La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno sta per attivare uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza. Lo ha annunciato il capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli, a margine della sua partecipazione ieri pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione della mostra per i trent’anni dell’Antimafia. Nel ricordare che le situazioni di pericolo non possono essere accettate senza un’azione di denuncia di quelle che sono le persone offese, Borrelli ha parlato della imminente apertura di una finestra di consulenza ed informazione delle vittime di violenza di genere. “Spero che possa offrire un contributo per evitare che si ripetano altre ipotesi quali quelle di cui abbiamo avuto contezza nei giorni scorsi” ha aggiunto Borrelli con un implicito riferimento al femminicidio di Anna Borsa, la giovane parrucchiera di 30 anni per la cui morte è indagato l’ex compagno Alfredo Erra.
Giornata della Donna e violenza: la Procura pronta ad attivare uno sportello di ascolto (VIDEO)
Rapina a mano armato a Solofra, indagano i carabinieri
Solofra (Av) – Perpetrata una rapina ai danni del titolare di un’autorimessa.
I malviventi, armati di pistola e con volto travisato, hanno rubato contatti, oggetti preziosi e una pistola. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Solofra. Indagini in corso.
Covid, a Napoli 30 profughi positivi su 140 test
Napoli – In 30 sono risultati positivi – sui 140 tamponi effettuati – nell’ambito dei test riservati ai profughi scappati dall’Ucraina nel centro istituito dalla Regione Campania (Protezione civile regionale e Asl Napoli 1 Centro) nel Consolato ucraino di Napoli. Quattordici invece i profughi ucraini che oggi sono stati vaccinati contro il Covid all’Ospedale del Mare di Napoli, nelle tende della Protezione Civile allestite all’esterno del residence che ospita 32 profughi di cui 15 minori. Dieci gli adulti e quattro i bambini vaccinati All’Ospedale del Mare sono stati effettuati anche 118 tamponi, di cui 4 sono risultati positivi.
Prima Guerra mondiale, una mostra con 150 foto per non dimenticare
Benevento – Una mostra che descrive una delle pagine più oscure della nostra storia recente. La Grande Guerra, il primo conflitto mondiale, contò dieci milioni di morti e un numero incalcolabile di conseguenze tutte confluite nel secondo conflitto mondiale.
A Palazzo Paolo V, per iniziativa della associazione Progetto Grande Guerra, una mostra fotografica denominata “Memorie d’uomini” voluta da Italo Sciarrino che ne ha curato i particolari. Una mostra che rappresenta uno spaccato della società tra fine Ottocento e inizio del “secolo breve” dall’età bismarkiana all’attentato di Sarayevo, che ricostruisce la dinamica attraverso la quale si sviluppò il decorso storico dalla guerra Franco-Prussiana al fuoco delle trincee.
Presente il sindaco Mastella e buona parte della sua giunta e un uditorio nutrito, assai attento e attratto dalle illustrazioni presenti sui pannelli. La mostra offre un panorama vasto di quegli anni e documentata da 150 fotografie che permettono, quindi, di cogliere anche aspetti meno conosciuti della Grande Guerra.
Botte e minacce alla compagna, arrestato 29enne a Pontelandolfo
Benevento – Nel pomeriggio odierno, all’esito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la Stazione CC di Pontelandolfo ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto di 29 anni, da poco domiciliato in Pontelandolfo, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della propria convivente.
In particolare, le indagini traevano origine dall’iniziativa della compagna dell’indagato che denunciava l’ennesimo episodio di violenza perpetrato dall’indagato nei suoi confronti, in occasione del quale l’aveva aggredita con pugni alla schiena, alle costole e con un morso sull’avambraccio destro, a seguito di una discussione nata per futili motivi, così cagionandole lesioni personali giudicate guaribili in giorni 40.
Le attività di indagine, coordinate dalla Procura e avviate tempestivamente dal personale della Stazione CC di Pontelandolfo, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato in relazione al predetto episodio di violenza ed in relazione ai maltrattamenti dallo stesso perpetrati nel tempo in danno della convivente, per lo più originati da futili motivi, violenze, ingiurie e minacce scaturivano spesso dal rifiuto opposto dalla compagna di consegnargli denaro.
Venivano acquisiti gravi indizi in ordine anche ad una condizione da parte della vittima di perenne timore per la propria incolumità, in caso di reazioni avverse da parte del convivente alle continue vessazioni, tanto da farla desistere in più circostanze dal denunciarlo alle Autorità. Quanto denunciato trovava conferma nelle fonti di prova dichiarative, documentali e nel referto di pronto soccorso, raccolte dalla p.g. operante all’esito di meticolose e tempestive indagini.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Aumenta la disponibilità della Caritas ad accogliere ucraini, c’è posto per oltre 160 famiglie
Benevento – È diventata ancora più importante la capacità di accoglienza della Caritas di Benevento. La disponibilità del braccio destro dell’Arcidiocesi di ospitare i profughi provenienti dall’Ucraina è ora salita sino a 164 famiglie. Questo è emerso dopo una nuova riunione svoltasi, nel pomeriggio, in Curia tra l’arcivescovo mons. Felice Accrocca, il direttore della Caritas Pasquale Zagarese e il Comune di Benevento. Presenti anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Carmen Coppola, e il dirigente Alessandro Verdicchio. Sarebbero in arrivo, inoltre, 5 minori provenienti dall’Ucraina.
Al termine della consultazione il primo cittadino ha spiegato come continua a passi spediti la macchina organizzativa dell’accoglienza. Ma l’aspetto logistico non piace a Mastella: “L’accoglienza temo sia abbastanza lunga. Nel corso della riunione sono emersi e cose particolari. E’ emerso che chi arriverà deve pagare minimo 46 euro negli uffici della Questura. Ho parlato con il questore e con il Prefetto loro mi hanno affermato che non ci siano ancora direttive ben precise. Mi sembra singolare che queste persone debbano portarsi soldi dietro”.
Un appello ai cittadini di Benevento: “Chi vorrà ospitare queste famiglie, devono andare in Questura e rispondere al censimento. Qualcuno si sta insinuando in questo percorso. E’ un aspetto che valuterà la Polizia. Devono dichiarare tutto per evitare i problemi. Gli assistenti sociali del Comune stanno lavorando con la Questura per supportare quest’azione sinergica ed evitare questi problemi burocratici”. Confermata infine come già anticipato stamane la collaborazione con l’Asl: i tamponi si faranno al Palatedeschi e i vaccini alla Pepicelli. “L’Asl dovrà occuparsi anche delle ipotetiche quarantene. Intanto mercoledì nuova riunione in Prefettura.
Cultura, non c’è un assessore ma un piano. E un invito per cominciare ad attuarlo
Trent’anni di Dia, il direttore Vallone: “La mafia non è morta” -VIDEO
Salerno – Ha preso il via questo pomeriggio la tappa salernitana delle celebrazioni per il 30° anniversario della Direzione Investigativa Antimafia. Il primo appuntamento ha visto il direttore Direttore della DIA, Dott. Maurizio Vallone, alla presenza delle Autorità civili e militari, aprire ufficialmente la mostra che sarà visitabile dal pubblico dal 7 al 12 marzo presso il “Palazzo di Città”. Una serie di pannelli ed un video che raccontano tra immagini e titoli di giornale le operazioni più importanti.
Tra le altre iniziative, venerdi 11 marzo alle ore 11.00, nel “Salone dei Marmi” del “Palazzo di Città”, si svolgerà il convegno sul tema “Gambling: infiltrazioni mafiose nel gioco legale”. Intervenendo a margine dell’inaugurazione, Vallone ha detto “La
Mafia non è morta, ha cambiato modalità operative – ha detto – oggi gli omicidi di mafia si contano sulle dita di una mano, ci sono meno manifestazioni eclatanti, ma in realtà le mafie cercano sempre più di entrare nel tessuto economico”.
Dottoressa travolta e uccisa a Mercogliano, 53enne arrestato per omicidio stradale
Avellino – Questo pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta di questa Procura, nei confronti di un 53enne di Mercogliano, gravemente indiziato – allo stato delle indagini preliminari – di omicidio stradale.
L’indagine, immediatamente avviata a seguito dell’incidente mortale avvenuto a Mercogliano la sera del 21 febbraio scorso, ha permesso ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino e della Stazione di Mercogliano di acquisire indizi ritenuti gravi dall’Autorità Giudiziaria.
In particolare, si accertava che la sera stessa dell’incidente, pochi minuti dopo l’impatto fatale, veniva denunciato il furto di un’autovettura, una “Ford Focus”, sottoposta a fermo amministrativo e priva di copertura assicurativa. Sulla base dei dati relativi all’intestataria dell’autovettura, venivano svolte mirate attività investigative che conducevano al ritrovamento, il giorno successivo all’incidente, del veicolo in questione, con evidenti segni riconducibili all’urto e nessuna manomissione o forzatura al blocco di accensione.
Attraverso ulteriori indagini (e segnatamente, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e l’acquisizione di informazioni), si risaliva all’odierno indagato, coniuge dell’intestataria dell’autovettura, identificato, allo stato delle indagini, come conducente del veicolo al momento dell’impatto e autore della conseguente simulazione del furto dell’autovettura.