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Come apprendiamo in questi giorni sui quotidiani nazionali – dichiara la consigliera Muscarà del gruppo misto – particolarmente da una denuncia di Marco Esposito pubblicata sul Mattino, la Regione Campania sembra voglia favorire l’emigrazione studentesca disincentivando economicamente i giovani campani a studiare nei nostri atenei, non offrendo adeguate borse di studio per gli studenti di fasce economiche medio-basse. A tal proposito ho presentato un’interrogazione proprio perché, mentre per l’anno accademico 2022/2023 ci sono regioni che, per chi ha un reddito familiare di massimo 22-24 mila euro ed una situazione patrimoniale Ispe di massimo 50mila euro, offrono per i fuori sede alloggi e pasti gratuiti, finanche gettoni che si aggirano sui 4mila euro, la Regione Campania pare non abbia progetti adeguati per settembre. La giunta deve muoversi per favorire la permanenza sul nostro territorio dei nostri studenti! Già da troppi anni, finiti gli studi, sono costretti a partire per il Nord o per l’estero cercando un posto di lavoro adeguato alle proprie esigenze; ma adesso rischiamo di perdere un’altra enorme fetta di studenti anche per le università di cui tanto ci vantiamo, dopo 3 anni di Dad che hanno portato la Campania al titolo di regione con più restrizioni scolastiche. Certamente siamo costretti a tornare sui temi dei Lep, Livelli essenziali delle prestazioni, garantiti dalla Costituzione (per un territorio nazionale equo), ma non dai governi italiani a cui denunciamo da anni tale situazione. I nostri studenti hanno dunque il diritto di restare e non il dovere di partire”.