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Azioni e mercato azionario: questi gli oggetti delle nuove mode che stanno emergendo nella seconda decade del terzo millennio. I mercati finanziari, resi accessibili a chiunque da strumenti finanziari come i CFD e dalle piattaforme di trading online, infatti, hanno visto indici di popolarità senza precedenti nella storia dell’economia moderna.

A milioni, gli utenti che si registrano presso broker di trading online e, partendo da depositi di entità ridotta (in media si parla di circa 200€), intendono mettersi in gioco in un settore finora aperto unicamente a pochi eletti.

Ma, se tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare, si tratta di una moda passeggera? Di uno sfizio? Oppure il movimento è destinato a durare nel tempo e a vedere la nascita di un nuovo modo di gestire la finanza?

Investire in azioni: il motivo del boom

Uno dei motivi fondamentali per cui questo nuovo modo di investire i propri risparmi ha preso tanto piede presso gli italiani è la flessibilità delle possibilità che rende accessibili.

Per intenderci, investendo con piattaforme di trading online, gli utenti hanno a disposizione la possibilità di vedere ritorni pressoché immediati delle loro operazioni.

Questo è reso possibile grazie a strumenti finanziari appositamente pensati per il trading online: i CFD.

I CFD, acronimo del termine inglese Contracts for Difference, sono proprio questo contratti di investimento sulla variazione dei prezzi di titoli finanziari tali da permettere operazioni sui mercati della durata anche di pochi minuti.

Gli utenti rinunciano ai tradizionali privilegi di essere azionisti di una società (diritto di voto e possibilità di partecipare ai dividendi) per una soluzione più dinamica, che permette profitti mensili dell’ordine del 7/10% e annuali dell’ordine del 20%.

In questo modo il focus degli investimenti si sposta dalla partecipazione alla crescita aziendale alla creazione di flussi dinamici di capitale in rapida rivoluzione.

Trading online: investire in azioni anche direttamente?

Resta un capitolo aperto, quello circa la possibilità che il settore si evolva anche in una direzione tale da includere al suo interno gli investimenti diretti in azioni.

Operando con i CFD, infatti, gli investimenti si concentrano tutti su periodi di tempo molto brevi (da qualche minuto a qualche ora, ma sempre nel limite delle h24). Questo va a favorire una categoria di operatori finanziari, i traders, a discapito della categoria più tradizionale, i cosiddetti cassettisti.

I cassettisti, che hanno fatto la storia dei mercati finanziari, possono essere ritratti come il cuore pulsante del mercato azionario: si tratta degli investitori fedeli all’azienda che prediligono investimenti sul lungo termine alle speculazioni fulminee e rapide dei traders.

Una categoria, dunque, che giova particolarmente al mercato in quanto sono loro che permettono all’azienda l’afflusso di liquidità necessaria a devolvere i propri capitali alla crescita produttiva.

Gli esperti si dicono preoccupati a tal merito: la crescita di investimenti speculativi potrebbe esporre il mercato alla creazione di nuove bolle finanziarie.

La risposta di eToro: sì agli investimenti diretti

Un forte segnale positivo viene da eToro, piattaforma leader mondiale nel Social Trading che attualmente può contare su una base solida di oltre 10 milioni di utenti.

Il broker israeliano, autorizzato a operare sia in Europa che America, ha raccolto la sfida e ha sviluppato uno strumento apposito per ovviare a questo problema: le Real Stocks (scopri di più qui).

Le Real Stocks permettono agli utenti del broker di realizzare anche investimenti diretti sulle azioni, bypassando i CFD.

In questo modo si manterranno tutti i vantaggi operativi di appoggiarsi all’online e, comunque, si potranno fruire di tutti i vantaggi legati alla detenzione delle azioni di una società.

Gli utenti che andranno ad investire in Real Stocks con eToro, infatti, potranno comprare vere azioni, risultando essere azionisti della società in questione e avere diritto a dividendi e di voto.