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Morto il magistrato Liliana Ferraro: la salernitana che ha dato più lustro alla sua città

Liliana Ferraro. Fonte foto: Fotogramma/ADNKronos
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Salerno – È morta a Roma, dopo una breve ma implacabile malattia, Liliana Ferraro. Ella è stata, indubbiamente, la salernitana che ha dato più lustro alla città nella storia contemporanea.

Liliana Ferraro era nata a Lustra  Cilento il 22 giugno dle 1944. Tutta la sua vita professionale e la sua carriera si sono sviluppate fino ai massimi livelli della magistratura. Divenendo il braccio destro di Giovanni Falcone.

In una raraintervista rilasciata alla Città di Salerno, pubblicata il 13 giugno 2004 e qui ripresa dal blog di Mario Avagliano, emerge il particolare attaccamento di Liliana Ferraro a Salerno. Di seguito, alcuni passaggi:

L’infanzia e l’adolescenza hanno il profumo e il colore dei luoghi dove si è vissuti. Com’era la Salerno di Liliana Ferraro?
Era una cittadina bellissima, dall’atmosfera gioiosa e amichevole, con un lungomare di grande fascino.
Era anche una città sicura?
All’epoca sì. Non c’erano problemi di criminalità. Salerno era tranquilla. Ricordo ancora i miei anni al Liceo Tasso e le passeggiate al corso con i miei cugini e le mie amichette.
Tutti ricordi belli?
Nel mio cuore c’è posto anche per il ricordo angoscioso dell’alluvione del 1954. Non potrò mai dimenticare il giorno che ho visto uscire un braccio dal fango…

Nello steso articolo è riportata la seguente biografia: Liliana Ferraro nasce a Lustra Cilento (Salerno) il 22 giugno del 1944. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Napoli, nel 1970 vince il concorso di magistratura e viene assegnata al Tribunale di Lodi. Nel 1973 è chiamata al Ministero di Grazia e Giustizia, dove segue la riforma dell’ordinamento penitenziario e del codice di procedura penale. Tra il 1974 e il 1980 riveste l’incarico di responsabile del coordinamento tra il Ministero di Grazia e Giustizia ed il Nucleo Antiterrorismo del Generale Dalla Chiesa, occupandosi di tale tematica anche sotto il profilo normativo, per gli accordi internazionali e presso il Consiglio d’Europa per la Convenzione per la lotta al terrorismo. Dal 1980 al 1983 lavora presso la Corte Suprema di Cassazione. Rientrata al Ministero di Grazia e Giustizia, collabora con il pool antimafia di Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fornendo mezzi e strutture per la lotta alla criminalità. Sovrintende tra l’altro alla costruzione dell’aula bunker nella quale fu celebrato il primo processo contro “cosa nostra” istruito da Giovanni Falcone. Nel 1991 è nominata Vice Direttore Generale del Ministero di Grazia e Giustizia, al fianco dello stesso Falcone. Dopo l’assassinio del magistrato siciliano, nell’agosto del 1992 è nominata Direttore Generale degli Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia. Quello stesso anno riceve il premio quale “Europeo dell’anno”, per l’attività svolta in Europa. Nel 1994 diventa Coordinatore Nazionale per la preparazione e l’organizzazione della Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata transnazionale. Dal 1996 al 2003 è Consigliere di Stato. E’ socio fondatore e Segretario Generale della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”. Nel 2001 è nominata Assessore alle Politiche per la Sicurezza, alla Polizia Municipale ed Avvocatura del Comune di Roma.

Il cordoglio del Guardasigilli – Il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, esprime cordoglio per la morte di Liliana Ferraro, magistrato che prestò servizio anche al Ministero della Giustizia quale vice di Giovanni Falcone, come direttore generale Affari Penali, e poi lei stessa alla guida dell’Ufficio dopo la strage di Capaci.

“Interpretò a pieno il ruolo di servizio del Ministero della Giustizia nei confronti degli uffici giudiziari, che si concretizzò anche nella costruzione dell’aula bunker di Palermo, perché si potesse celebrare lì il maxiprocesso. In quel momento e secondo questo spirito, Liliana Ferraro non si sottrasse a nessun compito, anche i più oscuri. L’allora Guardasigilli, Mino Martinazzoli, ricordò che non esitò neanche ad andare ogni giorno a comprare il cibo per Tommaso Buscetta, nel timore di un avvelenamento durante la sua deposizione in aula. Ferraro incarnò alti ideali e concretezza delle azioni, necessari allora come oggi nel contrasto ad ogni mafia e ad ogni malaffare”. 

Fonte foto: Fotogramma/ADNKronos

 

La guerra fa slittare la firma del Salva Napoli, ma per il Pnrr c’è una novità

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NAPOLI – Questa doveva essere la settimana della firma per il Salva-Napoli, il provvedimento con il quale il Governo centrale dà al Comune di Napoli quasi 1,3 miliardi di euro da qui ai prossimi 21 anni per non farlo affogare nei 5 di debito certificati dall’ultimo bilancio.

Ma l’invasione della Russia di Putin in Ucraina ha stravolto l’agenda di Palazzo Chigi. Il premier Mario Draghi non ha trovato il tempo di riformularla ritagliando i minuti necessari per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e per i suoi colleghi degli altri grandi Comuni che avranno il salvagente statale.

Per l’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta, l’uomo che ha portato avanti la trattativa Stato-Comune, se ne riparlerà la prossima settimana “bomba o non bomba”, per citare quella canzone di Venditti.

Il Salva-Napoli, in ogni caso, non escude Napoli dagli altri fondi. In primis quelli del Pnrr garantiti dall’Europa. E su questo fronte, invece, una novità c’è.

Finalmente, anche Catello Maresca può festeggiare la sua prima vittoria da politico in quanto nel pomeriggio di oggi è stato nominato all’unanimità presidente di una “commissione strategica come quella di monitoraggio sul Pnrr”. 

Anche lui, quindi, potrà girarsi quando, in via del Corso, qualcuno esclamerà ‘Presidente!’. Il costituzionalista Michele Ainis, nell’incipit del suo “Presidenti d’Italia – Atlante di un vizio nazionale”, ne ha contati, in tal caso, 15 fino a ieri. Ma (almeno) 70714 sparsi in tutt’Italia. Da oggi sicuramente uno di più.

Tant’è che “il messaggio è forte e chiaro”, ha commentato il neo presidente Maresca, politico a Napoli, magistrato a Campobasso e, ieri, da dichiarazione di Gaetano Cimmino, ex sindaco di Forza Italia di Castellammare a Metropolis, primo a chiamarlo subito dopo lo scioglimento per infiltrazioni della camorra del Comune stabiese.

“Ringrazio tutti i componenti della minoranza di centrodestra che mi hanno proposto e della maggioranza tutta che mi ha sostenuto. Quella che presiederò sarà una commissione di garanzia più che di controllo, che punterà ad assicurare trasparenza delle procedure e chiarezza dei programmi. Con i fondi del Pnrr ci giochiamo il futuro della città e dei nostri figli. Non ci sarà spazio per affarismi e corruttela”.

San Lorenzello, da domenica torna il tradizionale mercatino dell’antiquariato

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San Lorenzello (Bn) – L’Amministrazione comunale di San Lorenzello rende noto che domenica 27 febbraio 2022 tornerà il tradizionale mercatino dell’antiquariato (MercAntico), che interesserà le strade del Centro storico del Paese. Dalle ore 9,00 alle ore 20,00, in occasione della manifestazione, la chiusura al transito e sosta per ogni tipo di veicolo a motore e velocipede agirà sulle seguenti strade con segnaletica che sarà apposta in loco:
1. Via Giustiniani, dall’altezza del Bar Di Meo all’intersezione con via Fusco;
2. Via Surripe, dall’incrocio con via Giustiniani all’incrocio con via Ariella/Via Massone;
3. Piazza A. Cestari, dal passo carrabile n. 18/2021 all’incrocio con via Roma;
4. Via Roma, dall’incrocio con via Surripe all’incrocio con via Congregazione;
5. Via Fusco, dall’abitazione del sig. Aulino all’incrocio con via Giustiniani.

L’orario di accesso all’area mercatale da parte degli espositori sarà consentita sino a qualche minuto prima dell’apertura, per cui per motivi organizzativi, tecnici e d’immagine, non saranno ammessi gli espositori che dovessero arrivare dopo l’orario di apertura al pubblico del MarcAntico.

Nell’area interessata dal MercAntico dovranno essere osservate tutte le misure di sicurezza anti-Covid19, per far si che la manifestazione si svolga in assoluta sicurezza e tranquillità.

Il MercAntico, com’è consuetudine già da oltre 5 lustri, si svolge in prevalenza all’interno delle antiche e caratteristiche botteghe artigianali ubicate lungo via Roma e via Sorripe, dove circa 30 espositori di mobili e oggetti d’antiquariato offrono ai visitatori il piacere di ammirare antichi simboli. Gli espositori provengono da varie località della Campania. Altrettanto numerosi i turisti che, in estate come in inverno, affollano San Lorenzello apprezzandone il paesaggio, l’aria salubre e la bontà dei prodotti tipici locali.

Elvio Sagnella, assessore comunale e anima pulsante del MercAntico, tiene a sottolineare che: “I mercatini dell’antiquariato assumono per la cultura cittadina un’importanza straordinaria, e quindi vanno agevolati e non mortificati con normative talvolta incomprensibili che impongono a coloro che come hobbisti si impegnano a fare i mercatini una contorta trafila burocratica. Le città grandi o piccole che organizzano mercatini dell’antiquariato assumono una risonanza mediatica culturale, storica ed economica da non sottovalutare. Si avrà ovviamente la possibilità di curiosare, immaginare, desiderare e acquistare oggetti d’epoca e d’arte. Un modo attraente e utile a scoprire ciò che dalla nostra vita quotidiana è scomparso da tempo”.

(foto Michele Giordano)

Covid-19, il bollettino aggiornato sui contagi in Campania

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E’ in calo, in Campania, il tasso di contagio. Secondo dati dell’Unità di crisi della Regione Campania, sono 3.536 i neo positivi al Covid su 35.540 test esaminati. di cui. Otto i decessi nelle ultime 48 ore; 1 deceduti in precedenza ma registrato ieri. Negli ospedali continua il calo dei ricoveri in terapia intensiva, con 54 posti letto occupati (- 3 rispetto a ieri), al pari che in degenza con 830 posti letto occupati (-40 rispetto a ieri). 

Alma D’Arte, domani la presentazione del libro “Cantami o curva”

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Benevento – Un modello per interrogare etnomusicologicamente i canti della tifoserie: proprio dalla provincia poteva suonare la carica, in accordo alla sua tradizione tanto musicale quanto sportiva, di certo popolare. Dedicato dunque all’Avellino e ai suoi tifosi, questo lavoro è stato portato avanti lontano dal campo, in tutti i sensi possibili: unico rimedio alla distanza restava lo studio dei tantissimi materiali condivisi dagli stessi tifosi.

La ricerca è stata rivolta alla produzione musicale dei tifosi e all’organizzazione delle performance analizzate in diversi aspetti quali la combinazione tra i suoni e i movimenti, la relazione tra il capocoro e l’insieme dei tifosi, l’interrelazione tra gli spalti e il campo, le differenti atmosfere create dai canti in occasioni differenti dentro e fuori lo stadio.

È stato possibile almeno avviare compilazione e trascrizione dei dati attraverso i materiali presenti in rete; questa  ricerca, da incrementare ulteriormente chiedendo l’apporto di tutti i tifosi disponibili a condividere memorie a riguardo, è disponibile per il catalogo Armando editore con il titolo di Cantami o curva.

Guerra in Ucraina, anche Benevento fa sentire il suo dissenso

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Benevento – La comunità degli ucraini a Benevento si è riunita stamani in piazza Castello, ai piedi della Rocca dei Rettori, per protestare contro la guerra scatenata dalla Russia e chiedere la pace intonando l’Inno nazionale dell’Ucraina.

Alla manifestazione, indetta dal soprano Tetyana Shyshyak, presidente della Schola Cantorum Orbisophia che ha voluto chiamare l’evento “Vox pacem”, ha partecipato il Sindaco Clemente Mastella che si è unito ai cittadini ucraini indossando la fascia tricolore in segno di solidarietà.

Gli ucraini residenti a Benevento sono profondamente addolorati e preoccupati per le sorti della loro patria e per i familiari rimasti nel Paese d’origine. Di questi sentimenti si è fatta interprete proprio Tetyana, che ha avuto l’idea di scendere in piazza. Molti i cittadini beneventani presenti, egualmente addolorati per quanto sta succedendo nell’Europa dell’est, di fatto sulla soglia di casa.

Tetyana ha  voluto porre un’accorata testimonianza sulle atrocità della guerra in corso che seppure iniziata da poco più di 36 ore si segnala per essere eguale a tutte le guerre precedenti, soprattutto per le sofferenze che vengono inflitte ai civili inermi. “Non c’è acqua nelle case. Anche se le notizie sono frammentarie, sappiamo che molti sono fuggiti dalle proprie abitazioni. In tanti hanno passato la notte in metropolitana. Le frontiere sono chiuse”.

Tetyana, che ha personalmente diretto i propri connazionali che hanno intonato l’Inno nazionale, ha voluto ricordare che lei si trova in Italia per lavoro da 17 anni, ma non ha certo dimenticato l’Ucraina ed ha usato toni patriottici: “Qui a Benevento abbiamo cantato l’inno ucraino, come un popolo, ma eravamo anche artisti in quel momento. Abbiamo cantato che l’Ucraina non è morta e noi la proteggeremo contro ogni nemico che cerca di distruggerla”. Il primo cittadino si è unito alla protesta gridando: “Viva l’Ucraina”.

Camera di Commercio Irpinia–Sannio, Abbate: “Finalmente è stata fatta chiarezza”

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“A seguito della formale interrogazione da me presentata e rivolta al presidente della Giunta Regionale e all’Assessore alle attività produttive della Regione Campania, relativamente al Decreto regionale di costituzione del Consiglio della nuova camera di commercio Irpinia Sannio, è stata fatta finalmente chiarezza”. A dichiararlo il consigliere regionale Gino Abbate.

“Nella risposta al question time – spiega Abbatesi legge che appare evidente che l’intera procedura di Costituzione della Camera è stata caratterizzata da un’istruttoria molto complessa. Ad oggi i dati acquisiti dalla Guardia di Finanza di Avellino e dalla Procura sono oggetto di disanima e risulteranno funzionali alla definizione del procedimento istruttorio ancora in corso.

Una verifica necessaria dopo tutto quello che si è verificato. Abbiamo avuto associazioni territoriali di categoria che hanno espresso più associati di quelli esistenti al registro ditte, associazioni che dichiarano migliaia di iscritti e non hanno né un dipendente ne’ una sede. Insomma un crescendo e un proliferare di sigle esistenti solo sulla carta atte esclusivamente “solo ad occupare un posto nei costituendi consigli camerali. Si pensi che che per l’accorpamento delle due province sono giunte 146 istanze, prodotte da 46 associazioni.

Altro problema che mi preme sottolineare è quello relativo al numero dei dipendenti che le Associazioni dichiarano in carico alle loro imprese associate. A guardare i dati analizzati dichiarati dalle sigle si evince che nelle aree interne della Campania non ci siano problemi occupazionali.

L’interrogazione presentata tempo fa aveva, appunto, lo scopo di chiarire alcune situazioni imbarazzanti che si erano verificate da parte di organizzazioni che ambivano a partecipare alla costituzione del Consiglio Camerale Irpinia-Sannio.

Si auspica un disegno di legge che istituisca la figura di un revisore dei conti esterno alle associazioni che verifichi la veridicità di quanto dichiarato dalle sigle.

Interrogativi che devo dire – conclude – hanno trovato risposta dai chiarimenti fornitemi dalle associazioni e dagli uffici regionali. Alcune considerazioni, però, vanno fatte in quanto bisogna dare trasparenza e veridicità al processo di composizione del consiglio camerale”.

Minaccia ripetutamente l’ex e le ruba auto: arrestato

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Ercolano (Na) – Minacciata a più riprese dall’ex convivente e in una circostanza anche derubata dell’auto. Un inferno che di fatto stava profondamente segnando la vita di una donna, che ha trovato la forza di presentare denuncia e consentire l’arresto dell’uomo.

È accaduto ad Ercolano (Napoli) dove i carabinieri della stazione centro di Torre del Greco, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, hanno proceduto all’arresto di un cinquantenne accusato di atti persecutori e furto. Le indagini hanno infatti consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che, non accettando la decisione della ex convivente di porre fine alla loro relazione sentimentale, avrebbe posto in essere condotte violente e vessatorie nei confronti della donna. In particolare, la vittima sarebbe stata minacciata di morte in più occasioni, avrebbe subito continui pedinamenti e appostamenti nei pressi della propria abitazione e, in una circostanza l’indagato ne avrebbe addirittura rubato la vettura.

Infine, in occasione di uno degli ultimi episodi, il cinquantenne avrebbe perfino fatto irruzione presso l’abitazione della vittima accompagnato da altri soggetti e, nel tentativo di entrare in casa della donna, avrebbe danneggiato la porta d’ingresso con un oggetto metallico. ”Tali condotte – spiega in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – avevano ingenerato nella persona offesa un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita e ad installare una telecamera presso la propria abitazione per avvedersi tempestivamente dell’eventuale arrivo dell’ex convivente”

Contursi Terme, la protesta dei camionisti si sposta in A2 (VIDEO)

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Contursi Terme (Sa) – La protesta contro il “caro carburanti” da parte dei camionisti salernitani che da questa mattina ha visto il blocco della strada statale 691 -Fondo Valle Sele, si è appena spostata sull’autostrada A2 del Mediterraneo.

Un lungo corteo di circa 150 automezzi, tra camion e tir, sta sfilando lungo l’A2 tra Contursi Terme e Battipaglia, in direzione nord. Più tardi, la protesta , interesserà anche la direzione sud del tratto autostradale, per poi riprendere presso l’uscita autostradale a Contursi terme della Fondo Valle Sele. Abbassamento dei prezzi dei carburanti ma anche diritti. È quanto chiedono al Governo gli autotrasportatori che stanno bloccando strade e autostrade del centro e sud Italia.

Mortaruolo sulla Telesina: “Soluzione tampone momentanea, ma il raddoppio è decisivo”

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“Questa mattina sono intervenuto all’iniziativa della CGIL di Benevento, che ringrazio per l’attenzione riservata all’importante tematica, per chiedere la velocizzazione dell’iter per la realizzazione del raddoppio della Telese – Caianello.

In questi giorni stiamo assistendo all’esecuzione dei lavori di miglioramento del manto stradale nel tratto compreso tra le uscite di Ponte e Telese. Un intervento “tampone” che ho richiesto ufficialmente lo scorso 19 dicembre, con nota inviata via PEC al Prefetto di Benevento e al Responsabile della Struttura territoriale di Anas Campania, a motivo delle pessime e pericolose condizioni del manto stradale.

Interventi necessari e urgenti ma non sufficienti a risolvere le problematiche di un’arteria che necessita, in tempi quanto più celeri possibili, di un raddoppio vitale per migliorare gli standard di sicurezza per le migliaia di automobilisti e pendolari che ogni anno percorrono la Statale 372″. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro, Attività Produttive e Turismo della Campania.

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