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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa in merito all’interrogazione presentata ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze, Stefano Patuanelli e Roberto Gualtieri, dal sen. Claudio Barbaro (eletto nel collegio plurinominale Campania 1 – Avellino, Benevento, Caserta e componente della Commissione Cultura a Palazzo Madama) in merito alla crisi del gruppo Manital, che impiega più di 10.000 persone su tutto il territorio nazionale.

BARBARO – Ai Ministri dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze. -Premesso che a quanto risulta all’interrogante: il gruppo Manital, che impiega più di 10.000 persone su tutto il territorio nazionale, ha ottenuto, tramite Consip, l’affidamento dei servizi tecnico-gestionali e dei servizi operativi di manutenzione, pulizia ed igiene ambientale e altri servizi operativi relativamente agli immobili, prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle pubbliche amministrazioni; nonostante questa commessa così importante, le organizzazioni sindacali hanno denunciato il mancato pagamento dell’emolumento ai lavoratori e alle lavoratrici a far data da aprile 2019 e Manital non ha fornito risposte rassicuranti; contemporaneamente, le organizzazioni sindacali hanno più volte denunciato una spaventosa situazione di crisi finanziaria di Manital, i cui debiti con istituti di credito lasciano, finanche, presagire che eventuali pagamenti da parte delle varie pubbliche amministrazioni non potranno essere destinati al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori; i sindacati hanno già dichiarato lo stato di agitazione sindacale e il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e/o supplementari; a ciò si aggiunga che, sembrerebbe, sempre da fonti sindacali, che Manital non abbia erogato nemmeno le quote ai fondi complementari; recentemente, peraltro, la Guardia di finanza di Torino, su ordine della Procura di Ivrea ha effettuato una perquisizione negli uffici di Manital a Ivrea e in quelli della Semitechgroup di Roma, acquisendo materiali e documenti ritenuti «interessanti» in merito ad un’indagine per truffa; l’inchiesta si inserisce In un momento molto delicato per l’azienda, in quanto a breve il Tribunale di Torino dovrà pronunciarsi sullo stato di insolvenza del gruppo; in particolare, a parere dell’interrogante, l’intera vicenda Manital è non solo emblematica, ma impone immediatamente al Governo di agire, non solo perché questo importante gruppo impiega più di 10.000 persone su tutto il territorio nazionale, ma anche ed in generale per intervenire sulla prassi degli affidamenti concessi attraverso l’esclusivo o predominante criterio del “massimo ribasso”, che poi comporta, spesso, risultati come questo, con grossi danni che si ripercuotono sia a livello aziendale che sulle maestranze, si chiede di conoscere: se il Governo intenda rivedere la politica del massimo ribasso per le concessioni, anche per evitare che grandi gruppi si ritrovino nelle stesse condizioni di crisi come il consorzio Manital; se intenda effettuare accertamenti presso il consorzio Manital, al fine di verificare la correttezza finanziaria e contabile di ogni pagamento durante la passata gestione, che abbiano potuto causare l’attuale crisi societaria, sottraendoli in tal modo alla disponibilità finanziaria del consorzio, necessari per il rilancio dello stesso, anche assunto che critiche alla precedente gestione del consorzio Manital emergono da notevole letteratura giornalistica di stampa nazionale e locale, dalle dichiarazioni delle associazioni sindacali e dall’interessamento della Autorità giudiziaria; quali urgenti iniziative il Governo intenda attuare al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere per il futuro il livello occupazionale, adottando ogni iniziativa di competenza, affinché i soggetti pubblici interessati provvedano al blocco cautelare dei pagamenti e agiscano «in surroga», procedendo al pagamento diretto a favore dei lavoratori e delle lavoratrici.