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L’alcool è una delle cosiddette sostanze psicotrope: ha, cioè, effetti negativi a livello tanto fisico quanto psicologico. Sono ben note le sue conseguenze sul sistema nervoso e su quello cardiovascolare, senza dimenticare il deterioramento che provoca allo stomaco e all’intestino.

In aggiunta, chi soffre di alcolismo e sospende per un po’ l’assunzione di bevande alcoliche va incontro ai tipici segnali dell’astinenza. Molto diffuso è il delirium tremens, ossia quello stato che prevede accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, vertigini, problemi di equilibrio e temperatura del corpo superiore a 37 gradi.

Nel complesso, i sintomi dell’astinenza da alcool sono vari e interessano l’intero organismo. Non serve a nulla soddisfare il bisogno con una ricaduta, perché man mano che passa il tempo il disturbo si acuisce sempre di più e i meccanismi che portano a bere si rafforzano. Si utilizza l’espressione “circuito della ricompensa” per indicare la tendenza a rinnovare certi comportamenti, in cerca di un piacere effimero e provvisorio che in realtà causa soltanto danni.

L’alcool genera craving: un’urgenza smodata, eccessiva, che può condizionare le nostre giornate, il lavoro, le relazioni sociali. Chi tenta di resistere incorre in una serie di campanelli d’allarme, spie rivelatrici della dipendenza. Vediamo, dunque, tutti i modi in cui si mostra l’astinenza.

Dall’astinenza da alcool fino al delirium tremens

Partiamo da un dato fondamentale: le avvisaglie dell’astinenza conducono, molto spesso, a un consolidamento della dipendenza. Chi è soggetto a questa patologia ha paura delle sue manifestazioni fisiche, e per evitarle torna a consumare bevande alcoliche.

Di seguito ci soffermeremo su 10 sintomi, in presenza dei quali è indispensabile fare attenzione – che siano singoli o, ancora peggio, combinati tra loro. È importante capire quando è il momento di chiedere aiuto, a uno psicologo professionista o magari a un centro specializzato nella cura di queste malattie.

1 – Aumento della temperatura corporea

L’astinenza determina, prima di tutto, un innalzamento della temperatura corporea. Questa può arrivare anche a 37-37,5 gradi, proprio come durante l’influenza.

2 – Incremento della sudorazione

Quando si è in preda al desiderio di una sostanza psicotropa si suda molto più del normale, in particolare in zone come la fronte e i palmi delle mani.

3 – Nausea e vomito

Non di rado una persona che soffre di alcolismo sperimenta una nausea intensa connessa al craving, che in alcuni casi degenera in vomito.

4 – Frequenza cardiaca accelerata

In simili circostanze il cuore potrebbe raggiungere addirittura i 120-130 bpm, come accade dopo un notevole sforzo muscolare.

5 – Insonnia

Succede spesso che un alcolista sia colpito da insonnia, o comunque da disturbi del sonno. Di conseguenza, affronta le giornate in condizioni di stanchezza e fiacchezza.

6 – Allucinazioni

L’astinenza, tra i propri effetti più gravi, ha le allucinazioni: queste possono essere di carattere visivo, tattile oppure uditivo, e sono a volte transitorie, altre volte più durature.

7 – Tremore delle mani

Le prime fasi, che culminano nel delirium tremens, includono un diffuso tremore alle mani che si estende poi alle braccia e al resto del corpo.

8 – Stati di ansia

Il craving è legato anche a progressivi stati ansiosi, che influiscono negativamente sulla vita professionale e su quella privata, sui rapporti umani e sull’equilibrio psichico.

9 – Convulsioni

Uno dei peggiori sintomi dell’astinenza consiste nelle convulsioni. Tali crisi hanno il proprio apice nell’epilessia alcolica, che inizia tra le 6 e le 48 ore dopo che si è interrotta l’assunzione di alcool.

10 – Irrequietezza e agitazione psicomotoria

Infine, un segnale da tenere in considerazione è l’agitazione generalizzata, che abbraccia sia la sfera fisica sia quella emotiva.

Dove trovare un supporto adeguato: il Centro San Nicola

Coloro che sono soggetti a una dipendenza, da alcool, droghe, gioco d’azzardo ecc., dovrebbero cercare sostegno quanto prima. L’ideale è rivolgersi a un centro specifico per la cura di queste problematiche, come il centro per il recupero dalle dipendenze San Nicola di Arcevia (in provincia di Ancona).

La struttura, famosa non soltanto in Italia ma anche in tutta Europa, mette a disposizione un ampio programma di riabilitazione plasmato in modi diversi a seconda delle circostanze. L’equipe si serve di metodi come la terapia cognitivo-comportamentale, il counselling motivazionale e i gruppi di auto-aiuto per condurre i pazienti verso la disintossicazione e la loro nuova vita.

Ci si occupa, tra l’altro, di un’assistenza successiva al percorso di guarigione, per scongiurare il pericolo di ricadute. Nemmeno la famiglia viene lasciata sola, e può godere di un supporto adatto. L’obiettivo è provvedere alla rigenerazione del corpo e della mente delle persone colpite da dipendenza, reinserendole nel loro contesto.