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Pd a Servalli (che non rinnova la tessera): “Ti abbiamo sostenuto per 7 anni…”

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Cava de’ Tirreni (Sa) – Il mancato rinnovo della tessera di partito da parte di Vincenzo Servalli diventa un caso politico. “Appresa la volontà del Sindaco Servalli di non rinnovare la tessera del Pd, per ragioni che non comprendiamo ancora appieno, il circolo ‘25Aprile’ ha deciso di confrontarsi per analizzare subito la vicenda”. 

Lo scrivono, in una nota congiunta, il segretario provinciale Pd Vincenzo Luciano, il segretario cittadino Massimiliano De Rosa ed il gruppo consiliare e gli assessori Pd di Cava de’ Tirreni.  

Si legge: “Il Partito Democratico è una Comunità di donne ed uomini appassionati, che condividono valori, obiettivi e sogni comuni. Non sempre è facile, talvolta si possono avere visioni diverse, anche in buona fede. Ma la nostra Comunità ha sempre trovato nel sano confronto una via d’uscita e di sintesi.

Due elementi sono emersi con chiarezza: il Pd cavese è una comunità compatta, seria, costituita da persone di indubbio spessore morale e professionale, stimata dalla Federazione Provinciale che subito, con l’On. Piero De Luca e il segretario Vincenzo Luciano, ha tenuto a far sentire la propria vicinanza.

Teniamo a sottolineare che proprio con l’on. De Luca e il segretario Luciano, i dirigenti cittadini del Pd stanno cercando soluzioni attuabili da proporre per i problemi del nostro ospedale, così come fatto sempre in questi anni, con risultati importanti, per tutte le vicende del nostro territorio, con umiltà, per il bene della città.

Il Sindaco Servalli è sempre stato una risorsa per il partito. Tante sono state le battaglie vinte insieme, tante le responsabilità e le decisioni condivise. Per questo, auspichiamo che nelle prossime ore, confrontandosi con gli organismi partitici preposti, ritorni sui suoi passi, riveda la propria scelta e continui con orgoglio a far parte di questa splendida comunità. La comunità di un partito che da sette anni crede in lui, lo ha sostenuto, lo ha portato alla vittoria ed è la principale forza dell’attuale maggioranza”.

Camerota, muore a 60anni per Covid: era no vax

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Salerno – Era un no vax, Aniello Stanziola, l’uomo di 60 anni, compiuti il 2 gennaio scorso, deceduto ieri al Covid Hospital di Agropoli dove era intubato da una settimana. Aveva rifiutato di vaccinarsi. Al momento la  moglie ed il figlio maschio sono positivi in isolamento domiciliare. Il funerale si terrà domani mattina, ore 10.30, al cimitero di Centola. A dare la notizia il comune di Camerota che al momento registra 58 positivi sul territorio comunale: 35 a Marina di Camerota, 3 a Camerota, 11 nella frazione Lentiscosa, 6 a Licusati e tre residenti ma domiciliati in altri comuni.  Oltre 11mila intanto le dosi di vaccino somministrate. 

Sette anni fa ci lasciava Pino Daniele, l’indimenticabile cantautore partenopeo

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Napoli – Sette anni senza Pino Daniele. Senza la sua musica struggente tra blues e pop, senza la sua poesia che non aveva confini di lingua né di territori.

Se ne è andato troppo presto, Pino, tradito dal suo cuore malandato. Era la sera del 4 gennaio 2015 quando l’artista partenopeo veniva colto da infarto nella sua villa, un podere isolato nelle campagne toscane. A nulla servì la corsa al Sant’Eugenio di Roma, l’ospedale che da tempo lo seguiva per i suoi problemi cardiaci: il cantautore napoletano, quasi 60enne, dopo diversi tentativi di rianimazione fu dichiarato morto. Fu un lutto per tutta Napoli e non solo: la sera del sei gennaio migliaia di persone affollarono Piazza del Plebiscito per omaggiarlo con le sue canzoni.

Dopo sette anni dalla sua morte, il ricordo del cantautore è vivo non solo nella sua famiglia, ma in tutti i fan che oggi lo stanno omaggiando con pensieri e post legati alle sue canzoni con testi e melodie immortali. Tra i tanti a dedicare un pensiero nel giorno della ricorrenza è Eros Ramazzotti che su Twitter scrive: “Ciao fratello, non ti dimentico. Mi manchi!”.

Napoli ha tanto di Pino, della sua musica e dei suoi testi impressi nella memoria di ogni napoletano. Le sue canzoni hanno segnato le nostre vite e continuano a far cantare le nuove generazioni”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in un tweet, ricorda Pino Daniele nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa avvenuta il 4 gennaio 2015.

È stato un grande, ci ha dato davvero tanto ed ora è nostro dovere ricordarlo e celebrarlo.
Noi abbiamo proposto che a Santa Maria La Nova, dove lui si riuniva a cantare con gli amici, venga installata una statua con le sue fattezze” dicono il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore radiofonico Gianni Simioli che “da anni – evidenzia una nota – organizzano il ricordo di Pino Daniele in occasione della sua scomparsa e anche della sua nascita”.
Oggi in diretta sulla radiazza su Radio Marte, si evidenzia, “tanti sono stati gli omaggi e i ricordi accompagnati da tutta la musica di Pino Daniele. Per l’occasione l’autore Carmine Bassolillo ha realizzato un video in onore di Pinuccio”.

Pillola contro il Covid da oggi distribuita alle Regioni: chi potrà utilizzarla

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La pillola di Merck da oggi sarà distribuita dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid alle Regioni. Approvata lo scorso 22 dicembre dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, il medicinale da oggi sarà effettivamente disponibile. Il Molnupiravir è indicato per il trattamento di categorie specifiche di pazienti positivi al Covid-19. E’ riservata ai “non ricoverati con malattia da lieve a moderata sviluppata di recente” e “condizioni cliniche che rappresentino però fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid in forma grave”. 

L’antivirale (“Lagevrio” il suo nome commerciale) deve essere assunto entro 5 giorni dall’insorgenza di sintomi e va somministrato per cinque giorni. Consiste in quattro capsule da 800 mg totali da assumere due volte al giorno. Non va preso in gravidanza e prevede l’interruzione momentanea dell’allattamento. 

Filippo Drago, esponente della Società Italiana di Farmacologia, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera  i dettagli sull’assunzione: “L’accesso al molnupiravir segue lo stesso flusso degli anticorpi monoclonali, i pazienti vengono selezionati dai medici di medicina generale o dagli stessi ospedali e le Regioni decideranno come distribuirlo – ha detto Drago -. Inizialmente il farmaco sarà presente nelle farmacie ospedaliere, solo in seguito nelle farmacie autorizzate, e al paziente non dovrebbe costare nulla”.

Il farmaco, fanno sapere gli esperti, pur essendo una possibilità concreta per i pazienti fragili, non rappresenta un’alternativa alla vaccinazione perché la sua efficacia è limitata nel tempo, con scomparsa del principio attivo dall’organismo a due giorni dall’assunzione. Tutt’altra cosa rispetto al vaccino che rende il sistema immunitario più protetto per svariati mesi. 

‘Obiettivo T’, la storica stagione teatrale della Solot: comincia il suo 28esimo viaggio

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Benevento –  “C’è un luogo comune che vuole l’aggettivo “magico” accompagnare da tempo immemore la parola TEATRO. E’ magico il teatro? Onestamente non crediamo però siamo convinti che esso possa essere bello oppure brutto, possa essere emozionante oppure noioso, possa essere una scossa elettrica oppure avere effetti soporiferi, possa mettere tutti d’accordo oppure essere fonte di aspro dibattito. Di sicuro la sua natura interattiva che prevede quantomeno la partecipazione di due essere umani (un attore ed uno spettatore) lo rende unico, nell’ambito delle arti riconosciute, per la imprevedibilità percettiva degli elementi umani che lo compongono. “Obiettivo T” prevede un viaggio emozionale in sei tappe che anche questa volta si propone di lanciare lo sguardo oltre le proposte dei circuiti cosiddetti ufficiali, di scovare, scavare, scoprire tendenze, battiti, invocazioni accorate, voci appassionate e voraci e vogliose di ascolto, scritture in cerca di letture, corpi e volti desiderosi di visioni. Ebbene, che Obiettivo T, in origine Comico Italiano, cominci il suo ventottesimo viaggio!”.
Queste le parole di Michelangelo Fetto, per annunciare il ritorno di “Obiettivo T”, storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, con il coordinamento artistico dello stesso Fetto e di Antonio Intorcia che, a partire da 15 gennaio e fino al 29 aprile, vedrà in cartellone, al Mulino Pacifico, sei appuntamenti per il pubblico cittadino. Si tratta della ventottesima edizione della rassegna che si veste di nuova forza con la consapevolezza che, nonostante le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo, un futuro per l’arte scenica sia ancora possibile.
A dare il via, sabato 15 gennaio alle ore 20.30, “Allegro, non troppo”, una produzione Teatro Segreto, con Lorenzo Balducci, diretto da Mariano Lamberti. Un racconto ironico nei vizi e nelle virtù della comunità LGBTQI, scritto da Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, con la collaborazione dello stesso Balducci.
Secondo appuntamento previsto in cartellone per venerdì 11 febbraio, alle ore 20.30, con “La rosa del mio giardino”, una produzione Nuovo Teatro Sanità, drammaturgia di Mario Gelardi da un testo di Claudio Finelli, con Simone Borrelli, Alessandro Palladino e musiche originali eseguite dal vivo da Arcangelo Michele Caso. La pièce parte dalla impossibilità di un incontro, un ultimo, tra Salvador Dalì e Federico Garcia Lorca, a pochi istanti dalla tragica fine del poeta andaluso per mano della milizia falangista.
Si proseguirà poi venerdì 25 febbraio, alle ore 20.30, con “Tropicana”, un progetto FRIGOPRODUZIONI, regia e drammaturgia Francesco Alberici (vincitore del Premio UBU 2021 come miglior attore under 35) che vede in scena Francesco Alberici, Salvatore Aronica, Claudia Marsicano, Daniele Turconi. Lo spettacolo, a partire dal brano simbolo dell’estate dell’1983 da cui prende il titolo, apre una riflessione sul rapporto tra arte e mercato.
Il 18 marzo, alle ore 20.30, sarà la volta di “Lampedusa Beach”, una produzione I due della città del sole, monologo scritto da Lina Prosa, con Valentia Elia, diretta da Marcello Manzella. Si tratta di uno spettacolo che, con le sue suggestioni poetiche, cerca di sottrarre all’anonimato una vittima immaginaria, ma reale, di quella tragedia che si svolge quotidianamente nel mar Mediterraneo – cimitero a cielo aperto – e che cerca di restituirle la dignità umana fatta di sentimenti, ricordi, sogni e storie fatalmente dimenticate dalla cronaca, dai media e dal dibattito politico.
Il 1° aprile, alle ore 20.30, il cartellone prevede lo spettacolo “EST – Disintegrazione”, un progetto di Electroshocktherapy (EST), realizzato con il sostegno di Mutamenti / Teatro Civico 14. Si tratta di un percorso sonoro e visivo, a cura di Paky Di Maio e ZentTwo, tutto in forma live, ispirato da David Bowie, Marilyn Monroe, J. C. Ballard, the Cure, Sarah Kane, Baudelaire e da una preghiera in onore della Santissima Muerte messicana, raccontato dalla voce di Ilaria Delli Paoli.
A chiudere la rassegna, il 29 aprile, alle 20.30, sarà Enrico Bonavera con “Il vino e suo figlio”, una produzione Solot Compagnia Stabile di Benevento. L’attore, noto al pubblico per essere l’Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano, racconterà nella sua performance la nascita sacrale del vino. Protagonista assoluto è – come da titolo – il vino, il suo valore ‘mitico e sacro’, la sua paradossale congiunzione tra ‘basso corporeo’ e filosofia del palato e della vita.
Il costo del biglietto per la partecipazione agli spettacoli è di €.10. Per ogni evento sarà attivata la biglietteria a partire dalle ore 18.00 del giorno stesso dello spettacolo presso il botteghino del Mulino Pacifico. Ricordiamo, inoltre, che l’ingresso in struttura sarà consentito esclusivamente agli spettatori muniti di green pass rafforzato e mascherina ffp2.

Procida Capitale della Cultura, cerimonia apertura rinviata in primavera

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Procida (Na) – La cerimonia di apertura di Procida Capitale Italiana della Cultura è stata ufficialmente annullata: l’evento di inaugurazione che era stato programmato per sabato 22 gennaio è stato rinviato a primavera. Con il passaggio del testimone da Parma l’anno da Capitale Italiana della Cultura dell’isola partirà comunque il 14 gennaio ma per l’aumento dei contagi da Covid-19 e le restrizioni previste dal Decreto Legge 221/2021 (che vieta gli eventi che implichino assembramenti all’aperto) la cabina di regia di Procida 2022 – che vede insieme il Comune di Procida e la Regione Campania – ha optato per il rinvio della cerimonia inaugurale prevista per il 22 gennaio. “Il nostro obiettivo – sottolinea il sindaco procidano, Dino Ambrosino – è organizzare una cerimonia di apertura che coinvolga tutta la comunità, in particolare giovani, ragazzi e bambini. Potremo lavorare serenamente solo dopo la conferma che la variante al momento più diffusa sia meno pericolosa. Nel frattempo auspico che le famiglie colgano l’opportunità del vaccino per i più piccoli”. Anche la prossima entrata in vigore del Super green pass per i trasporti marittimi ha influito sul rinvio: il programma della cerimonia inaugurale di Procida 2022 prevedeva infatti un evento articolato che partendo dalla terraferma avrebbe attraversato il golfo di Napoli per giungere sull’isola con performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico. “Siamo convinti – spiega il direttore di Procida 2022 Agostino Riitano – che il rinvio della data della cerimonia inaugurale sia una scelta giusta e rispettosa. Il grande lavoro fatto in questi mesi non sarà dissipato, al contrario continuerà a rafforzare la nostra visione di cultura, sempre meno orientata al mero intrattenimento e sempre più generatrice di partecipazione civica e creatrice di legami. Il programma culturale nonostante il rinvio della cerimonia inaugurale non subirà modifiche. La grande macchina dei preparativi attivata da mesi non si ferma, anzi useremo al meglio le prossime settimane. Rilanceremo il programma Volontari Procida 2022 e implementeremo il percorso di workshop e laboratori connessi alla realizzazione della performance per la cerimonia inaugurale, oltre che a tutti i progetti culturali del primo semestre dell’anno. Siamo già proiettati alla primavera, la naturale stagione della rinascita”

Vaccini, terze dosi in esaurimento? Le parole di Figliuolo

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Da una parte la spinta per un numero sempre più alto di vaccinazioni, dall’altra il timore di non riuscire a soddisfare il fabbisogno dei cittadini in attesa di farsi inoculare la terza dose. L’Italia si trova a fare i conti con una piccola emergenza che però il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha smorzato con una sorta di rassicurazione. Le dosi nella disponibilità delle Regioni si traducono attualmente in poco meno di due milioni e mezzo (2 milioni e 361mila, dato aggiornato a ieri sera), numero che con questa media – mezzo milione di inoculazioni al giorno – sarebbe destinato ad essere polverizzato. 

Per sgombrare il campo dagli equivoci, Figliuolo ha precisato che non solo arriveranno a breve nuove forniture per raggiungere l’obiettivo dei 15 milioni di vaccini per il mese di gennaio, ma che agli oltre 2 milioni di dosi in possesso delle regioni va aggiunta una sostanziosa scorta governativa: “Il fabbisogno di vaccini per il mese di gennaio verrà assicurato dalle dosi di Pfizer e Moderna che sono nella disponibilità della struttura commissariale – ha dichiarato –. I quantitativi, nel complesso, sono in grado di esprimere una potenzialità di 26 milioni di somministrazioni”. In pratica, al di là delle scorte regionali e dei nuovi invii previsti nei prossimi giorni dalle aziende, c’è una cospicua riserva governativa per far fronte ad eventuali carenze. 

In Italia il numero di cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino è salito esponenzialmente negli ultimi giorni, raggiungendo una percentuale vicina al 90%. Circa un terzo degli italiani (20 milioni) ha invece ricevuto il booster (tre dosi, o due dosi per chi è guarito dal Covid). Il record di somministrazioni quotidiane dall’inizio della campagna vaccinale si è registrato il 28 dicembre scorso, quando furono inoculate ben 650mila dosi in un solo giorno. 

Salerno divisa sui clochard: riunione al Comune e botta e risposta sui social

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Salerno – È in corso in questi minuti a Salerno, presso il Comune, una riunione con il comandante dei vigili urbani di Salerno ed il sindaco Vincenzo Napoli dopo le polemiche sorte in merito ad un intervento della polizia municipale di Salerno per invitare un senzatetto ad allontanarsi e rimuovere quanto accumulato nel luogo che aveva scelto per dormire, sul Corso Vittorio Emanuele. La città si divide tra chi difende i clochard e chi ritiene che sia giusto intervenire. Tra le ultime prese di posizione quella di Angelo Rispoli, segretario provinciale Csa a Salerno, che mette le cose in chiaro dopo le critiche ai vigili urbani del capoluogo. «Giova ricordare che gli agenti della polizia municipale intervengono in queste situazioni poiché sono chiamati a svolgere un compito istituzionale. Chi si rende protagonista di prese di posizione così ingenerose, cominciasse a fare la sua parte, anziché gettare la croce addosso a operatori costretti spesso a lavorare in situazioni di estrema difficoltà». Il segretario Rispoli, quindi, non manca di esprimere la sua solidarietà «ai colleghi di Salerno, divenuti bersaglio di un attacco insensato, nonché all’assessore Tringali. Detto questo, l’emergenza freddo è un problema su cui assumere in fretta delle decisioni, ovvero intraprendere nuove politiche sui servizi sociali. Ma di certo chi attacca le forze dell’ordine si squalifica da solo, perché sono le istituzioni stesse a perdere il loro ruolo. Non permetteremo che si faccia campagna elettorale sulla pelle degli agenti di polizia municipale». Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Catello Lambiase:
“La Polizia Municipale perde di vista l’obiettivo e lo cerca (probabilmente) negli “ultimi”. Succedeva a Salerno, il 2 settembre dell’anno appena terminato, che gli strali dell’amministrazione comunale si abbattessero su skaters rei di “pericolose” giravolte in una strada del centro “chiusa per errore di qualche progettista”. Succedeva a Salerno che a pochi giorni dalle elezioni comunali, a metà ottobre, la “casa comunale” venisse sbarrata a facinorosi “giornalisti”, colpevoli di fare scomode domande. E succedeva poche ore fa in una città illuminata “a festa” da sfavillanti luminarie solitarie per la mancanza di turisti con il naso all’insù, a pochi metri da colossali alberi da 4.000€ al giorno, che il decoro urbano venisse “sporcato” da un pericoloso clochard, ultimo tra gli ultimi, che disturbava lo scintillio delle luminarie d’artista, che peraltro dovrebbero ricordare il Natale, la nascita di Nostro Signore, che sceglieva di nascere in una mangiatoia e non in un albergo di lusso. Questa è la fotografia delle emergenze di sicurezza della nostra città, agli occhi della amministrazione comunale.
In un mondo che è sotto scacco di un virus da quasi due anni, c’è ancora qualcuno che pensa che un “senza fissa dimora” disturbi la bellezza di Salerno. 

Malati e assenti in casa Napoli: Insigne e Ruiz puntano a esserci con la Juve

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Napoli – Ritrovare Petagna, avere paura di perdere altri giocatori, aspettare notizie su Lozano, Elmas e Osimhen. Passano in campo e in sala video le giornate di Spalletti per preparare la sfida alla Juventus in giorni in cui il covid continua a prendersi il ruolo di protagonista anche nel calcio. La buona notizia arriva oggi dall’attaccante del Napoli che è negativo al virus e ha ripreso ad allenarsi, tornando convocabile per il viaggio a Torino insieme a Mertens, l’uomo che dovrebbe partire titolare da centravanti e che vuole tornare a segnare alla Juve un gol che gli manca dal settembre 2018, in un match comunque perso per 3-1.

Per il Napoli però la strada continua ad essere difficile nella trasferta a Torino: oltre ai tre malati di covid, mancheranno anche Koulibaly, Anguissa e Ounas, impegnati nei ritiri delle loro nazionali prima della Coppa d’Africa, e poi lo squalificato Mario Rui. Assenze pesanti a cui Spalletti lavora, guardando anche gli allenamenti di Insigne e Fabian Ruiz, tornati in campo dal covid ma ancora con la forma non al massimo. Le scelte saranno difficili e poche, ma il tecnico vuole anche delle risposte in campo dal suo Napoli, che ha chiuso il 2021 perdendo con lo Spezia e vuole aprire il nuovo anno tornando a sognare per lo scudetto.

Intanto da Napoli si guarda anche il futuro che al primo posto riguarda Lorenzo Insigne, che sembra sempre più vicino a chiudere la trattativa tutta sua con il Toronto e firmare il contratto per la prossima stagione: un contratto da 5 anni da 11,5 milioni l’anno a cui si aggiungono 4,5 milioni di bonus e un periodo in Canada anche per la sua famiglia, con i figli che imparerebbero l’inglese. Una scelta dura per il giocatore che a giugno farà 31 anni e che dal Napoli ha una proposta di rinnovo a soli 3,5 milioni.

Intanto dalla Nigeria Victor Osimhen passa i giorni del covid anche litigando suo social con diversi che criticano il suo atteggiamento online: “Sulla mia pagina – afferma si Twitter – posso scrivere quello che mi piace, se non ti piace bloccami! Io scrivo quello che mi rende felice senza insultare nessuno, so di non piacere a tutti e questa è una cosa che accade, ma una cosa che non tollero è venire sulla mia pagina per dire stron… (ti insulterò anche io)”. Qualche litigio online, dunque, in attesa di avere l’ok per partire verso Napoli e chiudere oltre il covid anche la debolezza dello zigomo per tornare protagonista in campo. In campo vuole tornarci anche Axel Tuanzebe, con il Napoli che è vicinissimo a chiudere la trattativa e potrebbe a giorni averlo per le visite mediche e l’avvio della nuova avventura per il difensore centrale ex Manchester United.

Intanto in casa Juve arrivano aggiornamenti sull’infortunio di Leo Bonucci. Nessuna lesione muscolare per il difensore, che nei giorni scorsi ha accusato un affaticamento alla coscia sinistra. Lo hanno appurato gli accertamenti diagnosti ai quali il difensore bianconero è stato sottoposto oggi, al J Medical, a tre giorni dalla prima partita del 2022, all’Allianz Stadium contro il Napoli. Le condizioni di Bonucci – precisa la Juventus – “verranno monitorate di giorno in giorno”. Al momento nella Juventus tre giocatori della prima squadra risultano positivi al Covid: sono Chiellini, Arthur e Pinsoglio.

Covid, curva del contagio ancora in aumento a Pozzuoli: 2mila i positivi

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Napoli – Non si arresta l’ascesa dei contagi a Pozzuoli. Toccato un nuovo record: 164 il numero di persone positive al coronavirus nelle ultime 24 ore. Effettuati 807 tamponi nell’ultimo giorno. Sale così ad 8971 il numero totale delle persone contagiate dal virus dall’inizio della pandemia. In città al momento il numero dei positivi è pari a 1916 unità. L’Asl Napoli 2 Nord non ha comunicato guarigioni negli ultimi due giorni per cui il dato dei guariti rimane di 6949. Cala, viceversa, la percentuale dei tamponi risultati positivi rispetto agli analizzati che passa dal 27% circa del giorno precedente a poco più del 20%, un dato, comunque, superiore a quello medio registrato nella regione. Dati preoccupanti si registrano anche a Monte di Procida, come informa il sindaco, Giuseppe Pugliese. Nel più piccolo dei comuni flegrei nei giorni di inizio del nuovo anno sono stati registrati 40 casi positivi che portano il totale, al momento, dei contagiati dal virus nel comune a 170.

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