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Non sono pochi gli italiani che si chiedono quanto costi cambiare l’intestazione di una casa.

Rimane in Italia un’operazione piuttosto costosa che spesso capita di dover intraprendere.

Sicuramente di questo ne sono a conoscenza coloro che hanno preso parte ad una compravendita immobiliare.

Infatti con il passaggio di proprietà di un immobile si trasferisce, attraverso un vero e proprio atto, l’abitazione dal proprietario ad un altro soggetto.

L’operazione oltre a non essere economica necessita di un’attenta analisi a monte che punta a scegliere a chi convenga intestare casa.

Likecasa.it mette in evidenza che la prima opzione da valutare è quella di intestare la casa ad un familiare possibilmente che non abbia altre proprietà come un figlio maggiorenne o minorenne o il proprio coniuge.

Bisogna prestare molta attenzione! 

Ad esempio a proposito dell’intestazione della seconda casa al proprio coniuge il sito mette in guardia specificando che sarebbe preferibile avere la separazione dei beni.

Individuare la persona corretta a cui intestare casa è un aspetto fondamentale che non deve essere assolutamente sottovalutato. E’ dunque chiaro che valutare bene a chi convenga intestare casa può portare vantaggi non da poco.

Occorre inoltre sapere che il passaggio di proprietà comporta diverse voci di spesa.

In generale per un atto di donazione che preveda il passaggio dell’immobile da un proprietario ad un altro, il costo medio da sostenere potrebbe andare dai 900 ai 2.000 euro, una somma alla quale dovranno essere aggiunte naturalmente le imposte.

È importante considerare che le spese relative all’onorario del notaio possono essere differenti e quindi è chi deve occuparsi di sostenere questi costi che può scegliere il professionista che metta a disposizione un servizio ad un costo più conveniente.

Per quanto riguarda le imposte da pagare, nel caso di una donazione dell’immobile, bisognerà sostenere i costi dell’imposta di donazione, dell’imposta catastale, di quella ipotecaria e dell’imposta di registro.

Solitamente la cifra totale dipende da alcuni elementi essenziali, che sono rappresentati dalla possibilità di adibire l’immobile a prima casa e dal valore catastale dell’edificio oggetto del trasferimento.

Quando l’immobile non sarà adibito a prima casa, bisogna versare un’imposta di registro che corrisponde al 9% del valore catastale, un’imposta ipotecaria del 2% del valore della casa e un’imposta catastale dell’1% del valore della casa.

Se chi riceve o compra l’immobile ha intenzione di adibirlo a prima abitazione, potrà beneficiare di alcune agevolazioni molto importanti dal punto di vista fiscale.

Devono però verificarsi alcune condizioni ben precise.

Ad esempio chi riceve o compra la casa non deve essere proprietario di un altro immobile ottenuto con il bonus prima casa, non deve possedere altre abitazioni nello stesso Comune, deve fissare la residenza nella nuova casa entro 18 mesi dall’atto notarile e non deve venderla prima di cinque anni.

Tenuto conto di tutte queste informazioni, è possibile stabilire i costi per il passaggio di proprietà e per il cambio di intestazione della casa secondo alcune percentuali ben precise.

Si tratta di un’imposta di registro del 2% del valore catastale e delle imposte ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna.