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Quello di Draghi si presenta come un governo a trazione nordista. Lo scrivevamo noi sabato (leggi qui), lo scrivono oggi – cambia la forma, non la sostanza – i deputati meridionali del Partito Democratico che ora chiedono un riequilibrio con la nomina dei viceministri e dei sottosegretari.

Il documento porta le firme di tutti i rappresentanti eletti a Montecitorio nel Sud Italia: Bruno Bossio, Del Basso De Caro, Frailis, De Luca, Lacarra, Manca, Miceli, Mura, Navarra, Pezzopane, Raciti, Siani, Topo, Viscomi.

Come da prassi, i sottoscrittori prima esprimono “soddisfazione” per “la qualità e la competenza della compagine ministeriale“. “Siamo fiduciosi – proseguono – che saranno date le giuste risposte al Paese per superare la crisi sanitaria e intraprendere una nuova stagione di rilancio economico e sociale“. “Il Partito Democratico – aggiungono – con i suoi ministri offrirà il proprio contributo di esperienza e di idee per un’Italia saldamente ancorata in Europa, più moderna, più verde, più innovativa e più inclusiva”.

Detto ciò, le deputate e i deputati Dem passano al sodo: “Nelle scorse ore è stata correttamente rilevata la criticità legata alla rappresentanza di genere nella composizione dei Democratici al governo. Allo stesso modo, non possiamo non evidenziare la preoccupante assenza di equilibrio territoriale che penalizza la prospettiva della compagine ministeriale e la sua capacità di rappresentare le aspirazioni del Mezzogiorno il cui sviluppo ha un ruolo chiave per la crescita dell’intero Paese: non si tratta solo di recuperare i divari di reddito e opportunità tra le diverse aree territoriali, ma si tratta anche di promuovere una visione che riconosce al Mezzogiorno il ruolo strategico di porta d’accesso nel Mediterraneo attraverso la quale attrarre persone, merci, lavoro, tecnologia e idee per un futuro migliore”.

Infine, la richiesta di ‘correggere’ l’errore: “Da parlamentari in rappresentanza dei territori delle regioni del Sud, auspichiamo che le funzioni di governo del Paese possano essere completate e arricchite dalle migliori competenze già da tempo impegnate nella promozione dei territori e delle comunità meridionali”.