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La scuola prova a liberarsi dell’incubo pandemia e a tornare all’antico. In occasione dell’esame di Maturità 2022 torneranno infatti le prove scritte in presenza, che saranno due: una di Italiano (sette tracce di tre diversi tipi), con il classico tema, e l’altra su una delle discipline di indirizzo. Quest’ultima sarà regolamentata dalle singole commissioni d’Esame, che valuteranno l’argomento e la modalità tenendo conto del percorso di studi affrontato dalla classe durante l’ultimo anno scolastico e sulla base delle conoscenze acquisite dagli studenti. Le due prove anticiperanno il colloquio orale, nel quale ogni candidato sarà chiamato a partire con l’analisi di un materiale scelto dalla Vommissione per poi dimostrare di aver acquisito i metodi delle singole discipline e di aver maturato le giuste competenze in materia di Educazione Civica e nell’Alternanza Scuola-Lavoro. Addio, dunque, alla famosa ‘tesina’.

L’esame di Stato partirà il 22 giugno alle ore 8.30 con la prima prova, mentre il giorno successivo è fissato l’appuntamento con la seconda prova. La valutazione finale resterà espressa in centesimi; le prove scritte potranno valere complessivamente al massimo 40 punti, il colloquio orale un massimo di 20. Nel corso del triennio conclusivo delle Superiori gli studenti potranno collezionare punti di credito fino a un massimo di 40 punti, mentre per la lode servirà la deliberazione all’unanimità della Commissione. Nel corso dell’ultimo anno saranno svolte le prove Invalsi che non saranno però vincolanti per l’accesso alla Maturità. L’Ordinanza del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è attesa per le prossime ore.