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Salerno – Arriva dall’ex Consigliere regionale Salvatore Gagliano una denuncia che riporta la sanità campana indietro nel tempo. Ecco la storia: “Siamo in pieno Agosto ma la vita non è solo allegria o grandi barche in mare, ma c’è anche altro. Martedi una mia conoscente di Praiano mi chiede un aiuto per il marito, il quale è stato investito su un motorino nello scorso luglio, ed è immoblizzato al letto da 40 giorni. Il malcapitato fu ricoverato al Cardarelli. Nella diagnosi veniva stabilito dal professore che l’aveva operato, che dopo 25 giorni (quindi il 10 agosto) sarebbe dovuto ritornare con l’ambulanza al Cardarelli, per una TAC ed una radiografia, con l’intento di poter stabilire il tipo di riabilitazione da praticare. La moglie diligentemente ha telefonato al Cardarelli lunedi 7 agosto per fissare l’appuntamento per gli esami clinici richiesti. Risposta dal Cardarelli: l’appuntamento va al 12 settembre. Cerco di aiutare la signora ed intervengo attraverso qualche autorevole amico che opera nel campo della sanità, per manifestare tutto il mio disappunto sulla vicenda. Mi viene risposto: purtroppo i medici e gli addetti alla TAC sono in ferie. Non è quindi possibile garantire un sacrosanto diritto del malato. Inutile dire che mi ero già attivato al Campolongo Hospital per l’assistenza fisioterapica e che la cui direzione, con la solita squisita disponibilità, mi rappresentava che senza un certificato chiaro del Cardarelli o di altra struttura pubblica circa la fisioterapia da seguire, non erano nelle condizioni, giustamente, di poter fare nulla. Ed allora il povero malcapitato è costretto a stazionare ancora per oltre un mese a letto, senza che possa essere fatto nulla, perché non esiste una organizzazione sanitaria tale da poter garantire un doveroso servizio medico. Ma questi autentici scandali, quando finiranno? C’è solo da indignarsi. E per me è una mortificazione di non aver potuto dare risposta, a gente che ha bisogno di aiuto. Mi auguro che questa mia testimonianza sia letto dal Governatore Vincenzo De Luca, il quale con la sua riconosciuta determinazione, possa intervenire e mettere la parola fine a questi autentici disservizi, che penalizzano in maniera particolare i cittadini comuni e più bisognosi. L’assistenza sanitaria è un diritto di tutti e non può diventare un atto di cortesia”.