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Uno studio dell’agenzia per i servizi sanitari regionali Agenas mostra come, nel giro di una settimana, le Regioni a rischio sul fronte delle terapie intensive sono passate da 10 a 17.

Per il Ministero della Sanità la soglia critica di occupazione delle terapie intensive è fissata al 30%, e ad oggi la media nazionale si attesta al 42%.

Le uniche Regioni dove i ricoveri in rianimazione dei malati Covid non superano il 30%  sono  MoliseFriuli Venezia Giulia e Sicilia. Qui per ora tutte le prestazioni sanitarie che non riguardano il coronavirus restano quindi garantite. La Regione con la percentuale più alta di posti occupati è la Lombardia (64%), seguita da Piemonte (61%) e provincia di Bolzano (57%). Non va meglio in Umbria (55%) in Liguria (53%). Soglia superata anche in Abruzzo (37%), Basilicata (33%), Calabria (34%, in forte aumento rispetto al 13% rilevato dai dati del 10 novembre), Emilia (35%), Lazio (32%), Marche (45%), provincia di Trento (39%), Puglia (41%), Sardegna (37%), Toscana (47%) e Valle d’Aosta (46%).

Al momento in Campania lo soglia raggiunta è del 34% anche se, stando a quanto dichiarato dal governatore De Luca, si sta lavorando a un aumento di circa 200 posti di T.I.

Situazione complicata anche sul fronte ricoveri. Qui la soglia dei posti letto occupati da pazienti Covid è fissata al 40%. Situazione drammatica a Bolzano (95%), seguita dal Piemonte (92%). Non va molto meglio in Liguria (74%) e Valle d’Aosta (73%, in netto calo rispetto all’85% del 10 novembre). Seguono Abruzzo (47%), Calabria (43%), , Emilia Romagna (47%), Lazio (49%), Lombardia (53%), Marche (52%), provincia di Trento (65%), Puglia (51%), Toscana (41%) e Umbria (50%). Complessivamente è stabile al 51% a livello nazionale, ora riguarda 15 Regioni, a fronte delle 12 di 7 giorni fa.

In Campania la percentuale di ricoverati in area non critica è del 47%.