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Comune di Benevento e Caritas, è il momento dell’ospitalità: ecco l’avviso pubblico

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Pubblichiamo di seguito l’avviso pubblico per la raccolta di disponibilità all’accoglienza di persone e nuclei familiari in fuga dalle zone del conflitto in corso sul territorio dell’Ucraina:

PREMESSO CHE:

– il Consiglio dei Ministri del 28/02 ha dichiarato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto,
– Il ministero dell’Interno con Decreto Legge n. 16 del 28/02/2022 ha predisposto “Ulteriori Misure Urgenti riguardanti i profughi provenienti da quel paese”
– La Prefettura di Benevento, con nota n.17757 del 07/03/2022 ha invitato i Sindaci della provincia di Benevento a procedere ad una ricognizione sul territorio di tutte le manifestazioni volontarie di disponibilità alloggiativa per i profughi ucraini, comunicando all’Ufficio Territoriale del Governo di Benevento la disponibilità all’accoglienza dei profughi ucraini da parte di enti, associazioni religiose e di solidarietà;
diverse famiglie, contattando gli uffici del Settore Servizi al Cittadino e la Caritas Diocesana, hanno già manifestato disponibilità ad ospitare nuclei familiari e minori provenienti dall’Ucraina e in fuga dalla guerra;

SI RENDE NOTO

L’Amministrazione Comunale, con il coordinamento della Caritas Diocesana di Benevento, intende procedere ad una ricognizione su tutto il territorio della disponibilità di famiglie e singoli cittadini all’accoglienza temporanea di nuclei familiari e minori provenienti dell’Ucraina.
Il Comune di Benevento, pertanto, in virtù del rapporto di collaborazione avviato, trasmetterà le manifestazioni di disponibilità all’accoglienza degli adulti (soli o con minori) alla Caritas la quale coordinerà le accoglienze nei centri disponibili individuati con il supporto delle parrocchie ed associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Per l’accoglienza dei minori non accompagnati il Servizio Sociale valuterà le richieste per eventuali affidamenti temporanei.

MODALITÁ DI ADESIONE

I cittadini e le famiglie interessate possono manifestare la propria disponibilità all’accoglienza di famiglie e minori attraverso l’invio dell’apposito modello, adeguatamente compilato, allegato al presente avviso, con consegna a mano al protocollo generale del Comune di Benevento o inviandola alla mail [email protected].

La richiesta, inoltre, dovrà essere corredata di un valido documento di riconoscimento dell’ospitante, nonché di un valido numero di telefono al quale si potrà essere contattati.
La disponibilità all’accoglienza è da intendersi per emergenza umanitaria presso alloggi privati o strutture reperite sul territorio.

PRASSI OPERATIVE PER ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI UCRAINI
I profughi che man mano giungeranno sul territorio di Benevento dovranno essere accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per essere identificati ed avviare le procedure per il rilascio del permesso di accoglienza temporaneo STP ( Straniero Temporaneamente Presente).

Al termine delle suddette procedure, gli stessi dovranno essere sottoposti a tampone molecolare presso il Palatedeschi di Benevento o antigenico a cura delle Associazioni Locali che collaboreranno nel piano di emergenza in atto. Successivamente saranno accompagnati, ove non avessero la possibilità a farlo i conoscenti o parenti che hanno fornito la disponibilità all’accoglienza, presso l’HUB Vaccinale dell’ASL ubicato in Viale Atlantici ex Caserma Pepicelli.

Si raccomanda sia ai profughi che alle famiglie che si rendono disponibili alla loro accoglienza di usare la massima cautela e tutte le precauzioni previste per legge per evitare contagi da Covid19.

Il presente avviso è rivolto anche ai cittadini ucraini residenti a Benevento i quali volessero fornire la propria disponibilità a farsi da interpreti e/o mediatori delle eventuali particolari necessità rappresentate dai profughi.
Il trattamento dei dati personali contenuti nelle adesioni è autorizzato ai soli fini della presente procedura ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e ss..mm. e del regolamento Europeo n. 679/16.

La Caritas Diocesana Il Sindaco del Comune di Benevento

 

Benevento, sogni di gloria frenati dal periodo no e dal covid

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Benevento – Appena due punti tra Alessandria, Parma, Lecce e Ascoli. Eppure il ritmo portato dal Benevento non sarebbe distante da quello delle altre compagini cadette se la Strega dovesse vincere il recupero di Cosenza. Certo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma senza la flessione accusata a cavallo tra gennaio e febbraio, la formazione di Fabio Caserta si sarebbe potuta inserire con decisione nella corsa alla promozione diretta.

In otto partite, i giallorossi hanno ottenuto 12 punti, in attesa di recuperare il match del “San Vito-Marulla“, rinviato causa covid. Vincere con i lupi vorrebbe dire portarsi a quota 15, ovvero al terzo posto in solitaria nella classifica del girone di ritorno. Meglio del Benevento, dopo il giro di boa, farebbero le co-capolista Cremonese e Lecce, in grado di conquistare rispettivamente 18 e 16 punti. A braccetto con i salentini hanno viaggiato l’ambizioso Monza di Stroppa e la rinata Reggina di Stellone.

Sarebbero le uniche quattro squadre capaci di tenere un ritmo superiore rispetto a quello del Benevento, aspettando naturalmente la sfida di Cosenza, contro una formazione che nel girone di ritorno ha conquistato appena 6 punti, battendo l’Alessandria in casa e pareggiando con Brescia, Vicenza e Crotone.

Dovrebbe ripartire proprio contro quest’ultima, covid permettendo, il cammino di Letizia e compagni; vale a dire contro l’unica squadra ancora senza successi nella seconda metà del campionato e con all’attivo appena 4 punti. Uno step da non fallire per la Strega per continuare a tenere il passo e provare a rosicchiare qualche altro punto, considerando gli scontri al vertice LecceBrescia e PisaCremonese in programma nella prossima giornata.

Elezioni consiglio d’ambito dell’Ato: il Pd sceglie di restare fuori dalla competizione

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Alle ore 13 di oggi, 08 marzo, scadevano i termini per la presentazione della lista per il rinnovo del Consiglio d’Ambito dell’ATO Rifiuti di Benevento. Rispetto all’ipotesi di una soluzione unitaria, il PD ha scelto con convinzione di starne fuori nell’assoluta unità degli organismi dirigenti.

Non eravamo e non siamo interessati a un’intesa purchessia. Era ed è nostro interesse agire in funzione di un nuovo indirizzo strategico nel governo del ciclo dei rifiuti in netta discontinuità con il fallimento di questi anni. Ci riferiamo, evidentemente, a fatti oggettivi ed incontestabili: paghiamo la tariffa più alta della Campania.

I comuni sono costretti dal 2018 a trasferire fuori provincia i propri rifiuti a costi esorbitanti per le tasche dei cittadini.

Per diretta responsabilità dell’ATO che ci starebbe lavorando da 4 anni, il territorio sannita non è ancora dotato di un Piano d’Ambito che definisca il «fabbisogno provinciale» e indichi le «aree di ubicazione» degli impianti di trattamento/lavorazione nonché dei siti di stoccaggio.

Si è fatto di tutto per ostacolare (per note “sragioni” localistiche) l’aggiornamento tecnologico e la riattivazione dello Stir di Casalduni, co-determinando, tra l’altro, la morte di Samte per asfissia economico-finanziaria con annessa crisi occupazionale.

Per non parlare delle massime figure apicali in organigramma, cui compete l’autorizzazione dei progetti degli impianti, ad un tempo «progettisti di proposte di impianto» sul territorio.

Se deve essere ancora questo il «modello di gestione dei rifiuti» nel Sannio noi, semplicemente, non ci stiamo. Non ci interessa una mera logica di «potere per il potere» o qualche posticino in Consiglio. Ce ne stiamo fuori.

In ogni caso, vigileremo con rigore su tutto quanto la «nuova/vecchia governance» dell’ATO Rifiuti vorrà e saprà mettere in campo con l’occhio rivolto, in via esclusiva, alla tutela degli interessi dei cittadini e degli utenti Sanniti oggi i più penalizzati di tutta la regione Campania.

Cura degli alberi di Viale degli Atlantici e Pacevecchia: De Stasio interroga l’assessore Rosa

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Egr. ASSESSORE all’AMBIENTE

Dott. Alessandro ROSA

OGGETTO : INTERROGAZIONE URGENTE

CONIFERE ZONA ALTA BENEVENTO : URGENZA e NECESSITA’ di CURA a MEZZO ENDEROTERAPIA FITOSANITARIA.

La sottoscritta Rosa DE STASIO, consigliere comunale del gruppo “Prima Benevento”,

p r e m e s s o     c h e :

– la sottoscritta ha già invitato l’Assessore all’Ambiente Dr. Rosa a provvedere con la massima urgenza a praticare la necessaria cura alle conifere ubicate nella zona alta della città, e precisamente su viale degli Atlantici, via Rosselli e via Pacevecchia;;

– molte di tali piante risultano affette dalla Toumeyella Parvicornis (nome scientifico che indica la cocciniglia tartaruga), come rilevato in occasione della seduta del Consiglio Comunale del 14 febbraio scorso e, soprattutto, come accertato, tra gli altri, dal luminare del settore, Dr. Giovanni Morelli, dallo stesso Cardiello, tecnico incaricato dal Comune di Benevento, e dal docente universitario Dr. Colombo, incaricato dalla Procura.

– dagli accertamenti effettuati in varie occasioni e da svariati esperti del settore, gli alberi sono malati da oltre 3 anni;

–  fino ad ora non è stata praticata alcuna cura alle piante, che anzi sono state totalmente abbandonate, pur nella piena consapevolezza della necessità di doverle sottoporre ad una cura specifica;

– dalla stampa la sottoscritta ha appreso che la denunziata patologia degli alberi è stata rilevata, e non poteva essere diversamente, anche dal Laboratorio fitopatologico di Napoli;

– in esito a tali ultimi referti dovrebbe partire “il piano di emergenza” (con oltre 3 anni di “colpevole” ritardo), con la programmazione delle misure fitosanitarie sancite dal Decreto ministeriale del 3 Giugno 2021;

– tale decreto prevede la delimitazione delle aree in cui risulta la presenza del parassita con la conseguente applicazione delle misure di eradicazione ivi previste che potrebbero comportare la “rimozione di parte della pianta infestata dal parassita, o l’abbattimento o la distruzione dell’intera pianta laddove fosse irrimediabilmente compromessa e non curabile”;

– tale distruzione avverrebbe mediante combustione in loco, o trasporto verso siti individuati del Servizio fitosanitario regionale;

– lo stesso decreto del 3 Giugno 2021 prevede misure alternative alla “distruzione degli alberi” consistenti nella enderoterapia fitosanitaria;

– comunque il detto Decreto è stato superato dal successivo Decreto del Ministero della Salute del 4 Febbraio 2002;

– tale ultimo Decreto, nell’affermare che la nuova frontiera è rappresentata dalla endoterapia fitosanitaria di ultimissima generazione con iniezioni a bassa pressione controllata e l’applicazione di un protocollo certificato, ne ha autorizzato in via permanente, dopo precedenti permessi autorizzativi di tipo temporaneo, su tutto il territorio nazionale, l’estensione di impiego definitivo su base annuale (e non solo stagionale) contro la cocciniglia tartaruga su conifere per alberature stradali e parchi.

– in pratica la enderoterapia fitosanitiara prevede l’iniezione, dopo avere praticato piccoli fori alla base degli alberi, sul tronco e ad un metro da terra, del prodotto fitosanitario denominato VARGAS utilizzato a livello di xilema delle piante che contiene il sistema vascolare (metodo NMC – Nuovo Metodo Corradi);

– tale prodotto, che è un insetticida-acaricida a base del principio attivo abamectina opportunamente dosato, resta costipato e viene poi assorbito dalla parte fuori terra delle piante, e che non comporta alcun contagio per l’aria, per il terreno e per la falda acquifera.

– la endoterapia con tale prodotto è stata già praticata in diversi siti della regione Campania infestati dalla Toumeyella Parvicornis, e cioè sia su viale e parchi che in pieno centro abitato;

– pertanto non è affatto indispensabile “distruggere ed abbattere” gli alberi “perché malati”, come invece sostenuto anche sulla stampa;

– il ritardo accumulato fino ad ora appare assolutamente “colpevole” considerato che il Comune di Benevento e l’Assessorato all’Ambiente era a conoscenza del parassita che affligge le conifere e della necessità ed urgenza della cura per debellarlo;

– far trascorrere ulteriore tempo comporterà senza alcun dubbio la “morte” prematura dei nostri alberi, da qualificarsi come “premeditata”;

– i danni derivanti alla città dalla morte o dalla distruzione forzata degli alberi sono inestimabili, sia in relazione all’ecosistema ambientale, che alla storia, alla visione urbanistica ed al decoro di Benevento;

CONSIDERATO CHE

-appare necessario ed urgente adottare provvedimenti idonei a salvare gli alberi dalla cocciniglia tartaruga, applicando le misure previste ed autorizzate dal Decreto del Ministeriale del 4 Febbraio 2022;

-non è più possibile tergiversare ulteriormente sulla questione e cercare improbabili alibi per giustificare un’inerzia dolosa ed evidentemente tesa all’abbattimento delle conifere, in applicazione di quanto stabilito nella famosa delibera n. 41 (cd. “tagliapini”);

Tanto premesso e ritenuto, la sottoscritta

C H I E D E

All’Assessore all’Ambiente., dr. Alessandro ROSA

di sapere:

1)Se ed entro quali tempi intende adottare provvedimenti idonei alla cura e manutenzione delle conifere ubicate nella parte alta della città al fine di debellare il parassita Toumeyella Parvicornis (cocciniglia tartaruga) che le affligge da oltre tre anni;

2)quale tipo di provvedimenti specifici intende adottare, considerato quanto statuito dal Decreto Ministeriale del 4 Febbraio 2022;

3)se ritiene opportuno procedere con il metodo della enderoterapia fitosanitiara di ultima generazione con iniezioni a bassa pressione controllata ed applicazione di protocollo certificato del prodotto VARGAS, innanzi evidenziato;

4)se ha conferito incarico, ed in virtù di quale criterio, a ditte specializzate che abbiano la competenza specifica per procedere all’enderoterapia fitosanitaria, e quali sono queste eventuali ditte;

5)quali empi prevede per l’ultimazione della suddetta terapia curativa;

6)se intende estendere l’enderoterapia anche agli altri alberi presenti in città, dopo avere effettuato opportuni e necessari accertamenti sul loro stato attuale di salute.

CHIEDE che alla presente venga data anche RISPOSTA SCRITTA nei TERMINI di cui al VIGENTE STATUTO COMUNALE, stante l’URGENZA  ed INDIFFERIBILITA’ di quanto oggetto della stessa ed in essa richiesto.

Capitale della Cultura 2024, la proclamazione il 16 marzo: Campania in corsa

Il ministro per i beni e le attivita' culturali e il turismo, Dario Franceschini, durante la presentazione della serie documentarista: ''Sette Meraviglie'', nella sede del ministero, Roma 4 giugno 2014. Sky Arte HD ha realizzato la serie documentarista in 7 puntate in Alta Definizione, storia e particolari inediti dei monumenti italiani piu' celebri: Colosseo, Torre di Pisa, Reggia di Caserta, Valle dei Templi, Palazzo Te, Santa Maria del Fiore e Pompei, in onda dal 5 giugno ogni giovedi alle 21,30 su Sky Arte HD. ANSA/CLAUDIO ONORATI
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Salerno – Mercoledì 16 marzo alle ore 11:00, si terrà la cerimonia di proclamazione della città vincitrice del titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 (Sala Spadolini del MiC, via del Collegio Romano 27, Roma). La giuria, presieduta Silvia Calandrelli, comunicherà al ministro Franceschini la città designata. Sono dieci le città finaliste: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza.
Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto. La cerimonia sarà trasmessa anche in diretta sul canale YouTube del MiC.

Consulenza strategica aziendale: cos’è? A cosa serve?

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La consulenza strategica aziendale è un’attività di affiancamento e consigli messa a punto per le aziende, in modo da permettergli di impostare la propria strategia in modo efficiente ed efficace.

Il termine strategia è stato per lungo tempo, ed è tutt’ora, un termine estremamente abusato. Deriva da una terminologia di origine militare ma viene utilizzata oggigiorno in molti ambiti diversi e dei più disparati.

Che cos’è la consulenza strategica aziendale?

Come ricordano i professionisti di Costanzo e Associati la consulenza strategica per le aziende ha l’obiettivo fondamentale di trovare soluzioni alle problematiche e alle decisioni complesse dell’impresa. La consulenza vuole quindi trovare soluzioni alle criticità dell’impresa per quanto riguarda la maturazione dei profitti, la vendita e la clientela.

Di quali questioni si occupa la consulenza strategica aziendale?

Alcune delle problematiche che rientrano nel raggio di azione della Consulenza Strategica aziendale sono:

  • Metodi per far crescere il proprio business in termine di margini e fatturato;
  • Valutare ed, eventualmente, accompagnare il progetto avanzato da una start up, in questo caso si agisce prevalentemente sulla ricerca del bacino di clientela;
  • Esternalizzazione e allargamento dei confini aziendali all’estero;
  • Strategie di diversificazione che hanno a oggetto il lancio di nuovi prodotti o linee di business;
  • Affermare e rafforzare la posizione dell’impresa sul mercato, riuscendo a emergere rispetto ai competitor grazie a credibilità e fedeltà da parte della clientela;
  • Processi di ampliamento dell’azienda, valutare gli investimenti che riguardano l’acquisto o costruzione di nuove fabbriche.

La Consulenza Strategica aziendale vuole accompagnare l’impresa con metodi puntuali e professionali nel suo sviluppo e la sua crescita, prendendo come riferimento fondamentalmente i parametri di fatturato e profitti.

Come opera la consulenza strategica? A che cosa può essere utile per la mia azienda?

Una delle prime attività svolte dal consulente è quella di valutazione. L’attività di valutazione permette alle aziende di individuare e quantificare il valore economico dell’intera azienda, di un ramo aziendale o di un progetto.

Questo si rivela particolarmente necessario nel caso in cui manager e azionisti debbano mettere a punto delle operazioni straordinarie o di fronte ad alcune norme che lo rendono necessario.

Con l’attività di valutazione è possibile identificare il prezzo di aggregazioni aziendali, il valore delle attività materiali e materiali ed è infine importante per la misurazione al fair value delle partecipazioni dell’azienda.

La consulenza strategica si occupa anche delle dinamiche che riguardano la gestione del terzo settore che, ad oggi, svolge tutta una serie di attività anche nelle organizzazioni socio sanitarie ed è soggetta a una complessa normativa civilistica che viene tuttora riformata.

La Consulenza Strategica in questo caso aiuta nella definizione dei budget e dei criteri necessari per il funzionamento dell’ente, oltre a occuparsi degli adempimenti informativi obbligatori come il bilancio sociale nel caso dell’impresa sociale.

Un’ulteriore attività svolta dalla Consulenza Strategica è quella di loan agency. In questo senso fornisce un supporto indipendente agendo in veste di agente mandatario delle banche, nel caso di specifici accordi di ristrutturazione dei finanziamenti. Alcune delle operazioni che vengono svolte a questo proposito sono: realizzare report periodici, valutare l’efficacia dei contratti stipulati, verificare covenants specifici o finanziari, occuparsi delle varie modifiche a livello contrattuale.

I consulenti sono generalmente revisori contabili, si occupano quindi di svolgere le attività relative al controllo legale in veste di revisori e sindaci; nello svolgimento della revisione utilizzano i principi di revisione contabili sia internazionali che nazionali.

Saranno inoltre in grado di intervenire di fronte a sospette frodi e frodi conclamate, cercando di capire i punti di debolezza dell’impresa per poterli correggere con la creazione di programmi specifici antifrode.

A.O.R.N. “San Pio”: focus sulla Scheda di Dimissione Ospedaliera

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Benevento – Stamane, presso l’AORN “San Pio” si è svolto il primo di una serie di incontri sulla corretta compilazione della SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera), organizzati in collaborazione con la AOU “Vanvitelli” di Napoli.

L’evento, fortemente voluto dal Direttore Generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante, nasce dall’esigenza di  perfezionare, proprio mediante il confronto di esperienze, la metodica di compilazione di uno strumento, che, ben lungi dall’essere un mero atto formale di esclusiva natura burocratica, rappresenta un fondamentale catalizzatore di elementi dagli elevati risvolti strategici.

Infatti, le informazioni ivi contenute, data la loro valenza censuaria, la frequenza di raccolta ed il loro elevato contenuto descrittivo, rappresentano la base di partenza per:

  • la costruzione dei cosiddetti DRG, cui si associano tariffe che rispecchiano una stima del costo medio di ciascun ricovero e in base alle quali viene remunerata l’attività ospedaliera erogata;
  • l’effettuazione di analisi clinico-epidemiologiche;
  • la valutazione dell’appropriatezza, della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia dell’assistenza erogata;
  • la realizzazione di interventi di programmazione sanitaria;
  • il monitoraggio del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza.

L’incontro ha coinvolto almeno un referente per ogni reparto, nonché rappresentanti della AOU “Vanvitelli” di Napoli, con la quale il “San Pio” ha stipulato una convenzione ad hoc.

In un clima di proficuo confronto, sono state poste sul tavolo della discussione le rispettive esperienze sull’argomento.

Gli incontri proseguiranno con focus specifici per le varie aree di interesse (medica, chirurgica, ostetrica, intensivistica, etc.).

Tragedia a Torvaianica, elettricista sannita perde la vita dopo un malore

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Tragico epilogo per un 41enne sannita che questa mattina, a Torvaianica, ha perso la vita mentre era alla guida del suo Fiat Doblò. L’uomo, un’elettricista di Benevento, è stato colto da un forte malore mentre percorreva il lungomare delle Meduse, direzione Anzio. Il 41enne ha provato ad accostare e fermare il veicolo, ma il repentino intervento dei militari (caserma dei carabinieri a pochi passi) e dei sanitari non ha evitato il peggio e per il giovane non c’è stato nulla da fare. 

L’uomo è stato identificato grazie ai documenti che aveva con sé. Si tratta di G.A., 41enne di Benevento e si trovava a Torvaianica per effettuare alcuni lavori come elettricista. Era conosciuto in zona proprio perché da tempo effettuava diversi lavori sia in appartamenti privati che in condomini.

Fondovalle, Maglione: “Se perdiamo il finanziamento, conosciamo i responsabili”

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«Sulla Fondovalle Vitulanese occorre un’operazione chiarezza, che non solo sgombri il campo sia dalla facile esaltazione che dalla demonizzazione, ma che aiuti a comprendere come la strada del dialogo sia l’unica percorribile. Ad oggi i milioni di cui si parla non sono nelle casse della Provincia e quindi non sono fruibili. L’accelerazione sul progetto definitivo, che definitivo non è visto le obiezioni del Comune di Vitulano e della Soprintendenza, è utile unicamente a cercare di assicurare il compenso ai progettisti. Nelle prossime ore si pronuncerà il TAR sulla sospensiva e certo una delibera di giunta comunale condivisa non credo sia la strategia migliore per cercare di condizionare una decisione», a dirlo in una nota il deputato M5S Pasquale Maglione.

«In queste settimane si sta verificando tutto quello che era stato ampiamente previsto – aggiunge il deputatoe se dovesse arrivare la sospensiva, la Rocca dovrà assumersi la responsabilità della perdita del finanziamento, visto che una decisione del genere determinerebbe un cortocircuito nel procedimento. Si è provato fino all’ultimo a definire nuovi percorsi per evitare di arrivare ad una pronuncia del Tribunale amministrativo, ma a prevalere sono state l’indifferenza della Provincia e di logiche completamente estranee alle esigenze del territorio. E a pagarne il prezzo più alto sarà il Comune di Vitulano, visto che l’opera impatta principalmente sul suo comprensorio. Una eventuale sospensiva dovrà quindi chiamare alle proprie responsabilità l’ex Presidente della Provincia Antonio Di Maria e il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, entrambi presenti all’incontro al Museo del Sannio e entrambi garanti di un percorso di concertazione che non è mai stato intrapreso. È indubbiamente necessario dotare il territorio di infrastrutture, ma è altresì importante farlo rispettandone vocazione e indicazioni. Quello che del resto si sta chiedendo da quasi 2 anni, un tempo di certo utile per modificare, senza stravolgimenti, un tracciato obsoleto e fortemente impattante», conclude il deputato.

Indagine industria conserviera: turni di 43 ore e paga decurtata a chi si trattiene nel wc

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Salerno – Dalla storia delle indagini condotte su una nota industria conserviera di Nocera Inferiore emergono altri particolari che rendono lo scenario ancora più inquietante.

I lavoratori, infatti, erano sottoposti a turni di lavoro massacranti, anche di 43 ore, pagate appena 4,35 euro l’una. E se l’operaio si tratteneva troppo in bagno, lo stipendio gli veniva decurtato se non addirittura azzerato. Episodi raccapriccianti sarebbero accaduti, secondo i carabinieri e la Procura di Nocera Inferiore (Salerno), in una nota industria conserviera dell’agro-nocerino-sarnese finita sotto indagine dopo avere subito l’ingente sequestro di ben 800 tonnellate di concentrato di pomodoro egiziano spacciato per italiano ma risultato contenente pesticidi oltre il consentito.
Ai due imprenditori titolari di quest’industria i carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno, coordinati dall’ufficio inquirente guidato dal procuratore Antonio Centore, hanno notificato oggi una misura cautelare agli arresti domiciliari, un divieto di dimora e un sequestro finalizzato a confisca di quasi 980mila euro a cui si sono aggiunte sanzioni amministrative per 275.600 euro comminate dalla Direzione Provinciale dell’Inps. Un altro dato che è emerso da questa indagine è che, questa volta, non erano soltanto di nazionalità straniera ma anche italiani i dipendenti che avevano accettato condizioni di lavoro estreme e intollerabili per necessità. Gli inquirenti ritengono i due soci responsabili di avere commercializzato sostanze alimentari nocive, di caporalato nel settore agroalimentare, ma anche di corruzione.
Proprio le attività investigative che sono seguite all’ingente sequestro hanno consentito di svelare un altro particolare della vicenda, anche questo piuttosto spregiudicato: i due soci erano usciti indenni dai test che periodicamente vengono eseguiti dai carabinieri per accertare la salubrità delle conserve, grazie alle informazioni sulle date dei prelievi sul prodotto fornite in anticipo da un funzionario pubblico responsabile dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e per la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari di Salerno (ICQRF). Il prezzo della corruzione, secondo la Procura, sarebbe stato un incarico di lavoro per il funzionario (indagato per rilevazione di segreto d’ufficio), una volta andato in pensione, e per sua figlia, subito. Proprio grazie a queste informazioni, secondo gli inquirenti, i due imprenditori erano usciti indenni dai test eseguiti su alcuni campioni di concentrato di pomodoro prelevati dai carabinieri nell’ambito delle attività di controllo finalizzate a garantire la salute del consumatore.

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