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L’intenzione è chiara ed è quella di tornare in campo per metà giugno e portare a termine i campionati. L’idea è sempre stata questa nella testa di Gabriele Gravina, dettata da due principi fondamentali: non mandare in fumo i soldi delle televisioni ed evitare un’estate di ricorsi, da trascorrere tra carte bollate ed aule di tribunale. L’ultima parola, come noto, spetterà adesso al Governo chiamato giovedì prossimo a decidere sulla possibilità o meno di tornare a giocare. “La Lega Serie A ha fissato il 13 giugno come data per ripartire, dal 28 maggio sapremo dal Ministro Spadafora se sarà confermata per annunciare una data che in tanti aspettano”, ha dichiarato lo stesso Gravina a Repubblica, in un’intervista pubblicata questa mattina.

La Figc, nel frattempo, ha fatto il suo predisponendo il piano B e, addirittura, quello C. Se non sarà possibile tornare in campo si vaglierà l’ipotesi play off e play out, altrimenti si ‘congeleranno’ le classifiche riconoscendo il merito sportivo. “Se le condizioni sanitarie lo consentiranno, porteremo regolarmente a termine i campionati senza variazioni. Altrimenti si procederà con play off e play out che coinvolgano tutti i club divisi in fasce, sarebbero presenti quindi tutte le squadre e nessuno potrebbe fare passi indietro”, ha proseguito il numero uno della Federazione Italiana Gioco Calcio (bisognerà capire se il riferimento è solo alla serie A o anche alla B e alla C), “ci saranno in ogni caso retrocessioni e promozioni, qualsiasi cosa succeda. Anche se non si giocasse più. Niente furbetti che possano dire fermiamo tutto perché conviene a loro, anzi”.

Il coronavirus, pertanto, non eviterà alle squadre di poter essere promosse o retrocesse, resta solo da capire la modalità con la quale questo meccanismo verrà stabilito. Tutto in previsione della prossima stagione calcistica: “Dal primo di settembre non parte il nuovo campionato, ma soltanto la stagione sportiva. Valuteremo sia la data d’inizio della Serie A 2020/2021 che il format del campionato. Non dico di più ma si pensa a una formula che preveda un campionato meno carico di impegni e più avvincente“.