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Pontida (Bg) – A Pontida “ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta“. Umberto Bossi non ce la fa proprio a digerire la ricetta a vocazione nazionale della Lega di Matteo Salvini e non riconosce più la sua Pontida. In un’intervista al Corriere della Sera, il fondatore della Lega Nord non nasconde le sue perplessità. Lui che la parola ‘Nord’ non l’avrebbe mai tolta dal simbolo ma che ben conosce le strategie di marketing elettorale del nuovo partito “del popolo”.

Parliamoci chiaro: non c’è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?“.

Bossi utilizza le stesse litanie di vent’anni fa, pregne, oggi come allora, di antimeridionalismo e disinformazione. E poi, mostra di nutrire più di qualche dubbio sul mantenimento del consenso leghista ad libitum.

Non credo molto ai sondaggi, la gente vota nelle urne. E comunque, se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito

Per non parlare della proposta salviniana di lanciare la “Lega delle Leghe” come coalizione europea, avanzata sul palco di Pontida dal Ministro degli Interni.

Ma non si va da nessuna parte, non scherziamo. Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh“, conclude Bossi.

Chissà se il discorso del senatur ha scalfito la devozione dei militanti campani ed in particolare di quelli “casertani” che domenica scorsa sono partiti in massa per Pontida, per giubilare quella Lega che la parola ‘Nord’ l’ha tolta dal simbolo solo per la tornata elettorale ma che l’ha mantenuta in grassetto nello Statuto ufficiale del partito.