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Banchi di nebbia, ma anche nebbia tra i banchi di scuola, sui locali pubblici, nei vicoli e per le strade delle nostre città. Un fenomeno meteorologico piuttosto comune in questo periodo sembra addensarsi metaforicamente anche sul quotidiano vivere di ognuno. Non si brancola nel buio, perché un po’ di luce in questa epidemia c’è e l’ha portata il vaccino, ma si fa fatica a intravedere una risposta alla più semplice delle domande. A ricevere delle indicazioni che siano comuni, comprensibili, non necessariamente condivisibili.

La nebbia sta scendendo anche sui banchi di scuola, sta per infittirsi nelle aule, nei corridoi che un tempo raccoglievano i segreti degli studenti tra un’ora e l’altra. Luoghi disabitati ormai, sostituiti dalla Dad, resi tutt’altra cosa da questi tempi difficili. Alcuni resteranno del tutto vuoti anche da lunedì, come ha annunciato Vincenzo De Luca per la Campania. Altri si riempiranno, forse pericolosamente, nel resto d’Italia.

Forse pericolosamente. Ecco, è tutta in quel ‘forse’ la causa di uno scompiglio che sta agitando le nostre vite. Non è l’adeguatezza o meno di un provvedimento la matrice del caos, ma l’assenza di una linea da seguire, di una visione finalmente convinta. Ecco perché la questione scuola diventa lo specchio dell’intero Paese, di un’Italia che non ha ancora capito come affrontare l’ondata pandemica post-vaccino. Non si comprende innanzitutto se, e in che proporzioni, temere la valanga di contagi che sta interessando l’intera nazione, nodo da sciogliere in maniera imprescindibile per assumere una qualunque decisione nei posti di comando.

Finché questo primo rebus non verrà risolto, si andrà avanti nell’eterogeneità di mezze misure talvolta cacofoniche se non ridicole. Provvedimenti che regoleranno con struggente e spiazzante ambiguità le nostre professioni, passioni, tradizioni, consuetudini. Con il risultato di allargare da qui all’infinito il campo del dibattito, delle polemiche furenti e dell’opposizione costante. Perché la metà del guado è terra di nessuno, campo d’azione in cui vale tutto ma pure il suo contrario. Intanto la nebbia ci avvolge, e a ritrovarsi  si fa una gran fatica.