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Napoli – Consueta diretta streaming del venerdì per il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Epidemia, scuole e vaccini i temi salienti affrontati.

In apertura De Luca si è mostrato più freddo nel giudizio sul nuovo governo: “Un governo di tecnici avrà meno attenzione per i territori e per le questioni sociali, senza voler parlare della questione sottosegretari sulla quale stendo un velo pietoso”.

Poi De Luca appare durissimo sul fronte dell’epidemia: “Oggi paghiamo il grande problema che ha caratterizzato la gestione dell’epidemia negli ultimi mesi: la totale mancanza di controlli”. “E’ impensabile – ha proseguito – che non sia stato predisposto un piano speciale per le Forze dell’Ordine che le mettesse in condizioni di fare controlli certi”. 

L’altro grande problema per il Presidente De Luca è “l’ormai cronica carenza di vaccini. La prima cosa da fare era interrogarsi sulla possibilità di produrre un vaccino in Italia. A questo punto se i vaccini non dovessero arrivare è legittimo pensare a una sola dose, avremmo meno copertura ma diversamente non si può fare”.

Situazione in Campania: “Da 4 – 5 giorni in Campania abbiamo più di 2000 contagi al giorno. La situazione non è più sostenibile. Da lunedì saranno chiuse tutte le scuole, soprattutto per due ragioni: primo perché il dilagare delle varianti appare più aggressivo nei confronti della fascia giovanile e poi perché bisogna completare la vaccinazione del personale scolastico”. Poi il Presidente snocciola i numeri dei vaccinati in Regione: “Per quanto riguarda il personale scolastico abbiamo 114mila prenotati al 25 febbraio e 28 mila vaccinati. I vaccini astrazeneca disponibili sono 142mila per febbraio e 164mila per marzo. Contiamo di terminare la vaccinazione del personale scolastico per metà marzo e solo dopo  parleremo di riapertura delle scuole”.

“E’ indispensabile frenare il contagio – ha continuato De Luca – perché dobbiamo reggere per quanto possibile con le terapie intensive e i posti letto attuali. Questo è il lavoro nel quale siamo impegnati quotidianamente: evitare la saturazione delle terapia intensive e di chiudere i reparti ordinari. Stiamo cercando di reggere sulle terapie intensive e sulle degenze ordinarie – ha spiegato De Luca – e se abbiamo 2mila positivi al giorno noi rischiamo nel giro di due settimane di avere la saturazione dei posti letto di terapia intensiva oggi disponibili, e la saturazione dei posti letto di degenza ordinaria o subintensiva nei nostri ospedali. Siccome non possiamo avere i malati per terra, è evidente che se non viene frenata l’onda del contagio tu devi chiudere altri reparti, quelli ordinari, per accogliere i pazienti o ampliare i posti di terapia intensiva. Noi vogliamo evitare di chiudere altri reparti perché non si muore solo di Covid: si muore per malattie cardiologiche, neurologiche, abbiamo politraumatizzati, problemi di diabetici. Dobbiamo coprire tutto il ventaglio dei pazienti che rischiano la propria vita”.

Per questo motivo, ha ribadito De Luca, “è indispensabile frenare il contagio, perché dobbiamo reggere per quanto possibile con le terapie intensive e i posti letto attuali, magari utilizzando posti letto delle strutture private per non chiudere i reparti degli ospedali pubblici”.

Infine, sul piano economico, De Luca ha ribadito la necessità di riequilibrare le disparità tra il Sud e il Nord del Paese.