziano e saggio dell’orchestra è Antonio Longobardi, 38 anni, di Gragnano, insegnante al Liceo “Severi” di Castellammare di Stabia. Anche per lui il rapporto con la musica è iniziato presto. «Avevo 10 anni. Il mio è stato un lungo percorso che mi ha portato anche all’insegnamento. Poi è arrivata la Falaut Orchestra. Il M° Lombardi mi mandò un messaggio e mi raccontò del progetto. Sono il Primo flauto. Si percepisce che si cresce molto durante le prove, durante il concerto stesso. Per me che sono un po’ più grande, stare a contatto con giovanissimi è anche un momento di confronto. Insegnando al liceo, mi ritrovo con quella fascia di età ed è motivo di continua crescita personale». 

Afi e Falaut. Nata nel 1998 e rifondata nel 2007, l’Associazione Flautisti Italiani, con la direzione del M° Salvatore Lombardi, ha organizzato negli anni numerosi eventi, quali: FlautoMania, Falaut Festival, Falaut Day, Falaut Campus, Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”, Vallo di Diano Flute Festival. L’Associazione cura anche il progetto editoriale della “Rivista Falaut”, periodico settoriale (magazine flautistico con CD). Lanciato inizialmente come progetto editoriale, dopo poco Falaut, grazie all’entusiasmo dei suoi collaboratori e lettori, si trasforma in un movimento culturale volto alla realizzazione di una serie di eventi legati alla tradizione musicale italiana per la valorizzazione del flauto e dei flautisti italiani. Negli anni, l’Afi ha stretto importanti collaborazioni con enti pubblici e privati. 

Chiusura Curva Nord a Salerno, Cammarota: “Unico caso in Italia, il Questore spieghi”

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Salerno – La chiusura incondizionata dell’intera Curva Nord è un caso unico in tutta l’Italia, che penalizza la città, i tifosi, la squadra nel momento decisivo per Salerno e la Salernitana. 

Lo riferisce in una nota il Presidente della Commissione Trasparenza, l’avv. Antonio Cammarota, il quale ricorda di aver espressamente richiesto con una nota formale al Questore di Salerno la riapertura della Curva Nord,senza aver avuto risposta.
 
“Eppure”, afferma Cammarota, “abbiamo istruito da mesi la vicenda in Commissione Trasparenza con l’audizione tra gli altri dell’ing. Mastrandrea, il quale ci ha spiegato che la Curva Nord è agibile per almeno 3000 posti sui 7000 complessivi, ma deve essere il Questore a decidere in ragione di un vecchio piano sulla sicurezza”.
 
“La vicenda sta assumendo risvolti Kafkiani”, continua Cammarota, “come per la presenza dei 17 tifosi del Venezia, amici di Salerno, presenti nell’intera Curva Nord vuota, come in nessuno stadio accade”.
 
“Uno stadio zoppo, che penalizza il tifo, la squadra, e la gente”, insiste Cammarota, “che non trova biglietti e che invece potrebbe accedere ai prezzi accessibili della Curva Nord, settore popolare”.
 
“Ora però si provveda o si spieghi le ragioni del diniego”, conclude Cammarota, “perchè Domenica 22 Maggio ci si gioca tutto nella decisiva partita in casa con l’Udinese,  e non ci sarà la presenza né numerosa né ostile di tifosi friulani”
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