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Gli investitori di criptovalute sono attualmente con il fiato sospeso in attesa di nuove informazioni circa l’Halving, ovvero la data in occasione della quale si chiude il terzo ciclo del Bitcoin. Previsto ogni quattro anni circa, ovvero ogni volta vengono completati 210.000 blocchi, non essendo possibile avere in commercio più di 21 milioni di Bitcoin.

Attualmente siamo al terzo Halving (il primo vi fu nel 2012 e il secondo nel 2016), che dovrebbe portare ad un dimezzamento della produzione giornaliera di Bitcoin (da 1.800 a 900) e alla ricompensa di 6,25 Bitcoin per ogni blocco.

Cosa è e a cosa serve l’Halving?

L’Halving è un processo voluto dal creatore del Bitcoin, Satoshi Nakamoto, per impedire un’eccessiva inflazione della criptovaluta: in tal modo, dimezzandone progressivamente la produzione, si garantisce il suo valore e si rende sicura la sua posizione di mercato. Trattandosi di una valuta non centralizzata, ovvero non soggetta alle decisioni di un singolo organo, l’Halving è a tutti gli effetti un processo di auto-regolazione interna al Bitcoin, indipendente dalle decisioni dei maggiori possessori della criptovaluta.

In particolar modo i tempi di attesa di prossime notizie sono dovuti all’accelerazione dell’hashrate, ovvero la potenza di elaborazione della rete Bitcoin. Grazie all’aumento dei valori dell’hashrate, la data dell’Halving è già stata anticipata dal 20 maggio al 2 maggio 2020, e potrebbe subire ulteriori anticipazioni.

Investitori, tenetevi pronti

Chiunque investa in criptovalute o sia interessato a farlo sa benissimo l’importanza di un evento come l’Halving.

Dimezzandone la produzione, il valore del Bitcoin in occasione di questo processo sale alle stelle e nell’anno successivo registra crescite ancora maggiori.

Prendendo ad esempio gli altri due Halving:

  • In seguito al primo, nel Novembre 2012, in soli 5 mesi il prezzo del Bitcoin salì da poco più di 12 dollari l’uno a più di 180 dollari nell’Aprile 2013, mentre, dopo un anno, nel Novembre 2013, sfiorava i 1000 dollari;
  • Il secondo Halving, avutosi nel Giugno 2016, portò il prezzo del Bitcoin da poco più di 660 dollari ai quasi 1000 di fine Dicembre dello stesso anno. Cosa avvenne poi nel 2017 è storia: partendo il 1° Gennaio da appena 997,69 dollari, il Bitcoin raggiunse nel 16 Dicembre 2017 quota 19.343,04 dollari;

Proprio le vicende miracolose del 2017 hanno portato il Bitcoin all’attenzione di tutti: moltiplicare il proprio valore per 20 nell’arco di 12 mesi è un’impresa in cui non è riuscito alcun titolo nella storia dei mercati finanziari.

Per questo motivo il terzo Halving è atteso con tanta trepidazione: ammesso e non concesso che il Bitcoin si presenti alle soglie del nuovo Halving con la medesima quotazione che ha oggi (circa 10.000 dollari), le vette che potrebbe toccare nei mesi successivi sono inimmaginabili e non mancano esperti che prevedono che, nel 2021, un Bitcoin possa arrivare ad un valore di mercato di oltre 400.000 dollari!

Non solo Bitcoin

Non soltanto il Bitcoin, ma anche le Altcoin, le criptovalute di seconda generazione, suscitano interesse nei periodi prossimi all’Halving del Bitcoin: per forza di cose le oscillazioni di prezzo di uno condizionano le quotazioni delle altre.

Per questo motivo sgranate gli occhi e tenete sott’occhio il mercato delle criptovalute in questi ultimi mesi del 2019. Ogni segnale e ogni notizia potrebbe condurvi ad un buon investimento e, soprattutto, non lasciatevi sfuggire l’occasione di aggiornare il vostro portafoglio: non appena valutate che i tempi siano propizi, spendete un po’ di tempo a pianificare un investimento a lungo termine.

Come negli anni scorsi, probabilmente anche questa volta in seguito all’Halving vi saranno dai 5 ai 6 mesi di assestamento, dopodiché il prezzo del Bitcoin continuerà la sua corsa pazza verso vette finora inimmaginabili.