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La cancel culture, cancellazione della cultura, l’ostracismo a qualsiasi forma espressiva e a chi ne ha fatto uso, in ogni campo con ogni mezzo. Dal semplice discorrere quotidiano, all’arte alla letteratura, qualsiasi espressione sta diventando oggetto di un opinione che, senza possedere la certezza obiettiva della verità, scrive sulla lavagna dei rapporti tra gli esseri umani la lista dei buoni e dei cattivi. Non senza conseguenze. In nome di principi divulgati come altamente democratici si sta creando una dittatura di pensiero che mette a serio rischio la storia, le tradizioni, usi, costumi, arte e letteratura, in una parola la cultura dei singoli popoli a favore di nuovi modi asettici, sterilizzati che ostracizzano, mettendo al bando, chi non si uniforma.
 
Questo l’argomento che sarà dibattuto Lunedì 15 gennaio nella Sala Santa Maria La Nova a Napoli, dalle 16, da esperti, docenti universitari e i politici della Lega. Il dibattito organizzato dal Dipartimento Cultura Regionale della Lega, sotto la guida dell’architetto Fabiana Gardini, metterà sotto un faro un modo di agire e pensare che si sta diffondendo sempre più. I professori Eugenio Capozzi, e Clelia Castellano di UNISOB e il dottor Argenziano, psichiatra e Dirigente medico all’Asl di Avellino, metteranno a fuoco le sfaccettature di questa “doxa razzista e militante ”. 
 
Saranno presenti il consigliere della città Metropolitana Domenico Esposito Alaia, Nicholas Esposito Coordinatore regionale Dipartimenti Lega, Severino Nappi Capogruppo Lega Regione Campania, Il senatore Gianluca Cantalamessa Capogruppo Lega Commissione Industria, Commercio, Artigianato, Turismo, Agricoltura, e l’On. Pina Castiello, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.