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Morte Sassoli, Manfredi: “Un uomo al servizio delle Istituzioni”

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Napoli – “Ci addolora la scomparsa di David Sassoli. Un presidente di grande valore, un convinto europeista, un uomo al servizio delle Istituzioni. Gli siamo profondamente riconoscenti per aver avviato quel processo di integrazione volto a cambiare l’Ue per renderla sempre più capace di dare risposte vere alle preoccupazioni dei cittadini. La sua difesa dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà guidi sempre il cammino europeo. A nome della città di Napoli, esprimo vicinanza e cordoglio ai suoi familiari”. Lo dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Morte Davide Sassoli, il cordoglio del sindaco di Salerno

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La Civica Amministrazione e la Città di Salerno esprimono dolore e cordoglio per la morte del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Dapprima da giornalista, poi da esponente politico ne abbiamo sempre apprezzato l’umanità, la competenza, la passione civile. Sassoli ha dato un importante contributo alla crescita democratica delle Istituzioni europee. Durante la pandemia si è impegnato a fondo per una strategia internazionale comune per debellare il morbo e sostenere la ripresa socio economica armonica di tutti gli stati membri. Nel suo indimenticabile ricordo continueremo a lavorare per l’Europa dei Diritti e della Solidarietà.

Addio a David Sassoli, la commozione di Mastella: “Se ne va un pezzo della mia vita”

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“David Sassoli è morto, lo piango con commozione, affetto e stima. Una persona mite della cui amicizia ho goduto per tanti anni. Lo conoscevo da quando, io capo ufficio stampa della Dc, venne a lavorare con me. Quante sere e quante discussioni facevamo con Bobo Ruffilli e Paolo Giuntella. Mi aveva promesso che sarebbe venuto a Benevento prima della scadenza del suo mandato. Ci eravamo messaggiati di frequente, soprattutto dopo aver saputo che era stato male. Mi aveva confidato che aveva avuto seri problemi, ma che ora stava meglio. ‘La polmonite è una brutta bestia’ mi aveva scritto. Ciao David, impeccabile conduttore televisivo, straordinario presidente del Parlamento Europeo. Ciao amico della mia giovinezza parlamentare. Un pezzo di storia della mia vita se ne va con te. Tvb”. Così su Facebook Clemente Mastella, segretario nazionale di Noi di Centro e sindaco di Benevento.

Caos vaccini nel Napoletano, lunghe code ai centri dedicati: arriva l’obbligo di prenotazione

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Torre del Greco  – Attesa e lunghe file ai centri vaccinali: obbligo di prenotazione anche per le terze dosi. Ad introdurlo è l’Asl Napoli 3 Sud che con una comunicazione firmata dai direttori generale Gennaro Sosto, sanitario Gaetano D’Onofrio e amministrativo Giuseppe Esposito, fatta pervenire tra gli altri ai responsabili dei distretti sociosanitari, spiega come ”vista l’emergenza epidemiologica da Sars-CoV-2, con la recrudescenza dei contagi e l’obbligatorietà della vaccinazione per gli over 50” e ”considerata l’eccezionale affluenza ai punti vaccinali che non consente un’ordinata e programmata fruizione della somministrazione del vaccino, con conseguente disagio per i cittadini e per il personale sanitario di front-line” si è deciso di accogliere le richieste pervenute da più sindaci e adottare un nuovo modello organizzativo a partire dal 14 gennaio. In particolare, per i cittadini over 12 anni ”che devono la terza dose” diventa obbligatoria la prenotazione utilizzando la piattaforma open day vaccini di Soresa: ”Si precisa – spiegano dall’azienda sanitaria – che per accedere ai punti vaccinali, la prenotazione è sempre obbligatoria. Non saranno infatti vaccinati per la terza dose i soggetti privi di tale requisito”. Stesso discorso per le prime dosi, i cui interessati potranno prenotare sempre sulla piattaforma Soresa anche al link ”adesione vaccinazioni”. Procedura diversa invece per la fascia d’età 5-11 anni: oltre alla piattaforma Soresa, infatti, sono disponibili le prenotazioni tramite gli specialisti e l’accesso libero nei canali dedicati (open day). ”Il numero dei cittadini che potranno accedere giornalmente alla vaccinazione – comunicano dalla Napoli 3 Sud – sarà determinato sulla base della capacità operativa dei singoli centri vaccinali e dalla disponibilità dei vaccini nel rispetto delle priorità di accesso definite dalla norma vigente”.

Spaccio nel Napoletano, 11 misure cautelari della Dda e carabinieri 

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Ercolano  – Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, oltre al divieto di dimora in tutti i Comuni della Campania, è stata eseguita all’alba a carico di undici persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il provvedimento, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli), è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

Alla base del provvedimento c’è un’ attività di indagine dei Carabinieri della Tenenza di Ercolano, protrattasi tra agosto 2017 e ottobre 2018, iniziata avviata all’indomani dell’esplosione di quattro colpi d’arma da fuoco, a scopo intimidatorio, contro l’abitazione di Vincenzo Cefariello, fratello di Marco, già collaboratore di giustizia ritenuto dagli inquirenti un elemento di vertice del clan Birra-Iacomino. Le successive indagini hanno messo in luce l’esistenza e l’operatività di un’associazione finalizzata alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. I componenti di spicco dell’organizzazione, raggiunti da misura cautelare, secondo quanto risulta dalle indagini sono legati da vincoli familiari. E, nonostante alcuni fossero già stati sottoposti a misure cautelari, avrebbero fissato appuntamenti con i fornitori dello stupefacente e organizzato i traffici dell’intero sodalizio.

Dispersi sul Monte Terminio, avviate le ricerche di tre persone

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I Carabinieri della Compagnia di Solofra sono impegnati nelle ricerche di tre persone, che nella serata di ieri si sarebbero avventurate in località innevata del Monte Terminio. Si tratta di due uomini e una donna del serinese. A dare l’allarme è stato il familiare di uno di loro, che questa mattina ha contattato i Carabinieri.

Napoli, nasce l’app per promuovere i percorsi turistici

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Napoli – Aggregare offerte per un turismo ”lento e sostenibile” con lo scopo di promuovere le ricchezze di percorsi integrati che vanno dai Campi Flegrei al Vesuvio fino ad arrivare alle isole del golfo passando per i vicoli del Centro storico di Napoli e per le meraviglie dei siti archeologici dell’area vesuviana.

E’ lo scopo con cui nasce Vesuvius Tourism App, da un’idea dell’imprenditore Salvatore Graziano. Sono già circa cinquanta le imprese turistiche e gli stakeholder coinvolti nella creazione degli itinerari turistici che il portale andrà a proporre, ma in questi mesi l’attività si concentra nell’allargare l’offerta chiamando a raccolta quanti accolgono e appoggiano la filosofia della piattaforma. Nei primi mesi del 2022 Vesuvius Tourism sarà App per il B2B e ha già confermato la sua presenza nelle più importanti fiere nazionali e internazionali del turismo, per arrivare infine sui device degli utenti nel 2023.

“Con lo sviluppo di Vesuvius Tourism App – spiega Graziano – abbiamo puntato lo sguardo su ciò che ci appartiene e adesso è nostra intenzione incentivarlo, creando una rete d’impresa e favorendo gli accordi con le amministrazioni pubbliche locali. Siamo certi di sviluppare occupazione giovanile riducendo il fenomeno dei talenti in fuga e il rischio al crimine ma occorre essere parte attiva per valorizzare la storia e le tradizioni di un luogo millenario fatto di architettura e arte, santuari e siti archeologici, artigianato locale ed enogastronomia”. Vesuvius Tourism App sarà presentata agli stakeholder e alle imprese turistiche nella prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo in programma a Napoli dal 18 al 20 marzo 2022.

Covid, ritorno in aula a Napoli: pareri opposti tra le mamme, i bambini i più contenti

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Napoli – Ritorno in aula oggi in Campania dopo la decisione del Tar che ha sospeso l’ordinanza del governatore De Luca che prorogava il rientro in classe fino alla fine di gennaio.

A Napoli, pareri opposti tra le mamme che hanno accompagnato i figli a scuola, come alla scuola elementare De Amicis, nel quartiere Chiaia. Loro, i bambini, erano invece quelli che manifestavano la maggiore soddisfazione per aver ritrovato i compagni di classe. Zainetti in spalla e mano nella mano con mamma o papà i bimbi della scuola elementare Vanvitelli hanno così varcato i cancelli della scuola. Ma se sui volti dei bambini solo sorrisi, sebbene qualcuno sia un po’ assonnato, tra i genitori sono diversi gli stati d’animo.

“Bene che si sia tornati in classe – dice all’Ansa Paolo, papà di una bimba che frequenta la II elementare – l’anno scorso praticamente è stato quasi del tutto in Dad ed è stato difficile per i più piccoli che dovevano imparare a leggere e scrivere. È da settembre che si stanno davvero abituando ad andare a scuola e comunque le lezioni in Dad non hanno la stessa efficacia di quelle in presenza nonostante il grande impegno degli insegnanti e poi almeno per quanto ci riguarda abbiamo vaccinato nostra figlia e quindi siamo ancora più tranquilli”. Sulla stessa lunghezza d’onda, la mamma di un bambino che sta in quarta: “Sono mesi che ci dicono che la vaccinazione ci protegge dal virus o almeno dalla malattia grave, ora anche i bambini si possono vaccinare e quindi è giusto che vadano a scuola come avviene nel resto del Paese. Chiudere solo qui le scuole, quando la vita di noi adulti è tornata quasi del tutto alla normalità e tutte le attività sono aperte, sarebbe stato un’ingiustizia per i ragazzi e avrebbe creato moltissime difficoltà a noi genitori che dobbiamo andare a lavoro”.

Ma tra chi esprime soddisfazione c’è anche chi invece si dice “fortemente preoccupato”. Diversi i genitori che avrebbero preferito il rientro in classe tra qualche settimana, facendo passare il picco dei contagi e le settimane più fredde. “Sono preoccupata – afferma Diana, mamma di un bambino – mio figlio per venire a scuola prende il pulmino, ma ora almeno per alcune settimane lo accompagneremo noi. Forse sarebbe stato meglio la Dad almeno per un po’. Oggi non ero sicura di volerlo portare, se devo essere sincera”. Scuole elementari che almeno per questa settimana, come disposto dal Comune di Napoli, non effettueranno la refezione. Anche all’esterno della scuola media ‘Viale delle Acacie’ alcuni genitori parlano del rientro e anche qui non manca chi avrebbe preferito aspettare qualche settimana. “L’anno scorso siamo stati in Dad per molto mesi – afferma Francesco, un papà – non capisco tutte queste polemiche per poche settimane, ora spero solo che vada tutto bene”.

Triplice evasione dal carcere di Avellino: due in fuga, uno preso 

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Evasione nelle prime ore della scorsa notte dalla casa circondariale di Bellizzi, ad Avellino: a scappare sono stati tre detenuti – due dell’Est europeo e l’ultimo marocchino – che erano ristretti nella prima sezione penale. I due dell’est sono ancora in fuga mentre il marocchino è stato acciuffato dai carabinieri, appena dopo l’evasione, dopo l’allarme della Polizia Penitenziaria. I fuggitivi avrebbero forato il muro della cella e guadagnato l’esterno calandosi con lenzuola annodate. È scattata subito una maxi operazione delle forze dell’Ordine e della Polizia Penitenziaria con posti di blocco e controlli a bus e treni.

Giochi e scommesse illegali per agevolare il clan dei Casalesi, 33 arresti

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Questa mattina, nelle province di Salerno, Ascoli Piceno, Agrigento, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Messina, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma, Varese e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta, militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti e dai collaterali organismi di polizia stranieri, hanno eseguito un provvedimento cautelare applicativo della misura della custodia in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 soggetti, sottoposti ad indagini, a vario titolo, in relazione al delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio, nonché per i reati scopo di tale associazione, con l’aggravante, per taluni di questi reati, di aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan dei “Casalesi”.

E contestualmente in corso sequestro preventivo di 11 siti internet e delle società “Europartner” e “IOCOSA LUDUM società cooperativa”, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (SA), nonché di € 3 M nei confronti di Luigi Giuseppe Cirillo di altri soggetti che, allo stato delle investigazioni, sono stati ritenuti essere suoi prestanome, quale profitto dei reati di cui si ipotizza la commissione.

Il Cirillo, che nell’ordinanza cautelare viene ritenuto capo e promotore del sodalizio criminale, è accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on line illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi.

L’operazione

Nella ricostruzione fatta propria dal giudice, e suscettibile di ulteriore vaglio nell’ulteriore corso del procedimento, vigendo fino a sentenza definitiva la presunzione di innocenza di cui all’art. 27 Cost., egli, servendosi di un sistema di gestione ed amministrazione telematico ideato da TANCREDI Luigi nei primi anni 2000¹ ne avrebbe nel tempo incrementato notevolmente le potenzialità e la diffusione, utilizzando le ragguardevoli competenze nel settore tecnico-informatico di uno dei sodali, grazie ad una community di gioco fatta di diversi milioni di giocatori diffusi in tutto il mondo, i quali, fruendo della piattaforma messa a disposizione, potevano giocare e scommettere on line l’uno contro l’altro a distanza di migliaia di chilometri e senza alcun vincolo di tempo e luogo.

Il G.I.P., in particolare, ha ritenuto allo stato fondata la ricostruzione delle risultanze investigative, formulata all’esito dell’attività d’indagine, svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, secondo la quale la presunta consorteria criminale avrebbe effettuato le proprie attività mediante siti internet prevalentemente con domini .com ed.eu, tutti privi delle prescritte autorizzazioni dei Monopoli di Stato italiani, allocati presso diversi server che, seppur coordinati da Mercato San Severino (SA), sono stati materialmente ubicati all’estero, în c.d. paradisi fiscali, tra i quali Panama e l’Isola di Curacao. Proprio tali elementi hanno reso particolarmente complesse e difficoltose le operazioni di monitoraggio.

La ricostruzione

In pratica, sempre secondo predetta provvisoria ricostruzione, abusivamente programmato eseguito gioco delle del casinò del Texas Hold’em, associandosi rete dbgpoker (piattaforma poker on-line, come detto, attiva siti allocati non autorizzati operare Italia). Taluni giochi’, inoltre, risultavano fruibili anche machines e totem, materialmente posti in diverse attività commerciali per più Italia cui erano imposti dalle consorterie criminali egemoni territorialmente. Alcune delle giochi individuate Italia riconducibili “Europartner” società cooperativa, oggetto sequestro preventivo.

Sempre l’ipotesi accusatoria ritenuta fondata avveniva mediante un sistema piramidale cui base era il player, facente parte della community gioco globale, elemento maggior importanza di tutto sistema, poiché di fatto finanziatore e fruitore finale sistema di gioco, sintesi, l’ipotesi accusatoria che vertice vendesse ai vari livelli gestionali crediti “virtuali”, che divenivano denaro “reale” grazie alle giocate dei player-giocatori finali. Questi ultimi le realizzavano sia attraverso il collegamento diretto con i siti internet (illegali) di gaming, sia mediante periferiche fisiche quali totem è slot machines, ubicate come già detto in alcune sale giochi, senza il previsto collegamento con i Monopoli di Stato.

Ad ogni passaggio di livello sarebbe stata corrisposta una percentuale per la prestazione fornita da ciascun componente della piramide di gioco, a seconda di quanto stabilito in sede di “contrattualizzazione”.
Infine, la consistente quota parte che rimaneva del prezzo del punto-gioco, enucleata dai pagamenti intermedi, risulta, allo stato delle investigazioni, per quanto ritenuto dal GIP, essere confluita nelle casse del casinò, livello apicale ed amministratore globale, utilizzando sistemi di pagamento skrill (simile a paypal), che permetteva il passaggio di capitali anche attraverso un semplice scambio di mail.

La piattaforma di direzione globale del gioco illecito è stata individuata, allo stato delle investigazioni, in un sito iscritto su server America Lo strumento di gestione risulterebbe strutturato su 5 livelli, primo dei quali costituito da un amministratore globale.
Tra i reati contestati al CIRILLO vi è l’autoriciclaggio per una serie di investimenti che egli avrebbe operato con gli introiti delle sue illecite condotte, in particolare nello stato di Panama, ove avrebbe acquistato una serie di beni immobili. D’interesse e risultata, altresi, la vendita di una LAMBORGHINI Murcielago, fittiziamente intestata ad una società iscritta nei registri della Repubblica Ceca e ritenuta riconducibile ad uno degli odierni indagati, che sarebbe stata venduta ad una concessionaria di Torino ed i cui proventi sarebbero transitati, dopo vari passaggi finanziari, su un conto corrente a lui intestato a Panama. In una circostanza, il CIRILLO avrebbe minacciato con una pistola (gli è contestato anche il reato di porto abusivo di arma da sparo) un appartenente ad un clan rivale che avrebbe reclamato un credito vantato nei confronti di un suo affine.

È stata altresi contestata l’aggravante mafiosa di cui all’art. 416 bis.1 c.p. sotto il profilo dell’agevolazione al clan dei Casalesi, configuratasi grazie alla consapevole fornitura della piattaforma di gioco illegale a soggetti ad esso contigui, che – sulla base delle risultanze – ne avrebbero cosi alimentato le casse.

Gli introiti stimati dall’asset criminoso nel suo complesso sono stati quantificati – nell’arco temporale di circa due anni delle attività investigative in oltre 5 Miliardi di euro. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro. Tutti gli arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali competenti per territorio.

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