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Acqua, a Forchia possibili disservizi per guasto improvviso

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Benevento – Gesesa comunica che a causa di un guasto improvviso accaduto al momento e di notevole entità, sulla linea principale di distribuzione del Comune di Forchia, si avranno disservizi nella giornata odierna e fino ad ultimazione lavori, nelle seguenti zone: Corso Umberto e traverse, Località Roccarainola e zone limitrofe. 

Caos vaccini, Pellegrino (Iv): “Hub a scuola per immunizzare bimbi”

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“I cittadini campani, cui va il merito di rispondere con grande adesione alla campagna vaccinale, chiedono maggiore efficienza e chiarezza sui criteri concernenti la somministrazione dei vaccini. Le lunghe file agli hub che in alcuni territori funzionano solo uno/due giorni a settimana, le dosi insufficienti, la piattaforma sulla quale iscriversi che spesso risulta inaccessibile, la scarsa informazione in particolare ai soggetti fragili e per la fascia d’età dai 5 ai 12 anni, sono alcune delle criticità segnalate da amministratori, associazioni e cittadini”.  Lo ha dichiarato Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania. “Non possiamo consentirci disservizi, disinformazione e, di conseguenza, ritardi nelle vaccinazioni – ha continuato Pellegrino – né deve passare il principio che per effettuare il vaccino bisogna rivolgersi al politico di turno, cosa che purtroppo sta accadendo, e che va nella direzione diametralmente opposta al lavoro che la Regione sta portando avanti. Ritengo opportuno valutare – ha precisato il Consigliere di Italia Viva – l’incremento degli hub vaccinali  che al momento risultano insufficienti anche rispetto alla prima fase della pandemia e soprattutto fare in modo che siano attivi tutti i giorni; inoltre sarebbe auspicabile un maggior coinvolgimento dei Medici  di Medicina Generale, i quali  avendo un rapporto diretto con i propri assistiti, potrebbero evitare disagi e attivare  una rete di vaccinazione capillare sui Territori; valutare il coinvolgimento delle Farmacie, in particolare quelle che hanno dato la propria disponibilità ad effettuare le vaccinazioni; per  la fascia d’età dai 5 ai 12 anni sarebbe auspicabile  che le Scuole stesse diventassero hub vaccinali.  Ho rappresentato tali criticità e proposte al Presidente De Luca che insieme ai Direttori Generali e alla Direzione Generale per la Tutela della Salute sono costantemente impegnati a fronteggiare questa fase particolarmente complessa dell’emergenza covid.” ha concluso Pellegrino.

Covid: tamponi gratuiti e test ‘sospesi’ nel Napoletano

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Napoli – Due giornate di tamponi gratuiti e test rapidi ”sospesi” per chi non può permettersi di sostenerne i costi. Sono le iniziative adottate dal comitato della salute pubblica dell’area vesuviana che, in collaborazione con la sezione di Torre Annunziata (Napoli) di Confcommercio e la farmacia Napolitano di Boscotrecase, ha programmato per sabato e domenica prossimi due giornate durante le quali verranno distribuiti i test rapidi a prezzo di costo (3 euro, ribattezzato tampone sociale) e saranno raccolti fondi (attraverso la formula del ”tampone sospeso”) per chi non può permettersi di sostenere i costi di acquisto. Inoltre nelle stesse giornate il test rapido antigenico di autovalutazione verrà eseguito gratuitamente da operatori sanitari volontari accreditati e il risultato sarà certificato ed inserito nella piattaforma regionale. Si parte sabato 15 gennaio alle ore 10 a Torre Annunziata, nella zona antistante il porto, in modalità drive test; domenica 16 gennaio, sempre alle 10, appuntamento a Boscoreale, a ridosso dell’ex ferrovia dello Stato, nei pressi dei locali oggi gestiti dall’associazione culturale ”La Stazione”. ”Il costo dei tamponi rapidi in autodiagnosi in Campania – spiegano i promotori dell’iniziativa – è da sempre a carico dei cittadini e spesso i test non vengono effettuati proprio per il prezzo degli stessi. Una famiglia con due figli adolescenti dovrebbe spendere circa 60 euro per verificare l’eventuale positività al Covid-19: non tutti sono in grado di sostenere questa spesa o aspettare i lunghi tempi dell’Asl”. 

Covid, a Napoli ospedali sotto pressione: tornano le file di ambulanze davanti al Cotugno

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Napoli – Ambulanze e auto in fila anche per diverse ore all’esterno del pronto soccorso infettivologico dell’ospedale Cotugno di Napoli. La variante Omicron manda in tilt il nosocomio partenopeo e ritornano scene che ricordano le prime ondate della pandemia. Il Cotugno è il pronto soccorso infettivologico di riferimento ed è dunque preso d’assalto in periodi di picco come questo. Dalle immagini rese pubbliche dalla pagina ‘Nessuno Tocchi Ippocrate‘, si vedono i mezzi di soccorso di nuovo in coda, in attesa dei posti letto per fare spazio ai nuovi ricoverati.

Nella giornata di ieri il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha incontrato il direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli Maurizio Di Mauro e la bed manager del Cotugno, Mariacristina Boccia, per fare il punto della situazione Covid al Cotugno. “I contagi aumentano di giorno in giorno – ha detto Di Mauroe la curva è destinata ad innalzarsi. Il nostro pronto soccorso riesce a gestire questa emergenza anche perché il turn over dei pazienti è molto rapido. Abbiamo riscontrato che l’80% dei ricoveri è di pazienti non vaccinati con patologie polmonari anche abbastanza gravi e molti sono anche giovani. L’unica strada per uscire da questa crisi è quella del vaccino. Senza di esso, con gli assembramenti che ci sono, i contagi dovrebbero essere di molto superiori a quelli che oggi vengono registrati, se questo non è avvenuto è grazie proprio ai vaccini che limitano anche fortemente la gravità delle patologie qualora il virus venga contratto”.

“Dal 4 gennaio – spiega la dottoressa Boccia registriamo 30-40 (siamo arrivati ad un picco di 70) di ingressi giornalieri di pazienti Covid. Le code di ambulanze che si sono formate in alcuni giorni sono dovute anche al fatto che il Covid richiede protocolli e sistemazioni particolari e quindi occorre un po’ di tempo per preparare le stanze in isolamento. Dopo due anni di emergenza, ora ci facciamo trovare sempre pronti. La maggioranza dei pazienti ricoverati sono non vaccinati e restii quindi a considerare il Covid una vera malattia e spesso allora si curano a casa ed arrivano in ospedale soltanto quando la malattia è in stato avanzato. Rispetto al passato, ora l’età media dei ricoverati, anche in rianimazione, si è considerevolmente abbassata. Come già è stato detto, l’unico modo per mettere fine alla pandemia è il vaccino, basti sapere che non abbiamo un solo ricoverato che abbia ricevuto la terza dose. La cura con i monoclonali non è una sostituzione del vaccino, non può essere applicata a tutti, va fatta nei primi dieci giorni in cui viene contratto il virus e quando non sono presenti sintomi gravi e serve affinché la malattia non degeneri e porti all’ospedalizzazione. Tra l’altro molte persone arrivano al pronto soccorso e le rimandiamo indietro perché non necessitano di ospedalizzazione”.

“Noi non possiamo fare altro che invitare – il commento di Borrellicome facciamo da tempo ormai, tutti a vaccinarsi e ad essere ancor più responsabili. Per le questioni sanitarie dei temi legati al Covid dobbiamo sempre attenerci alle fonti autorevoli e non a quello che circola, a caso, in rete. Ringrazieremo sempre il personale medico dei Colli e di tutti gli ospedali che ormai da due anni combattono in prima linea contro questo nemico invisibile”.

Carcere, ancora in fuga i due detenuti evasi ad Avellino: i nomi

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Avellino – Si chiamano Florin Mocian, romeno di 22 anni, e Hassin Kilifi, marocchino 40enne nato a Marrakech, i due detenuti evasi ieri dal carcere di Avellino e attualmente ricercati da tutte le forze dell’ordine. Un 45enne di origine albanese è stato catturato dai Carabinieri in collaborazione con la Polizia Penitenziaria mentre tentava di allontanarsi dal carcere. Nel 2012 ci fu un’altra evasione dal carcere ma i quattro detenuti vennero subito acciuffati. Un tentativo, da parte di due romeni, non riuscito, si è registrato invece nel giugno 2020. 

Evasione dal carcere di Avellino, ecco chi sono i detenuti in fuga

Serena Rossi, niente matrimonio con Davide Devenuto: il motivo

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Napoli – Niente nozze per Serena Rossi. A febbraio saranno trascorsi già tre anni dalla fatidica proposta di Davide Devenuto durante una diretta di Domenica In, eppure ancora niente abito bianco per l’attrice. Mentre i fan della coppia cominciano a scalpitare e a chiedersi se i due beniamini ci abbiano nel frattempo ripensato, la conduttrice napoletana ha voluto fare chiarezza. 

In un’intervista rilasciata al settimanale Di Più Tv, l’attrice ha rivelato che il matrimonio in questo momento non è una priorità né per lei né per il compagno. “Per adesso le nozze non sono in programma e ho pure smesso di chiedermi se e quando ci saranno” ha spiegato Serena Rossi. 

Per il momento, l’attrice dovrà accontentarsi di indossare l’abito da sposa solo sul set: proprio in questi giorni è attesa su Rai 1 la sua nuova fiction, intitolata per l’appunto La Sposa, che la vede protagonista di un matrimonio davvero incantevole.

“Ma non mi lamento – ha precisato l’attrice -. Davide e io stiamo bene così, siamo felici e abbiamo un figlio meraviglioso. In fondo avrei poco tempo per organizzare le mie nozze, perché per i prossimi mesi sono già piena di impegni”. In effetti, la Rossi sta lavorando a ritmi incredibili. Complice anche l’emergenza sanitaria, la coppia pare avere adesso altre priorità, pur senza escludere l’idea di un secondo figlio. La conduttrice, infatti, si è ammessa pronta a diventare mamma ancora una volta, consapevole che questo potrebbe voler dire mettere in stand by per un po’ la sua carriera. 

Fermato perchè tassista abusivo, Carabinieri scoprono che è ricercato

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Pozzuoli (Na) – Tassista abusivo ma anche ricercato dal 2019 per spaccio di droga. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri a Pozzuoli (Napoli). Durante alcuni controlli, i militari hanno fermato Omoha Dele, 43enne di origini nigeriane: non aveva documenti di identità né patente ma garantiva comunque un servizio di trasporto passeggeri, senza licenza e copertura assicurativa. I militari della sezione radiomobile di Pozzuoli lo hanno individuato a Licola e per identificarlo lo hanno fotosegnalato. Dall’analisi delle sue impronte digitali è emerso che fosse ricercato da tempo, destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel 2019 dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Secondo il provvedimento dell’Autorità giudiziaria il 43enne dovrà scontare 8 anni 11 mesi e 19 giorni di reclusione per il reato di spaccio di stupefacenti, commesso nel comune di Giugliano in Campania. E’ ora in carcere.

 

Azione, primo congresso provinciale ad Avellino

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Sabato 15 gennaio 2022 presso il Circolo della Stampa dalle ore 9.30 si terrà il primo Congresso Provinciale di Avellino in Azione, dal titolo “Riformismo, coraggio ed empatia della politica”. 

Ogni Partito che abbia a cuore la democrazia ha la necessità di costruire un percorso preciso che coinvolga i territori, attraverso la costruzione di organismi di rappresentanza ed attraverso la individuazione di una classe dirigente che abbia il compito di promuovere e di articolare proposte precise, dirette a realizzare il bene di una precisa comunità di individui.

La Politica negli ultimi anni ha abbandonato la volontà di ascolto, ha messo da parte la capacità di individuare gli argomenti più complessi e di fornire risposte, senza la banalità della semplificazione indirizzata alla mera raccolta del consenso.  

Un’altra strada è possibile, ed è qui che comincia il viaggio, proprio nel confronto tra tesi differenti, al fine di raggiungere una sintesi che sia il punto di partenza per costruire un’altra proposta politica alternativa al populismo assistenziale ed al sovranismo privo di anima.

La politica non può essere ridotta a logos senza pensiero, perché  l’assenza di riflessione ha ridotto la discussione ad una lotta tra fazioni opposte, determinando un profondo scollamento con il Paese Reale, che si agita nella inefficienza di un sistema che mostra segni inequivocabili di cedimento.

Ora è il momento non più rinviabile per una visione di grande respiro perché una vera classe dirigente vive il presente, pensando già al domani. Per la partecipazione di iscritti e cittadini sarà obbligatorio il green pass rafforzato.

Durazzano, organizzato l’Open day per il 18 gennaio

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Durazzano (Bn) – La situazione epidemiologica non fa stare tranquilli. E allora è una corsa per cercare di portare avanti concretamente e con velocità la campagna vaccinale, specie per quelle fasce d’età che hanno bisogno di una copertura utile a contenere l’avanzare del virus. Per questo motivo il Comune di Durazzano, in collaborazione con l‘Asl di Benevento ha organizzato l’Open day per i bambini dai 5 agli 11 anni e over 12 per martedì 18 gennaio, presso la scuola elementare Capoluogo.

 

Daniela, 54 anni, mamma e moglie. Il Covid se la porta via

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Pisciotta (Sa) – Comunità sconvolta ed addolorata per la improvvisa morte di Daniela De Marte. La donna aveva 54 anni ed era ricoverata presso l’ospedale di Agropoli a seguito dello sviluppo del Covid-19.

Risultata positiva al Sars-Cov-2 con il marito ed i giovanissimi figli, nelle ore in cui i familiari si sono negativizzati lei si è aggravata. Tanto da richiedere il ricovero. Lì, in un letto di ospedale, è deceduta l’11 gennaio.

“La cerimonia funebre è prevista per le ore 11 del 12 gennaio. Ci sarà la benedizione della salma presso il cimitero della frazione Caprioli, laddove la donna viveva ed operava”, spiega il sindaco Ettore Liguori, visibilmente provato dalla notizia.

“Daniela era una splendida mamma e moglie. Donna già funestata dalla vita: aveva perso la mamma da ragazzina, poco più che bambina. Da allora si è rimboccata le maniche ed ha allevato i fratelli ed accudito il padre. Era poi una instancabile lavoratrice”.

Con la famiglia gestiva infatti la pizzeria Oasi di Caprioli.

Il giovane Cristian Greco, che proprio a Pisciotta vive, conosce bene la famiglia della sfortunatissima Daniela: “Non ci sono parole: la nostra comunità si stringe alla famiglia per questa gravissima perdita. Era una brava persona e una splendida mamma. Lascia in tutti noi un vuoto incolmabile, mi unisco al dolore dei familiari ed esprimo profondo cordoglio. Una notizia che ci lascia affranti. A Daniela volevamo tutti un gran bene”.

Il lutto è un fulmine a ciel sereno. Dal punto di vista sanitario, Pisciotta vive un momento di tranquillità. Che il sindaco così descrive: “I positivi sono una dozzina. Un paio di persone non sono qui residenti. Nessuno è sintomatico e tutti si avviano verso la guarigione. La chiave di volta è stata la vaccinazione di massa effettuata presso la palestra di Caprioli. Tutti quelli che hanno potuto, si sono vaccinati. Praticamente a Pisciotta lo siamo tutti”. O quasi. Purtroppo.   

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