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Dopo tanti mesi di attesa hai finalmente tra le braccia il tuo bambino. Tu e il tuo compagno siete felici, innamorati, pieni di aspettative, ma anche molto stanchi. Sono diversi giorni che non riesci a chiudere occhio e il tuo corpo comincia a risentirne. Il bambino si sveglia e piange ogni due ore e doversi svegliare nel cuore della notte per la poppata è un’abitudine che alla lunga rischia di stancare. Per fortuna, esistono alcuni trucchi per migliorare il sonno del bambino e, in questo modo, ricaricare un minimo le batterie.

 

1. Non sottovalutare il contatto fisico

Molti bimbi, dopo essere stati messi a letto, tendono ad agitarsi. Per evitare che ciò accada, la mamma o il papà possono adagiare una mano sulla sua schiena o sul capo del piccolo: il calore della mano e la sicurezza che infonde questo gesto possono aiutare il bambino ad addormentarsi meglio. Quando il bambino si sarà addormentato, converrà togliere la mano gradatamente, facendo molta attenzione che il piccolo non se ne accorga. Man mano che il bambino cresce, questi “rituali” aiutano sempre più, soprattutto dopo il primo anno d’età. Per il genitore potrebbe essere impegnativo, ma ne varrà certamente la pena, poiché in questo modo il piccolo capirà che addormentarsi non è affatto un evento traumatico!

 

2. Mettere il pigiamino e fare il bagnetto sempre alla stessa ora

Acquistare dei pigiami per bambini colorati e ricchi di fantasie allegre, potrebbe essere il giusto viatico per convincere il bambino a indossare la tenuta per la nanna e prepararsi al sonno. Anche un bel bagno caldo e rilassante prima di andare a letto potrebbe contribuire a distendere il bambino. Quando il bimbo è molto piccolo è possibile fare anche il bagno insieme, in modo che il contatto fisico con la mamma riesca ad infondere maggior sicurezza al neonato. Inoltre, meglio acquistare pigiami per bambini comodi e confortevoli, realizzati con materiali morbidi e possibilmente privi di cuciture interne, che potrebbero infastidire il piccolo. Il miglior materiale è il cotone organico (biologico), caldo e traspirante.

 

3. Durante il giorno è molto importante che il bimbo si rilassi

È fondamentale evitare che di giorno il piccolo venga stimolato eccessivamente. Neonati e bambini che di sera hanno difficoltà a calmarsi devono essere tranquillizzati e messi in condizione di rilassarsi. Questo elemento è ancora più importante per i bambini irrequieti, che hanno qualche difficoltà in più ad adattarsi alla vita extra-uterina. Il consiglio, quindi, è evitare di giocare con il piccolo durante le ore serali e fare in modo che la casa risulti un ambiente pacato e silenzioso, possibilmente privo di luci intense. Potrebbe rivelarsi utile optare per lampade a luce calda, caratterizzate da sfumature di colore che variano dal giallo all’arancione. È dimostrato, infatti, che l’esposizione alla luce bianca/blu sposta il ciclo circadiano di parecchie ore, ritardo che può creare una certa difficoltà ad addormentarsi. La luce blu ha il potere di sopprimere la secrezione di melatonina molto più di quanto fanno le altre tonalità. La regola d’oro, pertanto, è optare per dispositivi illuminanti (non solo in camera da letto) in grado di emettere una luce calda e non troppo intensa, tendente all’arancio o al giallo.

 

4. Trascorrere qualche ora all’aria aperta

Una ricerca svedese ha svelato come i bambini abituati a trascorrere qualche ora all’aria aperta dormano meglio di notte. Il consiglio, quindi, è di fare una passeggiata con il bimbo tra le 12 e le 16, in modo che il neonato possa guardarsi intorno e cominciare a scoprire il mondo. Non importa il freddo, ciò che conta è che il piccolo prenda un po’ d’aria fresca e faccia un bel carico di vitamina D. Nonostante la convinzione diffusa che il freddo possa nuocere ai neonati, questi ultimi soffrono le temperature rigide molto meno degli adulti. Inoltre, lasciarli al chiuso per tutto il giorno potrebbe innervosirli, a differenza di quanto fa la natura, che possiede uno spiccato potere calmante.

 

5. Il bimbo deve dormire con la mamma fino all’anno di età

Se la mamma allatta, la cosa migliore è che dorma nel lettone di fianco a lei. A sostenerlo sono diverse ricerche scientifiche, che evidenziano come in questo modo le fasi del sonno della mamma e del figlio tendano ad armonizzarsi, garantendo un riposo più soddisfacente ad entrambi. La soluzione migliore è trasferire il piccolo in un’altra stanza soltanto dopo il primo anno d’età. A formulare questa raccomandazione è stata l’Accademia Americana di Pediatria, che ha anche sottolineato come i bambini che dormono con la mamma hanno un sonno più superficiale rispetto a coloro che dormono da soli. E proprio il sonno leggero rende il neonato più reattivo di fronte ai problemi, tra cui le coperte che coprono il volto, eventuali rigurgiti, l’ostruzione nasale e così via. Pertanto, un sonno profondo non è sempre una buona cosa per il bebè!