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Un mazzo di fiori e tanto sgomento per il giovane Flavio: una città sotto choc

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A poche ore dal tragico evento nel quale ha perso la vita un sedicenne sannita, sul luogo dell’incidente è stato posizionato un mazzo di fiori per ricordare la giovane vittima. Un primo, bellissimo gesto che è un segnale chiaro durante una domenica mattina in cui la città si è risvegliata sconvolta.

Il giovane Flavio ha perso la vita la scorsa notte, intorno all’una, sul viadotto delle streghe (l’arteria che collega via Avellino con lo stadio ‘Vigorito’). Una tragedia, una giovane vita spezzata ed un’altra, quella del coetaneo, che resterà profondamente segnata dal tragico evento. 

Ordigno davanti centro estetico nel Napoletano, lievi danni

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Napoli – Un ordigno artigianale dal basso potenziale è esploso la scorsa notte davanti alla serranda di un centro estetico a Frattaminore (Napoli), in via Giuseppe Di Vittorio, dove sono intervenuti i Carabinieri. Lievi i danni alla saracinesca. Sull’episodio indagano i militari della Compagnia di Giugliano in Campania. 

‘Noi Di Centro’, nominati i vertici per la città di Benevento: Panella sarà presidente

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Il segretario provinciale di Noi di Centro, Carmine Agostinelli, e il presidente provinciale, Domenico Parisi, d’intesa con il segretario nazionale Clemente Mastella, hanno nominato i vertici del movimento per la città di Benevento.
Gianfranco Ucci sarà segretario cittadino e Paola Panella presidente. “A loro il compito di organizzare e strutturare il partito nel capoluogo sannita”, hanno affermato Agostinelli e Parisi che infine hanno ringraziato “Ucci e Panella per la disponibilità”, augurando ad “entrambi buon lavoro”.

Avellino, un mercato ad andamento lento: il punto sulle trattative

Di Somma (Avellino)
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Avellino – Nessun rinvio, domenica riparte il campionato di LegaPro. L’Avellino di Piero Braglia scenderà in campo contro il Monopoli tra la mura amiche. Il via libera alla ripresa è arrivato dopo il parere positivo del CTS per l’applicazione del nuovo protocollo sanitario. La truppa irpina nelle ultime ore ha dovuto fare i conti nuovamente con il “nemico invisibile” con cinque positivi all’interno del gruppo squadra. Nonostante ciò la marcia di avvicinamento al match contro i pugliesi è cominciata con un test in famiglia, termina con il risultato di 2-0 con le segnature di Micovschi e Carriero.

IL MERCATO. In archivio le prime due settimane di mercato, l’Avellino ha registrato le uscite di Gagliano ritorno al Cagliari (possibile ritorno nel Girone C al Potenza, ndr.) e Messina ceduto a titolo definitivo alla Fidelis Andria. La telenovela Iemmello va verso conclusione. Nelle scorse ore nuovo contatto tra il presidente del Catanzaro e l’attaccante in forza al Frosinone. L’impressione che l’ex Benevento ad inizio della nuova settimana sarà un nuovo calciatore della formazione giallorossa.

L’Avellino virerà altrove per puntellare l’attacco. Resta viva la pista che porta a Murano del Perugia. Nessun interessamento per Bianchimano promesso sposo della Viterbese. Il direttore sportivo Salvatore Di Somma insieme alla società guidata dalla famiglia D’Agostino dovrà sbrogliare la matassa mercato che fa storcere il naso ai tifosi irpini. Lo stesso diesse che ha dichiarato che servono pochi elementi per rinforzare la rosa. L’Avellino va a caccia di una punta e un esterno di piede sinistro. Sfumato l’arrivo di D’Orazio della Spal, l’Avellino tornerà alla carica per Ceccarelli fresco di rescissione con il Catania.

GRANA CENTROCAMPO. In un clima di mercato, l’Avellino deve fare i conti con la situazione in mediana da sbrogliare. E’ atteso un nuovo confronto per il rinnovo o addio D’Angelo. Il centrocampista siciliano, rientrato nei giorni scorsi in Irpinia è finito nel mirino di Cosenza e Virtus Entella. Al passo d’addio Aloi che ha il contratto in scadenza il prossimo giugno, nessun rinnovo in vista. Chiude il cerchio Carriero che cerca una nuova intesa contrattuale mentre l’entourage del calciatore prova a proporlo altrove.

Roscia scuote Fratelli d’Italia: “No a Berlusconi Presidente della Repubblica”

Antonio Roscia
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Salerno – Il medico salernitano Antonio Roscia è dirigente provinciale di Fratelli d’Italia (ricopre l’incarico di responsabile territoriale del dipartimento-professioni).  

Da sempre libero pensatore e apertamente riconosciuto quale risorsa per la destra salernitana, non ha mai lasciato che i suoi personali convincimenti fossero pervasi dalla logica del cosiddetto ‘interesse superiore’.

Mai ha permesso che le scelte napoletane o romane condizionassero, ob torto collo, la propria percezione politica. Fedele a questa linea, seppur sapendo di andare contro la posizione ufficiale del suo partito nelle ultime ore ha affermato: Francamente no. Il nome di Silvio Berlusconi non mi piace quale Presidente della Repubblica. Dice: ma tu voti? No. Perciò lo posso dire. Berlusconi non può rivestire quel ruolo, beninteso come non lo poteva ricoprire per altri versi Giorgio Napolitano. Ma Silvio Berlusconi è un nome che crea facile sponda alla sinistra per fare campagna elettorale per quasi un anno su temi di facile presa: da Ruby alle Olgettine passando per le sue compagne fatte parlamentari ad hoc. E nemmeno sbagliando troppo. No, il nome deve essere autorevole ed anche quello di un uomo con il ‘phisique du role’. Mi viene in mente Antonio Tajani che ha solide competenze internazionali, lucidità e anche bella presenza (che non guasta): non è il solito ottantenne e soprattutto è un chiaro esponente di centrodestra, leale alla coalizione”.

Covid, Locatelli rassicura: “C’è decelerazione della curva epidemica”

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Siamo “in una situazione delicata e con numeri ancora crescenti per quel che riguarda l’incidenza d’infezioni. Tuttavia, la crescita percentuale dell’ultima settimana è stata inferiore alla precedente e, negli ultimi giorni, vi sono evidenze di chiara decelerazione della curva epidemica in linea con quanto osservato in altri Paesi”. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Franco Locatelli, coordinatore del Cts. La pressione sulle strutture sanitarie nelle ultime settimane “è decisamente aumentata. Il rischio da scongiurare è di danneggiare i pazienti con patologie differenti dal Covid riducendo il numero di procedure mediche o chirurgiche”.

A questo rischio “può contribuire anche un elevato numero di contagi tra gli operatori sanitari che è certamente non trascurabile. Non possiamo parlare però di ospedali vicini al collasso”. La diversa situazione rispetto al passato è “il frutto del largo numero di vaccinazioni effettuate: quasi 120 milioni di dosi somministrate e 26 milioni di persone che hanno ricevuto la dose booster sono numeri straordinari e hanno consentito di proteggere largamente dal rischio di malattia grave o addirittura fatale gli italiani”.

È da mettere in conto “che in una fase come questa si generi paura di frequentare luoghi molto affollati. Tuttavia le scelte di limitarli a spettatori con il super green pass e muniti di mascherine Ffp2 rappresentano strumenti in grado di ridurre molto il rischio d’infezione”. La minor severità delle infezioni osservate nei contagiati da Omicron “è data dalle caratteristiche biologiche della variante (minor capacità di legarsi a cellule polmonari) e, soprattutto, dalla presenza della copertura conferita dai vaccini. Sarebbe sbagliato pensare però che Omicron, in soggetti non adeguatamente protetti dal vaccino, non possa determinare malattia grave o anche fatale”.

Auto in sosta in fiamme nella notte, paura a Montella

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Montella (Av) – La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Montella, subito dopo le ore 01’30 di questa notte, è intervenuta in contrada Tagliabosco sempre a Montella, per un incendio che ha interessato un furgone in sosta. Le fiamme che hanno avvolto il veicolo sono state spente mettendo in sicurezza l’area.

Lite nel cuore del centro storico di Benevento: uomo accoltellato

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Benevento – Episodio di violenza nel centro storico di Benevento, a piazza Piano di Corte. Saranno le indagini della Squadra Mobile della Questura di Benevento a chiarire l’accaduto 

Un uomo 40enne  già noto alle forze dell’ordine è rimasto ferito ad una gamba a seguito di un colpo da arma da taglio al culmine sembrerebbe di una lite.  Le condizioni del ferito non desterebbero preoccupazioni, ma resta forte l’allarme della pubblica opinione per il ripetersi di tali episodi di violenza. 

Incidente mortale nella notte: sullo scooter erano in due, c’era anche un coetaneo

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Benevento- Nuovi elementi emergono dai rilievi dai carabinieri a seguito dell’incidente stradale con esiti fatali per un giovane di 16 anni, F.V. verificatosi sul viadotto delle streghe poco dopo la mezzanotte. 

In sella ad uno scooter che è finito contro un guardrail si trovava anche un altro adolescente che nell’impatto ha riportato ferite fortunatamente più lievi. Il giovane, soccorso dal 118, è molto provato per lo shock subito. I carabinieri stanno ancora valutando la dinamica dell’accaduto per accertare cosa effettivamente ha spinto il giovane conducente del mezzo a due ruote a perdere il controllo dello stesso.     

Giraservice, restano i 138 licenziamenti. Gli ex lavoratori attaccano De Luca

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Salerno – Nessuna positiva novità per i 138 lavoratori ex Giraservice, licenziati il 23 dicembre 2021. L’azienda ha lavorato per circa un ventennio per il Consorzio Unico Campania.

Il tempo che passa esaspera gli ex lavoratori. La mancanza di reddito incide sulla dignità. Spesso aumentano anche le tensioni intra-familiari.

“La Giraservice era il ‘fiore all’occhiello’ della distribuzione e gestione dei titoli di viaggio della regione”, scrive Alessandro, ex lavoratore, rivolgendosi pubblicamente a Vincenzo De Luca.  “Siamo stati abbandonati ad un destino già scritto; lei non ha proferito parola né mosso un dito. Sappiamo con certezza che ha ricevuto due distinte lettere; presumo abbia letto il nostro grido di aiuto: dopo ben 20 anni abbiamo perso il lavoro fatto di tanti sacrifici. Noi siamo quei lavoratori che abbiamo anche e soprattutto permesso di accrescere la sua popolarità con la sua imponente campagna abbonamenti studenti ridotti gratuiti. Dietro l’enorme lavoro c’eravamo noi. Non ho da dire altro ma solo che ha aggiunto una nuova sconfitta”.

Un (ex) collega aggiunge: Non si possono fare orecchie da mercante su di una questione di tale portata, 138 lavoratori che per 28 anni (e sì, qualche anno più per alcuni di noi) hanno svolto attività essenziali per il TPL, non possono esser scaricati così, senza dire che l’età media di tali lavoratori é 50 anni. Non si può”.

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