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Carenza idrica in tre comuni, “ok” all’uso dei pozzi di Palomonte: al via alla Conferenza dei Servizi

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Palomonte (Sa) – L’acqua dei pozzi ad uso irriguo siti in località Lago di Palomonte verrà immessa nella condotta della rete idrica del lotto n.3 Asis dell’Alto Sele e sarà erogata ai comuni di Buccino, San Gregorio Magno e Palomonte. È quanto prevede il progetto esecutivo dell’Ente idrico campano e della società salernitana Rete ed Impianti S.p.a., Asis, quest’ultimo ente gestore dell’acquedotto che dall’Alto Sele eroga e rifornisce di acqua ben 54 comuni del territorio salernitano, che sarà al centro della conferenza dei servizi che si terrà il giorno 8 marzo alle ore 11 e che prevede lavori per il potenziamento e l’interconnessione dell’acquedotto dell’Alto Sele a servizio dei comuni di Buccino, San Gregorio Magno e Ricigliano.
Un progetto atteso dai comuni del Tanagro, divenuto esecutivo, del quale se ne discuterà in conferenza, con le relative osservazioni di tutti gli Enti interessati, che servirà ad incrementare la dotazione idrica dell’acquedotto per rispondere all’emergenza nei comuni salernitani che, soprattutto nel periodo estivo per via della siccità e del deficit strutturale della rete di adduzione esistente che si presenta obsoleta, sono costretti ad erogare l’acqua a giorni alterni e per poche ore a settimane agli utenti.
Ora, arriva finalmente la soluzione da parte dell’Ente idrico campano il cui acquedotto dell’Alto Sele eroga 466,78 litri di acqua al secondo per soddisfare il bisogno di 54 comuni salernitani che contano una popolazione di oltre 240mila abitanti. Quantitativo di acqua insufficiente per l’Ente che, secondo una stima effettuata sulla base della popolazione residente, prevede la necessità di un adeguamento della capacità di erogazione di 540 litri al secondo, tanto da prevedere la messa in esercizio di un nuovo campo pozzi per incrementare la risorsa dell’acquedotto e le relative opere di sostituzione e ammodernamento delle tubazioni.
Una rete idrica antica quella dell’acquedotto dell’Alto Sele, realizzato a partire dagli anni’60 e funzionante da oltre 50 anni, che vede la presenza per l’intero tracciato, di una tubazione obsoleta che presenta notevoli carichi idraulici che comportano continui guasti, a cui si aggiunge la carenza idrica prolungata per tutto il periodo estivo.
Disagi gravi questi, a cui l’Ente, dopo le numerose sollecitazioni dei Comuni e dei cittadini Valle del Sele, risponderà quindi, con l’utilizzo dei due pozzi siti in località Lago di Palomonte, costruiti negli anni’80 e la cui acqua venne destinata all’uso per finalità irrigue, dai quali l’Ente preleverà tra i 40 e i 60 litri al secondo di acqua potabile che verrà immessa nell’acquedotto e distribuita ai comuni di San Gregorio Magno, Buccino e Ricigliano.

Benevento, i convocati di Caserta per il Como: la scelta su Lapadula

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Benevento – Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico giallorosso Fabio Caserta ha comunicato l’elenco dei calciatori disponibili per il match di domani, BeneventoComo. La notizia più importante riguarda Gianluca Lapadula: l’italo-peruviano torna tra i convocati e sarà a disposizione per la gara contro i lariani. Al rientro anche Marco Sau, all’appello mancheranno gli infortunati Elia, Viviani e Moncini e lo squalificato Farias, fermato per due giornate dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione di Cittadella.

Di seguito i 23 convocati giallorossi: 4 Acampora Gennaro, 93 Barba Federico, 99 Brignola Enrico, 5 Calò Giacomo, 88 Forte Francesco, 18 Foulon Daam, 2 Gyamfi Bright, 15 Glik Kamil, 16 Improta Riccardo, 19 Insigne Roberto, 23 Ionita Artur, 9 Lapadula Gianluca, 3 Letizia Gaetano, 12 Manfredini Nicolo’, 32 Masciangelo Edoardo, 1 Muraca Gaspare, 29 Paleari Alberto, 58 Pastina Christian, 17 Petriccione Jacopo, 25 Sau Marco, 38 Talia Angelo, 8 Tello Andrés, 14 Vogliacco Alessandro

Napoli-Barcellona, scelto l’arbitro: tre i precedenti in Europa

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Sarà l’arbitro russo Karasev a dirigere Napoli-Barcellona, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Assistenti di linea: Demeshko e Lunev (Russia); IV uomo: Levnikov (Russia); VAR: van Boeke (Olanda)-Higler (Olanda)

Karasev ha già arbitrato gli azzurri in Europa in 3 precedenti:

Napoli-Marsiglia 3-2 del 6 novembre 2013 – Champions League
Napoli-Besiktas 2-3 del 19 ottobre 2016 – Champions League
​Granada-Napoli 2-0 del 18 febbraio 2021 – Europa League

Raccordo Sa-Av: vento abbatte albero. Vigili del Fuoco: “File chilometriche”

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Salerno – Il forte vento ha provocato disagi sulle arterie salernitane. Il maggiore sulla corsia nord del Raccordo SalernoMercato San Severino, poco prima della uscita di Baronissi. I Vigili del Fuoco fanno sapere: “La chiama è arrivata alle ore 12.30. Un albero di alto fusto si era abbattuto sulla carreggiata. Di conseguenza il traffico si era completamente interrotto. È prontamente intervenuta la squadra di Mercato San Severino. Nonostante la rapidità dell’intervento, il flusso veicolare ha risentito del disagio. Le file sono diventate chilometriche”.

Altri interventi dei Vigili del Fuoco, in particolare, tra Sieti e Capitignano. Qui un altro albero di alto fusto, caduto sulla strada, ha isolato per diverse ore due frazioni.  

‘Rifondazione Comunista’ Salerno alla manifestazione contro le decisioni ambientali regionali

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“Mercoledì 23 febbraio 2022 saremo alla manifestazione di protesta indetta dalle Amministrazioni locali e dalle Associazioni del territorio della Piana del Sele, manifesteremo perché il Presidente della Regione Campania e il suo vice, con delega all’ambiente, continuano a prendere decisioni sulla pelle di noi tutti.

Hanno deciso sulle nostre teste, con un sopralluogo nell’area militare di Persano, il trasporto e il deposito di rifiuti di ritorno dalla Tunisia, rifiuti respinti dopo una lunga controversia, lo stoccaggio nell’area militare.

Questo è l’ennesimo scempio per una zona dall’alto valore agricolo e zootecnico.

La Piana del Sele è già sede delle discariche di Grataglie a Eboli, di Castelluccio a Battipaglia (mai bonificate), dell’impianto ex CDR a Battipaglia, del deposito di Ecoballe a “Coda di Volpe” di Eboli (dovevano andare via dopo qualche mese e sono rimaste per oltre dieci anni), della discarica a Basso dell’Olmo a Campagna, della discarica di “Macchia Soprana” a Serre, e Pesano (già deposito di Ecoballe e solo alcune tolte col contagocce forse perché bisognava fare spazio ai nuovi arrivi? 212 circa container di rifiuti rimpatriati, sotto il peso da parte delle autorità competenti d’indagini in corso.)

Rispetto alle decisioni assunte della Regione, tanti sono gli interrogativi, dal perché la verifica e analisi dei rifiuti non avviene nella zona portuale, prima di rimettere in viaggio queste tonnellate di rifiuti, di cui non si conosce la natura, dal perché mai non sono autorizzati i rappresentanti della SRA di Polla, la ditta che ha gestito i rifiuti, a verificare l’integrità dei sigilli e il contenuto dei container. Quali sono i tempi per le analisi e l’attribuzione di un eventuale nuovo codice CER per lo smaltimento? dove e come si procedere con lo smaltimento di questi rifiuti?

Nessuna risposta da chi governa, e la cosa grave è che ciò avviene a discapito d’intere comunità virtuose che eseguono la raccolta differenziata per una gestione ottimale dello smaltimento e riciclo dei rifiuti.

Si procede d’ufficio ad accumulare container di rifiuti indifferenziati senza un trattamento ad hoc, e a ciò si aggiungono le non misure di gestione del territorio dagli ATO, e le incoerenze nei Sub Ambiti, senza tener conto del criterio di omogeneità.

Alle omogeneità geografiche ed economiche delle aree, come dice la stessa legge regionale, e all’omogeneità dei rifiuti, si contrappone la compatibilità politica.

Lo spacchettamento della Piana del Sele per “omogeneità politica” porta in sé l’indebolimento di un’intera area. Un capolavoro di approssimazione, che impedisce la possibilità a Comuni, movimenti politici e comitati di avanzare, democraticamente proposte e progetti sulla gestione trasparente dalla raccolta al compostaggio, al recupero di materiale riciclabile, alla riduzione delle tasse, creando persino nuovi posti di lavoro e togliendo il monopolio di questo settore ai privati e i loro guadagni nella raccolta e vendita del rifiuto”.

E’ tempo, dunque, di un’opposizione forte perché questa non è un’emergenza ma un disegno politico chiaro e strutturato nella gestione dei rifiuti e dei territori.

Scontri dopo Avellino-Paganese, 23 provvedimenti di D.A.Spo

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A seguito dei noti, gravi episodi di violenza tra esponenti delle opposte tifoserie, verificatisi il giorno 24 ottobre scorso  sul raccordo autostradale Avellino-Salerno, nel tratto Montoro Nord – Montoro Sud, al termine della gara Avellino – Paganese, il Questore di Avellino, sulla base degli elementi di conoscenza acquisiti all’esito di laboriose indagini svolte congiuntamente dalle Digos di Avellino e Salerno, ha emesso provvedimenti di D.A.Spo. nei confronti di n. 23 persone, tra cui 8 tifosi irpini e 15 tifosi della Paganese. I provvedimenti adottati hanno una durata variabile da 1 a 5 anni, in relazione alla documentata condizione soggettiva di ciascuno; per 6 di essi è stato imposto anche l’obbligo di firma di durata variabile da 1 a 5 anni.

 
 

Tre giornate dedicate alla donna all’istituto “Alberti” di Benevento

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Benevento – L’Istituto di Istruzione Secondaria “G. Alberti” di Benevento si prepara a celebrare la giornata dedicata alla donna con un percorso in tre tappe che vedrà gli studenti e i docenti coinvolti in attività che intendono esplorare il ruolo femminile nella società contemporanea.

 Il 25 febbraio l’istituto ospiterà la schermitrice Francesca Boscarelli, medaglia d’oro nella spada a squadre nei campionati europei di scherma di Gand del 2007 e medaglia di bronzo nei campionati europei di scherma di Kiev del 2008;campionessa italiana assoluta individuale a Napoli nel 2007 e ad Acireale nel 2014. L’atleta incontrerà gli studenti per affrontare con loro la seguente tematica: “Lo sport delle donne percorsi e difficoltà”.

Il 4 marzo sarà la volta di Rossana Pasquino, professore ordinario di Ingegneria chimica alla Federico II di Napoli e schermitrice paralimpica, medaglia d’oro nel 2019 ad Amsterdam (sciabola) e oro individuale agli Europei di Scherma integrata (spada). La Pasquino relazionerà sul seguente tema: “Lo sport dei disabili tra percorsi e difficoltà”.

L’ultima tappa di questo viaggio sarà il 5 marzo in cui tutte le attività didattiche saranno incentrate sul tema del processo di trasformazione che ha visto la donna acquisire un ruolo sempre più determinante nel mondo delle arti, della scienza e della vita politica e sociale. Per l’occasione presso l’Aula Magna dell’istituto si esibirà una formazione di giovani maestri sanniti, appartenenti all’associazione culturale musicale Artem e Musicam, con una selezione di brani musicali che celebrano la donna con straordinaria potenza espressiva.

Morta in carcere, il legale: “Dubbi su psicofarmaci somministrati”

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Pozzuoli (Na) – Per la madre e i fratelli di Isabella, detenuta affetta da problemi psichiatrici, cardiaci e polmonari, morta nel febbraio 2021 nel carcere femminile di Pozzuoli, il decesso potrebbe essere riconducibile alla somministrazione di dosi eccessive di psicofarmaci, sconsigliati per chi soffre di patologie come le sue. Per questo motivo gli avvocati Mike Lubrano e Alfredo Cursio, legali della famiglia, hanno presentato un’istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione che era stata formulata dalla Procura di Napoli e che domani sarà sottoposta al vaglio del GIP. Isabella è deceduta lo scorso febbraio 2021 mentre era detenuta nel carcere di Pozzuoli, dove stava scontando un cumulo di pene per reati di piccolo conto.

Secondo gli avvocati Lubrano e Cursio, Isabella era una detenuta “difficile“: si azzuffava con le altre compagne di cella e creava parecchi problemi anche agli agenti di polizia penitenziaria, anche perché, affetta da una grave patologia psichiatrica: un disturbo borderline della personalità con schizofrenia paranoide. Nonostante ciò, secondo le informazioni acquisite, i sanitari dell’infermeria del carcere si sarebbero attenuti a non somministrare i farmaci salvavita utili alla patologia polmonare al semplice rifiutato della detenuta. “Dagli atti di indagine relativi al decesso – spiegano i legali – è emerso che Isabella, secondo quanto accertato da un medico legale nominato dal Tribunale, avrebbe potuto trovare migliori cure, utili per tutte le patologie di cui soffriva, solo in strutture specializzate come le REMS“.

Nonostante ciò – dicono ancora i legali – per oltre 5 mesi la donna è rimasta in carcere, senza ricevere le cure adeguate e finendo col trovarvi la morte. Infatti, prima di morire a causa dell’aggravarsi di una pregressa patologia polmonare, più volte è stata accompagnata con urgenza al pronto soccorso di Pozzuoli perché ‘in stato soporoso’ determinato da ‘intossicazione di benzodiazepine’“.

Europa League, Ferlaino: “Mi aspetto un grande Napoli col Barcellona”

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Napoli – “Giovedì mi aspetto una grande partita del Napoli contro il Barcellona”. Lo ha detto l’ex presidente e oggi sempre tifoso del Napoli, Corrado Ferlaino, alla presentazione di un libro e di un film su Maradona a Napoli.

“Il Barcellona ha giovani bravissimi – ha spiegato Ferlaino – ma non ha più Messi e i grandi campioni che aveva. Da tifoso spero moltissimo, vediamo come va”. E su Maradona non è mancato un ricordo della passione che Napoli ma anche la città catalana hanno avuto per l’ex campione: “Il ricordo con piacere di Maradona – spiega Ferlaino – c’è di più a Napoli tra i dirigenti dell’epoca e quelli di oggi, a Barcellona questo nel club manca. Ma i tifosi di Napoli e della città catalana invece condividono il ricordo e l’amore

Usura, vittime costrette a pagare con violenza e minacce: due arresti a Maddaloni

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Caserta – Due usurai, che operavano a Maddaloni (Caserta) sono stati arrestati dai carabinieri, con l’accusa di aver organizzato un giro di affari di circa 80 mila euro. I due – dei quali non sono stati resi noti i nomi ed i dati anagrafici – sono stati denunciati da una delle vittime.

I due arrestati – uno dei quali è stato messo ai domiciliari – ricorrevano anche alla violenza per farsi pagare ed a minacce quando venivano convocate dagli inquirenti.

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