- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Autore, scrittore e conduttore tv, Costantino della Gherardesca noto per la conduzione di programmi come “Pechino Express”, “Le Spose di Costantino”, “Quattro Matrimoni”, “Secondo Costa” e per la radio come conduttore di format di successo come “Acapulco” e “Dispenser” ripercorre con i ragazzi della Impact del Festival di Giffoni la sua esperienza in Tv.

“Ho iniziato a fare TV in un momento fortunato, quella televisione che aveva già conosciuto gli stravolgimenti del Grande Fratello. Prima la TV era come la politica, un monopolio che veniva gestito un ristretto gruppo di esperti. A cambiare tutto sono state le TV private statunitensi e, ovviamente, in Italia a cambiare il paradigma è stato Silvio Berlusconi sollecitato da Bettino Craxi.” Volevano un alternativa al racconto filo Americano delle tv pubbliche. Per contraddizione però, proprio le Tv di Fininvest mandarono in onda “Dynasty”.

Molte delle domande dei giffoner sulla sua esperienza alla conduzione di “Pechino Express” la cui prossima edizione è in preparazione e che vedremo presto su Sky. “Il motivo del successo del format? Nella nostra epoca c’è un male, ossia il disinteresse. Fortunatamente, però, molte persone hanno ancora voglia di scoprire, imparare, conoscere. Ho insistito nell’inserire più elementi antropologici e religiosi, dal punto di vista storico. L’informazione è l’aspetto vincente di Pechino Express.”

“L’importante è il viaggio non la destinazione” dichiara Costantino e aggiunge come viaggiare da soli e entrare in contatto con il proprio io è forse la chiave del viaggio di ciascuno di noi “I concorrenti di Pechino Express vengono fatti sentire soli. In questo modo possono vivere in modo intimo l’esperienza della scoperta del nuovo, della nuova cultura, elaborando nuovi pensieri.”

Il coraggio di sostenere le proprie idee e la spregiudicatezza della propria giovinezza sono i fattori fondamentali per una carriera di successo è così che Costantino della Gherardesca conclude l’incontro con i ragazzi “Gli anni di gavetta sono gli anni più belli, perché si è pronti a rischiare. E con il senno di poi ho avuto ragione.Sullo show business, invece “Dico che al giorno d’oggi, soprattutto in ambito televisivo, è difficile essere genuini. Ma è fondamentale informarsi, leggere, studiare. Solo in questo modo si può creare qualcosa di bello.”