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Diciamo la verità, ormai il quotidiano Libero si è fatto da tempo portatore di una crociata anti – meridionale intrisa di odio, razzismo e luoghi comuni triti e stantii. Un attacco tanto puntuale e sistematico alla gente del Meridione che – più che al vaglio dell’analisi – andrebbe passato al vaglio della psicoanalisi.

Non basterebbero dieci pagine per mettere in fila tutte le amenità e le scempiaggini proferite nel tempo dal giornale fondato da Vittorio Feltri, ma – in tutta onestà – l’articolo pubblicato stamane a firma di Filippo Facci, dall’emblematico titolo “Mancato lockdown in Campania: Tutti temono reazioni, guai trattarli come cittadini normali“, ha davvero passato il segno.

Non che le passate offese ai “meridionali inferiori” siano tollerabili beninteso, ma in una singolare gradazione del razzismo anti – meridionale e anti – campano in particolare, qui ci troviamo davvero a un punto di non ritorno.

Per sintetizzare la spazzatura messa su carta da Facci: in Campania c’è il Covid perché i campani sono geneticamente insofferenti al rispetto delle regole, perché “i napoletani, di mascherine ed assembramenti, se ne sono sempre bellamente fo***ti”, perché “la possibilità che nel casertano la cittadinanza comprenda e rispetti le regole, senza il monito di gente armata, non viene contemplata”.

Insomma, una sequela di scemenze inenarrabili condite, poi, dal colpo di genio: la Campania è zona gialla perché i dati sono stati truccati “nella miglior tradizione contraffattoria partenopea”.

Eureka! Certo, non poteva che essere così. E’ tutta una truffa. Il Governo, l’Istituto Superiore di Sanità, l’intero Paese presi in giro ancora una volta dalla truffaldina astuzia campana. Vincenzo De Luca a fare “il gioco delle tre carte” e Italo Giulivo a “fare il palo”. Ma a Filippo Facci non la si fa. Da buon brianzolo non la beve e scopre l’ardito complotto. Sia lode a Filippo Facci! Smascheratore seriale dei tranelli orditi a sud del Garigliano.

Però poi c’è la realtà. E la realtà ci dice che il Covid – 19 è cosa seria, oltremodo seria. In Campania, come in ogni altro luogo del Paese, la situazione va affrontata con la massima responsabilità. Da parte di tutti e a tutti i livelli. Nella nostra Regione i problemi non mancano, ne siamo ben coscienti. E il lockdown invocato dai medici campani (che, secondo l’arguto Facci, sarebbe la ‘pistola fumante’ a certificare la falsità dei dati provenienti dalla Campania) è la stessa richiesta che proviene dai medici di tutto il Paese.

Sinceramente il tempo non ci consente più di star dietro a certe idiozie. Di una sola cosa dobbiamo fare a meno: del populismo sconclusionato, complottista, preconcetto e razzista. Oltre che della spazzatura di Filippo Facci, ovviamente.